Lavorare, un nuovo privilegio. Buon Primo Maggio

 

L’omino della gru

Gianni Rodari

Filastrocca di sotto in su
per l’omino della gru.
 Sotto terra va il minatore
dov’è buio a tutte l’ore;
lo spazzino va nel tombino,
sulla terra sta il contadino,
in cima ai pali l’elettricista
gode già una bella vista,
il muratore va sui tetti
e vede tutti piccoletti…
ma più in alto, lassù lassù,
c’è l’omino della gru:
cielo a sinistra e cielo a destra
e non gli gira mai la testa.

Oggi seren non è..se non sarà seren..

 

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Le cose e le situazione ‘esistono’ solo – o troppo spesso – nella loro valenza negativa.

 

Oggi, ad esempio, io so di certo di avere un apparato digerente, uno stomaco: un terribile male di stomaco

Un inferno in miniatura, che si contorce e gorgoglia rumorosamente facendo risalire alla gola, che brucia, un orrendo sapore di acido fenico, mentre mille piccoli forconi ne pungono le pareti.

Affronto senza il profumo del caffè,  una giornata negativa.

Torno a stendermi sul letto, immobile,le braccia  lungo i fianchi, i pugni stretti,gli occhi chiusi a cerniera.

No, non così.

Devo rilassarmi, lasciare il corpo alleggerirsi fino a perdere consistenza.

Respiro lenta…più lenta ancora..,profondamente…

e penso:

 

"Io soffro e dunque  bisognerebbe che qualcuno s’offra …"

 

“Amore è..un cuore caldo e mieloso a lenire l’esistenza di uno stomaco bizzoso.”

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La s(minuscolo)toria siamo noi

 

 

La Repubblica, 26 aprile 2009

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Incendiamo casa di immigrati dopo una rissa. Un nordafricano intossicato, otto i fermati.

 


Quattro, tra italiani e nordafricani, hanno riportato ferite da taglio e sono state medicate in ospedale.

 
Secondo i primi accertamenti, la zuffa è scoppiata intorno all’una di notte nel centro storico di Albenga (Savona)  dopo che un gruppo di italiani aveva orinato nei vasi di fiori di un palazzo abitato da immigrati,  tutti marocchini regolari, che hanno protestato. Ne  è nata così una discussione sfociata ben presto in rissa.

Successivamente, per vendetta, il gruppo di italiani ha chiamato rinforzi e insieme hanno dato fuoco alla casa.

Un nordafricano, sorpreso nel sonno, è rimasto gravemente intossicato dal fumo ed è stato salvato dai vigili del fuoco. E’ stato ricoverato con riserva di prognosi a Genova.

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Già. La storia, quella quotidiano, siamo noi,

 perchè non è possibile non vegognarsi.

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Domani è un altro giorno

 

 

Due persone non possono

Incontrarsi nemmeno un giorno prima

Di quando saranno pronti per il loro incontro.

 

(Sandor Marai)

 

E’ così.  E’ successo, nel bene e nel male, che proprio ‘quella’ persona  io l’ho  incrociata, ci siamo scambiati sentimenti, parole, si è aperta una voragine e siamo sprofondati, ognuno per suo conto, insieme, e nulla è cambiato.

Il momento sbagliato.

Un refolo di vento che  scompone un disegno,  una carezza mancata.

A volte, invece, tutto scorre come vorresti fin quando con un pezzetto di cuore accartocciato  ti  ritrovi  a mugolare e chiederti che fine abbia fatto la persona giusta e dove e come rinnovare nuove magie.

Con che animo prepararsi a un nuovo giorno?

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Un (altro) maledetto imbroglio

 

Il Capo dello Stato Giorgio Napolina ieri ha sottolineato:

 "Bilancio aggravato da sprezzo delle regole".

Ricordate?

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La petroliera Exxon Valdez incagliatasi in Alaska, e che spezzandosi disperse in mare oltre 38 milioni di litri di petrolio? I danni ambientali che ne conseguirono costrinsero il governo degli Stati Uniti a rivedere i requisiti di sicurezza delle petroliere e ad assegnare i costi delle operazioni di pulizia della costa alle compagnie petrolifere.

Nel 2008,La Corte ha imposto a Total e RINA (la società navale italiana che fece il collaudo!) una multa ecc ………"da versare a diverse parti civili danneggiate dal disastro."

La sentenza è giunta a seguito della perizia di un gruppo di esperti sul relitto che ha rilevato "…….. inoltre i registri risultavano falsificati riportando lavori di manutenzione e riparazione che non erano in realtà mai stati eseguiti.  Ne deriva che la violenza della tempesta è solo una delle concause del disastro: incuria, avidità e stupidità hanno fatto il resto."

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Come dire? Tutto il mondo è paese? E nel nostro Paese pagherà, materialmente (il dolore non ha prezzo), davvero qualcuno? e la seconda domanda QUANDO?

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Amici miei

 

 

Lo dico sottovoce.

 

Lo chiedo a voi quasi con vergogna perché non vi è prezzo alla vita ‘umana’ e il pudore e il rispetto impedirebbero (non impediscono di fatto)  a  pensare ad altro.

 

Ma un ‘altro’ che scompagina le nostre emozioni, che ci prende – si, volutamente – allo stomaco e suscita in noi dolore e condivisione,  rabbia e infinita tenerezza, questo ‘altro’ ci viene rappresentato da un quadernetto, da una vecchia miniatura, da un comodino rimasto in bilico a pochi centimetri dalla voragine, da..da..

 

In queste aree, le ultime in ordine di tempo,  stravolte dal terremoto,  citta’,  paeselli,  piccoli borghi caratteristici,  possibile che nessuno, proprio nessuno,  avesse un cardellino in gabbia, un pesce rosso, un gatto coccoloso, un cane compagno di passeggiate?

 

In questa società mediatica dove i bambini e i vecchi fanno sempre la loro bella audience,

 

io mi chiedo e vi chiedo, gli animali, qualcuno ha pensato a loro?  In questo immane disastro? Dove sono?

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Ricordate?

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La petroliera Exxon Valdez incagliatasi in Alaska, e che spezzandosi disperse in mare oltre 38 milioni di litri di petrolio? I danni ambientali che ne conseguirono costrinsero il governo degli Stati Uniti a rivedere i requisiti di sicurezza delle petroliere e ad assegnare i costi delle operazioni di pulizia della costa alle compagnie petrolifere.

Nel 2008,La Corte ha imposto a Total e RINA (la società navale italiana che fece il collaudo!) una multa ecc ………"da versare a diverse parti civili danneggiate dal disastro."

La sentenza è giunta a seguito della perizia di un gruppo di esperti sul relitto che ha rilevato "…….. inoltre i registri risultavano falsificati riportando lavori di manutenzione e riparazione che non erano in realtà mai stati eseguiti.  Ne deriva che la violenza della tempesta è solo una delle concause del disastro: incuria, avidità e stupidità hanno fatto il resto."

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No comment ma…

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Suoni & visioni, il rock e le 'piccole donne'

 

 

‘Qualcuno’  mi taccia da femminista un po’ oltranzista perché tengo spesso a sottolineare opere al femminile o mi faccio scappare osservazioni mirate.

 

Poiché – come tutti, credo, in questi giorni –  sono priva di pensieri se non quelli carichi  di tristezza e di scoramento,  preferisco recensire alcuni album (cd) di suoni & visioni  che ci giungono dalle ‘piccole donne’ del rock cresciute sotto la grande arte e l’insegnamento di Patti Smith.

Voci di donne che come lei sfidano i destini del rock incanalato dal mercato sempre più conformista e appiattito dove la creatività e lo studio dei suoni devono passare al vaglio dell’onnipotente marketing.

 

Ecco cosa – se vi fidate-  potrete ascoltare in questi due fine settimana di vacanza del 25 aprile (di sabato purtroppo) e del primo maggio (che invece viene proprio a fagiolo).

 

Vorrei partire dalla voce di Polly Jean con il suo “A woman a man walked by” definito ‘una lama lucente in una oscura caverna’ e di cui lei dice: “Immagino un sogno in cui sono un soldato, e sto camminando sui volti di donne morte..”

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Forse no, il rock di Polly mettiamolo secondo (per difficoltà di impatto)  al nuovo “Juke box” di Cat Power  che da noi è famosa soprattutto per le sue cover geniali e fuori da ogni schema (Satisfaction, New York New York). Voce potente di una fanciulla eterea ‘magico cuore nero del blues’.

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Come non sottolineare, poi,  la particolarità di“Extraordinary machine” di Fiona Apple  della quale  la Sony nel 2005 non volle pubblicare l’album perché lo ritenne, appunto, poco commerciale e  furono i suoi fans a metterlo in rete? Eppure è un’ottima pianista con una voce profonda ed è ritenuta una della autrici più versatili del panorama americano degli ultimi dieci anni.

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Last but not least il fuoco e il ghiaccio di Bjork “Volta”.. altro che una semplice artista pop; per chi se ne intende Bjork è considerata la punta avanzata dell’avanguardia postmoderna con quella sua voce che ingloba tutti gli elementi in natura.

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“sebben che siamo donne…”

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Pasqua di Resurrezione

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A dispetto di tutto, anche dell’ingiustizia di un mondo che si ribella e sembra nella sua furia  non avere pietà, lasciarsi andare al sorriso di un bambino, chiudere gli occhi per serbarne l’immagine è un modo per sentirsi vivi e ancora più partecipi del dolore.

Pensiamo alla nostra fortuna, a maggior ragione in questi giorni  – per noi – di festa.

 

(s)fortuna

 

 

 

 

 

Quadrifoglio

 

 

 

 

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Di soprassalto, nel cuore della notte, assai lontane dall’epicentro , le nostri voci: "Lu’? che sta succedendo?" "Mamma! " era gia davanti alla mia porta "Stai bene?".  Solo dopo abbiamo realizzato. Acceso la televisione e il computer. Erano circa le 3.40 e a non troppi chilometri di distanza il disastro. Ancora un’altro terremoto che ha distrutto L’Aquila e un corollario di piccoli borghi, di case antiche, all’interno delle quali si sono avvicendate le vite di generazioni come nel romanzo (leggetelo) di Sebastiano Vassallli  "La casa di pietra".

Ho amici i cui parenti vivono all’Aquila. A un compagno di lavoro è morta la mamma; ad un’altro il nonno. Non pensare al dolore di tutti, incluso quello dei sopravvissuti,  sarebbe riduttivo, impietoso. Non si può sentirsi estranei – oggi meno che mai.

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