noi donne ~ 25 novembre

 Laura Sabbadini ex dirigente  responsabile  del Dipartimento per le statistiche sociali ed ambientali dell’Istat, all’interno di una intervista risponde così alla domanda :

“Cosa risponde a coloro che obiettano che gli uomini vengono comunque uccisi in misura maggiore delle donne?”

“Che è vero e non solo in Italia. Ma gli uomini vengono uccisi da altri uomini per motivi differenti, spesso per criminalità organizzata. Le donne, invece, vengono uccise in quanto donne, mogli, fidanzate, ex compagne. Per contro la percentuale di uomini uccisi dalle loro compagne o ex compagne è bassissima. Per questo dobbiamo parlare di un fenomeno fortemente connotato e strutturale che trae le sue origini dallo squilibrio nei rapporti di genere.”

🌻🌷🌼🌺🌸

E poi fate l’amore.
Niente sesso, solo amore.
E con questo intendo i baci lenti sulla bocca,
sul collo, sulla pancia, sulla schiena,
i morsi sulle labbra, le mani intrecciate,
e occhi dentro occhi.
Intendo abbracci talmente stretti
da diventare una cosa sola,
corpi incastrati e anime in collisione,
carezze sui graffi, vestiti tolti insieme alle paure,
baci sulle debolezze,
sui segni di una vita.

Alda Merini

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Io me, Sherazade, il figliolo e la cuginetta Michela

Teniamoci strettestretti anzi strettissime ❤

Festival sia !

Amadeus conduttore del   Festival di Sanremo dichiara :

«L’ho scelta per la bellezza, ma anche per la capacità di stare accanto a un grande uomo, stando un passo indietro»

Oggi come oggi la mia naturale condanna  a questo cliché (bellezza/subalternità  all’uomo leader)  suona  abbastanza sorpassata perché  – penso me ne vogliate dare atto – molte professioniste dello spettacolo giovani e meno giovani,  ovunque si trovino, le isole Fiji  o il terrazzino di casa loro. giocano (quasi) sempre la stessa carta ma se la carta è vincente per loro che c’entro io!?

Sexy women

( Ho rimosso la foto perché lo scatto della fidanzata di Ronaldo, era un po’… troppo artistica!

Il primo Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 29 al 31 gennaio 1951 alle ore 22.
Vinse la cantante Nilla Pizzi con la canzone. Grazie dei fiori.

Nonviolenza

La prima cosa da sapere è che i curdi sono la quarta etnia più grande del Medio Oriente, sono tra 25 e 35 milioni di persone: e non hanno uno Stato, anche se lo vorrebbero. Oggi la gran parte dei curdi è distribuita in cinque paesi – Iraq, Siria, Turchia, Iran e Armenia – ed è musulmana sunnita, ma c’è grande varietà. Non ha molto senso guardare ai curdi come a un blocco monolitico, perché ogni gruppo nazionale ha le sue priorità e i suoi alleati. Quelli che c’entrano con la guerra in Siria sono tre: i curdi turchi, i curdi siriani e i curdi iracheni, che insieme hanno combattuto contro l’ISIS.

pace?!?!?!?!?!
Foto dal Web

“Dobbiamo avere coscienza che abitiamo un immenso cimitero.”

Aldo Capitini,

Aldo Capitini è stato un filosofo, politico, antifascista, ideatore della Marcia per la Pace Perugia-Assisi e da qui la meravigliosa bandiera dietro la quale per ben due volte anche io insieme a 80/100 mila persone ho marciato per i 24 km che separano le due cittadine. Accanto a me grande amico morto prematuramente Tom Benetollo attivista e poi immaginifico presidente dell’Arci di cui ho scritto (autocitazione!)il primo aprile del 2015.

Aldo Capitini fu uno tra i primi in Italia a cogliere e a teorizzare il pensiero nonviolento di Gandhi.

Un sereno fine settimana strettistretti per creare un filo sottile di speranza a circondarci.

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Se son rose. . .

Greta Thunberg  e il premio Nobel per la pace. La pulzella di Stoccolma prima paladina per la terra e il riscaldamento globale?!

Non è proprio così!

Severn Sazuki, una giovanissima studentessa canadese,  all’età di 9 anni , mentre frequentava la scuola elementare Lord Tennyson, fondò l’Environmental Children’s Organization (ECO), un gruppo di bambini interessato a sensibilizzare i propri coetanei verso le problematiche ambientali.
Nel 1992, all’età di 12 anni,  raccolse fondi sufficienti per partecipare al Vertice della Terra a Rio de Janeiro per squadernare le questioni ambientali dal punto di vista dei giovani. Anche lei fu invitata a parlare alle Nazioni Unite.
Il video di quel discorso suscitò grande interesse e scosse le coscienze.

Se avete tempo e voglia vi consiglio di utilizzare Wikipedia per leggere la biografia di Severn Suzuki che continua attivamente il suo impegno  in campo ambientalista, mentre oggi  tutti i iiflettori sono puntati sull’astro Greta, ragazzina sedicenne, svedese,   afflitta dalla sindrome di Asperger, genitori colti e facoltosi a supportarla con i riflettori  giusti, ammettiamolo!
.
Greta l’abbiamo conosciuta circa un anno fa quando il suo visetto comincio ad apparire in ogni dove manifestando la sua tenacia nel combattere  in nome dei giovani per la salvaguardia della terra e del loro futuro.

Oggi in diverse città italiane migliaia di studenti sono scesi in piazza per il Climate Strike, lo sciopero per il clima ideato da/e nel nome di Greta Thunberg,

Tutto questo clamore mediatico chissà perche non mi convince del tutto (Beati quei popoli che non hanno bisogno di eroi).
Se son rose fioriranno.

Teniamoci strettistretti Anzi strettissimi 🌹

‘Beautiful Boy’ è un film drammaticamente bello del 2018, uscito a giugno in Italia; diretto da Felix van Groeningen, con Steve Carell e Timothée Chalamet. Um pugno allo stomaco ma di quelli che servono a tirare fuori il rospo.

W l’Italia viva

   “Noi tutti siamo viaggiatori e cerchiamo l’Italia.”

“Conosci la terra dei limoni in fiore,
dove le arance d’oro splendono tra le foglie scure,
dal cielo azzurro spira un mite vento,
quieto sta il mirto e l’alloro è eccelso,
la conosci forse?
Laggiù, laggiù io
andare vorrei con te, o amato mio!.”

” Senza la Sicilia, l’Italia non lascia traccia nell’anima: qui si trova la chiave di tutto.”

” Sì, posso dire che solamente a Roma ho sentito che cosa voglia dire essere un uomo. Non sono mai più ritornato a uno stato d’animo così elevato, né a una tale felicità di sentire. Confrontando il mio stato d’animo di quando ero a Roma, non sono stato, da allora, mai più felice.”

Roma al tramonto

L’Italia (Viva) è ancora come la lasciai, ancora polvere sulle strade, ancora truffe al forestiero, si presenti come vuole. Onestà tedesca ovunque cercherai invano, c’è vita e animazione qui, ma non ordine e disciplina; ognuno pensa per sé, è vano, dell’altro diffida, e i capi dello stato, pure loro, pensano solo per sé.”

Wolfgang Goethe compie il suo viaggio in Italia dal 1786 al 1788 e fa il suo resoconto in questo libro dove scrive lettere usando un falso nome, sotto il fascino che il mito di viaggiatori e viaggiatrici antichi esercita sul suo animo irrequieto.

(*)  Italia viva, così è nato il nome del nuovo partito di Renzi: un misto tra De Gregori, Veltroni e rottamazione.

La Leopolda della «rottamazione», per intendersi. «Italia viva» è il titolo di un album di De Gregori, e così, partendo da quel 33 giri, lo slogan dell0a Leopolda diventa: «Viva l’Italia viva», sottotitolo:
 «Il meglio deve ancora venire» !

Spero che ognuno di noi intenda questa pre(o)messa nel migliore dei modi anche se tutti ricordiamo il famoso “Stai sereno” all’ indirizzo dell’allora presidente del consiglio Enrico Letta dunque  nel mio piccolinoo non azzardo prognostici manifestando ancora una volta la mia disistima sempre più profonda per l’agire politico in caduta libera.

De Gregori è sempre De Gregori non mi è mai stato molto simpatico ma alcune sue canzoni sono meritevoli.

Clima gradevole colori morbidi e luminosi rinfresca la sera quel tanto che serve per dirvi
Teniamoci strettistretti Anzi strettissimi 🌹

Femminicidio (si o no?)

Prima di snocciolare qualche dato è bene chiarire  cosa si intende con la parola :

  “Femminicidio”.

Secondo l’Istat :
 il termine femminicidio, nell’accezione comunemente intesa, “è un neologismo che può essere fatto risalire agli anni 90, per qualificare gli omicidi basati sul genere.

Per l’Accademia della Crusca
il femminicidio consiste nel “provocare la morte di una donna, bambina o adulta, da parte del proprio compagno, marito, padre o di un uomo qualsiasi, in conseguenza del mancato assoggettamento fisico o psicologico della vittima”.

Femminicidi, in Italia.

Tra il 2000 e i primi dieci mesi del 2018 le donne uccise sono state 3.100, una media di più di tre a settimana. E in quasi tre casi su 4 (il 72 per cento) si è trattato di donne cadute per mano di un parente, di un partner o di un ex partner.
ILl NORD e Roma le zone più a rischio (dati Istat).

donna che legge
Foto dal web

Ma poiché sussistono diatribe sulla opportunità dell’uso  del termine femminicidio ritenuto in buona misura frutto di un femminismo arroccato, vi regalo, se avete tempo e voglia di leggere, un approfondimento molto interessante.

“0La parola “femminicidio” esiste nella lingua italiana solo a partire dal 2001.
Fino a quell’anno, l’unica parola esistente col significato di uccisione di una donna era “uxoricidio”. Ma uxoricidio, composta con quella parola latina, uxor, moglie, alludeva per l’appunto solo all’uccisione di una donna in quanto moglie e veniva estesa anche agli uomini, quindi al coniuge in generale. Non avevamo una parola che alludesse all’uccisione della donna proprio in quanto donna. Nella lingua inglese invece, dal 1801 esisteva la parola femicide. E a questa prima parola se ne accostò, a partire dal 1992, un’altra che è feminicide. La parola fu coniata dalla criminologa Diana Russell, che la usò in un proprio saggio. Nell’anno successivo, il 1993, l’antropologa messicana Marcela Lagarde usò la parola femminicidio, per l’appunto, e la parola cominciò a diffondersi. L’antropologa aveva usato questa parola per studiare, per ricordare i numerosissimi omicidi di donne che erano stati compiuti ai confini tra il Messico e gli Stati Uniti. E appunto, la parola femminicidio serviva proprio ad indicare questo tipo particolare di uccisione. La parola femminicidio si è diffusa nella lingua italiana a partire dal 2008. In quell’anno è stato pubblicato da Barbara Spinelli un libro intitolato Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale. E da quel momento in poi la parola ha cominciato a circolare, prima di tutto nella stampa, nei giornali e poi a entrare proprio nel circolo della nostra lingua. Contrariamente a quanto si sente ripetere spesso, femminicidio non è parola denigratoria, badate bene! solo perche derivante da ‘ femmina’.
Non è la parola ad essere inappropriata o denigratoria; spesso se ne ha paura non per loro stesse , ma per il significato e per l’avvenimento che evocano.”

Per Elisa Pomarelli e tutte le donne vittime di femminicidio.

E se siete riusciti a leggere anche a balzelloni fino a qui allora…

Teniamoci stretti stretti Anzi strettissimi 🌹❤

Peace on earth

“Il concetto dell’abitare come indissolubile legame di sangue tra un popolo e un territorio è ormai pura velenosa idolatria.”

‘Stranieri residenti.
Una filosofia della migrazione.’ di Donatella Di Cesare – Bollati Boringhieri.

Purtroppo noi parliamo tra noi vediamo e leggiamo di pensieri e azioni che ci accomunano difficilmente questo nostro modo di essere potrà essere esteso a quella amalgama incolta suggestionabile e senza vergogna ormai libera di esprimere le sue bassezze.

Questo libro tratta temi e vicende non molto diversi o più urgenti rispetto a quelli affrontati quotidianamente ma ci vuole ancora una volta sottolineare che dietro a ogni sguardo, ogni corpo in mare, ogni straccio che il mare ci restituisce non ci sono solo le storie – 255 milioni soltanto nel 2015 – di quanti fuggono dal loro paese di origine dilaniato da guerre o estremamente poveri, vi è il ‘legittimo’ sogno di riscattare in un altrove di pace e umanità la loro vita.

Teniamoci più che mai strettistretti anzi strettissimi.

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Buona precoce Primavera da Sallyina

Una risata li seppellirà

Oggi un gommone con 20 persone a bordo è affondato nel nostro Mediterraneo e la Marina militare è riuscita a salvarne soltanto tre.

“There’s nothing
that a hundred men or more could ever do
I bless the rains down in Africa
Gonna take some time to do
the things we never had”


Alcuni giorni fa la ballerina show girl (attempata) Lorella Cuccarini nel fare il suo endorsement alle politiche di Matteo Salvini tra l’altro ha gratuitamente affermato che ” gli uomini sono più predisposti a stare ai vertici”.

Le donne dunque per contrappeso  dovrebbero essere maggiormente predisposte all’ amorevolezza e all’accoglienza

Così non è, almeno non sempre, ascoltando la cinica  analisi sul Global Compact  di Giorgia Meloni, una donna politica e madre che ritiene inammissibili certi migranti lascino il patrio suolo “perché je va’ “.

Queste affermazioni sono talmente assurde da rasentare il ridicolo E hanno dato spunto a molte interpretazioni musicali una più esilerante dell’altra e dunque mi viene da dire se non fosse tragicamente tutto vero ci sarebbe di che ridere di cuore.

Buona domenica tutte/i noi e…
Teniamoci strettistretti Anzi strettissimi

nuntio vobis gaudium magum

“Rileggerti in commento a un mio post è fare un salto indietro del tempo di una quindicina d’anni.

Accipicchia Shera cara, qui si fa un patto col diavolo e si conservano i ritratti in soffitta.

Grazie di esistere! ”
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Già proprio così “Grazie di esistere” di esistere in un luogo non luogo dove tutto può accadere ma diversamente non sarebbe possibile.

15 anni (e oltre per me) di blog, molti meno per la mia dolceamica che a un certo punto ha desistito e finalmente torna.

Il dialogo tra noi non si è mai interrotto e l’amicizia è diventata ‘reale’ non più un like o un commento, tanti commenti che via via hanno disegnato le nostre reciproche personalità.

Il segreto di Pulcinella che mi sento di condividere e che è vincente nei rapporti di blog è quello di essere sempre sé stessi e Non travisare la realtà. Alla fine i nodi vengono al pettine e non ci si fa una gran bella figura al contrario la sincerità porta a nuove conoscenze e nuove amicizie e tra queste alcune diventano davvero preziose.

Torna allora una domanda tormentone che rimbalza abbastanza spesso e a dire il vero da un po’ di tempo è scomparsa:

” Perché un blog? Cosa ti ha spinto ad aprire un blog”.

Per me è presto detto inizialmente è stata una sfida con me stessa non certo velleità di scrittrice e ancora meno la pretesa essere esperta in qualcosa.

Negli anni 2000, lo dico apertamente, tenere un blog faceva un po’ ‘figo’ la connessione era costosa e inaffidabile, non c’erano ancora i quotidiani on line e i pochi blog onosciuti erano quelli di alcuni opinionisti.

Si ‘testava’ l’impatto.

In questo contesto io ho deciso di sconfiggere la mia ignoranza e la mia paura e ho cominciato a destreggiarmi nel meccanismo.

Ho aspettato mesi prima che comparisse un primo commento e fu subito amore. E come per le ciliegie il sapor dolce /asprigno la tentazione a continuare.

Un’esperienza totalmente gratificante salvo piccole delusioni che devono essere messe sempre e comunque in conto ovunque noi ci si muova.

Sarà una bella sorpresa ve lo assicuro seguire il blog di

http://tramedime.wordpress.com

La ragazza è un po’ arrugginita ma datele tempo e sostegno! Io ricordo come fosse triste scrivere e non avere riscontro 😥.

Sole, 18°a Roma, finestre aperte e tuttavia… tra noi un abbraccio circolare tenendoci strettistretti Anzi strettissimi!

Un abbraccio è irrinunciabile.
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