Emilia Romagna 💔

 
Gelsomino
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Con dolcezza di seta
accarezzi
l’aria trepida
e mite.
Dolce è
il ricordo che evoca.
Ancora più
dolce è
il sogno che provochi.
(Edwin A. Lozada)
Petunia
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Ride il balcone al canto delle petunie.
(F. Caramagna)
Iris
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Regalare degli Iris significa voler trasmettere al destinatario positività e buon umore. L’iris è simbolo di saggezza e di sincerità
Fuchsia
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Secondo una leggenda britannica la Fucsia entrò In Europa dalle Americhe  nel ‘700 quando dei marinai inglesi portarono alcune piantine che furono notate dal botanico James Lee.
Margherita
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Pallida margherita, non sei tu forse, come me, simile a un sole autunnale?
O mia bianca, fredda Margherita!
CharleseBaudelaireSonetto d’autunno.
💙🦋
“La natura ci sfida ad essere solidali e attenti alla custodia del creato, anche per prevenire, per quanto possibile, le conseguenze più gravi.”
(Papa Francesco)
Collego questa carrellata  allegra e variopinta del mio piccolo spjcchio  di giardino con la riflessione di Papa Francesco  dolorosamente in linea con il disastro che stanno vivendo in Emilia Romagna causato in buona misura da incuria e sfruttamento sconsiderato della terra.
Piove da giorni anche a Roma.
A tutti  regalo il mio candido  bocciolo di rosa bianca
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O Coviddi non c’è (*)

(*) frase pronunciata da una   dama  non proprio informata in piena pandemia.

Sono stata ( bonariamente ?) tacciata da madre ‘chioccia inutilmente apprensiva per aver rinunciato a una gita fuori porta preferendo accompagnare il mio bambino ultratrentenne a fare la prima dose di vaccino Pfizer.
A distanza di ore  niente febbre solo un  leggero stordimento, un fastidio al braccio e comunque mi sento più tranquilla a casa.
Da quando è partita la vaccinazione a Roma – Tralasciando inutili polemiche –  le cose sono andate avanti speditamente e devo dire che al parco di Sally dai più giovani ai più anzianotti siamo tutti vaccinati.   Lo stesso vale per le persone che frequento.

Tutto a posto allora? Non dal mio punto di vista.   È ripreso un traffico frenetico,  la gente mi sembra inutilmente incattivita, disabituata a sorridere. . .

Nella  Roma ‘da cartolina’,  magica

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la sporcizia ha riguadagnato i suoi spazi

Dunque no, per il momento io continuerò ad uscire il meno possibile, a starmene in guardino

dove sarete tutte tuttissimi i benvenuti e perché no sorseggiando una fresca Sangria che altro non è  che una ricca macedonia di frutta di stagione : pesche albicocche banane spicchi di arancia il tutto fatto a dadini e affogato in un vino rosso leggero allungato da gazzosa . , , per la ricetta vera di rimando a YouTube! 

Teniamoci strettistrette anzi strettissimi  🥰

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(Pasqua di) Resurrezione

” E naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia. È una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e simbolica, lacera la carne come mille rasoi. Molte persone verseranno il loro sangue, e anche tu forse verserai il tuo …
Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia.”

‘Kafka sulla spiaggia’
Haruki Murakami  (Einaudi 2008).

Un  ragazzo di quindici anni, maturo e determinato come un adulto, e un vecchio con l’ingenuità e il candore di un bambino, si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo.  Il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Kafka …

Autore e libro che vi consiglio di tutto cuore. Lo si può ordinare in rete. Anche se il 3 maggio riapriranno e librerie!

Nessun facile entusiasmo,  nessuna nostalgia per le pasquette all’aperto e in compagnia.

Stiamo a casa… (s)forzatamente ci resta anche Sally che vagheggia di mettersi in posa su bianche msrgherite

Un tenero tappeto..pas mal!

Ma si ritrova nel silenlenzio irreale della sera a interrogare il buio

notte

Pasqua con i tuoi (pensieri) e Pasquetta pure ❣

Blinding Lights, Luci accecanti :

‘Ha da passa ‘a nuttata ! ! !

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Che altro aggiungere teniamoci stretti stretti abbracciamoci forte anzi i più💕

Facciamo come se fosse vero, ma cmq stacco per qualche giorno: tornerò il 3 maggio o chissà?

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(Foto di proprietà Sherazade )

#stiamoacasa

Ripensare al tempo passato, e in un momento che il tempo sembra dilatarsi in pensieri pessimistici io mi sciolgo in tenerezza : ‘The way we were’

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#stiamoacasa!

Sembra facile ed è facile dirlo per chi ha una casa organizzata da condividere con gradevolezza. Per quanti la strada serve a decantare situazioni di tensione?
I cosiddetti Vip (Fiorello, Totti etc.) certamente possono dormire sonni e penniche tranquille al secondo piano dell’attico romano o nella villa con piscina in Toscana.
Dunque u po’ meno enfasi cari signori, A casa e basta!

Ammetto nel mio piccolino anche io sono oggettivamente una privilegiata leggo, sento musica, cucino, guardo serie televisive ( Finalmente ho cominciato Game of Thrones ) le giornate passano, ma anche per la Sallyina . . .

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La signorina delle Camelie

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Vi penso tutti in Italia od ovunque voi siate. E’ il blog che ci tiene uniti e dunque teniamoci strettistretti anzi di più 💙❤💛

Ma la musica

Coldplay: Everyday Life- Live in Jordan’,    è il nuovo lavoro dei Coldplay che in occasione dell’ uscita dell album si sono esibiti ‘live’  ad  Amman seguendo  il ritmo dell’album ovvero dall’alba al (quasi) tramonto, con la prima parte alle cinque del mattino e la seconda  vetso le  tre del pomeriggio  trasmettendo in diretta sul canale di YouTube.

Ricordo  la Giordania, Amman, Petra, la sensazione di immenso quando ho alzato la testa al cielo e ho cpntato le stelle nel deserto tenendo stretta una mano calda che ora non c’è più. 
Ero lì di nuovo,  strattonata tra un ricordo e l’altro, una voragine al posto dello stomaco ma la musica è  stata più forte. Ascoltatela 🎵🎵🎵

Teniamoci strettistretti anzi di più.

sabato italiano *


Prima dell’avvento del cristianesimo il sabato era il Saturn die cioè il giorno dedicato a Saturno, termine usato ancora oggi nei paesi di lingua anglofona mentre il ‘nostro’ sabato deriva dall’ebraico Sabat : giorno di riposo.
Diciamo tanto per dire riposo perché per molti giovanissimi o meno giovani velleitari (e lo sono stata anch’io) il sabato era tutto fuorché il giorno del riposo e la sera, la sera del sabato, era tutta
Saturday Night Fever…

Plumbeo il cielo di Roma, Befanina fuori tempo, imbacuccata nella tuta di pile colore dei Lilla’ mi appresto a preparare un altro cappuccino-sì … ce n’è per tutti. Chi alza la mano?

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Teniamoci stretti stretti anzi strettissimi, Buon Sabato

* Ammetto il freddo mi gioca brutti scherzi… DOMENICA!
Buona Domenica! (che figura…completamente rincoj…ta)

Tenera è la notte se…

La Repubblica – Roma

“Incendiari in azione a Monte Sacro : motorini e 8 auto date alle fiamme nella notte”

Se la percezione di disagio diventa concretezza ci si sente storditi e fuori luogo.    Se  il  ‘negro’ o il più politically corret nero acutizza il disagio,  nera è l’anima che porta a demolire a inficiare la vita del proprio vicino, o lontano che sia, tanto per acquietare i propri disagi mascherandolì di spavalderia ottusa.

Non serve arrivare con un barcone per essere additati come pericolosi individui da cui difendersi.     Questo tema è sempre più cavalcato da una politica becera e ignorante che abbandona il proprio territorio pro domo sua  e lucra sui sentimenti.

Parlare di notte di terrore parrebbe eccessivo ma erano le 3 e 15 quando in via Veglia siamo stati svegliati dalle sirene e dai lampeggianti di  carabinieri, vigili del fuoco e ambulanze.

Un numero ancora non precisato di  come definirli? ha dato fuoco a motorini regolarmente parcheggiati e macchine non solo nella mia via Veglia ma in via Monte Bianco e Via Monte Senario creando panico e danni.

Questo è quello che mi si è prospettato stamattina alla luce di un bellissimo sole.

Davvero verrebbe voglia di non vedere e non sentire

Tenera è la notte se l’animo è sereno).

Stabat Mater (dolorosa)

Vivo a Roma, in zona Monte Sacro, dunque zona via Salaria. A circa 100 km da Rieti, forse meno in linea d’aria,  dall’epicentro del terremoto di questa notte.

Grande paura, o meglio pauroso quanto è successo. Sally qualche secondo prima mi ha svegliato mugolando ed io ho pensato volesse stranamente uscire.   Mi sono alzata per aprirle il giadino e sono letteralmente caduta a terra avendo perso l’equilibrio: ho pensato a un mio malore e nel frattempo si è svegliato anche mio figlio e il palazzo e le finestre si sono tutte illuminate…

Stamattina presto i dettagli,  video,  foto,  testimonianze.

Il parallelo mi e arrivato facendo involontariamente affiorare  altre immagini , altri luoghi: ” nessun luogo è lontano” (cit R.Bach) ,  alla guerra che gli uomini si fanno insensatamente e le catastrofi  altrettanto devastanti, inaspettate, che pone in essere sempre più spesso la Natura.

Perche?

Bambini di Aleppo

fuga dalla guerra in Siria

fuga dal terremoto ad Amatrice, oggi 24 agosto 2016

  Disperazione italiana tra le macerie, Amatrice

Immagine

Disperazione tra le macerie di Aleppo, Siria

  

Un quadro irreale queste tre donne italiane e cane, Amatrice

donne siriane in preghiera

summer

estate che non è estate

spudorata nel pianto

pensieri  sbilenchi

efflorescenze del giorno.

Ululano sirene

requiem for  a  dream  che non è il film.

spade di luce

foto sherazade -Parco delle Valli, Roma

Deep blue day

Bruxelles ore 9.15   –  “Attacco all’Europa, terrore a Bruxelles: attentati in aeroporto e nel metrò. Sotto attacco anche il centro della
città e l’area dove si trovano gli uffici dell’Unione Europea. I media: “Almeno 34 morti”.
Is: “Siamo stati noi”

 “Trema la nostra vita
percossa dal bisogno.
Si spacca nella sete.
Precipita
la vita nostra.
Senza appello.
Gridi, dubbio,
paura.”
“II rumore degli assedi
è lampo soffice.
Scalzo
chiusa la bocca
riposa tremando.”
(Pietro Ingrao, Il dubbio dei vincitori)
Deep blue day (Brian Eno)

Nel 1958 Peter Segel ispirandosi ad una vecchia ballata ucraina tramandata da Mikhailk Sholokhov nella sua epopea cosacca ‘Il placido Don’, ha scritto una delle più grandi canzoni pacifiste:
Where  have all the flowers gone  –  Peter Segel