Se son rose. . .

Greta Thunberg  e il premio Nobel per la pace. La pulzella di Stoccolma prima paladina per la terra e il riscaldamento globale?!

Non è proprio così!

Severn Sazuki, una giovanissima studentessa canadese,  all’età di 9 anni , mentre frequentava la scuola elementare Lord Tennyson, fondò l’Environmental Children’s Organization (ECO), un gruppo di bambini interessato a sensibilizzare i propri coetanei verso le problematiche ambientali.
Nel 1992, all’età di 12 anni,  raccolse fondi sufficienti per partecipare al Vertice della Terra a Rio de Janeiro per squadernare le questioni ambientali dal punto di vista dei giovani. Anche lei fu invitata a parlare alle Nazioni Unite.
Il video di quel discorso suscitò grande interesse e scosse le coscienze.

Se avete tempo e voglia vi consiglio di utilizzare Wikipedia per leggere la biografia di Severn Suzuki che continua attivamente il suo impegno  in campo ambientalista, mentre oggi  tutti i iiflettori sono puntati sull’astro Greta, ragazzina sedicenne, svedese,   afflitta dalla sindrome di Asperger, genitori colti e facoltosi a supportarla con i riflettori  giusti, ammettiamolo!
.
Greta l’abbiamo conosciuta circa un anno fa quando il suo visetto comincio ad apparire in ogni dove manifestando la sua tenacia nel combattere  in nome dei giovani per la salvaguardia della terra e del loro futuro.

Oggi in diverse città italiane migliaia di studenti sono scesi in piazza per il Climate Strike, lo sciopero per il clima ideato da/e nel nome di Greta Thunberg,

Tutto questo clamore mediatico chissà perche non mi convince del tutto (Beati quei popoli che non hanno bisogno di eroi).
Se son rose fioriranno.

Teniamoci strettistretti Anzi strettissimi 🌹

‘Beautiful Boy’ è un film drammaticamente bello del 2018, uscito a giugno in Italia; diretto da Felix van Groeningen, con Steve Carell e Timothée Chalamet. Um pugno allo stomaco ma di quelli che servono a tirare fuori il rospo.

I’ll Stand By You

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(Foto Sherazade)

I’ll stand by you always, always, always
I’ll stand by you always, always, always

Sarò sempre al tuo fianco, sempre, sempre
Ti starò sempre accanto, sempre, sempre

I’ll Stand By You è un singolo di Bruce Springsteen inciso per la colonna sonora di ‘Blinded by the Light’ film diretto dalla regista Gurinder Chadha,  nelle sale cinematografiche italiane dal prox 29 agosto.

Delle 24 tracce musicali ben 18  sono del Boss, sia la musica che le parole e  solo questo motivo  per me può bastare per correre a vedere il film.

Se avete tempo della regista  Gurinder Chadha (britannica nata in Kenya ma di origini indiane)
Vi suggerisco il film
Sognando Beckham’
Casualmente un piacevole omaggio ai recenti successi della nostra nazionale femminile di calcio.

Una buona giornata di
Ferragosto enon dimenticate
Teniamoci strettistretti Anzi strettissimi!

A presto🌹

(Cor)relazioni pericolose

30 gennaio
1933 – In seguito alla nomina avvenuta il giorno prima da parte del presidente tedesco Paul von Hindeburg, Adolf Hitler forma un governo di centro-destra e presta giuramento come cancelliere del Reich; il suo vice è Franz von Papen che ne ha sostenuto la candidatura.

1933 – Dopo molti tentativi il poeta e saggista statunitense Erza Pound ottiene a Roma un incontro con il dittatore Benito Mussolini. Gli regala una copia dei suoi Cantos ed espone alcune proposte economiche :” Duce ho la possibilità di non far pagare le tasse ai cittadini.”

( riferimentoi a fatti e persone è meramente casuale . . . forse! )

Last but not least per divagare in modo meno serioso:

1595 – Una prima stesura dell’ opera teatrale Giulietta e Romeo di William Shakespeare viene rappresentata a Londra per la prima volta e benché sia impossibile risalire alla data esatta del debutto si ritiene che questa del 30 gennaio possa essere la più probabile.

La scena e tratta dal film Shakespeare in love

In breve, il giovane William Shakespeare si innamora della bella, ma incasinatissima Viola e la vita dei personaggi del film si intreccia a quella dei personaggi delle opere.

Il film uscito nel 1999 fece manbassa di Oscar per la Imiglior regia di John Madden, per la miglior fotografia, per la migliore attrice e il miglior attore non protagonisti; e comunque il film si avvale della presenza di due attori non da poco come Gwyneth Paltrow e Joseph Fiennes.

Si prevede pioggia per tutta la settimana e dunque prendete per buono il mio suggerimentio! teniamoci stretti stretti e guardiamoci questo bel film

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ottobre

“Stai per compiere ottantadue anni. Sei rimpicciolita di sei centimetri, non pesi che quarantacinque chili e sei sempre bella, elegante e desiderabile. Sono cinquantotto anni che viviamo insieme e ti amo più che mai. Porto di nuovo in fondo al petto un vuoto divorante che solo il calore del tuo corpo contro il mio riempie”.
L’autore è André Gorz, e lo scritto è dedicato e sua moglie Dorine. Si suicidarono di comune accordo e morirono insieme come insieme erano vissuti.

Noi saremo ciò che faremo insieme”, aveva scritto André Gorz.

E’ il passaggio che mi fa tremare dentro e in qualche modo rimpiangere, in virtù di quel lungo e forte sodalizio d’amore, ciò che per me, volente o nolente (Faber est suae quisque fortunae ) non si è realizzato.
Un’ ultima grande utopia questa che ci hanno lasciano André Gorz e Dorine. Un amore simbiotico lungo 58 anni , una gemma da custodire in uno scrigno tra le cose più preziose alle quali aspirare. Una gemma che mediata da quelle pagine struggenti, illuminerà anche noi.

Il libro : Lettera a D. Storia di un amore
Autore André Gorz

Mi ricollego ad uno struggente quanto attuale film Amour di Michael Haneke (ricordate ‘La pianista’ o ‘Funny days’?), premiatissimo a Cannes, la cui storia si riallaccia in parte quella dei coniugi Garz ma con una ‘soluzione finale’ molto più inquietante perché, in questo caso, dopo cinquant’anni d’amore è George che deve affrontare da solo (e si interroga sul come) l’ improvvisa e irreversibile demenza della moglie. Un amore forte che non si rassegna ad assistere passivamente alla distruzione psicofisica della sua Anne che solo pochi giorni prima, rientrando da un concerto, lo aveva estasiato per la sua bellezza intatta come intatto si era mantenuto il loro amore attraverso gli anni.

silver&rose

Amore eterno, davvero ‘per sempre’, ma poi? Ritrovarsi improvvisamente smembrati, soli con sé stessi a tu per tu con un essere di cui non sai più nulla perchè corroso dalla malattia.
Ma questa domanda, questa grande ansia di capire riguarda ogni forma di amore quando si trova difronte alla drammatica scelta del “che fare?” e come alleviare le sofferenze della persona amata conducendola per mano verso una soglia di separazione ove la fine avvenga con un ultimo sorriso e non l’immobilità di una non vita meccanica e disumana.
Questo il mio pensiero, un pensiero che può apparire angosciante o fuori fuori luogo ed allora pur non modificandolo me ne scuso.

Buon mese di Ottobre a tuttitutti e arrivando, pare, molta pioggia…

teniamoci strettistretti anzi strettissimi 💙

rose

di malick ‘n peggio

 

“CICLONE ATLANTICO, POI CALDO FINO ALLA FINE DEL MESE .   E’ giunta la parte avanzata di un vortice di origine nordatlantica”

Mio fratello piccolo sta come sta e a  chi vorrà  potrà cercare qua e là, mentre mio fratello  grande sono io che non so se è  qua o  là o fors’anche  ubiquo perché se l’andare degli anni a me ha fatto l’effetto  di ammorbidente mitigando certe mie asperità da istrice, a lui ‘st’anni certamente l’ hanno infeltrito in una sua centri-fuga solitaria.

Ora se un caro amico soltanto pochi giorni fa paventava gli inciampi dei suoi primi 70 anni,  io credo che arrivi un momento imprecisato, spesso addirittura anticipato,  nel quale il minimo squilibrio sposta psicologicamente quel ‘la sottile linea rossa’ e…patapuffete.

“C’è una sottile linea rossa che separa il sano dal pazzo. C’è una sottile linea rossa che separa il paradiso dall’inferno, la vita dalla morte. C’è una sottile linea rossa che separa il bene dal male, la pace dalla guerra. O meglio, c’era una sottile linea rossa ed ora non c’è più.” (R. Kipling)

Brusca virata del post su questo  bellissimo tra i moltissimi film di cui sono stenue sostenitrice,  di Terrence Malick – del 1998 – che fu presentato dalla critica come risposta alternativa  alla crudezza violenta, non che ogni guerra non ne sia indenne,  de ‘Salvate il soldato Ryan’ film anch’esso del 1998 diretto da Steven Spielberg.

Credo che pochi sappiano che  l’omonimo romanzo di James Jones, da cuiTerence Malick trasse il soggetto per la realizzazione del film, deve a sua volta  il titolo al romanzo Tommy di Rudyard Kipling il cui racconto è inserito nella collezione Barrack-room Ballads e  La sottile linea rossa di eroi si riferisce alle giubbe rosse delle divise militari  della fanteria britannica.  In particolare Kipling  racconta la battaglia di Balaclava del 1854, denominata appunto  ‘la sottile linea rossa’.

La poesia di questo film di guerra sta tutta nel profondo senso di pace che scaturisce dal rapporto dicotomico tra l’ imperturbabilità  della  natura e la scelleratezza distruttiva dell’uomo mentre la macchina da presa indugia sulla vitalità di quella parte di mondo inconsapevole  tra la brezza del vento che muove le felci,  lo scrociare dell’acqua, il cinguettio degli uccelli e più in là, parte integrante di un tutto un soldato che muore soffrendo, silenziosamente.

“Invitta fragilità

come lo gridi al mondo

fiore inzuppato di viola

come al vento tremando

dispieghi il tuo emblema”.

Pietro Ingrao ‘Il dubbio dei vinvitori’ Mondadori 1986

Teniamoci strettistretti: il freddo al cuore è faticosa da riscaldare. Buona settimana   (e ‘speriamo che noi ce la caviamo’ ) !

 

Aldo Moro e Peppino Impastato: morte annunciata

Non aggiungerò  parole di circostanza.
Mai come in questi giorni tutto torna alla memonia per diventare memoria viva per chi come me quegli anni anche se di guincio ha vissuto.

“Nessuno ci vendicherà: la nostra pena non ha testimoni”.Peppino I.

Noi non vogliamo questo.

(il mio articolo era del 9 maggio 2010 ho ‘pasticciato’ nel  reblog, scusatemi)

Certamente il cadavere di Aldooro, ritrovato il 9 maggio 1978 nel bagagliaio di un’auto parcheggiata in via Caetani (una stradellina  che collega  Piazza del Gesù e via delle Botteghe Oscure)  fissò la memoria di tutti sulla figura del grande statista e sulla pericolosa deriva della Politica con la maiuscola. 

Mia madre quella mattina passò da via Caetani come ogni altra mattina, all’incirca alla stessa ora, e provò un brivido di angoscia quando seppe  quasi subito dai compagni che a pochi metri da lei si era compiuto, con il corpo accartocciato di Aldo Moro morto, l’epilogo di 55 lunghissimi, affannosi, giorni trascorsi in  trattative e giochi di forza, con le Brigate rosse.

Quello stesso giorno, come farfalla che batte silenziosamente le ali in un continente lontano eppure assai vicino a noi  sopraffatti per la  grande tragedia nazionale,  in un paesino della Sicilia,  Cinisi, moriva, veniva trovato morto (meglio, ucciso di mafia)  un ragazzo ‘scomodo’ Peppino Impastato la cui vita era strettamente intrecciata alla mafia da parte di  padre per via di un fratello capo mafia della zona. La storia è lunga, complicata e si è trascinata nelle aule di tribunale fino allo scorso anno, Google docet!

Forse, e soprattutto, Peppino venne ucciso per la spavalderia sprezzante con la quale dai microfoni di  Radio Out denunciava la mafia, i suoi misfatti sul territorio, la sua collusione con i poteri politici nazionali.

 La morte di Peppino Impastato, avvenuta lo stesso giorno e lo stesso anno di quella di Aldo Moro, resterà pressocchè ignota, così come il suo forte impegno civile, per oltre vent’anni fino all’uscita di un film su di lui “I cento passi” di cui non finirò mai di ringraziare abbastanza Marco Tullio Giordana.

 

Donne… dududu in cerca di guai

Nella primavera di sedici secoli fa, ad Alessandria d’Egitto, una donna accusata di eresia,  poiché  si dedicò alla relazione tra filosofia e scienza e per prima intuì che i pianeti compiono un’ellissi intorno al sole, fu assassinata. Fu aggredita per strada, spogliata nuda, trascinata nella chiesa «che prendeva il nome dal cesare imperatore», il Cesareo, torturata brutalmente prima di essere finita.

“Se mi faccio comprare, non sono più libera, e non potrò più studiare: è così che funziona una mente libera” (Ipazia, 370 d.C. Alessandria d’Egitto, figlia di Teone di Alessandria in Ipazia Vita e sogni di una scienziata del IV secolo)  

Ipazia fu matematica, astronoma, sapiente filosofa, influente politica, sfrontata e carismatica maestra di pensiero e di comportamento tanto da accecare d’invidia il  vescovo Cirillo, che ne decretò la morte che invece di cancellare Ipazia dalla Storia la fece rivivere in eterno nella fantasia di poeti e scrittori di tutti i tempi.  Fu, giustamente molto  celebrata e idealizzata,  a volte in modo mistificatorio aggiungendo o togliendo qualche tassella.  Della sua vita si è detto di tutto, soprattutto della sua barbara morte: aggredita, denudata, dilaniata, il suo corpo fu smembrato e bruciato sul rogo.  Fautori furono i paraboloni, fanatici esponenti di quella che da poco era diventata la religione di stato nell’impero romano-bizantino: il cristianesimo giust’appunto nel marzo del 415 dc!
Ipazia è stata una figura di donna ( e non è stata certo l’unica né – purtroppo – lo sarà) che sin dall’antichità non ha smesso di far parlare di sé e di proiettare la luce del suo martirio sulle battaglie ideologiche, religiose e letterarie  arrivate  all’oggi,

8 marzo 2018

giorno nel quale mi fa piacere regalare a tutte e tutti  voi questo libro della storica e filologa Silvia Ronchey

Si tratta di un libro importante ed interessante soprattutto perché le notizie dirette sulla vita di Ipazia sono alquanto scarse: le due principali fonti antiche sono la Storia Ecclesiastica di Socrate Scolastico e gli scritti di Damascio, filosofo neoplatonico vissuto un secolo più tardi. Inoltre  scritti di Ipazia sono andati perduti o incorporati in pubblicazioni di altri autori.

E poiché a ‘noi donne’ non si può dire di no, vi segnalo anche un bel film del 2009 di un regista con i fiocchi Alejandro Amenàbar ( Vanilla sky, Il mare dentro, The Others ed altri)  :  Agora  interpretato dalla bellissima e brava Rachel Weisz,  negli ultimi mesi molto attiva nel movimento hollywoodiano #metoo,  nelle vesti di Ipazia.  L’uscita del film in Italia fu ritardata di circa un anno perché ‘pare’  vi fossero delle resistenze da parte del  Vaticano:  infatti  nonostante fosse stato riconosciuto  il mandante  della morte di Ipazia, Cirillo prese il potere su Alessandria ed in seguito, molto dopo in effetti, fu  nominato santo e dottore della Chiesa e in particolare ‘dottore dell’incarnazione’  il 28 luglio 1882.

8 marzo 2018

A Roma è una bella giornata di sole ed io mi ricordo bambina con i fiori messi nei capelli e mia mamma e le altre donne per un giorno, almeno per un giorno, in corteo ballare spensieratetete.

Teniamoci strettestretteanzistrettissime

(ci può essere allegria nella consapevolezza del male e nella condivisione del dolore)

‘tana liberi tutti’

Sally just ready to go

Che c’è di male nella libertà? La libertà è tutto.
Ah sì, è vero: la libertà è tutto, d’accordo… Ma parlare di libertà ed essere liberi sono due cose diverse. Voglio dire che è difficile essere liberi quando ti comprano e ti vendono al mercato. E bada, non dire mai a nessuno che non è libero, perché allora quello si darà un gran da fare a uccidere, a massacrare, per dimostrarti che lo è. Ah, certo: ti parlano, e ti parlano, e ti riparlano di questa famosa libertà individuale; ma quando vedono un individuo veramente libero allora hanno paura.”

Easy rider, 1968

Buon fine settimana a tutti voi.  Teniamoci strettistretti ma dopo una ricca doccia!

il mar(l)e dentro

27 febbraio 2017 – Fabo è morto alle 11.40. Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo, la Svizzera.

ROMA – 26 febbraio 2017 – È arrivato in Svizzera dj Fabo, che ha chiesto di poter morire al pres. della Repubblica, Sergio Mattarella.  Fabo ora sta incontrando i medici e gli psicologi che stanno valutando se la richiesta di  eutanasia sia accettabile.

“DJ Fabo libero fine alla vita”

Un servizio delle Iene, e anche dopo aver letto che in Parlamento è stato ulteriormente spostata la data di discussione del progetto di legge sul ‘fine vita’ mi spingono a riproporvi un mio post del Novembre 1914.
https://youtu.be/oNIjhBtUX-s  Qui la lettera al Pres. della Repubblica

C’è la vita, che possediamo e orientiamo e c’è uno “ spazio bianco “ dove oggi non ci è lecito entrare: rinnegando o rimuovendo , uno stadio che fa parte imprescindibile della vita: la sua fine. Potere scegliere di decidere anche del termine della propria esistenza dovrebbe essere prerogativa di ogni singolo individuo, di una società civile che non si arroga il diritto, su basi scientifiche che rasentano l’onnipotenza, di protrarre senza soluzione una ‘non vita’ di grandi sofferenze sedate o di totale assenza quando chi soffre chiede, oppure ha anticipato, che vengano messe in atto la sua volontà di accomiatarsi.

Non è un modo allegro per augurarvi un sereno  fine settimana ma.. Teniamocistrettistrettissimi

sherazade2011

Un gesto ‘riprovevole’. Riprovevole.

“difendo la scelta di mia figlia. Brittany aveva il diritto di morire.”

Brittany, malata di tumore irreversibile decise per l’eutanasia.
Il fatto è di qualche settimana fa.

Con una lettera la madre replica alle molte accuse di cui la più pesante arriva proprio dal Vaticano nella persona di Mons. Ignacio Gaccasco de Paula, presidente della pontificia Accademia per la vita che ha parlato di “gesto riprovevole”.

In sostanza la madre sostiene che : ”Imporre le proprie convinzioni a una questione di diritti umani è sbagliato. Giudicare una scelta personale come ‘riprovevole’ perché non conforme ai valori di qualcun altro è immorale” e ancora “ la vita (di degrado fisico e mentale e di intenso dolore) di mia figlia non merita di essere etichettata da perfetti sconosciuti che neppure sanno i particolari della sua situazione. “

“ ‘Riprovevole’ è una parola molto dura. Significa ‘molto cattivo; che…

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