Resistere resistere resistere

Ero in macchina e ho risentito questa canzone sembra confezionata per l’oggi, del doman non v’è certezza.
E’ una canzone scritta nel 1987, come dire? il testo attualissimo di disperazione (voce di Peter Gabriel) e di speranza (voce di Kate Bush).

Dai quotidiani di oggi, sabato 31 maggio 2014

– Scuola, l’allarme del Censis: migliaia a rischio
intonaci che crollano, amianto, norme violate

– Esodo senza fine verso le coste della Sicilia
soccorsi quasi tremila migranti

– Lavoro, per la Cgil oltre nove milioni
in “sofferenza e disagio occupazionale”
Rispetto a inizio crisi un balzo del 57%

E mentre a Roma si è scatenato il diluvio, come previsto questa volta in perfetto orario, e mi dispiaccio per quei 5 milioni e 800 mila ‘vacanzieri al mare… a tutti quelli che restano e si sentono un po’, o molto’ spaesati, offro questa canzone e magari con il consiglio di risentirla e ripetere come un mantra :

“Non arrenderti, perché hai amici,
Non arrenderti non sei l’unico
Non arrenderti non c’è nessuna ragione di vergognarsi”

I RiTrovati

Tutte le strade portano a Roma.
RiTroviamoci ovvero una prima missione esplorativa di un nutrito gruppo di Worl Press blogger riuscitissima e da bissare allargandola agli assenti . RiTroviamoci ma sopratutto non perdiamoci di vista|

Non fatevi scoraggiare dalla lunghezza del post che racchiude le impressioni di ognuno di noi : leggete perchè così – più o meno dubbiosi – vi renderete conto che andare oltro lo schermo, sentire le nostre voci, darci un volto è emozionante.

e adesso tango!

Insieme a lezione di Tango

“Tango è camminare elegantemente abbracciati. Servono mesi di lavoro perché l’abbraccio diventi uno strumento fisico di comunicazione tra i corpi: l’abbraccio è la dimensione centrale del tango argentino è ciò che lo distingue da tutti gli altri balli.

Danza di coppia, che parte da una “grammatica” appresa e condivisa, una interazione tra corpo-emozioni-mente. Una sorta di codice di comunicazione non verbale che muta in metafora della relazione con l’altro attraverso il proprio equilibrio e la capacità di ascolto.

E’ attraverso l’abbraccio che viene trasmessa l’indicazione sulla direzione, sulle figure, sul ritmo.

Con l’abbraccio il partner guida nella danza la sua compagna e, attraverso di esso, lei sente, legge e reinterpreta la storia che lui, improvvisando nella musica, sta raccontando.”

Tango! splendida metafora d’amore. Voglio il mio Tango., il mio abbraccio tangoso.

Prenotazione gradita.

ps questo video è tratto da un film…quale? con un Antonio che (s)Banderas tutta la sua macha bellezza, certo anche la biondina…
La musica è del grande compositore Astor Piazzolla

arcobaleno

E mentre Matteo Renzi, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, commenta con parole alte e forti i risultati ‘clamorosi’ del voto delle europee:

“L’Italia c’è e non si rassegna, non si spaventa di fronte alle minacce. E’ un Paese migliore di quel che pensiamo, è più forte delle paure chel’attraversano e adesso è in grado di incidere in Europa”

Io ho ancora gli occhi lucidi di desolazione e rabbia per quello che ho letto – giuro inavvertitamente – sulla bacheca di FB di mio figlio e postato da un suo amico ‘vero’ che conosco bene anch’io:

“Sto pensando a mia moglie e ai miei due figli e a quello che potrò offrirgli con uno stipendio da fame ………….non lo so neanche io come mi sento …….all’improvviso il buio … .”

e ancora:

“Sì, un uomo così si sente meno uomo, la dignità speravo che almeno quella non venisse toccata……comunque dopo una caduta tocca sempre rialzarsi…….”

L’Italia c’è, caro Matteo Renzi, e non si rassegna ma è molto spaventata e dunque bando ai proclami e cominciamo a la-vo-ra-re seriamente.
Tu ci hai messo la faccia molti ci hanno rimesso tutto o quasi.

Per tutti una canzone talismano

Tu con gli occhi tristi
non ti scoraggiare
mi rendo conto, è difficile farsi coraggio
in un mondo pieno di gente
puoi perderti di vista
e l’oscurità che hai dentro può farti sentire così piccolo
………………
E vedrò i tuoi veri colori
che brillano
vedo i tuoi veri colori
ecco perchè ti amo
quindi non aver paura di mostrarli
i tuoi veri colori,
i tuoi veri colori
sono belli come un arcobaleno

Al voto, tutti al voto!

Sono 400 milioni gli elettori nei 28 stati dell’unione chiamati alle urne tra il 22 e il 25 maggio.
E già questa è una prova di democrazia checché se ne dica.

Per le europee il sistema elettorale è proporzionale con sbarramento al 4% e si possono esprimere fino a tre preferenze (purché non riguardino tutte persone dello stesso sesso). Inoltre, ci sono già cinque candidati per la guida della Commissione europea, espressione delle cinque famiglie politiche «ufficiali»: popolari, socialisti, liberal-democratici, verdi e sinistra. Quindi, sia pure indirettamente, sappiamo a chi andrà il nostro voto, diciamo così, di coalizione e penso che in uno dei due schieramenti principali (Ppe e Pse) si possano individuare candidati di nostra fiducia.

Jean-Claude Juncker grande mediatore democristiano, Martin Schulz ruvido socialista tedesco, il liberale Guy Verhofstadt paladino del federalismo, la verde Ska Keller pasionaria ecologista e Alexis Tsipras, l’ingegnere greco che vuole riprogettare l’Unione. Ecco i profili dei cinque candidati alla guida della prossima Commissione europea, profili che potete consultare nei rispettivi siti senza che sia io a dilungarmi. A me  piace Martin Schultz ma questa è una questione strettamente personale perchè mi piace proprio come persona.

Non ho la presunzione di dare dei consigli sul ‘chi’ votare ma certamente mi sento di dare a tutti quello di andare in ogni caso a votare.

Scojonati indecisi convinti o diversamente incerti, non credo che avremmo ‘diritto’ di lamentarci ulteriormente nel chinarci a raccogliere una conchiglietta in mare, o una stella alpina, se ciò diventasse – a nostra insaputa –  un problema di incolumità personale.

tangarosso

Dunque per domenica – a parte che sarà brutto tempo – niente mare e per scurir le chiappette (o ammirarle) aspettiamo una settiana

Touch & Go

E’ ufficiale! non è la lunghezza dell’amplesso che fa la differenza in amore.
Il coito più appagante non deve durare più di 13 minuti (7/13 la forbice).
Lo hanno sancito eminenti studiosi sul “Journal of sexual medicine”, Bibbia del settore, evidenziando – trottolini amorosi dududu’ – che le coccole sono escluse dal computo.
Tale esclusione non mi convince, io quantificherai anche quella voce perché può accadere che uomini eccessivamente altruisti e scrupolosi. novelli Gi(asoni) partendo alla ricerca del mitico punto Gi (che pure lui ora, pare, che o lo si ha o non so si ha e chi ce l’ha gode e chi no, niente) dicevo, succede che nella ricerca si perdano e più credono di avvicinarvisi e più l’agognato amplesso tout-court si allontana paurosamente.
Dunque parrebbe che, quantomeno per i maschi dell’area mediterranea di natura focosa, il must sia accorciare i tempi! e non so quanti di loro – punti nella loro orogliosa virilità – ne saranno sollevati, magari dopo anni di onorata e sudata carriera, supportata o frustrata, dal tantra pensiero che trova nel cantante Sting un forte alleato.
Quanto a me, confortata dalla scienza, già mi ci vedo allo scoccare del tredicesimo minuto, Journal of sexual medicine sul comodino, in perfetto sincrono con la porta del vicino che rincasa sempre intorno alle due di notte, sussurrare a malincuore all’amato ”Basta così, mio caro, time out!. “(tutto il resto è noia)
Nessun dubbio che esistano sfumature e casistiche diverse e che – me lo auguro – le coppie nei secoli fedeli avranno trovato un loro tempo, tra figli, piatti, lavatrici, emicranie ricorrenti, epperò, ascoltando le amiche o i resoconti delle amiche delle amiche, più o meno, questa è la tipologia dei loro uomini: o sono più veloci della luce (e anche ciò è disdicevole) oppure.. oppure la pillola del giorno dopo è l’Aulin per le giunture sofferenti.

bad moon

 

 

 
“Io, guarda, non è che son contrario al matrimonio, che non son venuto…Solo, non lo so…
Io credo che, in particolare, un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi tra di loro. Troppo diversi, capisci?
…………….
Mi dispiace se ci perdiamo

Infatti noi non dobbiamo perderci

Si dice sempre così però invece…”

L’amore ispezionarlo con cura certosina, in punta di fioretto.

A come Amore
B come Bad moon

A volte piangere fa bene

Ho visto un film.
Ho pianto un bel po’ ma, insomma, bello e struggente come ogni film dove metti nello shaker ‘un amore tanto grande’, una figlioletta malata terminale, l’impossibilità di ritrovare l’unione all’interno della coppia, il dilaniarsi reciproco fino al gesto estremo di lei e la decisione del marito di darle, finalmente, una dolce morte.
E’ stato fantastico mescolare le mie lacrime con quelle dei protagonisti, un po’ meno essere estranea alle scene iniziali di amplessi molto passionali tra il vedo non vedo ma sento, oh da quel che intravedevo e sentivo… ancor più ad arrovellarmi e a chiedermi come fossi il confessore di me stessa: ‘Quante volte figliola’.

E fino a qui ho scherzato ed adesso arriva il peggio destreggiandomi sul giudizio degli attori, la trama e i miei perché. Forse tralascio i miei perché. Devo andare dal dentista e già sono in fibrillazione sul count down.

Il film è “The Broken Circled Breakdown” ovvero Alabama Monroe per noi in Italia.
Racconta la storia d’amore totalizzante tra Elise e Didier (Johan Hendelberg, musicista e autore della pièce treatrale da cui è stato tratto il film) che si conclude in tragedia con la morte per cancro della loro figlioletta.
Ognuno reagisce al dolore a modo suo ma Elise sceglie di buttarsi sul misticismo. In un piccolo uccello che si poggia sulla finestra vede la sua bambina, le stelle diventano i suoi occhi che la portano sempre più lontana da Didier, che assai più pragmaticamente lotta contro il dolore  e cerca per entrambi  una via di uscita. Il divario diventa incolmabile anche nei recital del gruppo di  bluegrass in cui continuano ad esibirsi insieme. Disarmante  impotenza  difronte al male che inevitabilmente  si infliggono. pur non volendo.

Nel film parte integrante è la musica: the way of life insisto in quel tipo di musica che spazia dal blues al country. Musica che a torto viene considerata old style e che invece è piena di vigore moderno. L’America che ha affascinato Didier:    “Quello che mi ha appassionato tutta la vita è l’America. Da qualunque parte vieni arrivi tu e puoi ricominciare da capo ..è un Paese per sognatori…” .
Praticamente ogni scena è enfatizzata,meglio, accompagnata da una musica ora allegra ora piena di tristezza tra tutte spicca The Wayfaring Stranger.

Veerle Baetens ha fatto completamente suo il personaggio di Elise ed è di una bravura mozzafiato. Un esemio questa canzone.


…e ora scappo dal dentista, dolore, dolore ma senza red carpet 🙂

Cum magno gaudio

ego nuntio vobis…

Partiamo dal mio ‘magno’ che lo è stato ma molto parzialmente anzi, dovrei cominciare scusandomi per la mia presenza-assenza ove l’assenza avesse suonato come alibi.

Il furto della moto di mio figlio e la necessità per lui di tornare ‘operativo’ al più presto ha coinvolto anche me in una non desiderata passeggiata fuori Porta, a Frascati, presso un grosso rivenditore. Ho sperato fino all’ultimo di potermi presentare domenica a Villa Borghese con la mia bottiglia di limoncello casalinga, ma ad un certo momento visto l’ora tarda, tale era il ‘rodimento’ che ho tirato giù una saracinesca mentale .

Epperò qualcosa sull’incontro del nostro Ritroviamoci delle 14.30 a Campo dei Fiori e le successive ore passando prima da Piazza Navona e poi sedendoci a un grande bar vista Chiostro del Bramante posso dirla.

Via via che ‘volavano’ le birrette con patatine annesse e bruscolini, e il gruppo si infoltiva sino a raggiungere la trentina, i blog(s) e i loro tenutari prendevano volto e voce e si scoprivano da tanti piccoli indizi letti che non c’era troppa diversità.

Io, praticamente, salvo una maggiore dimestichezza con alcuni, proprio non conoscevo nessuno e quel che mi fa specie proprio all’interno del gruppo romano che in qualche modo era più coeso.

Buona parte molto più giovani di me, due o tre coetanei, ma questo timore non mi ha sfiorata (come invece è successo ad un paio di blogger cui avevo rivolto l’invito) fin dall’ inizio abituata come sono stata all’ esempio di mia madre e dei suoi ‘ragazzi’ che fino all’ ultimo, colorati e coloriti, caciaroni come molti di voi, appena rientrati dal forum sul clima di Porto Allegre trovai tutti appollaiati sul suo letto di ospedale. No, non è un riferimenti triste, anzi per me è una dei momento più belli che ricordo spesso soprattutto in questi ultimi dieci anni dove l’ attitudine peggiore e più comoda è sparare a zero sui giovani ora bamboccioni, ora troppo choosy, ma de che?

La mia esperienza con voi è stata più che positiva, ed io vi ringrazio e se, come si ventilava, si volesse bissare ‘salendo’ un po’ più verso Firenze o Bologna io …
Cum magno gaudio ego nuntio voBIS che ce sto’.

Ciao e grazie a tutti, soprattutto ai miei dirimpettai con cui non ho potuto scambiare parole ma qualche sorriso, e non è poco.

VIVA LA VIDA. sherawithlove

ritroviamoci

Sabato 10 maggio alle ore 14.30
Campo de Fiori, presso la statua di Giordano Bruno
primo appuntamento romano dei bloggers di WP

guarda guarda… mi pare di riconoscere…ma – impossibile! – già sta li? massì è lui e quello accanto è…aspetta…è…

mannaggia come faremo a riconoscerci? io non conosco proprio nessuno. Comunque vada un giro di autobus e torno a casa 😦

Mannò quante fisime, alla fine sarà divertente e comunque vorrei
essere una pulce sai come me la riderei, perchè in cuor nostro i
commenti li faremo e
pure tanti. Ma questo fa parte del gioco e…chissenefrega.