sapere di incontrare qui sorrisi affettuosi di condivisione in questi nostri scambi di Auguri. Improvvisamente oggi anche Roma, immusonita e strapazzata per tante brutture che l’assediano si è svegliata frizzante e imbellita dal sole e un po’ con tutte le persone che solitamente incontro ci sono stati abbracci e parole di fiducia. Durerà da Natale a Santo Stefano però non priviamoci di questo lusso, accantoniamo i troppi doloridel mondo e sorattutto cogliamo l’occasione per un abbraccio strettostretto anzi strettissimo ❤️
Laura Sabbadini ex dirigente responsabile del Dipartimento per le statistiche sociali ed ambientali dell’Istat, all’interno di una intervista risponde così alla domanda :
“Cosa risponde a coloro che obiettano che gli uomini vengono comunque uccisi in misura maggiore delle donne?”
“Che è vero e non solo in Italia. Ma gli uomini vengono uccisi da altri uomini per motivi differenti, spesso per criminalità organizzata. Le donne, invece, vengono uccise in quanto donne, mogli, fidanzate, ex compagne. Per contro la percentuale di uomini uccisi dalle loro compagne o ex compagne è bassissima. Per questo dobbiamo parlare di un fenomeno fortemente connotato e strutturale che trae le sue origini dallo squilibrio nei rapporti di genere.”
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“E poi fate l’amore. Niente sesso, solo amore. E con questo intendo i baci lenti sulla bocca, sul collo, sulla pancia, sulla schiena, i morsi sulle labbra, le mani intrecciate, e occhi dentro occhi. Intendo abbracci talmente stretti da diventare una cosa sola, corpi incastrati e anime in collisione, carezze sui graffi, vestiti tolti insieme alle paure, baci sulle debolezze, sui segni di una vita.“
Alda Merini
Io me, Sherazade, il figliolo e la cuginetta Michela
Un Novembre anomalo con una media, a Roma, di 26°/14° che alla lunga sfiancato. E se ci mettiamo il ritorno dell’ora legale, buio alle 5pm e finestre spalancate…
Le cose per me non vanno. Mio fratello mi ha lasciato un vuoto immenso e ci sono momenti che improvvisamente mi scontro con la realtà e mi spuntano le lacrime, come ora, e so che lui non lo vorrebbe. Oggi con questa bella, calda. giornata, avremmo pranzato in giardino parlato di tante cose e soprattutto mangiato perché Fracis era un buongustaio e i suoi apprezzamenti mi inorgoglivano non poco visto che sono una cuoca mediocre ma che sa applicarsi.
Mi sono comunque esibita nel ‘mio’ castagnaccio, molto ben riuscito.
Il Castagnaccio è dolce autunnale tipico della regione toscana; una torta semplice e povera a base di farina di castagne, uvetta, pinoli e rosmarino; dal sapore rustico, poco dolce e una consistenza morbida, umida, quasi tenera al centro. Una preparazione deliziosa, che ha antiche origini contadine nelle campagne toscane nel 1500; quando conpochi ingredienti, semplicemente mescolando acqua e farina di castagne; veniva fuori un piatto energetico e gustoso anche per il giorno successivo! Ben presto si diffuse intutta la zona appeninica del centro Italia; assumendo nomi diversi come Baldino, Pattona; per poi giungere nell’ 800 anche nelle regioni del settentrione; dove la Ricetta Castagnaccio fu arricchita con uvetta e pinoli.
Inutile riportarvi la ricetta che travate facilmente in rete. Io uso arricchire il Castagnaccio cpn uvetta e pinoli.
Da bere naturalmente un buon vino Novello toscano come il Banfi- Santa Costanza.
Forse a breve è prevista pioggia…David Garrett e Guns ‘n Roses per la vita!
Blues man sopraffino, cresciuto e vissuto con la ppassione della musica sua compagna interiore sino alla fine. E che quanto è stato troppo faticoso imbracciare la chitarra ha iniziato a suonare l’ukulele strumento più leggero e maneggevole.
Forse sarebbe servito più tempo?! “…se solo lo avessi saputo”.
“Immagine della luna Picture of the moon
Mi hai dato quella notte. You gave to me that night.
Le stelle erano fuori per giocare, The stars were out to play,
La luna brillava luminosa. The moon was shining bright.
Se solo l’avessi saputo If only I had known
Che finisse così presto. That it would end so soon.
Mi è rimasta una foto della luna. I was left with a picture of the g…
“Mantenersi, il mio verbo preferito, tenersi per mano. Ti può bastare per la vita intera, un attimo, un incontro. Rinunciarvi è folle, sempre e comunque.” Erri De Luca
A voi tutte e tutti ovunque e con chi siate, il mio augurio di un sereno e giocoso Ferragosto e… teniamoci strettistrette anzi strettissimi ❤️
E poi e’ di nuovo il giorno del tuo compleanno e davvero vorresti essere altrove ma gli amici solerti pungolati dai vari promemoria ti raggiungono con voce festosa in partenza per il Guatemala l’altoparlante che invita i passeggeri al check in.
AuguriAuguriAuguri❤️
Vi consegno a questo spensierato post del 2015 e …teniamoci strettistrette anzi strettissimi.
Questo è (stato) il mio fratello Francis, più piccolo di 15 anni, ‘cocco di mamma sua, l’ accusavamo noi due maggiori! quello che veniva trovarmi e mi nascondeva ❤️ persino nel frigorifero!
Ma soprattutto e stato un artista a tutto tondo, pazzoide quanto basta, diplomato in contrabbasso a Santa Cecilia ha seguito il richiamo delle vie del blues, delle sue origini americane. Suonava ma soprattutto insegnava, meglio, condivideva la sua arte. Nell’ultimo anno la chitarra era diventata troppo pesante, la mano destra intorpidita, ed allora ha iniziato a sperimentare l ‘ukulele, a suonarlo con entusiasmo.
Alcuni/e tra voi mi hanno chiesto del mio silenzio : ecco.
C’è una sofferenza che chiede silenzio per essere accettata.
“Beyond the door there’s peace I’m sure and I know there’ll be no more tears in heaven.” Eric Cllapton
Vi abbraccio forte forte strettestretti come sempre 🌹
Con una rosa hai detto Vienimi a cercare Tutta la sera io resterò da sola Ed io per te Muoio per te Con una rosa sono venuto a te.
Bianca come le nuvole di lontano Come una notte amara passata invano Come la schiuma che sopra il mare spuma Bianca non è la rosa che porto a te.
Gialla come la febbre che mi consuma Come il liquore che strega le parole Come il veleno che stilla dal tuo seno Gialla non è la rosa che porto a te.
Sospirano nell’aria le rose spirano Petalo a petalo mostrano il color Ma il fiore che da solo cresce nel rovo Rosso non è l’amore Bianco non è il dolore Il fiore è il solo dono che porto a te.
Come la porpora che infiamma il mattino Come la lama che scalda il tuo cuscino Come la spina che al cuore si avvicina Rossa così è la rosa che porto a te.”
Una persona ha tenuto a sottolineare che i testi delle canzoni non sono poesie perché subalterne alla musica ed io – mi spiace- dissento. Capossela sa il fatto suo…per me🌹
Oggi, lunedì 25 aprile, in Italia è la festa della Liberazione dal nazifascismo, avvenuta nel 1945. Lo è dal 1946, quando il Governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che questa data dovesse essere Festa nazionale.
Ricordo stringato che per moltissimi di noi è scontato ma non lo era per la mia nipotina Alessia che ha sette anni.
Perché i valori della Resistenza e della Pace durino (e così non è nel mondo) è nostro compito non solo conoscere ma tramandare senza per mettere mistificazioni o addirittura rimozione della Storia.
Anna Andreevna Achmatova (giugno 1889 – Mosca, 5 marzo 1966), vittima delle purghestaliniane, è stata una poeta russa: non amando l’appellativo di poetessa, preferiva essere definita poeta.