” Ho voglia d’estate.
La luce del sole che brilla sulla pelle
il colore del cielo riflesso sul mare
e quella sensazione di quando ero bambina
quel senso di festa, vacanza e magia di quando la scuola e’ finita ed eri pronto alle avventure,
agli amori, e alle prime uscite a sera, tardi
L’estate porta con se’ la nostalgia e la novità di un tempo tutto da (ri)vivere. ”
(Stephen Littleword)
Un estate, questa, dolce amara in cui riecheggiano bonus invitanti, all’ insegna di ferie che non hanno sapore dopo tanta angosciante inattività. Sorrisi che npn sorridono neppure sotto le ultime mascherine à la page.
No non va bene, non andrà tutto bene.
Forse se avremo il coraggio di ammetterlo sorridendo con gli occhi della speranza … chissà!
Accidenti, sono la solita, quella Eleonora Duse aggrappata alla tenda svenevole e plateale di cui mia madre vedeva il lato comico. Mia madre.La mia luce.
Piove, ha preso l’abitudine di piovere tutti i santi pomeriggi, il cielo s’ingrigisce, l’aria diventa pesante, una cappa cupa a racchiudere la scena, poi un tuono fa tremare la terra ( e la piccola Sally) e libera l’acqua.
Pioggia
Osservo, con questo buon sapore di pesca di una primavera non vissuta aspra e improvvisa sugosa.
Una goccia in bilico tra le increspature del labbro inferiore sta per cadere viene recuperata sulla punta della lingua le labbra si serrano precise.
Un bacio, il sapore di un bacio, quel bacio, sempre nuovo e stropicciato tra i ricordi, vissuto con tutta l’anima, che nessuna letteratura potrà mai restituire.
Altri baci.
“Quando leggemmo il disiato riso
esser baciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi baciò tutto tremante.
Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse :
quel giorno più non vi leggemmo avante.”
Dante, Inferno, Canto V. vv.133-138
“Ma poi che cosa è un bacio?
Un giuramento fatto un poco più da presso,
un più preciso patto,
una confessione che sigillar si vuole,
un apostrofo rosa messo tra le parole t’amo.”
Cyrano de Bergerac – Edmond Rostand
E tra l’estasi peccaminosa di Paolo e Francesca sprofondati in quel loro bacio e il realismo un po’ cinico di Cyrano che scivola nella concessione di un apostrofo, altri versi:
”Dammi mille baci e poi cento, poi altri mille e poi ancora cento; ancora un secondo centinaio e poi ancora mille… fino a non poterli più contare”
Catullo, A Lersbia
“Morto ti faccio coi baci? La credi un’ingiuria codesta? – Fammi pagare il fio: baciami tu!”
Stratone di Sardi
“ Labbra, voi, porte del respiro, suggellate con un giusto bacio il contratto senza termine con la morte ingorda…”.
William Shakespeare , Romeo e Giulietta.
“Odilo, la mia bocca è tuttavia rugiadosa d’un suo bacio e le mie guance sono state inondate dalle lacrime di Teresa. Mi ama, lasciami in tutta l’estasi di questo giorno di paradiso…”.
Ugo Foscolo, Iacopo Ortis
“Ch’io senta fremerti – la bocca odorosa di arancia, – fresca, vermiglia, ne ’l bacio mio”. Gabriele D’Annunzio
Mille e mille baci struggenti, appassionati, erotici, trasgressivi, ‘baci rubati’, desiderati e tanti ancora, tutta la letteratura si arricchisce di almeno un bacio
E Voi !?
con quale bacio arricchireste questa mia pagina?
Con quale dipinto?
Quale canzone?
Teniamoci stretti stretti Anzi strettissime ..che dico? di più