Non c’è tenerezza

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“Non c’è tenerezza

Nel tempo

Dove morendo

nell’estate risorge.

(Pietro Ingrao)
Prosciugata, oppure  carta assorbente, con il tempo,  persa tutta la tenerezza in lacrime,
abbasso lo sguardo e … sorrido.
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Buon Anno, ancora !
Teniamoci strettestretti anzi strettissimi.  ❤️ Continua a leggere

lacrime

Non c’è rumore di lacrime.
State quieti. Nessun
chiasso fa il pianto”

Il dubbio dei vincitori – Pietro Ingrao –

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Non servono parole, gia’ scorrono a fiumi.

Tutti sanno tutto.

Solo le lacrime scendono silenziose,  sovrastano le bombe, definiscono i solchi dei carrarmati.

Teniamoci strettistrette anzi strettissimi 💔

 

Pensammo una torre

«Quando dico “volevo la luna” (*), nomino l’esigenza di un salto, prima di tutto nel linguaggio e nelle relazioni.
Nella politica è questo che mi coinvolge:
nella vita umana le leggi contano, e dunque l’attività legislativa è importante, non può essere sottovalutata.
Ma c’è un di più nella politica che è comunicazione, relazione. Una relazione che assume le forme più strane, particolari. Questo in me si è unito spesso con… come lo vogliamo chiamare? ma sì, chiamiamolo amore per la natura. I cieli, le inclinazioni del tempo che scorre, l’alzarsi della luna nelle notti di estate: mi ha sempre trascinato, mi ha dato molta emozione».
Pietro Ingrao

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Foto dal web

Potete ora immaginare il progressivo deterioramento del mio rapporto con l’attuale (si fa per dire) politica e i suoi azzeccagarbugli arroganti, accecati da uno straccio di momentaneo ‘potere’?

(*) Volevo la luna è anche il titolo della autobiografia di Pietro Ingrao
“Queste memorie sono in qualche modo la ricostruzione di una vicenda personalee sociale nelle insanguinate vicende del mio tempo..”

È una lettura che vi suggerisco, per queste declinanti notti d’estate, che sicuramente vi arricchirà e rendera giustizia – al di là degli eventi e dei gravi, spesso reiterati, errori di valutazione che ci sono stati – alla politica che non c’è più:

“Pensammo una torre
Costruimmo nella polvere”

Teniamoci stretti stretti Anzi strettissimi più che mai Oggi ne abbiamo ben donde 🌷💙

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Ieri oggi e domani?

Dai quotidiani di oggi, quasi ne avessi una premonizione ricordandolo io, prima ancora che accadesse.

Addio a Pietro Ingrao,

uno dei padri della Repubblica

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Era il 20 settembre 1990 quando Pietro Ingrao pubblicava questa sua brevissima, lungimirante  osservazione.

Era ritenuto Pietro Ingrao un politico in qualche modo sognatore ma fu il primo a dialogare con la Chiesa, a parlare di donne, di giovani e di diversità di genere.

Cosa ha fatto la politica da allora? Quanto pensiamo ci stia cadendo addosso non è una novità si trattava di essere lungimiranti l’altroieri, ieri e sopratutto di fare presto oggi perchè domani sarà, davvero, insostenibile costruire una nuova idea di pacifica convivenza tra i popoli.

Ecco dove siamo oggi. Parliamo di accoglienza ma chiediamo impronte digitali, temiamo il diverso il ‘coloured’, temiamo che venga invaso e messo a rischio il nostro miserrimo benessere.

Repetita iuvant, mentre il Vecchio Saggio supera i suoi primi cento anni

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“Se volete c’è una convinzione più di fondo che mi porto dentro da lungo, assai lungo tempo: che noi ci trasformiamo con gli altri, gli altri sono diversi, e sparsi e in cerca. Tutti siamo sparsi. La liberazione la si costruisce insieme.
Se mi permettete uno scherzo, a me piacerebbe molto, e da tempo, andare in convento. Ma poi è successo che non ci sono andato. Perché sono stato trascinato nelle città, nel tempo delle metropoli.
E lì si è in tanti, di tanti luoghi e di tanti colori.
E la libertà si costruisce là dentro persino il pensiero della solitudine.
Ce l’ha insegnato il vecchio Marx che bisognava costruire nel gorgo.
E lui di comunismo un po’ se ne intendeva.”
Pietro Ingrao – 29.o9.90

vietato

1990- 2015, e siamo ancora qui a guardare indignati e rattristati lo squasso del mondo che travasa nella nostra piccola Italia e la politica discutere…

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