L’Onorevole Ministro Piantedosi mostrando alta conoscenza ed empatia, sull’ennesima tragedia del mare ( un naufragio nei pressi di Crotone) in cui sono morti oltre 60 migranti e non si sa ancora quanti dispersi) ha tra l’altro dichiarato:
“Ladisperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli“.
( come se questi genitori avessero portato i propri figli, alcuni neonati altri appena adolescenti, a fare un’escursione premio sull’Himalaya, come se non tentassero – invece – di portarli in salvo, lontani da feroci violenze e privazioni, come se questo viaggio pericolosissimo verso l’ignoto non fosse per loro, dovvero, l’ultima spiaggia.)
Senza respiro e voce
Mentre pendeva in croce
Del mondo il redentor.
E nel fatale istante
Crudo materno affetto
La trafiggeva il petto
Le lacerava il cor.
Qual di quell’anima bella
Fosse lo strazio indegno
No che l’umano ingegno
Immaginar no ‘ l può.
Veder un Figlio… un Dio…
Che palpita, che muore…
Sì barbaro dolore
Qual madre mai provò? “
Lo Stabat Mater è una preghiera – più precisamente una sequenza – cattolica del XIII secolo tradizionalmente attribuita al beato Jacopone da Todi.
Nei secoli successivi molti furono i musicisti che vi si cimentatono e tra questi
” I bambini furono tra i più esposti alle violenze dell’ Olocausto.
In tutto, si calcola che (cifra per difetto) un milione e mezzo di bambini e ragazzi sia stato ucciso dai Nazisti e dai loro fiancheggiatori.
Di queste giovani vittime, più di un milione erano Ebrei, mentre le altre decine di migliaia erano Rom (Zingari), Polacci e Sovietici che vivevano nelle zone occupate dalla Germania, nonché bambini tedeschi con handicap fisici e/o mentali provenienti dagli Istituti di cura
Il destino dei bambini, Ebrei e non-Ebrei, poteva seguire diverse vie:
1) i bambini venivano uccisi immediatamente, al loro arrivo nei campi di sterminio: 2) potevano venir uccisi subito dopo la nascita, o mentre si trovavano ancora negli Istituti che li ospitavano; 3) i bambini nati nei ghetti e nei campi potevano sopravvivere quando gli altri prigionieri li nascondevano; 4) i bambini maggiori di 12 anni venivano destinati al lavoro forzato o erano usati per esperimenti medici; 5) infine, vi furono i bambini uccisi durante le operazioni di rappresaglia o quelle contro i gruppi partigiani.”
shmm. Org )
Di testimonianze e racconti, importanti e approfonditi su questa Giornata della Memoria avremo dodo di ascoltarne molti.
Ricordiamo! e soprattutto non perdiamo occasione, quale che sia, per ricordare ai nostri bambini e ai nostri giovani di sapere mettere frutto bene le loro vite perché questo è onorare quei loro coetanei strappati alla vita.
Nulla è più desolante di questo silenzio forzoso, di questi grandi spazi vuoti della mia Roma, spesso fin troppo caotica ma viva. Una bellezza vanitosa che si nutre di desiderio, e chiede di essere amata.
Tra tutte le tante commemorazioni l’unica a cui veramente tengo è Il giorno della Memoria perché gli anni passano e per logica naturale quei pochi sopravvissuti se ne stanno andando e ancor più noi abbiamo il dovere di trasmettere la Storia.
Una testimone se ne è andata quest’anno Lorenza, Lori Mazzetti, figura eclettica di donna anche pittrice e scrittrice autrice de Il cielo cade (delicatamente autobiografico, edito dalla Sellerio) da cui è tratto il film.
Io sono stata per Lori la sua nipotina perché quando lei e la sua gemella Paola nacquero la mamma mori di pàrto proprio nei giorni della nascita della mia zia Mussi. I miei nonni e soprattutto mia nonna accolsero la richiesta del loro papà di accudire le bambine finché non si fosse sistemato … e fu così che crebbero fino agli 8 anni con la mia mamma e le mie zie! Il seguito lo scoprirete leggendo il libro o guardando il film!
Non permettiamo a vecchi e nuovi negazionisti di infangare la Storia .
Teniamoci strettestrettissimi ❤🌹
Il 27 gennaio, come ogni anno, vogliamo ricordare e fare in modo che le nuove generazioni conoscano e4 non dimentichino mai la tragedia dell’Olocausto-Shoah.
Anticipo questa giornata perché desidero sottoporvi alcuni film che, forse incuriositi, vorrete cercare in rete con calma domani.
L’ordine è quello che io ho scelto per assonanze personali.
Ho parlato di bambini ma per fortuna il mondo del cinema – di cinema di cui parlo – è sempre stato sensibile e attento nel documentare dalle diverse angolature la tragedia immane quanto assurda che ha prodotto tanto orrore e strazio di vite umane.
Il bambino col pigiama – Berlino, anni Quaranta. Bruno è un bambino di otto anni e una passione sconfinata per l’avventura, che divora nei suoi romanzi e condivide coi compagni di scuola. Il padre di Bruno, ufficiale nazista, viene promosso e trasferito con la famiglia in ‘campagna’ o meglio a dirigire un campo di…
Ero in macchina oggi per la solita passeggiata al parco e il radiogiornale delle 12:30 anticipava un nuovo dpcm che restringera’ ultriormente il campo di azione di noi tutti. Vedremo!
Se solo potessi scambiare tutti i miei domani per un solo ieri! Non so forse lo ha detto qualcuno.
Niente più sole, finito l’entusiasmo e nella mente la melodia struggente dei Guns n’ Roses sottolineata dal violino di David Garrett November rain.
” Cause nothin’ lasts forever
perchè niente dura per sempre
And we both know hearts can change
E entrambi sappiamo che i cuori possono cambiare
And it’s hard to hold a candle
ed è difficile tenere una candela
In the cold November rain
nella fredda pioggia di novembre. “
Niente dura in eterno è vero Ma questo anno sgangherato sta durando davvero troppo.
Teniamoci strettistretti Anzi strettissimi sempre di più 💕💕💕
” E naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia. È una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e simbolica, lacera la carne come mille rasoi. Molte persone verseranno il loro sangue, e anche tu forse verserai il tuo …
Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia.”
‘Kafka sulla spiaggia’
Haruki Murakami (Einaudi 2008).
Un ragazzo di quindici anni, maturo e determinato come un adulto, e un vecchio con l’ingenuità e il candore di un bambino, si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo. Il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Kafka …
Autore e libro che vi consiglio di tutto cuore. Lo si può ordinare in rete. Anche se il 3 maggio riapriranno e librerie!
Nessun facile entusiasmo, nessuna nostalgia per le pasquette all’aperto e in compagnia.
Stiamo a casa… (s)forzatamente ci resta anche Sally che vagheggia di mettersi in posa su bianche msrgherite
Ma si ritrova nel silenlenzio irreale della sera a interrogare il buio
Pasqua con i tuoi (pensieri) e Pasquetta pure ❣
Blinding Lights, Luci accecanti :
‘Ha da passa ‘a nuttata ! ! !
Che altro aggiungere teniamoci stretti stretti abbracciamoci forte anzi i più💕
Facciamo come se fosse vero, ma cmq stacco per qualche giorno: tornerò il 3 maggio o chissà?
Raramente in questi giorni c0nfusi e cacofonici ho gustato, assaporato, riflessioni tanto profonde e così ‘serenamente’ concrete sul ‘dopo’ partendo dal noi.
La metafora di Anchise che nella fuga salva il vecchio padre e il piccolo figlio è calzante: nessuno – né ora né mai – dovrà essere lasciato solo quando usciremo da questo incubo.
” ….
La civiltà si fonda invece al contrario e nasce quando Enea in fuga dall’incendio, porta con se il vecchio padre sulle spalle e, per mano, il giovane figlio.
La pietà, che è la sua qualità esistenziale e la sua qualità sociale, lo spinge nell’aiutare, includere tutti, curare tutti, anche a scapito della propria sopravvivenza, del proprio potere.
Quella pietà è anche l’intelligenza della specie, in quanto la specie sopravvive, sottolineano i biologi della complessità, non nella lotta ma perché la madre continua ad allattare il figlio e perché gli uomini, anche quando vivono rintanati, non sono topi che si distruggono ma anzi si prestano soccorso.
Noi, nell’agenda delle cose che dobbiamo mettere in campo quando finirà la guerra e vorremmo fare il mondo nuovo, dovremmo mettere in campo la pietà.
Fin da ora, in quanto già ora abbiamo due problemi. Il primo è quello di non morire, ma il secondo è quello di vivere civili. ”
‘La civiltà è Enea che porta Anchise sulle spalle’
Editoriale di Laura Marchetti su il manifesto del 23 marzo 2020.
” So, so you think you can tell
Heaven from hell
Blue skies from pain
Can you tell a green field
From a cold steel rail?
A smile from a veil?
Do you think you can tell?
Did they get you to trade
Your heroes for ghosts?
Hot ashes for trees?
Hot air for a cool breeze?
Cold comfort for change?
Did you exchange
A walk on part in the war
For a lead role in a cage?
How I wish, how I wish you were here
We’re just two lost souls
Swimming in a fish bowl
Year after year
Running over the same old ground
And how we found
The same old fears
Wish you were here ”
Teniamoci strettistretti anzi di più.
Si fa sera
Piove
Vi lascio per un pochetto
Mi serve tempo
E nuova luce.
So long 💚 🐶
Marielore, camerunense, arrivata in Italia da oltre 10 anni per un corso post laurea ha conosciuto mio nipote, si sono sposati e oggi hanno due bambini : Claudio di 9 anni e Alessia di 4.
Vivono a due isolati di distanza da casa mia ci vediamo spesso e spesso io vado a prendere i due bambini a scuola per andare al parco!
Il quartiere di Montesacro a Roma è un quartiere molto eterogeneo meno problematico di certe borgate molto degradate e nell’ occhio del ciclone.
Questa frase violenta vergognosa inaccettabile retrograda è stata rivolta proprio a Claudio durante l’intervallo ( in classe ci sono anche un bambino egiziano e due bambini cinesi) !
Un bambino ad un altri bambino.
Piccole belve crescono.
Billie Holiday sentì per la prima volta Strange Fruit al Cafè Society di New York nell’aprile del 1939, ma il pezzo esisteva già nel ’37, l’aveva sritta Abel Meeropol, un giovane insegnante ebreo che l’aveva firmata con lo pseudonimo di Lewis Allan . Il brano è una forte denuncia contro i linciaggi dei neri nel Sud degli Stati Uniti e una delle prime espressioni del movimento per i diritti civili.