Far sorridere il mondo

I bambini giocano alla guerra.
E’ raro che giochino alla pace
perché gli adulti
da sempre fanno la guerra,
tu fai “pum” e ridi;
il soldato spara
e un altro uomo
non ride più.
E’ la guerra.
C’è un altro gioco
da inventare:
far sorridere il mondo, non farlo piangere.  (…)       Bertold Brecht

Buon Anno Nuovo 2012 

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Allunaggio e altre amenità

 

Con il termine allunaggio si intende la discesa di un veicolo sulla Luna.
Si distingue tra allunaggio duro ( hard Moon landing) di fatto un impatto che comporta la distruzione del veicolo e…
allunaggio morbido (soft Moon landing) che grazie all’azione frenante dei retrorazzi permette al veicolo di arrivare intatto sulla superficie lunare.
Al 31 dicembre: meno 3 e mezzo

 


qualcosa che desidero

Emily Dickinson – “il sogno” di Pablo Picasso

Portami il tramonto in una tazza                                                                      
sommami le caraffe del mattino
e dimmi quant’ la Rugiada.
Dimmi fin dove si spinge il mattino –
Dimmi a che ora va a dormire il tessitore
che filò e intrecciò le vastità d’azzurro (…)

 

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Un sonoro cinguettio

SE I TWEETS  fossero davvero cinguettii, sentireste un rumore assordante. Più di tre al secondo, duecento al minuto, dodicimila l’ora, considerando solo  quelli in italiano. 140 caratteri per comunicare velocemente quel che passa per la testa, qualcosa che ci colpisce, un cinguettio, appunto..
Il rapporto, in forte ascesa, con il libro faccia è di1 a 10
La battaglia non sarà né dura né troppo lunga  perchè non è esatto continuare a chiamarli Tweet perché allo spazio di 140 caratteri si aggiungono una serie di opzioni proprie dei blog o dei social network come quella per modificarli in  tweetlonger  o, ancora,  di rimandare al link di  articoli che si vuole commentare, postare fotografie o video o indicare il luogo dove ci si trova (chi se ne frega? Ma ad alcuni piacerà).
Con il cancelletto  #  si definiscono gli argomenti che diventeranno oggetto di discussione: i  trending topic,  che riguardano tutti i temi di attualità segnalati da chicchessia, seguirli dipende dall’originalità del tema: in questo Twitter è molto ‘democratico’. La differenza abissale fra le due piattaforme (l’altra è FB) ha trovato molte definizioni, ma  eccone  un paio interessanti:
“Su Twitter si trovano i migliori sconosciuti che si conoscano” (by specchionero). Oppure: “Twitter ti fa amare persone che non hai mai conosciuto. Facebook ti fa odiare persone che conosci da tanto tempo” (by ItsNoraJMalik). Ecco, uno è un posto dove stare in famiglia e con gli amici a guardare vecchie foto e spettegolare anche creando danni; l’altro è come spalancare le finestre ed essere investiti dal battito del mondo.”
Non è una esagerazione! ogni settimana viene inviato un miliardo di tweet “.
E’ un cinguettio potente e mirato che ha avuto un ruolo di rilievo  nella  Primavera araba e nei movimenti di piazza.
Su Twitter Obama ha creato e “sfruttato” il contatto con i suoi elettori, potenziandoli.
Usato dai giornalisti di tutto il mondo potrebbe sostituire l’Ansa e già sta dando filo da torcere..
Nello spettacolo pare che anche i Cold Play nei momenti di back stage abbiano twittato le loro emozioni. Mi direte “e allora”? Bene se non vi interessa il loro cinguettio forse vi interesserà di più quello di qualcun altro perché, statene certi, chi ha buon becco ha già il suo spazio canterino, inclusa la sottoscritta.
Il blog resta il blog ma è qualcosa di terribilmente concreto mentre il twitterio si spande velocemente come i pensieri che si susseguono.
Con un telefonino ‘smart’ e il collegamento a internet (il mio gestore con 16 euro mensili garantisce internet flat +250 mdi telefonate  e 250 sms al mese) tutto avviene in simultanea con un ‘dling’ ogni volta che qualcuno ti menziona  oppure ricevi i tweet dei tuoi follover (coloro che segui). Stesso divertimento anche dal pc ma devi starci davanti. In ufficio è sfizioso assai.

Twit-ti-amo? Ma come ti trovo?

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azzurro acceso e pesci gialli

Oggi ho comprato due tappeti indiani dell’India,  chiari, disegni geometrici,  sarebbe meglio dire due lingue di tappeto 70×140 carini e carestosi nel loro piccolo.
Vanno a rimpinguare il corredo accumulato con la venuta di Sally-ina, in ordine: copri-divano (4), pareo di varia grandezza e foggia comprati di volta in volta al mare oppure al mercato posizionati e cambiati con una certa frequenza dopo essere stati distesi sul sedile posteriore della macchina o sulle poltroncine o, ancora,  avvolti al cuscino delle poltrone.
Diciamo che la lavatrice ha il suo bel ronfare e centrifugare.
Alcuni dicono che
“Il cane, sì, gli voglio tanto bene ma è pur sempre  un cane e salvo qualche momento va tenuto in giardino o nel terrazzetto”.
La Sally-ina la sta in casa e la occupa senza vergogna. Ora che sto scrivendo lei se la dorme appallottolata sul piumone del mio letto, anche lui rigorosamente ricoperto da un pareo.. aspetta che controllo…azzurro acceso e pesci gialli (orrore?).
Voi penserete che se ho il problema dell’invadenza a tutto campo della Sally-ina  avrei potuto risparmiare di comperare anche altri due tappeti da sbattere e alla fine lavare. Invece un senso c’è.
I tappeti debbono in qualche misura fare  in modo che, rientrando dal giardino dove la signorina va e viene a suo piacimento, almeno in parte assorbano la polvere e il terriccio cosicchè lei non vada girando lasciando zampette per tutta casa. Perché una delle mie fisse è  mantenere (anche) i pavimenti lucidissimi.
Vita grama vero?

Gradire sembra che abbia gradito e così a essere soddisfatte siamo in due.

Con buona pace dei sensi

Una scadenza particolare anticipa  il Natale con una festa che potremmo definire pagana e che  ci  viene offerta su un piatto d’argento. Che dico,  piatto? Letto, lettino, divanetto, sedile ribaltabile, lavatrice (taluni suggeriscono in fase di centrifuga), tavolo da cucina con o senza postino tanto anche se lui o lei non sono attori consumati devono  allenarsi a cuocere e consumarsi a fuoco lento.
Dopo il giorno della mamma, del papà del nonno, dei ‘diversamente abili’ (dolce eufemismo) e così via, finalmente un giorno tutto da godere soli o in compagnia, perché mie care e miei cari il 22 dicembre sarà all’insegna dell’orgasmo.
Infatti alcuni anni fa, una coppia di pacifisti Usa ha lanciato  questa  bizzarra iniziativa 
22 dicembre
Contro la guerra, il sesso di massa.
“Il Global Orgasm salverà il pianeta”.
 
 il pensiero trainante e: 
“Fare l’amore tutti insieme e veicolare quel gigantesco flusso di energia” 
Imperativo per la perfettta riuscita dell’iniziativa è:
” Pensare intensamente alla pace, prima e durante l’orgasmo, concentrandosi sull’immagine,  di una colomba, piuttosto che di una bandiera arcobaleno o di un garofano rosso infilato nella bocca di un fucile.”
E, nessuna scusa! 
“Non preoccupatevi se non avete un/a partner”  si partecipa anche in piena autonomia.”
Ahhh (sospiro pre-orgasmico) Ohhhh (sospiro del coccodrillo ‘dopo’ che ha consumato il lauto orgasmo ops.. pasto, volevo dire pasto! “Oh tempora o mores”.
Allora vogliamo orga..cioè vogliamo cominciare a orga-nizzarci?i? 
Una volta tanto che nessuno viene a battere cassa, e in tempi di magra il fai-da-te è un manna dal cielo prima che dal cielo scenda la fredda neve e la stella cometa annunci…che Gesù Bambino per quest’anno preferisce non farsi vedere. L’ici sulla grotta è un lusso troppo caro.

la felicità bene primario

http://www.who.int/social_determinants/en/

Ho avuto l’onore di lavorare(2006-8), e forse onore è ancora troppo poco, alla stesura per conto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ad un rapporto sui determinanti sociali alla salute cioè sulle concause che determinano le aspettative di vita di ciascun individuo a seconda del luogo di nascita, del lavoro, e della parte di ‘felicità’ di cui ha potuto godere e come potete immaginare nascere in un continente piuttosto che in un altro produce uno sbalzo di aspettative di vita di molti anni.
Di questo gruppo di ricercatori, scienziati, filosofi, economisti, docenti universitari di tutto il mondo , suddiviso in aree geografiche,  faceva parte anche Amartya Sen, già premio Nobel per l’economia.
Da lui, per la prima volta ho sentito parlare con gravità del
“diritto biologico alla felicità” e de “la felicità come valore sociale”.
Nessuno di questi insigni studiosi, credo, potesse essere liquidato con lo stampino “comunista” (fatta eccezione conclamata  per il mio ‘capo’ e ovvio la sottoscritta). Semplicemente, tutti dal loro osservatorio specializzato, hanno radiografato un mondo che se vuole sopravvivere non può più rispondere  soltanto e unicamente ai ‘must’ dei mercati e dell’economia e che per svilupparsi ha bisogno di raggiungere e appropriarsi di qualcosa che non è monetizzabile: la felicità.
 Questi obiettivi alt®i  se allontanati e di fatto negati spostando all’infinito il tempo del riposo, il tempo concreto e non ansiogeno degli affetti e della cura di sé e dei propri interessi, logorano  azzerando quelle migliori aspettative  che impongono sacrifici per tutta una vita lavorativa dei più.
Un cane che si morde la coda.

in tempi di sacrifici…con 24mila baci

 

“Non solo amore:  baciarsi fa perdere peso, giova alla pelle e attenua lo stress, grazie al lavoro fisico delle labbra e al rilascio di ormoni buoni come l’ossitocina. Ecco dunque quattro buoni motivi per non rinunciare mai al bacio.
Questioni di linea
Un bacio smaltisce le calorie, almeno 2 o 3 ogni minuto. Quindi un’effusione lunga e languida può essere benefica per il fisico quanto fare 500 metri di corsa. Alain Gaundev, nel suo 1001 cose che non sapevi sul sesso ha misurato che una coppia che si bacia ogni giorno, può anche permettersi senza sensi di colpa una fetta di torta al cioccolato ogni giorno. Meglio di così…
Lifting alla pelle
Un’appassionata sessione di baci fa lavorare intensamente i muscoli della bocca e del viso. Quando si è nel turbine della passione, e le labbra si avvinghiano,  sono all’opera contemporaneamente 31 muscoli, dodici del viso e ben diciannove della lingua. Il tutto ha un effetto tonificante visibile da subito: meglio di un massaggio.
Anti-stress
Un bacio permette il rilascio di ossitocina, un ormone che abbassa la pressione del sangue e rallenta la frequenza cardiaca. A tutto beneficio del bisogno di relax. Inoltre, il bacio favorisce l’aumento delle endorfine, le sostanze che sul nostro corpo hanno un effetto benessere che nient’altro può garantire, con proprietà simili a quelle degli oppiacei, ma più forti e senza rischi per la salute.
Infine, l’amore
Ancora un merito per l’ossitocina che viene prodotta dal bacio: è praticamente un ormone sociale. Aumenta le funzionalità dell’encefalo, e amplifica l’empatia, la capacità di stabilire un collegamento emotivo con l’altro. Insomma, aumenta la sensazione, fisica e tangibile, del legame con l’altra persona. Più ci si bacia, più ci si ama.”
 Ossignur! Satissimi numi del cielo!  ho finalmente capito perché in questi ultimi tempi sono:
  1. lievitata di peso,
  2. la pelle presenta qualche grinzetta in più
  3. sono terribilmente stressata
  4. empatia col mio prossimo a zero.
“Che cos’è un bacio se non una parentesi rosa a tanto tribolare? “

 

Nonna Lisa smile

 Qualche anima buona che s’offre?  Oppure avete problemi più grandi da risolvere? ma in fondo in fondo…non costa nulla 🙂


(sembrava) un angelo caduto dal cielo

e mentre fisso  il soffitto e rimescolo pensieri, ascolto la ‘mia’ musica, quella che ormai ognuno di noi si confeziona  su misura piluccando e rubando qua e là nel web.
Ancora un modo per chiudersi in se stessi, per non sperimentare l’imprevisto di una caduta,  planando sul sicuro, anche se dritto verso quella melanconia  servita con un retro gusto amaro.
 Un angelo, un angelo senza ali, o piuttosto  con ali appesantite dalla troppa droga consumata da sempre,  a Amsterdam,  è piombato sul selciato dal terzo piano del suo albergo.
 “Bello, maledetto, romantico” come solo a un grande artista è  concesso di essere,  Chet Baker moriva nel maggio del  1988 lasciandoci in eredità le sue canzoni,  il suo superbo talento di trombettista jazz,  il ricordo in bianco e nero del suo  volto emaciato,  del ciuffo di capelli neri via via più radi che gli copriva il viso:  una falsa barriera. Non vedere le ombre che si addensavano, ancor più disperate, di quel futuro che non avrebbe conosciuto ma che lo ha consegnato alla storia, quasi per fargli un ultimo affronto.