Per decenni il contributo delle donne alla Resistenza non è stato mai adeguatamente riconosciuto, rimanendo relegato ad un ruolo secondario, che scontava di fatto una visione in cui anche la Lotta di Liberazione veniva “declinata” al maschile. I dati ufficiali della partecipazione femminile alla Resistenza si sono basati soprattutto su criteri di riconoscimenti e di premiazioni militari, non prendendo in considerazione i ‘modi diversi’ (le giovani ragazze ‘staffette’ad esempio Ebbero un ruolo strategico nei collegamenti) con cui le donne parteciparono ad essa.
Per questi motivi si parla di Resistenza taciuta.
Ho avuto la fortuna di conoscere alcune di queste grandi donne e di sentirne dalla vivavoce le loro imprese raccontate senza enfatismi e con estrema semplicità: andava fatto ,impensabile per loro chiamarsi fuori.
Una per tutte ma perché ha la caratteristica di essere stata la più giovane deputata eletta al Parlamento.
“Teresa Mattei: (1º febbraio 1921- 12 marzo 2013), è stata una partigiana e politica italiana. Partecipò attivamente alla lotta per la Liberazione con il nome di battaglia di “partigiana Chicchi”. Nel 1946 si presentò alle elezioni per l’Assemblea Costituente, candidata nel PCI, nel collegio di Firenze, venne eletta e fu la più giovane deputata al Parlamento, venne infatti soprannominata “la ragazzina di Montecitorio.”
Nell’ augurarci che queste nostre istituzioni ritrovino dignità e autorevolezza vi regalo un pensiero di Pietro Calamandrei:
“Quel miracoloso soprassalto dello spirito che si è prodotto, quando ogni speranza pareva perduta, in tutti i popoli europei agonizzanti sotto il giogo della tirannia interna ed esterna, ha ormai ed avrà nella storia del mondo un nome: “resistenza”.
Teniamoci strettistrettissimi.
Buon 25 aprile oggi e sempre.
