“”Qui vivono per sempre gli occhi che furono chiusi alla luce perché tutti li avessero aperti per sempre alla luce.” G. Ungaretti
CI sarebbero molte ragioni oggi per guardare oltre, disgustatI e attoniti, ma la nostra Costituzione è un bene prezioso da preservare e dunque la Resistenza di ieri è quella che dobbiamo mettere in campo oggi per difenderla da questa deriva autoritaria di un Governo che non sa dirsi antifascista.
Ascoltare Edith Bruck vuol dire entrare in uno spazio senza tempo, quel tempo che nei campi “non passava mai, si dilatava, pesava sulle spalle” nella costante paura di morire, nella costante attesa di morire.”
Reduce dell’Olocausto, sopravvissuta alla deportazione nei campi di concentramento di Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen, Edith Bruck ha trascorso gran parte della sua vita a raccontare la terribile esperienza con la sua arte, gli scritti e portando la propria testimonianza presso scuole e università, per mantenere viva la memoria.
io non trovo parole annichilito dalla violenza e anche all’antisemitismo che si sta riversando in tutto il mondo dopo l’orrenda strage da parte di Hamas. Scusatemi.
L’Onorevole Ministro Piantedosi mostrando alta conoscenza ed empatia, sull’ennesima tragedia del mare ( un naufragio nei pressi di Crotone) in cui sono morti oltre 60 migranti e non si sa ancora quanti dispersi) ha tra l’altro dichiarato:
“Ladisperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli“.
( come se questi genitori avessero portato i propri figli, alcuni neonati altri appena adolescenti, a fare un’escursione premio sull’Himalaya, come se non tentassero – invece – di portarli in salvo, lontani da feroci violenze e privazioni, come se questo viaggio pericolosissimo verso l’ignoto non fosse per loro, dovvero, l’ultima spiaggia.)
Senza respiro e voce
Mentre pendeva in croce
Del mondo il redentor.
E nel fatale istante
Crudo materno affetto
La trafiggeva il petto
Le lacerava il cor.
Qual di quell’anima bella
Fosse lo strazio indegno
No che l’umano ingegno
Immaginar no ‘ l può.
Veder un Figlio… un Dio…
Che palpita, che muore…
Sì barbaro dolore
Qual madre mai provò? “
Lo Stabat Mater è una preghiera – più precisamente una sequenza – cattolica del XIII secolo tradizionalmente attribuita al beato Jacopone da Todi.
Nei secoli successivi molti furono i musicisti che vi si cimentatono e tra questi
Continuano a cadere i fiori nell’inverno della vita.
Fiori del secolo scorso che hanno colorato la mia giovinezza.
“È morto Burt Bacharach, il compositore che ha dato dignità artistica a quello che un tempo si chiamava easy listening contribuendo a creare la canzone pop. Aveva 94 anni ed è morto mercoledì 8 febbraio….Con lui se ne va anche un modo di fare musica elegante, raffinato, per certi versi colto. Forse se ne va anche un’epoca,”
(Rivista Rolling Stone)
Nella sua lunga carriera BB ha sviluppato uno stile distintivo, una miscela perfetta di morbidezza pop, tocchi jazz, fioriture orchestrali importate dalla musica classica.
Uno dei tre Oscar che ha vinto se l’è aggiudicato per le musiche del film con Robert Redford e Paul Newman Butch Cassidy, leit motiv la canzone Raindrops Keep Falling on My Head.
” I bambini furono tra i più esposti alle violenze dell’ Olocausto.
In tutto, si calcola che (cifra per difetto) un milione e mezzo di bambini e ragazzi sia stato ucciso dai Nazisti e dai loro fiancheggiatori.
Di queste giovani vittime, più di un milione erano Ebrei, mentre le altre decine di migliaia erano Rom (Zingari), Polacci e Sovietici che vivevano nelle zone occupate dalla Germania, nonché bambini tedeschi con handicap fisici e/o mentali provenienti dagli Istituti di cura
Il destino dei bambini, Ebrei e non-Ebrei, poteva seguire diverse vie:
1) i bambini venivano uccisi immediatamente, al loro arrivo nei campi di sterminio: 2) potevano venir uccisi subito dopo la nascita, o mentre si trovavano ancora negli Istituti che li ospitavano; 3) i bambini nati nei ghetti e nei campi potevano sopravvivere quando gli altri prigionieri li nascondevano; 4) i bambini maggiori di 12 anni venivano destinati al lavoro forzato o erano usati per esperimenti medici; 5) infine, vi furono i bambini uccisi durante le operazioni di rappresaglia o quelle contro i gruppi partigiani.”
shmm. Org )
Di testimonianze e racconti, importanti e approfonditi su questa Giornata della Memoria avremo dodo di ascoltarne molti.
Ricordiamo! e soprattutto non perdiamo occasione, quale che sia, per ricordare ai nostri bambini e ai nostri giovani di sapere mettere frutto bene le loro vite perché questo è onorare quei loro coetanei strappati alla vita.
I riscaldamenti sono spenti e la casa si è raffreddata. Piccoli brividi.
Cappuccino schiumato bollente e la compagnia è preziosa.
Apro il quotidiano e:
” 11 mesi di paura in una cantina e il cuore di Ilja si ferma a 6 anni. ” Dall’inizio della guerra in Ucraina a novembre (ultimi dati ufficiali) oltre 1.170 bambini sono stati uccisi o feriti; chi non fugge vive nel terrore.
Qui, in Italia, bel oltre l ‘ Iran, “Donne Vita Libertà”, non serviva un altro femminicidio. (il secondo del 2023) quello di una giovane donna 35enne romana, Martina, freddata per strada davanti al ristorante dove si era incontrata per l’ultima volta col suo ex compagno per riconfermare il suo desiderio di lasciarlo ma “o mia o di nessun altro” un colpo di pistola e Martina resta a terra.
Poi. . . le comiche ricorrenti sulla monnezza di Roma e la sporcizia, dunque l’ invasione dei prolifici cinghiali.
Il decreto che permette l’uccisione anche in città… la foto di un novello arciere a caccia di cinghiali in zona tiburtina con arco e frecce! Dio non voglia accada il peggio!
ops! Il cielo si è schiarito, un ultino sorso e il cappuccino è finito.
25 Novembre –Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Non posso che riproporre il mio stesso post di qualche giorno fa perché anche la violenza si presenta agli occhi di una donna nelle vesti del principe azzurro. A volte fortunatamente è un uomo gentile ed amoroso altre… NON giustificate neppure il primo schiaffoni, la violenza verbale. Non inventatevi crocerossina “io ti salverò!” … purtroppo la realtà testimonia altro.
Teniamo noi stesse e i nostri bambini lontani da queste brutture. Coraggio e testa alta, diceva mia nonna femminista ante litteram!
Io dico siamo solidali tra noi e teniamoci strettistrette sempre ❤
“Si dice, a volte, che uno sceglie questa o quella persona. Io non ti ho scelta. Sei entrata per caso in una vita di cui non andavo fiero, e da quel giorno qualcosa ha cominciato a cambiare… Ho respirato meglio, ho detestato meno cose, ho ammirato liberamente ciò che meritava di esserlo. Prima di te, fuori di te, non aderivo a nulla… Con te ho accettato più cose. Ho imparato a vivere… È così che si cresce davvero e si diventa un uomo. Con te mi sento un uomo. Per questo forse il mio amore è sempre stato pervaso da una gratitudine j
Una storia d’amore lunga sedici anni che Albert Camus, allora trentenne, ebbe con la giovanissima l’attrice Maria Casarès, all’epoca ventunenne, e si snodo parallela al matrimonio con Francine.
A distanza di alcuni anni dalla morte della moglie la figlia ha permesso la pubblicazione di queste lettere d’amore…