Corsi e ricorsi

Tracy Chapman nasce a Cleveland nel 1964, comincia dalla gavetta strimpellando la chitarra, la strada le insegna, canta nei bar.
E’ autodidatta ma anche laureata in antropologia e cultura afroamericana, è anche nera ma in America si stanziano sostanziose borse di studio nelle migliori università a vantaggio delle classi più disagiate. Tutto quello che vede assorbe e traduce in musica.
Vince molti premi ed ha un enorme successo che non modifica l’angolatura dalla quale guardare il mondo: senza paraocchi, nel brutto e nella speranza che la società esprime

Nel 1988 esce il suo primo album Tracy Chapman mentre Cindy Lauper – per carità – cantava Girls Just Want to Have Fun, nell’aria i Sweet Dreams degli Eurythmics e Gianna Nannini cantava I maschi.

talking about a devolution – 1988 ne siamo certi?
“ Finalmente la situazione si capovolgerà”

“Non lo sai
Stanno parlando di una Rivoluzione
Sembra un sussurro
Non lo sai
Stanno parlando di una Rivoluzione
Sembra un sussurro
Mentre fanno la coda per il sussidio
Piangendo alla porta degli eserciti della salvezza
Sprecando tempo agli uffici di collocamento
Aspettando una promozione
La povera gente si ribellerà
E si prenderà la sua parte La povera gente si ribellerà
E si prenderà ciò che le appartiene
Non lo sai faresti meglio a correre, correre, correre
Ho detto che dovresti
Correre, correre, correre

Finalmente la situazione si capovolgerà.”

Donne del Novecento

A me dispiace che sia morta Laura Antonelli.

Ho sempre storto il naso, forse in modo superficiale e snob ma questo è, quando veniva proposto un suo film. Suo!
Sfruttata per la sua bellezza solare dai lineamenti puri offriva un ottimo contrasto a troppi film ammiccanti e,
concedetemelo di dubbio gusto.
Non ho problemi a dirlo, penso a Il Merlo Maschio con Lando Buzzanca
Letti selvaggi, Mi faccio la barca, Rimini Rimini, Porca vacca…

Ma ecco che un film ce la regala in tutto il suo innocente, intrigante splendore e la rende famosa: Malizia di Salvatore Samperi.

Sesso matto, per la regia di Dino Risi e Gran Bollito di Mauro Bolognini, rappresentano la commedia di costume all’italiana arguta e scollacciata.

Ogni tanto qualche film senza infamia e senza (grande) gloria come l’Avaro con Alberto Sordi, una regia di Claude Chabrol, film mediocre, che le regalò un lungo e travagliato amore con Jean-Paul Belmondo.

Una vita ‘sventurata’ con un arresto per 36 grammi di cocaina che la segnò profondamente anche se, dopo dieci anni, venne prosciolta perchè riconosciuto l’uso personale. Delle ‘punturine’ di botox le procurarono un’allergia tale da deturparle il viso e farle concludere una carriere già in discesissima.
Laura Antonelli a soli 74 anni è morta sola avendo chiuso la porta al mondo intero e d’altra parte chissà se il mondo che l’aveva tanto adulata per la sua bellezza si è chiesto di lei se non per qualche ‘revival’ impiccione e inopportuno.

Una donna fragile e sola come spesso sono le donne troppo osannate e senza malizia. Una donna del Novecento, che la fama colse impreparata.
A me dispiace che sia morta Laura Antonelli dagli occhi di cerbiatta e il corpo morbido nelle vestagliette e nei costumi succinti che facevano cassetta.

Sit tibi terra levis

Nel giugno del 2011 così ricordavo il mio amico Tom Benetollo.
Benetollo chi? potrei sentirmi dire e me ne farei una ragione perchè in un servizio dell’altra settimana a soli 30 anni dalla scomparsa di un leader storico della politica italiana, e non solo della sinistra,  Enrico Belinguer, più di uno intervistato bel oltre i trent’anni ha dichiarato di non sapere CHI fosse.
Questa è l?italia d’oggi. L’Italia del renzismo, altra faccia gattopardesca, ma sempre di facciata che continua a fare carta straccia della dignità di tutti noi.
Sono Pessimista? Non desidero che di essere sbugiardata.

Tom ti voglio bene e ci manchi, mancano uomini della tua rettitudine e del tuo coraggio.

sherazade2011

Il 20 giugno del 2004 moriva, improvvisamente per un aneurisma all’aorta il mio carissimo amico Tom Benetollo, aveva poco più di cinquant’anni. Una bimba dai capelli del colore delle spighe del grano di giugno. Arrivava, Tom,  dalla segreteria regionale della FGCI del Veneto e successivamente trasferitosi  a Roma  fu responsabile della sezione Pace dell’ufficio Esteri del Pci. Lasciò il Partito per iscriversi all’Arci nell’1987 e ne divenne Presidente indiscusso dal ’95. Una persona bellissima, capacità di analisi unita a profonda sensibilità d’animo, altruista all’eccesso, sempre in prima file per i diritti di tutti  e soprattutto ‘lottò’ per la pace. Ci eravamo visti il  sabato mattina a una riunione ed ero stata proprio io ad insistere perchè era importante che ci fosse; scappò via quasi subito: la domenica doveva partire per una delle sue ‘missioni’ che lo portavano indifferentemente dal Social Forum di Porto Alegre ad uno sperduto angolo del…

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Mani di fata

Tra un acquazzone e una grandinata sono riuscita a superare la prova costume anche in virtù di una dieta abbastanza ferrea che mi ha portato a dimagrire invidiabilmente di circa 600 grammi.
Un colorito nocciolino ha tra il vedo e non vedo regalato una vernice di buona salute che ha giovato alla scollatura, su cui inciampano soprattutto sguardi maschili, e alle ‘belle spalle rubate all’agricoltura’ così come mi veniva rinfacciato ad ogni cattivo voto.
Sdraiata sul lettino al sole, trattenendo un poco il respiro, le gambe leggermente sollevate faccio la mia figura che poi per quanto soggettiva possa essere è passabile.

Qualche rotolino ci stà ma alla fine nessuno è perfetto e comunque molte donne (e anche uomini) sono infelici perché stare a dieta è uno dei castighi peggiori al mondo , sì, in quella parte opulenta e bacata del mondo che spende molti soldi per non mangiare.

Uff che pallette!
no, volevo dire polpette!
o meglio ancora :

Polpette di tonno in salsa di zucchine

Ingredienti per 4 pp: 200 gr. di tonno sgocciolato; 250 di patate lessate; 150 gr di ricotta; ! zucchina di media grandezza; 3 cucchiai di olio extravergine; un po’ di rucola, qualche foglia di menta; sale e pepe bianco.

Lessare la zucchina intera per 8 minuti, scolatela senza eliminare l’acqua di cottura e fatela intiepidire. Quindi tagliatela a tocchetti e riducetela in crema col il frullatore insieme alle foglie di menta, un po’ dell’acqua di cottura mescolandovi quindi l’olio il sale.

A parte schiacciate le patate sbucciate, mescolateci insieme il tonno spezzettato ed amalgamate bene ; aggiungete la ricotta e la rucola tagliata finemente con un pizzico di sale e pepe.

Con il composto formate tante piccole polpette rotonde da servire in un piatto di portata che a me piace sguarnito con altri contorni a parte, così come a parte sarà la salsa  di zucchine a far bella mostra in una ciotola ,diciamo, cinese!

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Un’altra variante potrebbe essere quella di passare le polpette nel pangrattato e mettere nel grill per 10 minuti. Ci sarebbe anche la versione ‘fritta’ ma meglio sorvolare. Comunque a voi scegliete come preferite.

Fidatevi, un secondo fresco, appetitoso e niente affatto pesante. Il piatto giusto per poi chiudere in bellezza con una coppetta di gelato o…no non ve lo dico, è eccessivo! Massì mi riferivo a una bella fetta di crostata di albicocche con marmellata casalinga appena fatta con poco zucchero meravigliosa anche a colazione sulle fette biscottate.

Mani di fata! Se mi ci metto ho le mani di fata.

Non è mai troppo tardi

“Ballate senza vergogna e sognate la vostra vita perché l’estate mette subbuglio”.

tango

…e questa esortazione grande, immaginifica, racchiude davvero tutto il senso della vita, del suo approcio attraverso la leggerezza disordinata di una vacanza fuori dalle regole quotidiane, fino ad una sregolatezza proficua che passa snche attraverso la contemplazione del mare in solitudine, il miracolo dell’alba, il sognare il proprio futuro ad occhi aperti passando dalla veglia al sonno.
Sapore di una estate da non disperdere.
ponza

Sta facendo il giro dell’Italia la lista dei compiti per le vacanze consegnata agli alunni dal professore Cesare Catà, insegnante al Liceo delle Scienze Umane “Don Bosco” di Fermo

“Al mattino, qualche volta, andate a camminare sulla riva del mare in totale solitudine: guardate come vi si riflette il sole e, pensando alle cose che più amate nella vita, sentitevi felici.
piedini

Leggete, quanto più potete. Ma non perché dovete. Leggete perché l’estate vi ispira avventure e sogni, e leggendo vi sentite simili a rondini in volo. Leggete perché è la migliore forma di rivolta che avete .
la recita

Se vi sentite tristi o spaventati, non vi preoccupate: l’estate, come tutte le cose meravigliose, mette in subbuglio l’anima. ..
ilsogno

Ballate. Senza vergogna. In pista sotto cassa, o in camera vostra. L’estate è una danza, ed è sciocco non farne parte.

danza

Se trovate una persona che vi incanta, diteglielo con tutte la sincerità e la grazia di cui siete capaci. Non importa se lui/lei capirà o meno. Se non lo farà, lui/lei non era il vostro destino; altrimenti, l’estate 2015 sarà la volta dorata sotto cui camminare insieme.
profilo

Nella luce sfavillante o nelle notti calde, sognate come dovrà e potrà essere la vostra vita: nell’estate cercate la forza per non arrendervi mai, e fate di tutto per perseguire quel sogno.
tramonto-sul-mare

Fate i bravi.”

Ma questi suggerimenti, credo, debbano essere indirizzati a tutti noi, quale che sia la nostra età, la nostra estate.
Ammirazione e  gratitudine  a Cesare Catà, professore e soprattutto Maestro di vita.

E voi? che ne dite voi?

(foto di sherazade o tratte dal web)

Forever young

“Avete mai avuto la fortuna di incontrare qualcuno che in una notte d’estate vi ha detto:
“ricordati che dentro di me ci sarà sempre la persona che sono stasera.”?

Siamo di nuovo ai nastri di partenza. L’estate ricca o povera di aspettative, impastata di sogni, sole, luna, tempi morti che ci dedichiamo, lontano dalle scadenze monotone o frenetiche di ogni giorno, dagli assilli che portano padri e madri amorevoli a dimenticarsi il figliolino nell’auto che si arroventa.
Troviamo nel sole il coraggio di dare un calcio allo scoramento lasciandoci prendere dall’ allegria dei colori e tornano a fare capolino i desideri riposti e si sprigionano nel traffico come alfabeto morse piccoli brividi sorretti dal profumo acre del caldo che evapora in goccioline di sudore e deodorante alla vaniglia.

“Ricordati che dentro di me…”

Luceombra

E’ stato proprio così in una estate romana, in una notte stellata, nel per sempre di un amore poi scaduto e quietamente accantonato.
Ma quello che affiora in quelle parole è la consapevolezza  di riconoscere non la sua (che ne è – oggi – di lui? ) ma la mia immutata capacità di essere ancora io, per me sola, la “persona che sono stasera” capace di ritrovare nel profondo, senza pregiudizi, il significato vitale di quelle parole.
Si può essere amati e amare in mille modi con intensità che ogni volta ci sembrano irripetibili, provare sempre un nuovo dolore lacerante che potrebbe non  rimarginarsi mai… ma credo che avere fiducia in sé stessi, nelle proprie capacità di essere ‘la persona che sono stasera’.restituisca alla vita un senso anche nelle notti d’inverno. L’inverno della vita

E dunque che Estate sia.



Forever young.

(foto sherazade)

Con tigo

Con tigo la vida

es

un festìn

pulpa de coco

y anbrosìa…

Al mare rinasco, ogni estate è come la prima volta, quando lo vidi e chiesi a mia madre, vocina esile che saliva dal basso:
‘Dove finisce?’
Il mare è il mio elemento, mi place, mi mette allegria, mi aiuta a stemperare la tragicità di certi miei atteggiamenti.
Ieri e oggi le prime due giornate godute pienamente.
Un tuffo e poi stesi al sole, silenzio intorno. Solo Cesaria per regalarci le melodie del suo Paese Capo Verde

Per tutti era praticamente la prima uscita dunque alle due quando il sole era più alto noi stavamo nella veranda di un noto ‘pesciarolo’ di Sperlonga vecchia

a gustare tra tante lecornie un profumatissimo :

Tortino di sardine
Ingredienti per 4 pp
700gr di sardine (fresche!) – 1 patata grandicella – 150gr di pachino – 50gr di pangrattata – 1 cucchiaio di pecorino, 1 di origano, 1 spicchio di aglio, olio di oliva.

Lavate le sardine accuratamente deliscate e private della testa e ponetele ad asciugare.
Mescolate in una ciotola il formaggio con il pangrattato, l’origano, lo spicchio di aglio tritato e un po’ di pepe.
Tagliate a fettine sottili come ostie la patata e i pomodorini.
Versate sul fondo di una teglia rotonda 3 cucchiai di olio.
Sistematevi, a strati prima le fettine di patate poi i pomodorini e infine le sardine cospargendo questo primo strato con parte del composto di pangrattato.
Seguite lo stesso metodo per un secondo strato.
Irrorate con un filo d’olio e ponete in formo a 180° circa per una mezz’ora.

Due bottiglie fredde di Lentisco di Terra delle Ginestre a ‘staccare’ da un sapore all’altro.

Un piatto semplicissimo, di pesce azzurro un po’ la Cenerentola tra pesci più rinomati, ma che mangiato sotto le fresche frasche in ciabattine, lo scintillio del mare di fronte prende tutto el sabor de l’alegria. Un’allegria che mi piace condividere con voi con le spalle che scottano e il naso rosso come quello di un clown.

Domani 2 Giugno. Alzerò lo sguardo al cielo all’arrivo delle frecce tricolori e ancora una volta i ricordi della mia prima infanzia verranno ripescati all’amo. Ma questa è un’altra storia.