Domenica.
.
Ovattato si fa strada il suono, registrato, delle campane per messa. Poi di nuovo il silenzio.
Il giardino che si stiracchia, fresco e grato dell’innaffiatura serale, microcosmo di suoni, cinguettii, fruscii, claxon in lontananza, in sottofondo anche il fruscio delle ruote dei pochi autobus.
Tacciono, stremate, solo le cicale.
La luce filtra tra le persiane abbassate, una gradevole aria fresca arriva a toccare il letto.
.
Sono ancora immobile, in bilico, tra sonno e veglia, nella mia posizione preferita, le braccia cingono le ginocchia, il cuscino tra la spalla e la testa.
Respiro guardinga, gli occhi socchiusi, incerta se prolungare il sonno o sfruttare queste ore limpide, uscire, compare i giornali, sedermi al bar a fare colazione – una ricca colazione – scambiare due parole scherzose visto che ci conosciamo un po’ tutti.
Non è vero che le grandi città sono anonimi agglomerati di senza nome. Basta declinare il proprio, manifestare gentilezza e disponibilità. Basta sorridere una volta all’inizio e salutare. (piccola digressione ‘buonista’, ma valida).
.
Una domenica come tante. Una domenica di luglio.
Non proprio. Domani ‘ho un anno di più’.
Quel ‘di più’ che ha acquistato una fisionomia adulta dopo che mamma mi/ci ha lasciato con un carico di responsabilità che la sua mano leggera divideva con me.
‘Un anno di più’ e non sono la Piccolina che ero per lei.
Questo peso. Com’è ingombrante questo suo amore impalpabile in ogni mio pensiero.
.
Devo, voglio sorridere.
Snodo le braccia, stendo le gambe lunghelunghe, scivolo sulla schiena..”Quando sei qui con me..” il soffitto riflette lame bianche di luce, le mani in sincrono accarezzano lentamente il mio corpo di donna vestito di sole. Il ventre piatto, teso. Nessuna traccia della incredibile mongolfiera che per lunghi otto mesi racchiuse la meraviglia del mio bambino che il 31 luglio ri-nascerà. Respiri lunghi e profondi, Aria.
‘Un anno di più’ il 21 e il 31 luglio ma lui ha anche me, sua madre, mentre a me, di lei, rimane tutto scritto sull’anima.
.
.
.
.
“Buon compleanno ‘Piccolina mia’.”