Pensieri e parole

Guardo questa rosa così piena di fiori così ricca di nuances di colore e non posso fare a meno di notare quanta forza di vivere esprima nonostante la dorata prigionia nel delicato vaso di porcellana da ‘salotto’.

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Il mio egoismo di madre orgogliosa la coccola ed anticipa ogni suo bisogno dal cucchiaino di concime al bicchiere di acqua che la disseta, anticipando talvolta  la caduta di foglioline malate …zac!  con la punta delle forbici.

Il sabato sera come una fanciulla emancipata passa la notte fuori!  e se anche ha combinato  guai ospitando incautamente  qualche piccolo insetto di passaggio,  il frescolino della notte,  il tepore della prima luce me la restituiscono ancora più bella.

Amore!?      Non è forse questo il meccanismo che inconsciamente adottiamo,  o vorremmo potere adottare,  con i nostri figli,  con le persone che amiamo?  curarle,  anticiparne i  bisogni e comunque tenerle strette a noi?

I figli devono poter crescere nel tenero recinto delle nostre braccia fintanto che un sabato sera decidano di non tornare pronti a  vivere la loro vita.

Quanto poi all’amore quello con la A maiuscola quello che ci porta sulle montagne russe per me  non c’è stato verso di imbrigliarlo.
Il suo ‘per sempre’  è una variabile come il sole di questa fine di ottobre troppo debole per riscaldare.

Teniamoci strettistretti  anzi ancor di più ma… saggiamente attenti  😷

😷 nothing else

Corteggiamento e  primi  ‘contatti’  al tempo del Covid!?

“Se proprio non se ne può fare a meno, meglio ripiegare su un corteggiamento distanziato per scongiurare ogni possibile  ‘contatto’  fisico,  insomma una sorta di sesso virtuale e quindi a distanza”. È questo  il suggerimento della sessuologa Roberta Roi.

“Ho trovato il contatto,
era solo in un sogno
e ti giuro sarebbe bellissimo
se ti toccassi da sveglio”

(Negramaro – Giuliano Sangiorgi)

SALLY and me

Oltre ogni aggrovigliamento mentale
pesano queste braccia  cui è  negato l’abbraccio.
Ci guardiamo a distanza.
Espressioni corrucciate,  immaginati sorrisi prigionieri di mascherine griffate.

Chiudiamo gli occhi. e teniamoci strettistretti strettissimi ❤

Essere gentili

Mi rendo conto che andando avanti col tempo è sempre più difficile trovare il coraggio di guardare in faccia senza provare una profonda vergogna questi nostri immigrati ‘clandestini’ così uguali a noi nelle loro aspirazioni, ultimi tra gli ultimi, noi di Ellis Island . . .
Preferirei mille volte festeggiare la festa della mamma o di qualsiasi altra ricorrenza ma non vorrei dovere ricordare quanti morti nel Mare Nostrum in memoria del 3 ottobre 1913.

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sherazade2011

I vivi e i morti

A noi vivi basta poco per lavarci le coscienze, qualche ‘clandestino’ morto affogato, ‘nsomma è poca cosa, si ripara in fretta. Lo sotterriaMo alla chetichella.
Servono le tragedie, i numeri. E quando, come ieri, 3 ottobre 2013, si palesa aglii occhi tutti (ben oltre le farse che si consumano nel nostro Parlamento), una vera e propria tragedia che contai oltre 200 morti allora, sì, qui solo un giorno di lutto nazionale può placare i buoni di spirito . Un pellegrinaggio di delegazioni in gramaglie e, stiamone, noi , dolorosamente certi, la questione ricomincerà ad essere strattonata e utilizzata da questa o quella parte politica. Proprio Tommasi di Lampedusa aveva già previsto tutto. Calerà il silenzio e fino alla prossima tragedia tutto tornerà come prima.

Ci fu  la Turco-Napolitano (ed era di sx e non poteva funzionare) poi la Bossi-Fini (omen nomen) oggettivamente una cattiva legge…

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