La scuola pitagorica, il movimento filosofico e scientifico nato nel I secolo avanti Cristo, considera il 3 un numero perfetto, in quanto sintesi del pari (due) e del dispari (uno).



La scuola pitagorica, il movimento filosofico e scientifico nato nel I secolo avanti Cristo, considera il 3 un numero perfetto, in quanto sintesi del pari (due) e del dispari (uno).
Luglio è il mio mese speciale sono nata io e ho fatto tanto che il 31 nascesse anche mio figlio.
Quando mi sono innamorata di Sally era una assolata giornata di luglio
A Luglio il mare è pazzerello : improvvisamente si increspa in bianche onde spumeggianti che sollevano pensieri, i miei pensieri
Una canzone ricca di suggestioni d’amore come Ebb tide, come può non piacere?
Ascoltiamola insieme mentre ci teniamo strettestretti e vi auguro un buon Luglio ❤
fotografie Sherazade2011 non riproducibili.
Non puoi viaggiare su una strada senza essere tu stesso la strada.
Sogno, duplice filo: parallela realtà e dolce riposo…
Ingredienti e dosi per fare il Tequila Sunrise
45 ml di tequila; 90 ml di spremuta d’arancia GIALLA una di media grandezza dovrebbe bastare; granatina q.b.; fetta d’arancia e ciliegina al maraschino per guarnire
Bicchiere : Highball/Tumbler basso
Versate la tequila nel tumbler pieno di ghiaccio . Riempite con il succo d’arancia e poi aggiungete la granatina, che lentamente scivolerà verso il fondo, creando l’effetto cromatico che ha dato il nome al cocktail.
Guarnite con una fetta di arancia e ciliegina e gustate!
Scapigliata e timorosa come fossi appena fuori sa un lungo e travagliato letergo ho assaporato dinuovo il profumo del mare, respirato a pieni polmoni l’aria salmastra, mi sono crogiolata al sole gli occhi chiudi e ‘ quel’ tempo nebuloso e circoscritto carico di dolore è evaporato con le gocce della prima nuotata.
Sunrise anche voi che siete astemi Sunrise : Alba x tutti!
Teniamoci strettistretti Anzi strettissimi ❤
Un lettino. Un cappuccino freddo consumato al bancone, una brioche da portar via.
Questo il mio rituale di ‘una giornata al mare’.
Verso le 11 un languorino e lei si materializza dalla borsa fragante , se potesse, conscia del suo potere di suscitare un’allegria fanciullesca: troppo bella perche io non la immortalassi
Eppure quel tarlo cattivo che sta inquinando i miei pensieri post pandemia (e in buona misura anche prima mi richiama alla realtà:
“S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche! ”
Questa frase cosi celebre : ” Se non hanno più pane Mangino brioches” da sempre è stata attribuita alla Regina Maria Antonietta, che l’avrebbe pronunciata riferendosi al popolo affamato, durante una rivolta dovuta alla mancanza di pane. Un modo per screditarla per sottolineare il lusso e l’indifferenza verso le sofferenze del popolo che del resto era comune denominatore di tutte le case segnati e dei nobili.
Tuttavia tale frase la si trova nelle “Confessioni di Jean-Jacques Rousseau in riferimento ad un evento del 1741, attribuito ad una principessa. Peccato che all ‘epoca Maria Antonietta non fosse ancora nata! 1755 – 1793.
Una delle tante ‘fake news’ diremmo oggi !
Bene o male. Si va avanti ognuno con i suoi pensieri, con la buona volontà che a volte vacilla ma è bene alzare gli occhi e immaginare aquiloni colorati e volare alto, oltre
Mentre scrivo mi volto perché un sospiro mi ha interrotto.
Sallyina dorme nell’abbandono di chi ha fiducia e tanto amore e… un angelo custode silezioso che le sta dietro
Io ho mia madre, invisibile Angelo custode.
Voi ???
Teniamoci strettistretti anzi di più ❤
Ops! Non dimenticate il 21 luglio è il mio compleanno e anche se gli anni si vanno sommando io tengo molto ai miei e quindi ai vostri auguri 🥂🥂🥂
Sono certa che ognuno di noi nel corso della sua vita si troverà a combattere grandi o piccole battaglie e dovrà lottare per vincerle.
Una giovane fanciulla a me tanto cara lo sta già facendo.
Ci siamo lasciate da poco, silenziose con la leggerezza di un sorriso:
“Domani nella la battaglia pensa a me . ”
( nessun seguito nel mio pensiero ) .
Pensa a me piccolo gracile fiore.
“Tomorrow in the battle think of me, and fall thy edgeless sword; despair and die.”
( Tratto dal Riccardo III di William Shakespeare,
‘Domani nella battaglia pensa a me’ è anche un romanzo, molto affascinante, dello scrittore spagnolo Javier Marías. Leggerlo non sarà tempo perso. )
Pensa a me piccolo gracile fiore. Raddrizza il tuo stelo Apriti al sole.
Teniamoci strettistrette anzi strettissime ❤
A Virgi la Billi e che abbiamo scoperto insieme 💃
Cielo grigio pesante
pioggia che cade
fitta invisibile
cappuccio calato
testa bassa . . .
eccola
affacciarsi tra foglie umide. . .
come timido uccellino saggiare l’ aria . . .
tenerezza di un incontro
Benvenuto Febbraio ❣❣❣
Teniamoci strettistretti anche di più !!!
Dance me very tenderly and dance me very long
Balla con me molto teneramente e balla con me per tanto tempo
We’re both of us beneath our love, we’re both of us above
Siamo tutti e due al di sotto del nostro amore e ne siamo al di sopra
Racconta Leonard Cohen:
” ‘Dance me to the End Of Love’ mi è venuta in mente sapendo che in alcuni campi di concentramento, vicino ai forni crematori, un quartetto d’archi era obbligato ad esibirsi mentre l’orrore veniva perpetrato, ed erano loro stessi le persone il cui destino faceva parte di quell’orrore.
[. . .]
Ma è lo stesso linguaggio che usiamo per arrenderci al nostro amore, così non è importante che tutti conoscano la genesi della canzone, perchè se il linguaggio viene da quell’appassionata risorsa, sarà in grado di abbracciare ogni attività appasionata.”
Per quanto poco abbiamo – qualcosa molto più di altri – l’unico modo per me di essere grata è di sorridere, facciamolo insieme!
Buone feste amiche care e amici.
Teniamoci strettistretti anzi di più🌲🌲🌲💚
BLOG a riposo. Arrivederci!
Foto sherazade – dicembre 2019
è un cammino
Tra angolature di ombre
e di luce
alla ricerca di una serenità pacificata.
Teniamoci strettistretti anzi di più 🌲🌲🌲💚
Fotografie Sherazade – dicembre 2019
L’estate è ormai lontana eppure le mie rose splendono al sole di dicembre.
La ‘Rosa’ è presente anche nella musica classica.
Un caso particolare fu il poema ‘The last Rose of Summer’ (1805) del poeta irlandese Thomas Moore, amico di Byron e Shelley, messo in musica da Sir John Stevenson. Friedrich von Flotow se ne servì nell’opera Martha, messa in scena a Vienna nel 1847. L’interpretazione funzionò e l’opera divenne popolare proprio grazie a questa canzone.
In epoche più recenti, ’The Last Rose of Summer’ è stata riproposta da un gran numero di interpreti fra il gruppo irlandese Clannad e, solo pochi anni fa, dall’ensemble musicale Celtic Woman.
Perdonatemi la lezioncina che ho fatto più che altro a me stessa sollecitata della bellezza della mia rosa incurante di tutto e di tutti splendida splendente al sole Romano di dicembre.
Teniamoci strettistretti Anzi strettissimi 🌹🌲