Questa figura che incredibilmente ricordava Beatrice nelle illustrazioni del pittore inglese preraffaellista D. Gabriele Rosse
17 novembre: “lettere d’amore”
Alla vita (dal Diario di Anna Frank)
Quasi ogni mattina salgo sull’attico per cacciare fuori dai polmoni quel’aria stantia.
Dal mio punto di osservazione preferito guardo il cielo blu e il castagno sui cui rami ci sono piccole gocce che splendono come argento, e i gabbiani e altri uccelli che si muovono nel vento.
Fino a quando tutto questo esisterà… e fino a quando potrò vederlo, questo sole, questo cielo senza nuvole . fino a quando tutto questo durerà io non potrò essere infelice.
La prossima settimana sarà abbattuto per malattia il grande castagno che teneva compagnia a Anna Krank durante il periodo in cui lei e la sua famiglia per oltre due anni restarono nascosti come reclusi nel tentativo di salvarsi.
Anna Frank mori’ poco piu’ che bambina nel campo di Bergen-Belsen e questo grande albero muore di vecchiaia a 150anni e, se solo potesse, esprimerebbe lo straziante dolore di un genitore costretto a sopravvivere – contro natura – ai propri figli.
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16 novembre : “lettere d’amore”
come Beatrice..
24 settembre
Notte del 23 – c’è stato un sogno – ma anche un’elegio alla creatura solo sentita e immaginata – Aurora – che nel lento procedere era accompagnata da una figura di donna intenta a scostare nel folto degli alberi il fogliame rugiadoso e colorato dell’autunno per facilitare il cammino ora lento ora svelto –
tti – sul = Dantis amor = questa che fu anche ritrattta nelle composizioni e nelle pitture d’epoca. La sola donna dal volto umanamente soave e dalle mani irreali ( fare ricerche in biblioteca) – è stato un susseguirsi continuo di immagini e avvenimenti di portata poetica dove la realtà dei corpi si fondeva alla scena paesaggistica di portata poetica in una luce tranquilla e gioiosa – Beatrix e Aurora insieme come una scena Wacneriana –
(e ora che ho raccontato uno dei tanti sogni che faccio nella notte e di cui vado gelosissimo, chiedo alla dolce Augura di interpretare attraverso tutto questo il trasporto provocato dallo stato d’animo nell’attuale momento)
Un bacio in fronte a Luca e all’ Ignota una stretta affettuosa
Emilio
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15 novembre : “lettera d’amore”
per un’ Aurora che sorge.
Aurora se penso a noi mi viene da ricordare una visita che feci – anni fa –in una cava di bel marmo statuario per scegliere un blocco (con determinate misure e forma) e dopo molte ricerche mi accorsi che fra gli sconnessi massi stava nascosto quel che cercavo – e in esso nella massa informe era celata non la figura che volevo fare – ma un accenno ad altro e mi sono prudentemente astenuto dall’intaccare con lo scalpello la pietra – e con l’aiuto di forti braccia il blocco venne liberato dagli ingombri e subito intravidi che dentro a quella dura materia era già l’inaspettata vita di un’opera e la gioia che è seguita era tutta solo gelosamente mia.
Così questo ricordo mi riporta a pensare al nostro particolare momento e non volere il nostro incontro e attendere dal destino – come nel masso di pietra la sorpresa dell’opera già viva che attende – Aurora – tutto è già nello spazio che vuole una vita – l’ignoto e l’incognito sono fratelli come i Di oscuri e i loro cavalli – Noi non dobbiamo avere una volontà.
Con tenerezza Emilio
Succedeva tantissimi anni fa e del ‘vecchio’ artista restano le sue lettere (personali) e le sue opere per il mondo intero.
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14 novembre : “lettera d’amore”
Lettere d’amore scandite dal tempo.
“Al mio signore o piuttosto padre, al suo sposo o meglio fratello, la sua serva o piuttosto figlia, la sua sposa o meglio sorella..”
questo l’incipit della prima lettera di Eloisa ad Abelardo.
Ma poi, volando alto, liberata da ogni pudore, modernamente confessa:
“Quei piaceri d’amor che abbiamo gustato insieme sono stati così dolci per me, che non posso pentirmene e nemmeno cancellarne il ricordo. Da qualunque parte mi volga mi sono sempre davanti agli occhi con tutta la forza della loro attrazione. “
Questo libro mi è molto caro. Direi che è tra quelli che spesso ruotano sul mio comodino (sono una inguaribile romantica). Lo lessi ragazzina e ne rimasi affascinata. E l o i s e !
Fra le donne del MedioEvo e le donne in genere del suo tempo, dotte e fini mecenate, Eloisa (che nelle sue lettere cita non solo esempi dell’antico testamento, ma riporta riferimenti di s. agostino, di Pitagora, dimostra di conoscere latino e greco ecc.) potrebbe apparire una donna debole che si assoggetta al volere dell’uomo( e nel suo caso subire passivamente anche la clausura) ma la sua scelta obbligata non dipende dall’accettare, – lei donna – un ruolo subalterno all’uomo riconducibile alla propria inferiorità – ma piuttosto inchinarsi, riconoscere,la superiorità dell’amore che esige qualsiasi sacrificio per potere sopravvivere almeno nel profondo, per essere preservato dalla negazione del tempo.
Ecco perché E l o i s e mi è sempre stata vicina.
13 novembre : “lettere d’amore”
Non solo Nassirya
La Morte arrivò prepotente e inattesa quella volta, fuori tempo e con grande anticipo.
Fu così che la Rondine dopo una settimana ricevette una lettera
d’amore ‘dal cielo’ ed i bambini un immenso casco di piccole banane africane dal sapore dolce e sciropposo che impasta la bocca e ritorna ogni volta che la Piccolina smarrita esplicita un semplice “Perché?”
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12 novembre : “un cuore manca all’appello”

(e se qualcuno lo incontrasse come convincerlo a tornare?)