Oh me! Oh vita! Di queste domande che ricorrono,
degli infiniti cortei senza fede, di città piene di sciocchi,
di me stesso che sempre mi rimprovero (perché chi più sciocco
di me, e chi più senza fede?)
di occhi che invano bramano la luce, di meschini scopi,
della battaglia sempre rinnovata,
dei poveri risultati di tutto, della folla che vedo sordida
camminare a fatica attorno a me,
dei vuoti ed inutili anni degli altri, io con gli altri legato in tanti nodi,
a domanda, ahimè, la domanda così triste che ricorre: che cosa
c’è di buono in tutto questo, oh me, oh vita?
Risposta:
che tu sei qui, che esiste la vita e l’identità,
che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi
con un tuo verso.
Walt Whitman
Sì dice che chi ben comincia è alla metà dell opera… Sally lo è!
Un sereno 2017 con lo sguardo rivolto al mondo dentro e fuori di noi che non ci perde di vista e ci aiuta a farlo Vita.
Voi i vostri blog e me.
Le iscrizioni al mio blog credo siano oltre 740 che per me sono una enormità e tra questi direi che con un 10% si è creata un poco alla volta una piacevole amicizia che esula i commenti sui reciproci blog.
Certamente alcuni followers hanno dato la loro adesione tanto per essere ricambiati e fare numero e sono evaporati ma mai del tutto “a volte ritornano”, inoltre non mi piace pensare che in un ambito estraneo, o che dovrebbe esserlo, a giochini di visibilità e potere viga la formula del do ut des.
Tuttavia rimanere aggiornata e presente con il mio esiguo 10%, ondivaghi esclusi, è molto difficoltoso quando la vita quotidiana occupa gran parte del nostro tempo e non si può, né sarebbe giusto, tralasciare anche altre forme di socialità.
I blog che seguo sono tanti e diversificati tra loro ed è proprio in questo saltare da un argomento all’altro che trovo piacere: una ricetta di cucina, un pensiero di vita , un servizio fotografico, un saggio , ricerche musicali, suggerimenti,
Il racconto di accadimenti politici e richiami alla quotidianità, insomma non è semplice !
Per queste ragioni mi sento in debito con molti di voi anche, e soprattutto, perché la vostra compagnia intelligente prima ancor a della vostra amicizia sono una ricchezza, la riprova che il mondo cui noi apparteniamo e altro dall ‘arrogante ignoranza con cui facciamo i conti quotidianamente.
Tanto sangue e lacrime come torrenti che nn lo possono lavare.
Regaliamoci un sorriso sincero, un abbraccio, senza vergognarci della nostra fortuna anche se piangiamo i nostri morti, gli allagamenti e le case squassate dai terremoti!
Ancora i nostri vecchi ricordano il terrore dei bombardamenti, gli sfollati e le retate i morti e i dispersi .
Almeno tutto questo per noi è Storia.
Sereno Natale da soli o in compagnia non privatevi di un dolcetto e di un sorso di bollicine! venite a condividerli con me la vostra Sherazade :
“Ha da passà ‘a nuttata”… il tempo che il Bambinello scenda dalle stelle…
Vi abbraccio! Buone Feste.
Sono piuttosto preoccupata, se così si può dire con una buona dose di ironia, perché si avvicina Natale.
I bambini sono quattro più una signorinella che comincia a mettersi l ombretto agli occhi e a laccarsi le unghie alla Mortisia!
Ieri il confronto tra ‘noi donne’ per organizzare il menù e suddividere le portate in modo che il tutto nn risulti troppo gravoso anche se saremo meno di quindici.
A me il cocktail di gamberi e il baccalà come si fa Roma con un pizzico di Sicilia. Ed allora ecco per voi la mia ricetta approssimata del
Baccalà in rosso natalizio con uvetta e pinoli ( 4 persone e moltiplicatori)
600 grammi di baccalà, una cipolla, olio di oliva, salsa di pomodoro, qualche oliva nera, pepe, pinoli e uvetta sultanina.
Mettere a bagno il baccalà il giorno prima facendo in modo di cambiare l’acqua ogni 3/4 ore in modo che perda il sale. Il giorno successivo togliere il baccalà dall’acqua,asciugarle su carta assorbente, e tagliarlo a tocchi abbastanza grossi. Dopo avere affettato la cipolla farla rosolare in un tegame con l’olio di oliva e qualche oliva taggiasca sminuzzata, aggiungere la salsa di pomodoro e fare restringere per 10 minuti il composto. Aggiungere quindi i pezzi di baccalà in modo che siano ben distesi così che si insaporiscono bene cuocendo a fuoco moderato e con il coperchio. A metà cottura (circa 30 minuti) aggiungere una manciatina di pinoli e uvetta che avrete precedentemente fatta riprendere in una ciotola di acqua tiepida. Solitamente niente salma chi lo desidera un pizzico di zucchero di canna.
Le voilà il mio baccalà servito tiepido in un piatto ovale!
Sally prefestiva
Il vino non deve mancare. Salut!
Buona settimana e un abbraccio per tutti voi che lo desiderate ❤
Il video ufficiale di Heart-shaped glasses viene girato con Evan Rachel Wood che all’epoca e a più riprese fu la compagna tumultuosa dell’altrettanto tumultuoso Marilyn Manson che pare si sia ispirato a lei per la canzone.
Lei è una tipetta bionda un po’ algida quasi fragile ma lavora sodo ed è soprattuto nelle serie televisive che acquisisce grande visibilità: American Gothics del 1995, 8 episodi in True blood del 2009 e super candidata al Golden Globe per la mini serie Mildred Pierce del 2011 ed è ora coprotagonista ‘buona’ in West World – Dove tutto è concesso
“Every hero has a code” Ogni eroe ha un codice, ma qui, ovviamente, non si parla di codici d’onore: si parla anche, soprattutto, di codici di programmazione. Ecco il primo segnale di inquietitudine. Chi è e in che misura è programmato (Blade runner ovvero Il cacciatore di androidi) ?
La Trama (la trasposizione di un film apripista Il mondo dei robot – Westworld – di Michael Crichton. del 1973) : in un parco a tema realizzato in un mondo distopico di cui si sa poco o nulla, una nutrita schiera di androidi dalle fattezze umane (i cosiddetti host) si assoggetta, su esplicito disegno dei creatori, e in base al ruolo assegnato, agli istinti più bassi e perversi, alle illusioni quali che siano, degli ospiti paganti (i newcomer) nella trasposizione perfetta di un vecchio Western alla John Wayne dove tuttavia gli ospiti seppure all’interno di situazioni adrenaliniche non potranno correre rischi fisici (gli host moriranno con grande spargimento di sangue per essere ritirati e poi reimmessi ‘come nuovi’, senza memoria pregressa, il tutto nel delicato equilibrio di quel che – di fatto – è un ecosistema artificiale in cui si innesca una incognita che richiama a quel ‘Every Hero has a code’!
Io adoro la fantascienza, ho cominciato piccolissima a leggere gli Urania della Mondadori perché mia madre prima di molti altri scopri il potere della fantascienza e nella sua libreria avevano posto Isaac Asimov, Ray Bradbury, George Orwell, Douglas Adams e una donna a lei cara Ursula Le Guin, leggetela se non la conoscete.
Da dove sono partita? Volevo dirvi di questa nuova serie, di quanto sia ‘potente’ e che purtroppo lunedì vedrà l’epilogo della prima stagione ma poi ho scoperto il legame tra una delle due protagoniste con Manson e infine mi rendo conto che inconsciamente tutto questo post non è che un colloquio intimo con mia madre che oggi, a minuti, compirebbe gli anni.
Auguri maman, non mi perdere di vista.
Come un aquilone senza corda e una farfalla senza ali, mia madre mi ha insegnato a volare con i sogni.sherazade – una farfalla come tatoo