Cose di un altro mondo

 
 
 

 

Una bella persona di quelle che lasciano il segno, non a caso una donna.  Una donna da un grande fascino e di una bellezza leggendaria che ancora oggi stupisce quando la incontri alta e orgogliosa, sempre di corsa, presa tra impegno politico con l’Arci, il suo ruolo di militante mai dimesso a braccetto con il suo essere una nonna amorosa e presente. Una donna che ha percorso tutto il  secolo scorso.

La sua autobiografia scorre veloce anche su quel momento di spensieratezza che volge al dramma quando deve interrompere improvvisamente una partita a tennis  con la figlia del Duce, Anna Maria, sua compagna di classe, ché deve scappare.
Una ragazzina di 14 anni, che il 26 luglio del 1943, all’indomani dell’arresto di Mussolini decise di tenere  un diario per raccontare e  raccontarsi.

 
“Non volevo più guardare il mio ombelico, non volevo sentirmi inutile di fronte alle ingiustizie. La politica mi ha fatto scoprire la passione più bella: quella di cercare di cambiare il mondo.”
 
Quella donna è Luciana Castellina di cui ho appena finito di leggere l’ autobiografia incentrata su 10 quadernetti scritti tra i 14 e i 18 anni, nei quali ci consegna i racconti della guerra, l’iscrizione al Partito comunista, i primi amori e le battaglie di una adolescente della borghesia romana.
Episodi che si susseguono anche con una sottile vena di frivolezza quasi a sminuire il suo stesso coraggio, quasi a dire
Se ce l’ho fatta io…”
 

Luciana che ha scoperto l’Europa quando di Europa ancora non si parlava. I primi viaggi a Praga e nella Parigi del dopoguerra, il suo primo lavoro:  la costruzione di una ferrovia insieme a tanti altri giovani nella Jugoslavia di Tito.
Luciana movimentista dei no o new global , l’attenzione puntata sui giovani protagonisti da Seattle a Porto Alegre (porto Alegre lo ricordo con grande amore perché è  fortemente legato anche a mia madre)
 
Lucrezia Reichlin, sua figlia, chiude la prefazione con una frase amara, amarissima e più che mai vera guardando alla politica e alle speranze dell’oggi:
 

“ Noi siamo stati più fortunati, ma meno felici”.

Che dire? Io è proprio così che mi sento: meno felice.  A distanza di quasi sett’anni, nonostante la forza dell'impegno di Luciana e tanti altri  (grandi) uomini e donne che con lei hanno condiviso e lottato negli anni bui del fascismo, e che nella sofferenza del dopo guerra hanno dato il meglio di sè per la rinascita del nostro Paese  purtroppo, anche senza il fascismo e aggiungerei per motivazione più umilianti,  io, oggi  25 febbraio 2011,  potrei iniziare la mia biografia, se solo ne fossi in grado,  come se tutto fosse passato sulle nostre teste invano, vanificate le lotte e le passioni.
 

“Non volevo più guardare il mio ombelico, non volevo sentirmi inutile di fronte alle ingiustizie…”
 

Questo è: meno felice e inutile senza sapere/capire da dove cominciare.

Per i romani la presentazione del libro sarà
mercoledì 2 marzo ore 18
Teatro Tordinona
via degli Acquasparta 16 – Roma

 
 

Manuale d’amore

Pene d’amore
 

 
Il pene dei cirripedi, sottoclasse dei crostacei,  è 30 volte più lungo del loro corpo (pochi cm).
Anche le LUMACHE BANANA a dimensioni non scherzano: lunghe 20cm, hanno un pene di 18.
Il primato più assoluto lo detiene la BALENOTTERA  AZZURRA : 2,5 metri, il più dotato del mondo (meditate uomini…meditate…).
 

 
 

Amore e morte
 

 
Della Mantide religiosa si sapeva: mangia il maschio dopo l’accoppiamento perché ha bisogno di
proteine per produrre uova… ma anche il RAGNO DALLA SCHIENA ROSSA lo fa a suo rischio perché la sua compagna durante l’amplesso si ciba del suo stomaco e lui raramente sopravvive.

 
 

Do ut des
 

Negli abissi marini, dove trovare un partner è assai difficile, la RANA PESCATRICE quando lo trova non lo molla più. Si chiama parassitismo sessuale: il maschio si attacca permanentemente alla femmina per succhiare cibo, in cambio le fornisce la garanzia dell’accoppiamento.

 


Tutti insieme appassionatamente
 

 
Il SERPENTE GIARRETTIERA  preferisce il sesso di gruppo: quando arriva una femmina fino a cento maschi le saltano addosso aggrovigliandosi a palla. Vince un solo fortunato.
In Canada la stagione degli amori di questi serpenti è addirittura diventata  un’attrazione turistica.

 

La vie en rose
 

 
Le SCIMMIE BONOBO  sono “macchine da sesso” e lo fanno almeno una volta al giorno, sia etero che omosessuale, lo fanno in coppia, in gruppo o da soli e per vari motivi: per salutarsi, per rilassarsi dopo una fatica o per risolvere conflitti.
Questa iperattività li rende uno dei popoli animali più pacifici (non sarà, incede, che sono semplicemente sfiniti?).
 

 

Io ballo da sola


 
La LUCERTOLAdi WIPTAIL, ha imparato a riprodursi da sola sviluppando le uova senza fecondazione. Tipica di alcuni rettili, dei crostacei e degli insetti, la partenogenesi è stata osservata anche in alcuni tipi di squali.
Mai tra i mammiferi (anche se le donne …).

e INFINE

L'amore è una cosa meravigliosa

Sisisì quanti modi di percepire e fare all'amore. La natura insegna ma a volte, forse, per gli UMANOIDI sarebbe meglio fare un distinguo.

QUALE?

 
 

Chi di lama ferisce di lama perisce (forse)

“Allora, la sentenza in mano a tre signore. Viene subito in mente la nemesi. Tu, Berlusconi, delle donne ti sei servito, e in malo modo; le stesse donne faranno giustizia.” Giorgio Vecchiato su Famiglia cristiana 15.2.2011

"Caso Ruby – Giudizio immediato  per Berlusconi."

 

Con gioia sommensa, perchè la vergogna per noi donne e uomini 'sani'  è comunque grande, apprendiamo che nel processo al Premier Silvio Berlusconi, fissato oggi  per il  6 aprile dal giudice per le indagini preliminari Cristina Di Censo, donna, ebbene  anche il Collegio giudicante sarà composto da tre giudici donne.

Saranno sicuramente donne adulte, non certo fanciulle ma dimostrano,  insegnano che i valori fondanti della nostra società sono alt(r)i e assai diversi dalle scorciatoie sdoganate e imposte come vincenti con sempre maggiore recrudescenza in questi ultimi due anni di 'primierato' e che queste diverse scelte di vita danno spazio  (anche se spesso con maggiore fatica rispetto agli uomini) alle donne che investono nel sapere e non già sulla loro fragile in quanto caduca, avvenenza.

Nemesis – Alfred Rethel
 

Ba Ba Baciami piccina

 
 
 Ve le presento: sono le  "Real Doll”  bambole di silicone  a grandezza  naturale, finemente lavorate senza tralasciare i minimi particolari.
Sono prodotte dalla   Abyss Creation  una ditta  americana che poi le vende su internet.
Il costo si aggira sui 5 mila euro per il modello base che,  molto democraticamente, è disponibile nelle tre varianti uomo/donna/trans sebbene il  prezzo del modello ‘uomo’ sia parecchio più caro e tocchi i 7 mila euro e non sono riuscita a trovare ragioni plausibili se non un’ulteriore segno di discriminazione tra i sessi.
Il prezzo tuttavia lievita  se il cliente richiede delle personalizzazioni,  ad esempio della bocca,  della grandezza dei seni, della vagina o del pene e chi più desideri ha più li esprima.
Insomma,  come per un ‘ritocchino dal chirurgo estetico, si arriva a sborsare fino a 15 mila euro ed oltre.
L’ultima novità sono i  modelli che nell’acme della passione  gemono e rilasciano delle secrezioni, maschili o femminili a temperatura ambiente (o ambient?).
Lo scheletro è snodabile, in acciaio,  e può tranquillamente assumere posizioni da far invidia al kamasutra.


 
Nell’Italia dei buoni sentimenti però siamo andati oltre: una ditta veneta di San Vendemmiano,  dopo la prima richiesta di un cliente che,  foto alla mano,  ha manifestato il desiderio di ‘clonare’ la sua ‘ex’, ora lavora solo su ordinazione.
I tempi di consegna sono lunghetti  “entro 18 mesi” e come per certi tatuaggi che inneggiano a un nome che non è più quello, potrebbe succedere che prima della consegna la ‘ex’ ordinata sia stata soppiantata da un’altra ‘ex’ e allora che farà il tapino quando si troverà nelle sgradevoli  condizioni di chi ha comprato una macchina, nuova sì, ma al contempo già fuori produzione?

 

 
Pensierino della notte.
 
Nel giorno di San Valentino, questa festa pilotata dal consumismo che inneggia all’Amore e che come tutte le feste, oramai,  l’importante è che ogni anno se ne  ripetano i rituali, forse sarebbe il caso di  ragionare su questa notiziola, sull’incapacità di vivere serenamente la propria solitudine sentimentale, su questo ennesima mercificazione del desiderio di possesso che è alla base della mistificazione dell’altro che non sarà mai nostro e non potrà mai essere come lo vorremmo.
 
A me piacerebbe che l’amore potesse essere paragonato a un’onda del mare che nel suo movimento continuo si allunga a lambirti, si ritrae e poi ritorna e stà a noi, alla perseveranza dei nostri sogni,  farci trovare sempre lì oppure spostarci un poco e restare a guardare serenamente all’orizzonte increspato.

Com'è profondo il mare.

 
 
 

AAA escort (s) :

 

Dal dizionario dei sinonimi:

 

bagascia, meretrice, passeggiatrice, prostituta, donna di malaffare,donnaccia, svergognata, sgualdrina, troia, vacca, zoccola, lucciola, donna di facili costumi, donna di strada, peripatetica, cortigiana, etera, putta, baldracca, battona, ragazza squillo…” 

 

Direi dunque puttane (e sinonimi)  quelle che si trovano sui bordi delle strade e che si incrociano lungo le strade isolate o i vialoni periferici intorno  alle grandi città in genere.
Fino al provvidenziale avvento del web vi era anche una categoria intermedia che ‘passeggiava’ nelle vie del centro, o stazionava davanti ai grandi alberghi e che, per una cifra abbastanza ragguardevole portava il ‘cliente’ in una stanza o in un pied-à-terre.
Ora con i siti internet ricchi di documentazione fotografica basta un clik e ‘l’utilizzatore finale’ fa la sua scelta e  giunge a domicilio.
 
Le escort(s) che forse potrebbero essere parificate alle ex squillo, sono per lo più ragazze molto giovani, assai appetibili e decisamente senza scrupoli con tanto di book fotografico e agente pubblicitario,  che sotto le mentite spoglie di studentesse volenterose, giovani madri vedove,  o semplicemente spinte da desideri di immediata notorietà, in soldoni svolgono anche loro il mestiere più vecchio del mondo con parcelle (non dichiarate e in nero) a molti zeri che svarecchinano il termine rendendolo asettico e quasi elegante ma che continua ad avere nelle sue molte accezioni solo e sempre lo stesso significato che indica:

 

l'attività di chi offre prestazioni sessuali, dietro pagamento di un corrispettivo in denaro.…L'attività, fornita da persone di qualsiasi orientamento sessuale, può avere carattere autonomo, professionale, abituale o saltuarioL'uso del termine non è univoco e a seconda del Paese, del periodo storico o del contesto socio-culturale può includere qualsiasi atto sessuale e qualsiasi tipo di compenso anche non in denaro…”

 

 Ecco perché mi indigno quando volutamente e  in mala fede si vuole fare un rapporto tra l’utilizzo del corpo di codeste  escort (e solo loro perchè le puttane, puttane sono e tali restano) con le battaglie (in questo caso sessuali) delle femministe che rivendicavano la libertà a un rapporto pa-ri-te-ti-co e non subalterno del loro corpo.

 

E visto che  mi piace parlare sempre di me, ritengo che, tenuto fuori il brevissimo periodo del mio matrimonio, rivendico di essere sempre stata una donna libera di scegliere il proprio compagno, ammetto il mio ‘vissuto’  ma siccome non ho mai fatto mercimonio del mio corpo, né sono scesa mai a compromessi ammiccanti non posso accettare che la mia cultura che dal femminismo trae le sue ragioni di coerenza e rettitudine nei confronti nel ‘maschio’  finisca in un grande calderone che per assolvere ben altri comportamenti infangano me e,come me,tante altre donne.

 .

L’amore ( anche quello fisico) è una cosa meravigliosamente coinvolgente ricco di pathos e di incognite e non deve essere mortificato da un do ut des che lo riduce a merce di scambio.

 

 
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era il 5 o forse il 6 febbraio?

Oggi succedeva che, forse,  è nato mio fratello Stefano.
 


Dico forse perchè mia mamma ha sempre sostenuto che fosse nato il 5 febbraio mentre all'anagrafe risulta nato il 6.
 


E da allora io mi avvantaggio e gli faccio gli auguri il 5 e lui, a seconda delle occasioni mi risponde (ma è un gioco ovviamente) che lui è nato il 6.
 

Allora io l'anno successivo, insomma la consecutio non è sempre la stessa, io gli faccio gli auguri il 6 e lui mi risponde fintamente dispiaciuto che
 

"Ti sei dimenticata del mio compleanno!".

Oggi a Roma splende un bellissimo sole non voglio sciupare la giornata pensando ad altro se non che siamo, noi fratelli, noi e le nostre famiglie, vicini e solidali, che – scusate la sdolcinatura – ci vogliamo bene e sopratutto siamo come nostra madre ha fortemente voluto che fossimo.
Sopra ogni cosa persone oneste.

Buon compleanno, Ste' dalla tua sorellina.


 

Il culo, il suo; con rispetto parlando.

Eppure qualcosa mi sento di dire anch'io ma non di moralistico nè tanto meno politico.

Di costume visto che da più parti sorge la voce "il re è nudo".

Bene, ho avuto il senso che la misura fosse colma quando una intercettazione telefonica ricattatoria e piena di astio si chiudeva con:  

"Non pensi, non creda che io…insomma…lui e il suo culo flaccido!". 

(Il Piave mormorò non passa lo straniero). 

Ora, per chi come me e molte altre e altri che vanno in palestra per piacere, per piacersi, perchè si rimorchia, perchè ci si annoia, perchè fà bene alla salute, perchè..perchè… il vero must cui mira qualsiasi disciplina è avere dei glutei (in vulgaris culo) ben tonici. Passe-par-tout i glutei ben sodi. Poi tutto il resto. 

Dunque quell'ultima offesa da parte di una bella giovane donna che sicuramente si prende cura del suo corpo, assume una valenza ancora più violenta e spregiativa :
"lui e il suo culo flaccido".
 

Il re, con la sua maschera senza una piegolina, finta, con i suoi capelli neri e disegnati uno ad uno, imbustato nei suoi blazer, o pietosamente nascosto dai suoi golfettini, eccolo, nudo, satrapo pieno di soldi che non riescono a nascondere il disfacimento del suo
culo flaccido.
 

L'immagine oscena dell'esibizione di questo corpo in disfacimento che diventa cardine di una diatriba assai più profonda, che noi tutti viviamo con grande disagio e apprensione per le sorti del nostro Paese, per me racchiude l'impudicizia e la desolazione di quanto sta succedendo intorno a noi.