Suicidi. Una vera e propria strage perpetrata nel silenzio: nel 2014 il record di
“suicidi di Stato” così come sono stati catalogati.
Suicidi. In due anni, da quando più o meno si è smesso di parlarne, l’aumento dei casi è stato del 125% e l’apice si raggiunge nei mesi di aprile e luglio, ovvero quelli che coincidono con il versamento delle tasse.
Suicidi. Le statistiche dicono che, nell’ultimo anno si sono tolti la vita più disoccupati che imprenditori.
I suicidi economici segnalano un disagio a macchia d’olio volutamente opacizzato e gli esperti ( perché alla fine c’è una pattuglia di esperti per tutto) rivelano che alla radice vi sia un forte senso di ‘esclusione sociale’.
L’ordine degli psicologi, cui taluni malcapitati hanno avuto il coraggio di rivolgersi per un aiuto psicologico, sottolineano : “Noi siamo solo un’antenna, ma la percezione prolungata di una crisi senza sbocco ha aggravato gli aspetti depressivi nelle personalità predisposte.” (anno di riferimento il 2014).
Una disperazione diffusa. Un senso di smarrimento e inadeguatezza ad affrontare il sistema.
La Repubblica di oggi,30 aprile 2015 : Istat, la disoccupazione torna a salire. Tasso al 13%,tra: i giovani sale al 43,1 E ancora : “ Ha eroso e corroso. Sottratto e impoverito. Prostrato e affamato. Tra il 2007 e il 2014, la crisi economica ha sbranato il potere d’acquisto di molti lavoratori e razziato un impiego ai tanti che, tutto a un tratto, si sono ritrovati loro malgrado a spasso.”
Quando è successo che il lavoro è diventato lo specchio delle nostre fragilità?
Se la regina Grimilde scrutando la sua immagine riponeva tutta la sua autostima nella conferma della bellezza , oggi, che l’offerta è sempre più scarna e continua a calare e la domanda esasperata e disperata più pressante, è il lavoro a riflettere l’autostima e la bellezza dei nostri giorni?
Specchio specchio delle mie brame .
Buon 1 Maggio, ‘Stay hungry’!