(non era) un uomo qualunque

” Caro
Non ti ho fatto gli auguri per Pasqua né per Pasquetta
ma quelli per l 25 aprile
pareggiano gli arretrati.
Ti abbraccio stretto con Luca. Take care”

Siamo stati insieme, insieme in case separate ma in perfetta sintonia, senza incertezze per quindici anni.
Poi ci siamo separati davvero e dopo i primi momenti burrascosi quel filo si è riannodato con la profonda sensazione di esserci.

Non è stato lui a rispondere al mio WhatsApp ma la sua compagna.

Ero al parco ed è stato come se tutti gli alberi sopra di me mi si schiantassero addosso, eppure sono rimasta in piedi con la vista annebbiata, lacrime senza singhiozzo.

Come una carezza le parole di un amico di grande sensibilità che mi ha scritto:

“…non serve molto dire in questi casi: ti sono vicino, ma lo dico lo stesso. sono rotture che mettono in crisi in profondità la nostra stessa identità, ed occorrono fasi di lutto lunghe e laboriose per venirne fuori: noi siamo, in fondo, le nostre relazioni e, se ce ne viene meno una di fondamentale, è il nostro stesso io che è messo in discussione.”
Questo è.

Domani mattina sarò forte.

La rosa e il suo profumo

Teniamoci strettistretti io piango ancora un po’.

la ‘resistenza taciuta’

Per decenni il contributo delle donne alla Resistenza non è stato mai adeguatamente riconosciuto, rimanendo relegato ad un ruolo secondario, che scontava di fatto una visione in cui anche la Lotta di Liberazione veniva “declinata” al maschile. I dati ufficiali della partecipazione femminile alla Resistenza si sono basati soprattutto su criteri di riconoscimenti e di premiazioni militari, non prendendo in considerazione i ‘modi diversi’ (le giovani ragazze ‘staffette’ad esempio Ebbero un ruolo strategico nei collegamenti) con cui le donne parteciparono ad essa.
Per questi motivi si parla di Resistenza taciuta.

Ho avuto la fortuna di conoscere alcune di queste grandi donne e di sentirne dalla vivavoce le loro imprese raccontate senza enfatismi e con estrema semplicità: andava fatto ,impensabile per loro chiamarsi fuori.

Una per tutte ma perché ha la caratteristica di essere stata la più giovane deputata eletta al Parlamento.

“Teresa Mattei: (1º febbraio 1921- 12 marzo 2013), è stata una partigiana e politica italiana. Partecipò attivamente alla lotta per la Liberazione con il nome di battaglia di “partigiana Chicchi”. Nel 1946 si presentò alle elezioni per l’Assemblea Costituente, candidata nel PCI, nel collegio di Firenze, venne eletta e fu la più giovane deputata al Parlamento, venne infatti soprannominata “la ragazzina di Montecitorio.”

Nell’ augurarci che queste nostre istituzioni ritrovino dignità e autorevolezza vi regalo un pensiero di Pietro Calamandrei:

“Quel miracoloso soprassalto dello spirito che si è prodotto, quando ogni speranza pareva perduta, in tutti i popoli europei agonizzanti sotto il giogo della tirannia interna ed esterna, ha ormai ed avrà nella storia del mondo un nome: “resistenza”.

Teniamoci strettistrettissimi.

Buon 25 aprile oggi e sempre.

red

le tre ghinee

“Il modo migliore per aiutarvi a prevenire la guerra non è di ripetere le vostre parole e seguire i vostri metodi, ma di trovare nuove parole e inventare nuovi metodi. Non è di entrare nella vostra associazione, ma di rimanere fuori pur condividendone il fine.
E il fine è il medesimo: affermare il diritto di tutti – di tutti gli uomini e di tutte le donne – a vedere nella propria persona i grandi principi della
Giustizia, della
Uguaglianza e della
Libertà”.
Le tre ghinee,Virginia Woolf

hallo look at me
La diversità non può fare paura!
Sally e Rufus al parco.

Una Pasqua serena a tutti voi mentre ci teniamo strettistretti anzi strettissimi 🌹💙

tra presente e passato

Molta genuina allegria ieri nella nostra non numerosa famiglia: il quarto compleanno di Alessiuccia di cui io sono la bis zia, non so se si dica così.
C’era anche Virginia la nipotina figlia di mio fratello che quest’anno è in prima media e molto eccitata perché per il ponte del primo maggio con la scuola faranno una gita a…Parigi, così come ricordo fu per mio figlio.
Parigi è nella nostra cultura, il suo fascino bohemien ha incantato e stimolato artisti e innamorati di tutto il mondo. Come non ricordare il romanzo Notre Dame de Paris di Victor Hugo oppure il film deglu anni ’50 Il gobbo di Notre Dame?
In stile gotico, la cattedrale fu costruita tra il 1163 e il 1344. Una meraviglia!
Mentre scrivo la cattedrale sta andando a fuoco e una guglia è già crollata come parte del tetto: non a opera di attentatori, almeno dal punto di vista della sicurezza questa ipotesi è stata scartata; vi erano invece dei lavori di ristrutturazione in corso da qualche giorno e qualcosa è andato storto. Molto storto.

Notre Dame
(foto la7)

“Non sono gli eventi ma il nostro punto di vista riguardante gli eventi che è il fattore determinante.”

notte
(foto Sherazade, Sally)

Ora Io non so il vostro punto di vista ma le immagini che stanno scorrendo le sto vivendo con grande angoscia, e neppure è la prima volta , perché in questo nuovo millennio che avrebbe dovuto essere foriero di grandi novità (e lo é anche stato), io vedo sgretolarsi tra guerre e indifferenza un mondo che ha dato connotazione al nostro passato.

Teniamoci strettistretti più che mai 🖤

P.S. leggendo oggi i vari blog sull’argomento vi segnalo quello di un amico di Bilbao che ha saputo descrivere tanto bene senza ricorrere a Wikipedia la storia della Cattedrale di Notre Dame:

https://carmacfoto.blog/2019/04/16/paris-ince

continuità

Eccomi a passeggiare mentre Sally corre fiutando tracce nascoste nel ‘mio’ Parco delle Valli dove l’erba è verde e rigogliosa dopo questi ultimi giorni di pioggia che l’hanno rinvigorita, Il mio grande albero e di nuovo fiorito, accogliente.
Questo reblog è la conferma che per fortuna nella natura resiste la sua forza di mantenere la sua vitalità intatta quella che a me sempre più spesso viene a mancare…

https://youtu.be/8eKD7hUSFuk

Teniamoci strettistretti Anzi strettissimi più che mai❤

sherazade2011

Ieri

ieri

Desiderio delle tue mani chiare
Nella penombra della fiamma:
sapevano di rovere e di rose;
di morte. Antico inverno.
(Salvatore Quasimodo)

Oggi

alberoinfiore

C’è un albero dentro di me
Trapiantato dal sole
Le sue foglie oscillano come pesci di fuoco
Le sue foglie cantano come usignoli.
(Nazim Hiknet)

L’inizio di domani

profumo

In me il tempo rimane
Come una rossa rosa odorosa
Che oggi sia venerdì domani sabato
Che il più di me sia passato che resti il meno
Non importa
(Nazim Hikmet)

Un’estate fa …
Adesso dinuovo mare.

blowin' in the wind
Notti selvagge – notti selvagge!
Fossi io con te
notti selvagge sarebbero
la nostra estasi.
Futili – i venti –
per un cuore in porto –
non serve la bussola
non serve la mappa.
Remare nell’Eden –
il mare!
Potessi ancorare – questa notte –
in te!
(Emily Dickinson)

fotografie sherazade – Parco delle Valli, Roma – Veleggiando intorno alle Eolie

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primavere

Quante primavere ?
Una trentina col mio pulcino che compiva 2 anni ed io che per una scommessa con me stessa, miseramente fallita, mi ero tagliata i capelli cortissimi. Quella fu la prima e unica volta ma è un tarlo che da un po’ compare e scompare …chissà.

20190401_180644

“Torno a vederli
fiori di ciliegio
sono già frutti, nella sera.”
Yosa Buson (Haiku)

Buson Yosa (1716 – 25 dicembre 1784) è stato un poeta e pittore giapponese. È considerato uno dei poeti più rappresentativi dell’haiku,

Ciliegi gialli?

(and we’ve got something new
e noi abbiamo qualcosa di nuovo)

Buona settimana! A tutti voi pensieri leggeri, leggere carezze abbracciamoci strettistretti in fondo anche – qui – noi che ci incontriamo siamo la nostra forma di famiglia… o no ?

( a volte sono melensa, lo so)