La poesia a dispetto di tutto

“non comprerei mai un libro di poesie….”

Queste le parole di un ragazzo carino appena laureato in chimica farmaceutica e in attesa di lavoro al parco con il suo cane.

Due giovanissimi poco distante si erano appropriati di una panchina e si guardavano negli occhi tenendosi le mani. Ho pensato ai disegni di Peynet

PeynetOra asserire : ‘non comprerei mai un libro di poesie’  mi ha messo una grande tristezza e nello stesso tempo mi ha fatto sentire privilegiata, ricca.

Piove. Goccioloni lenti battono sul selciato  e penso che anche la pioggia di una giornata qualunque (o di una ‘giornata uggiosa’) trova la sua esaltazione nelle parole di un poeta, Prévert, ‘Barbara’:

Rappelle-toi Barbara   /  Il pleuvait sans cesse sur Brest ce jour-là

Et tu marchais souriante  /  Epanouie ravie ruisselante Sous la pluie

Rappelle-toi Barbara  /  Il pleuvait sans cesse sur Brest…

(E tu camminavi sorridente/Raggiante rapita grondante, sotto la pioggia …)

Penso che un raggio di sole, un’immensa felicità, un urlo di dolore, il nulla, tutto in natura,  porti alla poesia e  alla musica,  che ogni nostro sentimento possa essere espresso attraverso l’arte, non importa se noi arriviamo secondi, nulla muta al nostro sentire anzi lo arrichisce.

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Necropoli di Tarquinia

Si possono amare i cantautori, i grandi compositori di musica  senza rendersi conto della poesia dei loro testi del fraseggio degli strumenti, delle note che si susseguono?

Si può intraprendere un viaggio in Turchia (e così per ogni angolo del mondo)  senza conoscere (o non leggere prima) i versi  di Nazim Hikmet, ‘I tuoi occhi’:

‘I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi  /  Così sono d’autunno i castagneti di Bursa
le foglie dopo la pioggia  /  e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.’

Viaggiare attraverso la nostra Italia e riconoscere il paesaggio nei versi di Pablo Neruda:

‘Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,  /  assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.

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Pablo Picasso

Sprofondare nella solitudine, e non sentirsi addosso i versi di Hermann Hesse

’Quando mi dai la tua piccola mano
Che tante cose mai dette esprime
Ti ho forse chiesto una sola volta
Se mi vuoi bene?
Non è il tuo amore che voglio
Voglio soltanto saperti vicina

E che muta e silenziosa
Di tanto in tanto, mi tenda la tua mano.’

Avere fame d’amore, come un ‘Eden’ forte e dirompente della ‘mia’ Emily Dickinson

Vieni adagio – Eden!

Labbra non abituate a Te –
Timide –  suggono i tuoi Gelsomini –
Come la languente Ape –

Che raggiunge in ritardo la rosa,
e nella sua camera ronza –
valuta il nettare –
Entra – e nei Balsami si sperde.

Dunque perché dire a priori che la poesia ci è estranea quando, anche a nostra insaputa,  ci imbeviamo di poesia  guardando negli occhi una persona cara prendendole una mano, accarezzandole i capelli, sfiorandola con un piccolo bacio sussurrandole  ‘Ti voglio bene’, diventiamo noi stessi Poesia?

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La crostata della Memoria

Roma, simbolo universale della cattolicità, in realtà è una città anche ebraica. Da più di duemila anni vive qui una comunità, la più antica, di ebrei della diaspora e non come ospite ma parte integrante della vita, della storia e della cultura di questa città. Senza la loro presenza Roma non sarebbe più la stessa.

Persino la tradizione gastronomica più antica e verace che unisce la cucina giudaico-romanesca ne risentirebbe. Niente più passeggiate fino al Forno del Ghetto per andare a comprare la crostata di ricotta e visciole, così amata dai tutti i romani che amano cenare in uno di quei ristorantini senza tralasciare le squisite polpettine al sedano che le insaporisce al posto del parmigiano essendo vietato mescolare carne e latte (parmigiano).

Il pane, ne vogliamo parlare?,  che  ha un posto speciale nella tradizione culinaria ebraica poiché considerato pietra miliare dell’alimentazione, quindi fondamento della vita, e che  richiede speciali benedizioni quando si consuma. Il pane del sabato si chiama challah e  di norma si prepara in casa e portarlo in tavola è una festa.

Io vorrei quest’anno ricordare e raccontare gli orrori dell’Olocausto attraverso il ‘piacere’ delle piccole cose quotidiane che dovrebbero fare da collante tra le genti e niente unisce di più del rituale del cibo. Il piacere dello stare insieme, del condividere l’ospitalità.

L’Olocausto ci ha restituito brandelli di uomini e donne, pochi bambini, scheletri baudelaireiani occhi affamati.

Ricetta originale della Crostata di ricotta e visciole (6 – 8 persone)

400 g farina;  240 gr di zucchero;  200 gr.di burro;  4 tuorli d’uovo;  scorza di limone;  un pizzico di sale,  400 gr di ricotta di pecora;  2 uova intere; 2 cucchiaini di sambuca o rum; 350 gr. confettura di visciole.

per la frolla:
400 g di farina;  200 g di zucchero;  200 g di burro;  4 uova, solo i tuorli; scorza di limone;
sale.
Preparare la frolla con gli ingredienti sopraelencati, farla riposare
per il ripieno:
400 g di ricotta romana di pecora; 140 g di zucchero; 2 uova ;2 cucchiai di sambuca o rum , a piacere; 1 barattolo di confettura di visciole, 350 g circa

Mescolare insieme tutti gli ingredienti per la crema di ricotta fino ad ottenere una crema perfettamente liscia.         Con parte della pasta frolla rivestire il fondo e i bordi di una tortiera (diametro 26 cm), fare uno strato di confettura quindi versarvi sopra la crema di ricotta. Con la pasta rimasta ricavare, con l’aiuto di una rotella dentellata, le strisce per la copertura.        Far cuocere la torta in forno a 170°C per circa 1 ora quindi aspettare che sia ben fredda prima di tagliarla e servirla spolverata di zucchero a velo.

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Il cielo cade – Negli anni della seconda guerra mondiale, due sorelline orfane vivono un’infanzia felice presso una villa toscana, insieme agli zii ebrei tedeschi, Katchen e Wilhelm, lo zio cugino di Albert Einstein, che le hanno prese in custodia. Nell’estate del 1944 arriva nella villa l’’esercito nazista e i soldati trucidano tutta la famiglia lasciando loro vive perché ‘non ebree’. Questo non essere ebree e sprezzantemente  ‘vive’ ha segnato la loro vita.

Queste due bambine di allora, morta la loro mamma di parto ed essendo mio nonno e loro padre grandi amici, furono accolte in casa e cresciute fino a sei anni da mia nonna con mia mamma e le mie due zie.  Oggi sono le uniche persone care della mia famiglia – di quella generazione – ad essermi rimaste e in questi giorni Lori sta, come sempre tutti gli anni, girando l’Italia a raccontare il suo Il cielo cade che è anche un libro ripubblicato da Sellerio Editore.

Per non dimenticare, insieme.

Ricette d’amore

Una ricetta ‘al bacio’ 

Ponete nella terrina del cuore un pizzico qb di follia, aggiungete a piacere qualche parola appena sussurrata, come farina attraverso il colino,  amalgamate con 2 al massimo 3 carezze tra i capelli, indugiate con una leggera pressione dietro la nuca, controllate che gli ingredienti si fondano pur mantenendo la loro fragranza,  ponete cura a che il tremore interno non vi renda goffi,  sorridete con gli occhi dell’anima, attraverso il ventaglio delle ciglia. Adesso il più è fatto e allora cominciate a gustarne lentamente il sapore, con un intimo guizzo di fiamma, non lasciate assolutamente riposare .

Il bacio, dice la qui presente,  l’Artusina  dell’amore,  è fragranza appetitosa sulle  nostre labbra. Leggero e delicato amche solo di sfuggita  non dovrebbe  mancare mai. Il bacio notoriamente non ingrassa, tuttaltro!,  è terapeutico, ridona energia e aiuta il ‘sogno’ tranuillo.

 Sapore di bacio. Che buon sapore.

Bon Appétit!

locandina

 Bon Appétit è anche un film grazioso di David Pinillos definito ‘una commedia romantica tra amori e dissapori’  che ho visto in un giorno piovoso di qualche anno fa e che mi fece sorriredere. Racconta l’educazione sentimentale di Daniel, un giovane basco che trova la prima importante esperienza di lavoro in un ristorante d’alto rango di Zurigo, con cuochi di ogni nazione e una sommelier, Hanna,  tedesca innamorata del titolare. Le scelte nella vita sono sempre difficili e dal risultato incerto. Anche per Daniel, ma imparerà a scegliere.

come spada di ghiaccio

“ …Quando il quarto uomo indica cinque minuti di recupero Mancini si alza dalla panchina per protestare; Sarri lo affronta e, come dirà poi Mancini con la conferma dello stesso Sarri, lo apostrofa dandogli del

«frocio» e del «finocchio». Questo avviene nella partita Inter-Napoli di domenica scorsa.

Non seguo il calcio se non di rimbalzo ma questo episodio nn poteva passare inosservato.

Per una distorsione professionale tutta mia e per quel minimo che comporta vivere all’interno di una comunità fatta di persone con esigenze e obiettivi tanto diversi ma sempre frutto di un comune denominatore ( la realizzazione di sé e  – azzardo – la ‘felicità’) seguo gli accadimenti politici non precisamente quelli criptici di economia ma piuttosto di diritti che si inseriscono nel tessuto sociale collettivo.

Nello specifico tra le prime pressioni che risalgono alla fine del secolo scorso, il Novecento, le comunità omosessuali finalmente hanno potuto, seppure timidamente e con sempre grandi pregiudizi, venire allo scoperto tant’è che dalla segregazione e dall’anonimato – oggi – sono in grado di chiedere venga riconosciuto il loro status di coppia e dunque gli usufruire di uguali servizi e diritti delle coppie canonicamente riconosciute uomo-donna…

Ma lo Stato italiano nicchia e tra un no e un ni  dopo avere abortito le leggi prima sui ‘Dico’ e poi sui ‘Pacs’ adesso si sta dilaniando con un balzo in avanti sulla ‘step child adoption’ (cazzo, detto all’italiana! ma che cazzo ci vuole a parlare italiano?) cioè azzerando il pregresso il Parlamento sta discutendo sul’adottabilità dei figli di un solo membro del nucleo.

E mentre il Governo gioca di fioretto e rimanda all’infinito  ecco che ricompaiono le ormai desuete bollature di frocio e finocchio.

Avrei preferito sorvolare ma proprio oggi Leggendo tra la posta il modulo che mi è arrivato dalla mia Social Security americana leggo :

“Benefits for same-sex Couples”     Traduco: ‘Una recente decisione della Corte Suprema riconosce su tutto il territorio il matrimonio tra coppie dello stesso sesso. Invitiamo dunque a contattarci per definire se essi o i loro figli abbiamo diritto all’Assicurazione o possano farne richiesta con altre modalità’.

Questo succede negli Stati Uniti e la domanda che mi pongo è:

“Ma come mai anche in questo caso da esterofili filo americani quali siamo, una volta tanto non prendiamo esempio?”

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Cavoletti, oggi il freddo che persiste nel nostro condominio  (mistero doloroso) mi rende puntuta come la spada di ghiaccio fatta dalla pipì del Barone di Münchhausen  quando dall’albero uccise l’orso!

Take another shot of courage

http://eagles.com/news/266763

Glenn Frey.

“Detroit nel 1948, aveva conosciuto Don Henley a Los Angeles nel 1970 e insieme formarono gli Eagles . Autori di grandi successi internazionali come Hotel CaliforniaTake it easy, di cui era la voce principale, e Tequila Sunrise

Da solista aveva pubblicato cinque dischi e il brano The heat is on della colonna sonora di Beverly Hills Cop fu una grande hit nel 1984;  ed era comparso come attore in Jerry Maguire.  Bisogna sottolineare che seppure caduti un po’ nel dimenticatoio, Gli Eagles sono tra i gruppi di maggiore successo della storia della musica, con il loro country rock  poiché hanno venduto oltre 150 milioni di dischi nel mondo mentre con la raccolta Their greatest hits (1971-1975) sono al secondo posto nella lista degli album più venduti della storia, dietroThriller di Michael Jackson. “

Io ero gia ragazza quando fui folgorata dalla chitarra di Frey in  Hotel California ( e chi se ne frega se la rivista Rolling stone l’ha classificata al 49esimo posto) questa canzone e tutte le sue implicazioni personali  è stata e resta fissata nel mio cuore e nei miei ricordi più belli di una estate ‘di fuoco’ e non vi è anno, davvero, che in modo scaramantico io non inizi la nuova stagione senza sentire e risentire questa canzone nell’abitacolo della mia macchinetta indietro nel tempo,  verso un nuovo sole a cui mi affido.

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Ma vi è un’altra canzone che mi è cara e che sento adattarsi a questo momento di maliconia, stavo dicendo di dolore ma un artista che ci lascia non può mai provocare dolore semmai un attimo di smarrimento perché infine lui resta in tutta la sua essenza e sta a noi preservarla.

Questa canzone e Tequila sunrise.

“Take a another shot of courage

And wonder why the right words never come 

You just get numb ..”

Sesso e amore

 

“L’amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta il sesso può suggerire delle ottime domande”.   Woody Allen

UNO A 17 punti = GINNICO
“Per voi il sesso è la migliore ginnastica che esista. E’ l’unico “sport” che vi dà intense emozioni senza comportare rischi (del tipo parapendio, rafting..)
Nella vostra concezione di benessere il fisico è predominante: quando il corpo è soddisfatto lo è anche la mente…”

“Il sesso è l’arte di controllare  la mancanza di controllo” P. Coelho

TRA 18 e 33 punti = BENEFICO

“Il sesso per voi è un meraviglioso modo di tenervi in forma: è una ginnastica che tuttavia deve coinvolgere anche lo spirito Infatti la forma fisica che sognate è uno stato di grazie che fonda corpo e spirito pur non disdegnando un corroborante piacere.”
(risisi evvisa il corroborante piacere: una seduta di palestrina e una sdraiata (?) tutta sesso).

“La differenza tra l’amore e il sesso è che il sesso allevia le tensioni e l’amore le provoca.” Woody Allen

OLTRE 33 punti = MAGICO

“L’erotismo per voi è un gioco sottile, uno scambio complicato. Non siete portati a pensare che tenga fisicamente in forma e non credete abbia un ruolo nel benessere, mentre siete certi che una buona intesa sessuale sia segno di benessere di coppia.”

 

“Dunque il sesso come fonte di vita e la vita come riproduzione dell’armonia. Il gesto sessuale, come gesto di creazione dove non ci si impiglia, come da noi, in nascite o aborti, ma dove in un punto si celebra il senso del cielo, della terra e delle diecimila cose che in composta armonia abitano il cielo e la terra. Perché noi occidentali crediamo nelle stelle e negli oroscopi che cadono dalle stelle e abbiamo dimenticato che i nostri gesti lenti, agili o violenti modificano le stelle, il loro equilibrio, la loro luce, il loro giro? Il gesto dell’uomo crea armonia o disarmonia nell’universo e il nostro sesso, da gesto che compone, può diventare dissolvenza non tanto di noi, ma del cosmo che non ci ignora.”    Umberto Galimberti

Amarti m’affatica (mi svuota dentro)

Ancora in clima post natalizio – solidale ai più – rimugino un drastico taglio al grass-etto  superfluo.

La dieta, certo aiuta. Niente cappuccio e cornetto, niente cioccolatini dopo cena, niente di niete fino almeno a Pasqua.

Per fortuna dal parrucchiere  la soluzione  mi giunge con un articolo  niente male :  “Sesso: ginnastica o magia?” dove apprendo esultante che, nell’ordine, variare le posizioni stimola il desiderio e mette in moto più muscoli, che il sesso stimola la produzione di testosterone, ormone che protegge le coronarie dal rischio d’infarto e agisce da ottimo antidepressivo (ci mancherebbe altro!). ah scordavo, con  un ‘semplice’ bacio si raggiunge una frequenza cardiaca che è ideale per il cuore.

Dunque se riducessi la palestrina a vantaggio di…? devo ragionarci un  un po’.

 Intanto facciamo insieme questo test. Cominciamo a metterci in tuta da lavoro…baby doll, 3 gocce di Chanell n.5 mentre  per voi signori uonimi una raccomandazione importante:  niente calzini o boxer con i pesciolini rossi ma sopratutto

Valga per tutti! che nessuno storca il naso e siate invece ‘collaborativi’ !

La vostra personale soluzione al test la pubblicherò sabato!

1.  I preliminari sono indispensabili per…    a) accendere il desiderio;  b) rendere più lungo e divertente l’incontro;  c) capire i gusti del partner:   

2.  Dopo un inontro d’amore davvero ‘riuscito’ ti senti:     a)Profondamente calma/o;  b) svuotata/o, stanca/o;  c) piacevolmente su di giri; 

3.  Sperimenti nuove posizioni del Kamasutra per…     a)provare nuovi piaceri;  b) combattere la noia;  c) curiosità;

4.  I rapporti ssuali molto frequenti possono provocare…     a) stanchezza fisica;  b) un calo di desiderio;  c) un gran benessere; 

5.  Una donna un po’ depressa dovrebbe:     a) trovare un amante più giovane di lei;  b) cambiare compagno;  c)                vivacizzare il rapporto; 

6.  Qual è l’uomo  più bravo a letto?       a)  quello che ha collezionato molte donne;  b) uno pseudosessuologo; c) un “buon selvaggio”; 

7.  Non da soddisfazione fare sesso quando…     a) si è di malumore;  b) si ha fretta;  c) non ci si sente fisicamente bene

8.  Tra le lenzuola è peggio sentirsi:      a) annoiate/o;  b) trascurate/o;  c) criticate/o.

PUNTEGGIO

  1.  A=3   –   B=0   –   C=6
  2. A=3   –   B=6   –   C=0
  3. A=0   –   B=6   –   C=3
  4. A=3   –   B=6   –   C=0
  5. A=3   –   B=0   –   C=6
  6.  A=3   –   B=0       C=6
  7. A=6   –   B=3   –   C=0
  8. A=3   –   B=6   –   C=0

Dietro quelle sbarre

 

“Un elefante si è accasciato a causa di una colica renale all’esterno del circo Ronny Rolley nella zona di Bocce a Roma.

E’ stato trovato dagli inservienti e soccorso da tre squadre di vigili del fuoco accorsi con una gru per rimetterlo in piedi.”

Elefante

Quale altro essere è prigioniero dietro le porte sprangate  in quel grande tir bianco?

Cosa si insegna ai bambini portandoli  a divertirsi sulla loro pelle? E’ tutto talmente anacronistico oggi che con un click tutto è possibile.

Cosa può esserci di più innaturale, diseducativo  e tragico di un pachiderma accasciato al suolo, sull’asfalto, in preda a una colica renale dovuta probabilmente al freddo e ai piccoli spazi in cui è recluso? Ho sempre provato tristezza per questi esseri dignitosi ammaestrati a brutta copia umana.

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Le Cirque du Soleil

Raccoglimento

Turn your lights down low
And close your window curtain
It’s been a long long time
I kept this message for you girl
But I seems I was never on time
Still I wanna get through to you
On time on time ….

Abbassa le luci al minimo
E tira la tenda alla finestra
Oh lascia che la luna venga a risplendere ancora
Nelle nostre vite
E’ da lungo lungo tempo
Che serbo questo messaggio per te, ragazza
Ma sembra che io non sia mai stato puntuale

 

Oggi 6 gennaio ci lasciamo chi più chi meno un lungo momento di euforia.
Non indaghiamo. Ognuno di noi ha vissuto queste Feste come ha voluto e potuto, in grande caciara o in solitudine, con un senso di pace o con un profondo senso di abbandono acutizzato da suoni, colori e voci.

Vi dedico questa canzone : “Turn your lights down low” ( e Bob Marley è uno che se ne intendeva su tante cose) .

Riponiamo gli addobbi natalizi e iniziamo l’anno con un sorriso ma con determinazione perchè, suvvia, per citare ( e mi piace citarlo spesso !) un altro dei miei amori Ernesto Che Guevara :

“Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza.”

proprio come di intitola la lunga biografia che di Lui ha scritto Paco Ignacio Taibo II quando apre così : “Una storia di gesta eroiche e di piccoli gesti quotidiani. La storia di un mito e il ritratto di un uomo, vagabondo, temerario e romantico, un uomo convinto che «bisogna essere duri senza perdere la tenerezza».

Buon anno mie care amiche e amici di penna, Vi lascio con una mia immagine ‘casalinga’ visto che ancora siamo senza riscaldamento e il freddo si fa sentire, eccome!

Siberia

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Per tante ragioni,  mancati versamenti di taluni condomini, certamente per gestione a dir poco maldestra dell’amministratore, Il mio piccolo condominio (4 piani per 3 appartamenti a piano,  è dal 3 dicembre al freddo ed aggiungerei – in questi ultimi giorni – al gelo.     ‘Pare’ che senza preavviso l’Italgas ci abbia interrotto non solo il servizio ma non ce lo riattivi, questo è certo, perché “clienti insolventi e non affidabili!”

Italgas avvalendosi del  nuovissimo, fesco fresco, decreto xxy ha facoltà di interrompere e NON riattivare il servizio peer morosità ma è andata oltre mettendoci  in una black list di cattivi pagatori sicchè soltanto in data 24 dicembre si è trovato un nuovo gestore disposto a darci la fornitura.

Tempi di riallaccio da parte dell’Italgas per consentire al nuovo gestore di fornire il gas metano 10 giorni lavorativi e previo ottenimento di  nullaosta di ‘terzi’  valutato in 90 giorni.          Quest’ultima formuletta mi ha messo in grande allarme e – ovviamente – con le feste di mezzo non ho avuto lumi.         I semplici 10 giorni lavorativi significa non prima del 10/15 gennaio, sperando  che tutto vada per il meglio sulla clausoletta sibillina dei 90 giorni dei terzi (immagino Italgas dalla quale però abbiamo sempre in data 24 dicembre ottenuto conferma di avvenuto pagamento e cessazione di morosità.)

Per il momento utilizziamo con grande parsimonia due termosifoni ad olio e borse dell’acqua calda comprate all’uopo.

Luca

Sally mi guarda

Aiuto

MI chiede aiuto

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Vi assicuro che non è affatto piacevole mentre  cerco di vedere almeno un lato positivo nella mia pelle del viso bella bianca e tesa, il naso che tende al gocciolio, e le guance  arrossate che mi erano valsero quando  ero molto piccola e vivevamo a Torino il soprannome di Pumin ovvero meletta.      Riprende a gocciolare il naso….mannò sono lacrimucce che neppure riescono a scendere del tutto perchè stringo le labbra e penso alla voce di mia nonna che mi avrebbe ripresa :

“Pumin…Pumin… ma che sono questi piagnistei!”

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Brindiamo…