lo sapevate che…

… il cocomero arriva da lontano?

“La sua storia si intreccia con una storia altrettanto lunga e affascinante. È il frutto commestibile di una pianta dell’Africa tropicale, coltivata già all’epoca degli antichi Egizi. Questi credevano fosse  magico, originato dal seme del dio Seth, e lo seppellivano nelle tombe dei faraoni affinché lo gustassero nell’aldilà.
Ne sono testimonianza le numerose rappresentazioni nelle tombe.
Viene citato perfino nella Bibbia, dove gli Ebrei, assetati nel deserto del Sinai, rimpiangono i frutti succosi e rinfrescanti mangiati in Egitto.

 In Italia, poi, il cocomero/anguria arriverà intorno al 1100, a seguito delle Crociate, ma i nobili già lo conoscevano con il nome di angóurion. ”

E adesso alcuni consigli rivelatimi da un ‘cocommeraro’  casertano per riconoscere un buon cocomero dolce e succoso.

Anguria

L’ascultazione (dica 33 😁)

Si tratta di un gesto per veri intenditori, ma in effetti «bussare» sulla buccia di un cocomero  per capire se è maturo  è un buon metodo . Se il cocomero restituisce un suono sordo, è il momento di mangiarlo altrimenti passiamo a quello successivo anche se il mio metodo,  quando tutto è detto,  è quello di rivolgermi con aria pietosa al mio fruttarolo lasciando a lui l’onere della scelta.

Proseguiamo.

La forma

Il cocomero maturo ha una buccia dura e simmetrica, priva di ammaccature o rientranze. La presenza di protuberanze o tagli potrebbe indicare degli errori in fase di coltivazione: per esempio, il fatto che il frutto abbia ricevuto quantità irregolari di sole e di acqua

 Il colore

 Il colore deve essere verde scuro e opaco, non brillante. La buccia lucida sta a indicare che è ancora acerbo

Il peso

Un cocomero maturo è pieno d’acqua, dunque è molto pesante rispetto alle sue dimensioni. Se siete indecisi tra due frutti della stessa grandezza, provate a sollevarli e scegliete quello che pesa di più: sarà sicuramente il migliore

La zona d’appoggio

Un piccolo segreto è controllare la zona d’appoggio, cioè il punto i cui il cocomero appoggiava a terra durante la crescita. Quest’area dovrebbe essere giallognola: più è scura, più l’anguria è maturata al sole, più è chiara più invece il frutto è rimasto acerbo.

Il cocomero a fine cena da il senso dell’estate ma mangiare a morsi una fetta di cocomero bene ghiacciata è una vera libidine da brivido,  altro che Nove settimane e mezzo!

… Ma che dire del cocomero a tocchetti in una macedonia gustata in riva al mare?


(foto sherazade)

28° mentre scrivo mezzanotte è passata da un bel pezzetto tuttavia a dispetto del caldo…

teniamoci strettistretti anzi strettissimi 🌹 Let’s dance !

PS: Vi suggerisco di ascoltare fino in fondo questo brano musicale perché lo troverete davvero molto coinvolgente 🍉🍉🍉 .

Una giornata al mare

Si parte. La calura romana e micidiale!
20190619_163039

L’ingorgo sul raccordo non è una novità ma per fortuna il tragitto è breve anche se spiaggia e mare non sono effettivamente da sogno Tuttavia La battigia ancora intatta e la spiaggia non ancora invasa sono piacevoli..
20190619_101813

Il pomeriggio si conclude presto per timore di scottature con una visita alla pescheria perché avevo in mente una saporita impepata di cozze per cena
20190619_203201

Un piatto difficile da mangiare senza sporcarsi le mani e senza tovagliolo appoggiato sul petto ma una ricetta facile da preparare, veloce, economica e gustosa. Due le accortezze: scegliere cozze freschissime e pulirle accuratamente. In pentola, rigorosamente in ordine di apparizione, ecco i protagonisti: olio, aglio, cozze, vino bianco, pepe o peperoncino , pomodorini e prezzemolo a piacimento. Senza dimenticare le fette di pane abbrustolito da “pucciare” nel sughetto!

In una padella dai bordi alti fare soffriggere 2 Spicchi di aglio con un peperoncino dico io- quando l’aglio è ben colorito aggiungere una spruzzata di vino a seguire le cozze e sopra i pomodorini sminuzzati in buona quantità;
fare cuocere a fuoco alto fintanto che le cozze saranno schiuse poi abbassate il fuoco lasciandole insaporire ancora almeno 5 minuti.
Assolutamente non aggiungete sale perché basterà quello dell’acqua di mare che rilasceranno le cozze.
Mettete in ogni piatto fondo una fetta di pane casereccio abbrustolita e chi lo gradisce una strofinatina aggiuntiva di aglio, prezzemolo fresco e profumato il tocco finale!
Il vino bianco come potrebbe essere Fiano di Avellino o un Vermentino ben freddo completeranno il tutto…
Pazienza per gli astemi!

Quale canzone Potrebbe venirmi in mente se non quella che ha dato il titolo al post cantata però da Daniele Silvestri che le dà un tocco di maggiore leggerezza, senza che me ne voglia il maestro Paolo Conte.

Guardiamoci negli occhi discorriamo di quello che ci piace e poi e poi prima di lasciarci…

Teniamoci strettistretti Anzi strettissimi 🌹

Amarsi un po’

Domenica in giardino.

20190609_103725

Il cornetto di pasticceria il cappuccino con il caffè quello che mi piace i giornali che al contrario dicono tante cose inquietanti che non mi piacciono e tuttavia Io respiro coscienziosamente insieme all’ afa che avanza tra il cinguettio debole degli uccellini appena schiusi (Ebbene sì anche in una città ormai mefitica e inquinata come Roma la natura mantiene con forza i suoi ritmi).

20190607_100331

…amarsi un po’

Buona Serena domenica a tutti voi mentre ci teniami strettistretti Anzi strettissimi🐶

post scriptum: vi lascio x qualche
giorno… 🏝🏖🏜

Desperate House Wife ?

Ho imparato a scrivere i miei racconti mentre facevo la casalinga. E da lì in poi non mi sono mai fermata.
(Alice Munro, Premio Nobel)
Purtroppo non sarà il caso mio!

Buongiorno!

La colazione, la mia colazione, è un momento di pace, lo è sempre stata anche quando anziché mettere la sveglia alle 7:30 l’inverno quando è ancora buio e il mio piccolino si svegliava sempre mugolando la giornata cominciava mezz’ ora prima con una buona colazione consumata con calma.

Adesso c’è lei il parco la passeggiata i giochi le conversazioni scambiate allegramente ma a volte con qualche imprevisto perché i cani come i bambini giocano e litigano e a volte si fanno male…

20140502_113112

Ecco! Vi sto aspettando e per voi ho in serbo una cenetta leggera che spero vi piacerà.

https://flic.kr/p/25idPYy

Polpette con mele al curry (4 persone)
300gr macinato (io mescolo manzo e maiale)
1 mela grossa o 2 piccole
2 tuorli d’uovo
1/2 bicchiere di vino bianco o aceto balsamico allungato, pangrattato (o farina 00)

Preparazione
Sbucciare la mela e tritarla finemente in una terrina unendo la carne, i tuorli, un cucchiaio di curry, un pizzico di sale e se l’impasto vi sembra un po’ lento anche un cucchiaio di pangrattato.
Formate delle piccole polpette rotonde infarinatele, mettetele in una padella antiaderente con un filo d’olio. Quando saranno dorate bagnatele con il vino o il ½ bicchiere di aceto balsamico (meglio a mio avviso), coprite e fare cuocere a fuoco molto basso x almeno 15 minuti.

Servite le polpettine ben calde con il loro sughetto sopra un lettuccio di riso cotto se vi piace con l’aggiunta di una manciata di piselli freschi.

Le ricette inventate (la mia prende spunto dagli ingredienti del pollo al curry) spesso sono semplici e gustose. A voi l’ardua sentenza!

Buona settimana a tutti voi mentre ci teniamo strettistretti Anzi strettissimi ❤🍷🍷🍷🍷🍷