Cardamomo, rughetta, peperoncino, e poi la mandragola, il coriandolo e lo zenzero. Gamberi, gamberetti, molluschi.
Sono, alcuni ingredienti nostrani considerati magici facilmente reperibili utili per irretire gli incerti, favorire gli incontri amorosi, rinverdirli, renderli paradisiaci, indimenticabili.
Per queste leccornie, non serve il salone imbandito del castello, né le stregonerie del mago Merlino, questi elementi sapientemente dosati nel cibo, o cibo essi stessi, ve lo ripeto, (e spesa relativa) rinvigoriscono passioni un po’ sopite dal quotidiano trascorrere del tempo, rendono arditi i principianti, garantiscono ossignur!! sì, un dolce morire e, mal che vada, non si resta con l’amaro in bocca.
Tralasciando le scene ad effetto del corpo cosparso di nutella, o di candida panna montata a coprire angolini di per sé già nascosti, si può organizzare senza troppa fatica una vera cena sicuramente appetitosa e poi… si recita a soggetto.
Che fare? Da attenta buongustaia ed eterna principiante dei fornelli io proporrei :
centro tavola di fiori freschi non profumati.
– antipasto di avocado (due metà) leggermente svuotate e coperte da una noce di caviale, servito in una coppetta con ghiaccio tritato
a seguire:
– spaghettini integrali conditi con pomodorini, pecorino e abbondante rucola che dagli antichi Romani, era considerata un potentissimo afrodisiaco
– 6 gamberi saltati in padella con due foglie di alloro sfumati insieme a mezzo flute di champagne che farete evaporare fino a renderlo cremoso et voilà un secondo stuzzicante e leggero.
Dopo un piccolo intervallo di densi silenzi inframezzati da morbide parole sapientemente dosate, per chiudere in bellezza proporrei
una mousse (non sorbetto!) al limone abbellita da coriandoli di limone candito.
La bottiglia di champagne ben ghiacciato, per me Veuve Clicquot tra i preferiti, luci soffuse, qualche candela profumata, un pizzico di allegria perché seduzione e amore si nutrono anche di vitalità si aspetta la Mezzanotte senza bisogno di tuffarsi in un locale pieno di gente, rumoroso più che gaio, non me ne vogliano i giovani e le grande comitive. Non me ne vogliano i single impenitenti o di ritorno accoppiati per l’occasione, non me ne voglia nessuno. Anche soli si può stare in buona compagnia se impariamo a conoscerci ed amarci poco poco che sia.
Buon fine anno! Un nuovo promettente 2018 carissimi tutti e, come diceva quel geniaccio di Ennio Flaiano:
“Coraggio che il meglio deve ancora arrivare”.