Diamoci un taglio

 

 

 

Giaculava Emilio Fede mentre malauguratamente incappavo davanti a un televisore,  che quest'anno "niente chiome leonine"

isolana

piripì piripì "…ma acconciature 'eleganti' ..tipo il caschetto bruno della ministra Mara Garfagna"!!!

E poichè io un taglio lo avevo dato la scorso settimana, niente caschetto ma taglio militare, mi sono lasciata andare ad un sospirone di sollievo:

 

e...nuovo taglio

Non voglio proprio allinearmi alla ministra. No e poi No!

E comunque posso sempre metterci un'altra faccia 'abbronzatella'.

 

una maglietta

Torno presto e grazie di   per l'affetto e gli AAAuguri.

A voi come la va?

 

una giornata al mare (sola senza pensieri)

 

 

Eccola! Si avvicina, si offre timida e grandiosa. La ‘mia’ PONZA

 

Lentamente faccio ‘capoccella’. Cominciano, stanno per cominciare le vacanze.

 

 

All’ultima curva , appare in attesa la piccola casetta dei sogni estivi. Un nido via dalla folla festaiola inghingherata alle otto del mattino.

 

 

 

 

Un buon sonno e affacciata guardo i fiori e la distesa del mare che aspetta.

 

 

 

Mi sento proprio bene, in grande sintonia con il paesaggio.

 

Le gambe si distendono, i  piedini  si allungano a toccare un’acqua così limpida da sembrare inesistente se non fosse per la sua freschezza.

 

 

 

 

La giornata vola leggera mentre le ore si sfaldano al sole. “Cotta”, accaldata, una Pina Colada…
Nel silenzio rotto dal frinire delle cicale, e rondini e gabbiani indistinguibili ghirigori in movimento nel  cielo, un sorso dopo l’altro,  mi fondo con il tramonto.

 

 

                                                                  

E se qualcuno si preoccupasse della piccola Sally-ina…eccola, vispa e arzilla, indistruttibile, lo stambecco di seggiole e divani anche lei un po’ provata dal caldo.

 

 

 

NOTE dell’autrice – Queste foto non sono che la prova provata delle prove generali che si sono svolte qualche settimana fà e che (ri)propongo a chi di voi tra qualche giorno, passando, gentimente e con affetto (perchè no) si chiedesse:

 

“…ma… dove sarà finita la “sherina?”

 

 

Dimenticavo.

A Giorni sarà il mio compleanno e mentre vi offro  un bel mazzo di fiori,  aspetto i vostri auguri perché, nonostante gli anni si sommino e si sommino, il mio compleanno rimane una festa che mi piace ricordare con una bella torta,  qualche bottiglia di ottime bollicine italiane e tante risate.

 

 

 

 

Cin Cin Cin à bien tot mes ami(e)s

 

 

 

MEA culpa dell’autrice – Ebbene sì, il mio super ego spropositato ebbe origine propbabilmente quando cuore di mamma ebbe l’idea di fotografarmi tutta nuda nella fioriera.

 

 

 

 

 

,

Pina Colada.. mi amorrr (un'altro!)

 

 

 

 

Vamos a la plaja (oh oh ohh)

 

 

 Questo cocktail va preparato nel blender (frullatore) con ghiaccio a cubetti. Inserire gli ingredienti nel blender e frullare. E' importante evitare di far sciogliere completamente il ghiaccio e di farla diventare una minestra: perchè una pina colada sia fatta bene bisogna sentire in bocca i rimasugli del ghiaccio. Al posto del latte di cocco si usa spesso la batida di cocco che non va a incidere sul suo sapore bensì si limita ad alzare il livello alcolico del cocktail. Va servito nel tumbler alto. Decorare con una ciliegia o uno spicchio d'ananas.

 

·       3/10 di rum chiaro

·                 5/10 di succo d'ananas

·                 2/10 di latte di cocco (o batida di cocco)

 

 Ovviamente da buona intenditrice dopo aver 'sofferto' per una giornata di sole e di mare…una Pina Colada all'ombra di una freesca tettoia di bignonie è stato un vero toccasana ,

.

C'est la vie! Venite pure, accomodatevi… ordiniamo per quanti!

Una carezza

 

 

 

Fuori si boccheggia, folate di aria bollente tentano di espandersi inutilmente incontrano la resistenza delle persiane abbassate,  delle finestre chiuse ermeticamente.
Nella penombra sul letto, il  libro in una mano,  con l’altra seguo le linee setose del corpo della piccola Sally che aderisce per tutta la sua lunghezza alla mia gamba  mentre io l’accarezzo lenta… lontana… collocata in un  altrove scandito dalla magia delle parole.
Emergo dal romanzo risvegliata da quel suo profondo sospiro di gr (be) atitudine in tutto uguale al mio quando rifugiata tra le braccia di mia madre carpivo, gr (be)ata,  sempre  nuovo coraggio.
( Che influisca l’avvicinarsi della data del mio compleanno? )
Una carezza, il dono di una carezza
 
 
 
 
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Roses are red (my love)

 
 

Si ritrovarono quella sera, come succedeva da anni, ostaggi consapevoli della loro stessa solitudine, l’uno di fronte all’altra in silenzio seduti al piccolo tavolo ovale apparecchiato con cura.
                                
“Mi ami?” le  chiese, il viso paffuto e sornione  proteso, mentre lei che immobile già lo stava fissando socchiuse gli occhi come se dallo spiraglio di una porta stesse scandagliando  il vuoto degli anni trascorsi alla ricerca di  un barlume di quel sentimento.
 
Una manciata di secondi, troppi, e il silenzio fù rotto da qualcosa che sembrava il fragore di un jet quando supera la barriera del suono.
La testa di lei all’urto sembro’ quasi staccarsi. Gli occhi le si riempirono di lacrime, lacrime automatiche, nessun dolore.
 
Pronunciò il suo “Sì” prevedendo quella carezza che anno dopo anno le lacerava l’anima.
 
“Buon anniversario, amore mio.”

 
 
2 luglio 2010 –  Annullata la condanna a 8 mesi per un uomo accusato di aver maltrattato la coniuge per tre anni.
 
I fatti incriminati in questa vicenda a giudizio della  Cassazione  "appaiono risolversi in  alcuni  limitati episodi di ingiurie, minacce e percosse nell'arco di tre anni che non rendono di per sé integrato il connotato di abitualità della condotta di sopraffazione".