Just me

La pioggia mi provoca momenti  di introspezione a raffica. Ed ormai diluvia da giorni.
C’è  stato un tempo in cui ero arrabbiata con tutti  e tutto. 
Sbranavo il tempo.
Non quello dedicato al lavoro o a mio figlio.   No, parlo del mio tempo interiore quello corroso dall’ odio per le mie inadeguatezze e la vita matrigna.   Mi ci sono voluti anni per capirlo.
Piangevo di rabbia. 
MI è servito l’aiuto di una brava psicoterapeuta per alleggerire quel peso.
Lei mi ha insegnato a guardarmi con tenerezza,  a non pretendere di essere sempre perfetta,  ma preparata al giudizio degli altri.
Lei ha valorizzato il mio pianto permettendomi di  uscire allo scoperto.
Lei mi ha fatto scoprire la forza  contagiosa  del sorriso  e un poco per volta sono diventata una dispensatrice di sorrisi anche interiori

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“Don’t give up

You still have us

Don’t give up

We don’t need much of anything

Spero si chiuda con i 30 ° afosissimi e questo scroscio di pioggia  settembrina un’estate anomala e piena di incognite nell’impossibilità psicologica di aprire la prima pagina bianca dei progetti  e delle promesse che ogni anno rinnovo con l’entusiasmo di una scolaretta un po’ svitata.

“Ma tu che vai cercando?

1In questo mare  che muta da silenzioso e piatto,  quasi fosse un felino in agguato,  alle turbolenze prodrome di tracolli negati,  nascosti come polvere sotto il tappeto, ecco io?

“Contemplando i musi dei cavalli
e le facce della gente,
tutta questa vita correre senza rive sollevata dalla mia volontà
e che corre a precipizio verso il nulla
nella steppa purpurea del tramonto
spesso penso:
 dove sono IO, in questa corrente?”

Gengis Khan

Don’t give up

“Cause somewhere there’s a place where we belong.”

Teniamoci strettistretti anzi strettissimi❤