Tra il dire e il fare… Svolgimento
Si scrive poco di sesso? È un poco il fanalino di coda tra i blog che mi interessano?
Sarà.
Nella mia vita pochi punti di riferimento saldi. Uno di questi il parrucchiere con il quale abbiamo festeggiato le nozze d’argento l’anno scorso.
Mi prese in cura nel lontano…quando abitavo a Monte Mario. Continuo ad andare da lui più o meno una volta al mese da 13 anni sobbarcandomi la quasi traversata di Roma perché ora parto da Monte Sacro.
Ovviamente la mia fedeltà è direttamente proporzionale al ‘piacere’ che le nostre sedute mi procurano.
Un giorno nel suo negozio entrò un suo amico, armeggiarono un po’ passandosi delle cassette. Si salutarono.
Poi, visto il nostro buon rapporto, mi confesso che l’amico gli aveva portato delle cassette ‘porno’ da vedere.
Lui e la moglie le avevano prese in visione e neppure finite perché quelle cose là o tutte donne o tutti uomini, o cani che… – gli facevano confusione, non lo eccitavano, sua moglie del resto non era tipo da tacchi a spillo e frustino e soprattutto a lui piaceva molto, indiscutibilmente, al naturale. Non mi pronuncio sull’oggi. Non abbiamo più avuto motivo di parlarne.
La conclusione cui era giunto (rigorosamente in romanesco) era che per guardare ‘quella robba là’, ‘tutta quella gente che si aggitava’, allora ‘c’era più gusto a ‘fare l’attore’ lui’ direttamente nel suo letto.
Per quel che mi riguarda, cresciuta in una ‘sana’ famiglia fortemente borghese e benpensante ho passato molti anni a tentare di dare una connotazione e nominare il sesso in quanto tale.
Sono stata per anni condizionata dal silenzio e dall’ignoranza e successivamente anche da quella forma di sottomissione al piacere dei miei compagni che non mi hanno lesinato il marchio di ‘frigida’.
Sono cresciuta e c’è stato anche il ’68 e un po’ di rivoluzione sessuale.
Eppure in me è rimasta una sorta di pudore nell’eplicitare vox clamantis le mirabilie del sesso; i miei desiderata li esprimo in separata sede (non necessariamente sempre la stessa), le sue implicazioni, i suoi indubbi benefici sul mio umore, sulla mia autostima e soprattutto come fonte di esercizi a corpo libero che aggiunti alla palestra contribuiscono ad una maggiore tonicità.
Leggere di sesso, spinto o non, mi annoia, non m’intriga.
Qualcuno – qui – diceva di amare il sesso a 360 gradi. Bene, non fino a quel punto ma per me (per gli altri – mi pare un post tra ammogliati e scapoli! per le coppie consolidate non posso esprimermi) io amo l’amore nella misura in cui il sesso ne è parte integrante e si esplicita in desiderio forte e rinnovato.
Amo l’amore che non si contestualizza nell’acqua della doccia che preannuncia l’approcio. Aborro l’idea di quel gesto coniugale (da me assai poco sperimentato) del levarsi – a volte si a volte no – i pantaloni del pigiama. Peggio ancora di andare a letto con medesimo.
Sottolineo una ovvietà, forse controversa, ma può esserci un buon sesso senza amore ma non amore senza buon sesso anche se – passatemi la beceraggine –
“Chi si accontenta ‘gode’.
Stretta la foglia, larga la via, DITE la vostra…ecc..