Imprime un bacio sulla riva Poi ritorna verso il mare ancora una volta calmo Allo stesso modo mi getto al tuo fianco Come la marea che sopraggiunge con un pensiero ardente Si spalancheranno le tue braccia? Finalmente siamo viso a viso E mentre ci baciamo in abbraccio Posso dire, posso provare Che tu sei l’amore, seireale
Veramente mio sotto la pioggia,
sotto la pioggia, al sole Come la marea e il suo riflusso Trovo la pace nella rete delle tue braccia Bassa marea. “
«Giorno d’ira quel giorno,
giorno di angoscia e di afflizione,
giorno di rovina e di sterminio,
giorno di tenebre e di caligine,
giorno di nubi e di oscurità,
giorno di squilli di tromba e
d’allarme sulle fortezze
e sulle torri d’angolo.»
(*)Tommaso Dacelano,XIII secolo. Musicata da Verdi e Mozart preferisco la seconda.
Io sto bene. Sacrificata perché mi manca il mio parco e la mia passeggiata in compagnia di Sally. Due volte al giorno le faccio fare il giro’ lungo’ dell’isolato ed anche questa attività è permessa probabilmente non sanno del nostro piccolo Eden.
A far da fila, ovvia, fuori dal supermercato c’è mio figlio in ferie settimanali alternate.
Come al solito tutte le televisioni si sono appropriate del coronavirus per farne parte integrante dei palinsesti molto simili alle maratone di Enrico Mentana.
Le persone serie con senso civico hanno capito e comunque accettato l’e norme e chissenefrega se ne fregherà comunque.
Credo che alla fine dei nove mesi da questo isolamento finalmente l’Italia avrà un picchetto nelle nascite e contemporaneamente un bel po’ di separazioni per colpa… del covid-19.
Alla edulcorata rappresentazione del riscoprire il dialogo e il calore della famiglia molte donne ne usciranno con qualche livido in più.
Mah! Domani motivando ragioni imprescindibili mi riprometto di andare alla grande scintillante profumeria di viale Ionio (le profumerie restano aperte perché svolgono un servizio alla persona!) e mi comprerò – ricodando mia mamma adolescente negli anni di guerra – il suo mitico Chanel numero 5.
Pande-mia e non solo, un vero pan-demonio!
FIno a ieri immigrati e morti civili nei vari focolai di guerre morivano e muoiono quotidianamente.
Già ma al momento poco ci toccano : questione di palinsesti e del resto, senza bisogno di roboanti annunci di rimpatri che non arrivano mai, i nemici di ieri se ne vanno autonomamente e gli italiani riprenderanno a raccogliere i pomodori a Rosarno (*).
Tutto torna! “Ha da passa ‘a nuttata!”
(*) la Coldiretti a stimato al momento la mancanza di un 30% di manodopera straniera stagionale.
Marielore, camerunense, arrivata in Italia da oltre 10 anni per un corso post laurea ha conosciuto mio nipote, si sono sposati e oggi hanno due bambini : Claudio di 9 anni e Alessia di 4.
Vivono a due isolati di distanza da casa mia ci vediamo spesso e spesso io vado a prendere i due bambini a scuola per andare al parco!
Il quartiere di Montesacro a Roma è un quartiere molto eterogeneo meno problematico di certe borgate molto degradate e nell’ occhio del ciclone.
Questa frase violenta vergognosa inaccettabile retrograda è stata rivolta proprio a Claudio durante l’intervallo ( in classe ci sono anche un bambino egiziano e due bambini cinesi) !
Un bambino ad un altri bambino.
Piccole belve crescono.
Billie Holiday sentì per la prima volta Strange Fruit al Cafè Society di New York nell’aprile del 1939, ma il pezzo esisteva già nel ’37, l’aveva sritta Abel Meeropol, un giovane insegnante ebreo che l’aveva firmata con lo pseudonimo di Lewis Allan . Il brano è una forte denuncia contro i linciaggi dei neri nel Sud degli Stati Uniti e una delle prime espressioni del movimento per i diritti civili.
I’ll stand by you always, always, always
I’ll stand by you always, always, always
Sarò sempre al tuo fianco, sempre, sempre
Ti starò sempre accanto, sempre, sempre
I’ll Stand By You è un singolo di Bruce Springsteen inciso per la colonna sonora di ‘Blinded by the Light’ film diretto dalla regista Gurinder Chadha, nelle sale cinematografiche italiane dal prox 29 agosto.
Delle 24 tracce musicali ben 18 sono del Boss, sia la musica che le parole e solo questo motivo per me può bastare per correre a vedere il film.
Se avete tempo della regista Gurinder Chadha (britannica nata in Kenya ma di origini indiane)
Vi suggerisco il film
Sognando Beckham’
Casualmente un piacevole omaggio ai recenti successi della nostra nazionale femminile di calcio.
Una buona giornata di
Ferragosto enon dimenticate
Teniamoci strettistretti Anzi strettissimi!
L’ingorgo sul raccordo non è una novità ma per fortuna il tragitto è breve anche se spiaggia e mare non sono effettivamente da sogno Tuttavia La battigia ancora intatta e la spiaggia non ancora invasa sono piacevoli..
Il pomeriggio si conclude presto per timore di scottature con una visita alla pescheria perché avevo in mente una saporita impepata di cozze per cena
Un piatto difficile da mangiare senza sporcarsi le mani e senza tovagliolo appoggiato sul petto ma una ricetta facile da preparare, veloce, economica e gustosa. Due le accortezze: scegliere cozze freschissime e pulirle accuratamente. In pentola, rigorosamente in ordine di apparizione, ecco i protagonisti: olio, aglio, cozze, vino bianco, pepe o peperoncino , pomodorini e prezzemolo a piacimento. Senza dimenticare le fette di pane abbrustolito da “pucciare” nel sughetto!
In una padella dai bordi alti fare soffriggere 2 Spicchi di aglio con un peperoncino dico io- quando l’aglio è ben colorito aggiungere una spruzzata di vino a seguire le cozze e sopra i pomodorini sminuzzati in buona quantità;
fare cuocere a fuoco alto fintanto che le cozze saranno schiuse poi abbassate il fuoco lasciandole insaporire ancora almeno 5 minuti.
Assolutamente non aggiungete sale perché basterà quello dell’acqua di mare che rilasceranno le cozze.
Mettete in ogni piatto fondo una fetta di pane casereccio abbrustolita e chi lo gradisce una strofinatina aggiuntiva di aglio, prezzemolo fresco e profumato il tocco finale!
Il vino bianco come potrebbe essere Fiano di Avellino o un Vermentino ben freddo completeranno il tutto…
Pazienza per gli astemi!
Quale canzone Potrebbe venirmi in mente se non quella che ha dato il titolo al post cantata però da Daniele Silvestri che le dà un tocco di maggiore leggerezza, senza che me ne voglia il maestro Paolo Conte.
Guardiamoci negli occhi discorriamo di quello che ci piace e poi e poi prima di lasciarci…
“Hi ! Thank you so much visiting my blog i deeply appreciate it.
shera 🌹”
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Responder:
Elena lalylay
31 MAYO, 2019 EN 6:38 PM
“YOU DON´T VOTE ME, I DON´T FOLLOW YOU”
Responder:
sherazade
31 MAYO, 2019 EN 8:13 PM
“no problem at all
take care”.
In soldoni la blogger in questione in modo piuttosto maleducato (perché sappiamo tutti che il maiuscolo corrisponde a urlare) mi ha risposto:
“Io non ti seguo se tu non segui me!!! ”
Ecco, tirate voi le conclusioni.
Mettetemi all’indice, fustigatemi, cancellatemi. Non so come la pensiate voi riguardo a: ” Tanti Followers tanto onore” personalmente mi è indifferente fermo restando che aldilà del seguire leggo e commento moltissimi blog , sicuramente in modo un po’ discontinuo perché – credo – per chi non vuole essere la Ferragni o il Fedez della situazione la vita é fatta di molto altro da seguire.
E adesso musica bella potente Led Zeppelin 4ever! che ci dia una bella carica per il fine settimana.
I’m gonna give you my love
I’m gonna give you my love
Teniamoci strettistretti.. Anzi strettissimi nel fine settimana concediamoci un sorriso 🌹
“Milano – Studentessa molestate e aggreddita in treno: spunta la pista della rappresaglia”.
“Gli inquirenti pensano che l’aggressione sia stata messa in atto da qualcuno che la 15enne avrebbe respinto sui social.”
È stata dimessa ieri sera dall’ospedale,la studentessa di 15 anni aggredita e picchiata da due giovani stranieri (che siano stranieri e di colore aggiunge una nota ‘colorata’ in più e purifica la coscienza dei molti) mentre si trovava da sola nell’ultimo vagone del treno della linea Milano-Mortara, nel primo pomeriggio di giovedì al rientro dalle lezioni.
Insomma, solo per ricordarci che non basta una idilliaca serata, anzi forse basta e fa bene al cuore, ma senza perdere mai di vista oltre all’amore il rispetto reciproco e l’amorevolezza di ogni giorno.
Sono piuttosto preoccupata, se così si può dire con una buona dose di ironia, perché si avvicina Natale.
I bambini sono quattro più una signorinella che comincia a mettersi l ombretto agli occhi e a laccarsi le unghie alla Mortisia!
Ieri il confronto tra ‘noi donne’ per organizzare il menù e suddividere le portate in modo che il tutto nn risulti troppo gravoso anche se saremo meno di quindici.
A me il cocktail di gamberi e il baccalà come si fa Roma con un pizzico di Sicilia. Ed allora ecco per voi la mia ricetta approssimata del
Baccalà in rosso natalizio con uvetta e pinoli ( 4 persone e moltiplicatori)
600 grammi di baccalà, una cipolla, olio di oliva, salsa di pomodoro, qualche oliva nera, pepe, pinoli e uvetta sultanina.
Mettere a bagno il baccalà il giorno prima facendo in modo di cambiare l’acqua ogni 3/4 ore in modo che perda il sale. Il giorno successivo togliere il baccalà dall’acqua,asciugarle su carta assorbente, e tagliarlo a tocchi abbastanza grossi. Dopo avere affettato la cipolla farla rosolare in un tegame con l’olio di oliva e qualche oliva taggiasca sminuzzata, aggiungere la salsa di pomodoro e fare restringere per 10 minuti il composto. Aggiungere quindi i pezzi di baccalà in modo che siano ben distesi così che si insaporiscono bene cuocendo a fuoco moderato e con il coperchio. A metà cottura (circa 30 minuti) aggiungere una manciatina di pinoli e uvetta che avrete precedentemente fatta riprendere in una ciotola di acqua tiepida. Solitamente niente salma chi lo desidera un pizzico di zucchero di canna.
Le voilà il mio baccalà servito tiepido in un piatto ovale!
Sally prefestiva
Il vino non deve mancare. Salut!
Buona settimana e un abbraccio per tutti voi che lo desiderate ❤
Il video ufficiale di Heart-shaped glasses viene girato con Evan Rachel Wood che all’epoca e a più riprese fu la compagna tumultuosa dell’altrettanto tumultuoso Marilyn Manson che pare si sia ispirato a lei per la canzone.
Lei è una tipetta bionda un po’ algida quasi fragile ma lavora sodo ed è soprattuto nelle serie televisive che acquisisce grande visibilità: American Gothics del 1995, 8 episodi in True blood del 2009 e super candidata al Golden Globe per la mini serie Mildred Pierce del 2011 ed è ora coprotagonista ‘buona’ in West World – Dove tutto è concesso
“Every hero has a code” Ogni eroe ha un codice, ma qui, ovviamente, non si parla di codici d’onore: si parla anche, soprattutto, di codici di programmazione. Ecco il primo segnale di inquietitudine. Chi è e in che misura è programmato (Blade runner ovvero Il cacciatore di androidi) ?
La Trama (la trasposizione di un film apripista Il mondo dei robot – Westworld – di Michael Crichton. del 1973) : in un parco a tema realizzato in un mondo distopico di cui si sa poco o nulla, una nutrita schiera di androidi dalle fattezze umane (i cosiddetti host) si assoggetta, su esplicito disegno dei creatori, e in base al ruolo assegnato, agli istinti più bassi e perversi, alle illusioni quali che siano, degli ospiti paganti (i newcomer) nella trasposizione perfetta di un vecchio Western alla John Wayne dove tuttavia gli ospiti seppure all’interno di situazioni adrenaliniche non potranno correre rischi fisici (gli host moriranno con grande spargimento di sangue per essere ritirati e poi reimmessi ‘come nuovi’, senza memoria pregressa, il tutto nel delicato equilibrio di quel che – di fatto – è un ecosistema artificiale in cui si innesca una incognita che richiama a quel ‘Every Hero has a code’!
Io adoro la fantascienza, ho cominciato piccolissima a leggere gli Urania della Mondadori perché mia madre prima di molti altri scopri il potere della fantascienza e nella sua libreria avevano posto Isaac Asimov, Ray Bradbury, George Orwell, Douglas Adams e una donna a lei cara Ursula Le Guin, leggetela se non la conoscete.
Da dove sono partita? Volevo dirvi di questa nuova serie, di quanto sia ‘potente’ e che purtroppo lunedì vedrà l’epilogo della prima stagione ma poi ho scoperto il legame tra una delle due protagoniste con Manson e infine mi rendo conto che inconsciamente tutto questo post non è che un colloquio intimo con mia madre che oggi, a minuti, compirebbe gli anni.
Auguri maman, non mi perdere di vista.
Come un aquilone senza corda e una farfalla senza ali, mia madre mi ha insegnato a volare con i sogni.sherazade – una farfalla come tatoo