L’Onorevole Ministro Piantedosi mostrando alta conoscenza ed empatia, sull’ennesima tragedia del mare ( un naufragio nei pressi di Crotone) in cui sono morti oltre 60 migranti e non si sa ancora quanti dispersi) ha tra l’altro dichiarato:
“La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli“.
( come se questi genitori avessero portato i propri figli, alcuni neonati altri appena adolescenti, a fare un’escursione premio sull’Himalaya, come se non tentassero – invece – di portarli in salvo, lontani da feroci violenze e privazioni, come se questo viaggio pericolosissimo verso l’ignoto non fosse per loro, dovvero, l’ultima spiaggia.)
“Stava la madre dolente
Senza respiro e voce
Mentre pendeva in croce
Del mondo il redentor.
E nel fatale istante
Crudo materno affetto
La trafiggeva il petto
Le lacerava il cor.
Qual di quell’anima bella
Fosse lo strazio indegno
No che l’umano ingegno
Immaginar no ‘ l può.
Veder un Figlio… un Dio…
Che palpita, che muore…
Sì barbaro dolore
Qual madre mai provò? “
Lo Stabat Mater è una preghiera – più precisamente una sequenza – cattolica del XIII secolo tradizionalmente attribuita al beato Jacopone da Todi.
Nei secoli successivi molti furono i musicisti che vi si cimentatono e tra questi
Scarlatti, Vivaldi, Pergolesi Boccherini, Rossini, Schubert .
Il primo bocciolo che ha sfidato la pioggia.
Si inseguono le stagioni e noi?
Teniamoci strettestretti anzi strettissimi ❤️