io sto con gli ippopotami

‘Tra finte liane e rocce di cartapesta, in antri umidi o recinti assolati, in stagni dove scarseggia l’acqua, in teche di plastica troppo piccole, vivono ammassati migliaia di animali selvatici Ci sono leoni, tigri, lemuri, scimpanzé, giraffe, boa, coccodrilli, cicogne, cammelli.’
In questi veri e propri lager diseducativi, sia che si chiamino zoo-safari, parchi natura, acquari, mostre faunistiche, fattorie didattiche, zoomarine, bioparchi, gli animali si trascinano in movimenti ripetitivi e nevrotici o guardano nel nulla,depressi, a volte in ‘carne’ ma  molto più spesso macilenti e sofferenti fino alla morte per mancanza di sovvenzioni.
In Italia sono 88 le strutture che hanno fatto richiesta per diventare giardini zoologici, dieci soltanto sono state autorizzate mentre le altre, a 12 anni dalla direttiva europea che doveva regolare il sistema, non sono (ancora!) a norma di legge. Un mondo di sofferenza e soprusi abbandonato a sé stesso dove tante vite sono solo questione di leggi e di direttive (disattese).

Leggevo questa raccapricciante inchiesta ieri sul mio quotidiano e diciamo che d’estate come del resto avviene all’ora di cena,  non ci facciamo mancare nulla in fatto di magoni.

Poi vado oltre, supero lo spread, faccio una gimkana intorno all’ultima caxxata di Di Pietro, e mi soffermo sulla lettera di un medico di Medici senza frontiere che ricorda come in Sudan, nel quasi totale silenzio dell’informazione, sia in atto una vera e propria catastrofe umanitaria.
In quattro campi profughi (lager a tutti gli effetti) vivono oltre 170mila persone e tra queste ogni giorno 5 bambini muoiono di infezioni gastrointestinali e respiratorie a causa delle condizioni ‘fatiscenti’ e insalubri dei luoghi dove sono costretti a vivere per sfuggire alle guerre e alle persecuzioni.

Ecco, due fatti così diversi e così simili accomunano parti del mondo tanto lontane unendole negli stenti e nella sofferenza ad opera dell’uomo.
Io sono madre e so cosa vuol dire l’ansia, se non l’angoscia, del proprio bambino che brucia per la febbre ma possiamo onestamente dire quale sofferenza sia prioritaria?
Perché dobbiamo sempre più fare i conti con la malvagità umana? Perché se chiudo gli occhi non sento il respiro della notte ma vedo scorrere immagini di un incubo reale?