Imprime un bacio sulla riva Poi ritorna verso il mare ancora una volta calmo Allo stesso modo mi getto al tuo fianco Come la marea che sopraggiunge con un pensiero ardente Si spalancheranno le tue braccia? Finalmente siamo viso a viso E mentre ci baciamo in abbraccio Posso dire, posso provare Che tu sei l’amore, seireale
Veramente mio sotto la pioggia,
sotto la pioggia, al sole Come la marea e il suo riflusso Trovo la pace nella rete delle tue braccia Bassa marea. “
(*) frase pronunciata da una dama non proprio informata in piena pandemia.
Sono stata ( bonariamente ?) tacciata da madre ‘chioccia inutilmente apprensiva per aver rinunciato a una gita fuori porta preferendo accompagnare il mio bambino ultratrentenne a fare la prima dose di vaccino Pfizer. A distanza di ore niente febbre solo un leggero stordimento, un fastidio al braccio e comunque mi sento più tranquilla a casa. Da quando è partita la vaccinazione a Roma – Tralasciando inutili polemiche – le cose sono andate avanti speditamente e devo dire che al parco di Sally dai più giovani ai più anzianotti siamo tutti vaccinati. Lo stesso vale per le persone che frequento.
Tutto a posto allora? Non dal mio punto di vista. È ripreso un traffico frenetico, la gente mi sembra inutilmente incattivita, disabituata a sorridere. . .
Nella Roma ‘da cartolina’, magica
la sporcizia ha riguadagnato i suoi spazi
Dunque no, per il momento io continuerò ad uscire il meno possibile, a starmene in guardino
dove sarete tutte tuttissimi i benvenuti e perché no sorseggiando una fresca Sangria che altro non è che una ricca macedonia di frutta di stagione : pesche albicocche banane spicchi di arancia il tutto fatto a dadini e affogato in un vino rosso leggero allungato da gazzosa . , , per la ricetta vera di rimando a YouTube!
Un lettino. Un cappuccino freddo consumato al bancone, una brioche da portar via.
Questo il mio rituale di ‘una giornata al mare’.
Verso le 11 un languorino e lei si materializza dalla borsa fragante , se potesse, conscia del suo potere di suscitare un’allegria fanciullesca: troppo bella perche io non la immortalassi
Eppure quel tarlo cattivo che sta inquinando i miei pensieri post pandemia (e in buona misura anche prima mi richiama alla realtà:
“S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche! ”
Questa frase cosi celebre : ” Se non hanno più pane Mangino brioches” da sempre è stata attribuita alla Regina Maria Antonietta, che l’avrebbe pronunciata riferendosi al popolo affamato, durante una rivolta dovuta alla mancanza di pane. Un modo per screditarla per sottolineare il lusso e l’indifferenza verso le sofferenze del popolo che del resto era comune denominatore di tutte le case segnati e dei nobili.
Tuttavia tale frase la si trova nelle “Confessioni di Jean-Jacques Rousseau in riferimento ad un evento del 1741, attribuito ad una principessa. Peccato che all ‘epoca Maria Antonietta non fosse ancora nata! 1755 – 1793.
Una delle tante ‘fake news’ diremmo oggi !
Bene o male. Si va avanti ognuno con i suoi pensieri, con la buona volontà che a volte vacilla ma è bene alzare gli occhi e immaginare aquiloni colorati e volare alto, oltre
Mentre scrivo mi volto perché un sospiro mi ha interrotto.
Sallyina dorme nell’abbandono di chi ha fiducia e tanto amore e… un angelo custode silezioso che le sta dietro
Io ho mia madre, invisibile Angelo custode.
Voi ???
Teniamoci strettistretti anzi di più ❤
Ops! Non dimenticate il 21 luglio è il mio compleanno e anche se gli anni si vanno sommando io tengo molto ai miei e quindi ai vostri auguri 🥂🥂🥂
” Ho voglia d’estate.
La luce del sole che brilla sulla pelle
il colore del cielo riflesso sul mare
e quella sensazione di quando ero bambina
quel senso di festa, vacanza e magia di quando la scuola e’ finita ed eri pronto alle avventure,
agli amori, e alle prime uscite a sera, tardi
L’estate porta con se’ la nostalgia e la novità di un tempo tutto da (ri)vivere. ”
(Stephen Littleword)
Un estate, questa, dolce amara in cui riecheggiano bonus invitanti, all’ insegna di ferie che non hanno sapore dopo tanta angosciante inattività. Sorrisi che npn sorridono neppure sotto le ultime mascherine à la page.
No non va bene, non andrà tutto bene.
Forse se avremo il coraggio di ammetterlo sorridendo con gli occhi della speranza … chissà!
Accidenti, sono la solita, quella Eleonora Duse aggrappata alla tenda svenevole e plateale di cui mia madre vedeva il lato comico. Mia madre.La mia luce.
I’ll stand by you always, always, always
I’ll stand by you always, always, always
Sarò sempre al tuo fianco, sempre, sempre
Ti starò sempre accanto, sempre, sempre
I’ll Stand By You è un singolo di Bruce Springsteen inciso per la colonna sonora di ‘Blinded by the Light’ film diretto dalla regista Gurinder Chadha, nelle sale cinematografiche italiane dal prox 29 agosto.
Delle 24 tracce musicali ben 18 sono del Boss, sia la musica che le parole e solo questo motivo per me può bastare per correre a vedere il film.
Se avete tempo della regista Gurinder Chadha (britannica nata in Kenya ma di origini indiane)
Vi suggerisco il film
Sognando Beckham’
Casualmente un piacevole omaggio ai recenti successi della nostra nazionale femminile di calcio.
Una buona giornata di
Ferragosto enon dimenticate
Teniamoci strettistretti Anzi strettissimi!
L’estate dovrebbe essere per antonomasia il momento delle letture all’aria aperta e luminosa del giorno o della sera, finalmente liberi dalla calura, appagati dall’aria che rinfresca.
Da il libro/saggio : “Cinque meditazioni sulla bellezza”, autore Francois Cheng , uno studioso cinese trasferitosi in Francia, nel 2002 ha avuto l’onore – primo e unico asiatico – di essere eletto Accademico di Francia.
.Saggio interessante,attuale piu che mai, ché rivendica la necessità di “farsi carico del male del mondo”.
Questa una delle sue argomentazioni:
“Nessun discorso sulla vita è vero se non comprende il male che la abita, E’ importante che il rifiuto di arretrare davanti al dolore non ci annienti ma che, al contrario, conduca ad una maggiore consapevoleza (..) incoraggiandoci a essere ricettivi all’ ‘istante’, alla bellezza.”
E alla domanda di cosa intendesse per ‘istante’ :
“In effetti è fondamentale precisare questo concetto. Noi non possediamo il tempo, ma possiamo possedere l’istante. Non si tratta di concentrarsi sul presente per godere dei piaceri che ci può offrire: questa è l’attitudine di chi è consumatore, approfittatore.
L’istante, invece, raccoglie tutto ciò che abbiamo vissuto e sognato, tutto il passato ma anche il futuro verso cui tendiamo e il desiderio che ci portiamo dentro, in un momento di vero senso. Per raggiungerlo, bisogna mantenersi umili e perseveranti. Possedere in modo assoluto l’istante, moltiplicare gli istanti della nostra vita è l’unico modo che abbiamo per vincere la morte.
Non dobbiamo coltivare nostalgie e rimpianti ma, al contrario, prepararci ad accogliere l’istante, che è sempre incontro.
E’ questa l’eternità cui abbiamo accesso.”
( E, allora, se è davvero così semplice perchrè è anche così maledettamente difficile? )
.Buon compleanno bimba bella
Domani, tra poche ore, la tua festa
L’istante magico del tuo primo vagito
Una nuova estate.
“Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, vado in riva al mare, e il mare li annega e li manda via con i suoi grandi suoni larghi, li purifica con il suo rumore, e impone un ritmo su tutto ciò che in me è disorientato e confuso.”(Rainer Maria Rilkett)
foto sherazade)
Niente di più languido di questo sottofondo musicale per augurarvi un sereno fine settimana e naturalmente
strettistretti liberandoci il tempo per un tuffo tra cielo e mare quel mare che vorremmo e dovrebbe essere vitalita serena e non campo di battaglie, gioco di muscoli di governi senza scrupoli che spostano umanità a un tanto al chilo rinnegandone l’anima quasi fosse ‘altro’ da quei corpi martoriati e che invece resterà piagata a vita anche quando per un verso per l’altro le acque si saranno chetate.
IN2GREDIENTI30 ml di vodka1 cucchiaio di liquore al cocco1 cucchiaio di granatina1 frutto della passionesucco d’arancia due fragole x aggiungere allegria e ghiaccio per servire.
METODO
Riempire 2 bicchieri ghiacciati con 4 cubetti di ghiaccio.
Aggiungere 30 ml di vodka, 1 cucchiaio di liquore al cocco.
Versare con cautela 1 cucchiaino di granatina sul lato di ogni bicchiere. Aggiungere la polpa di 1 frutto della passione e aggiungere il succo d’arancia.
Guarnire con le fragole …
mentre cala il sole e con il buio si alza un fresco venticello
“La sua storia si intreccia con una storia altrettanto lunga e affascinante. È il frutto commestibile di una pianta dell’Africa tropicale, coltivata già all’epoca degli antichi Egizi. Questi credevano fosse magico, originato dal seme del dio Seth, e lo seppellivano nelle tombe dei faraoni affinché lo gustassero nell’aldilà.
Ne sono testimonianza le numerose rappresentazioni nelle tombe.
Viene citato perfino nella Bibbia, dove gli Ebrei, assetati nel deserto del Sinai, rimpiangono i frutti succosi e rinfrescanti mangiati in Egitto.
In Italia, poi, il cocomero/anguria arriverà intorno al 1100, a seguito delle Crociate, ma i nobili già lo conoscevano con il nome di angóurion. ”
E adesso alcuni consigli rivelatimi da un ‘cocommeraro’ casertano per riconoscere un buon cocomero dolce e succoso.
L’ascultazione (dica 33 😁)
Si tratta di un gesto per veri intenditori, ma in effetti «bussare» sulla buccia di un cocomero per capire se è maturo è un buon metodo . Se il cocomero restituisce un suono sordo, è il momento di mangiarlo altrimenti passiamo a quello successivo anche se il mio metodo, quando tutto è detto, è quello di rivolgermi con aria pietosa al mio fruttarolo lasciando a lui l’onere della scelta.
Proseguiamo.
La forma
Il cocomero maturo ha una buccia dura e simmetrica, priva di ammaccature o rientranze. La presenza di protuberanze o tagli potrebbe indicare degli errori in fase di coltivazione: per esempio, il fatto che il frutto abbia ricevuto quantità irregolari di sole e di acqua
Il colore
Il colore deve essere verde scuro e opaco, non brillante. La buccia lucida sta a indicare che è ancora acerbo
Il peso
Un cocomero maturo è pieno d’acqua, dunque è molto pesante rispetto alle sue dimensioni. Se siete indecisi tra due frutti della stessa grandezza, provate a sollevarli e scegliete quello che pesa di più: sarà sicuramente il migliore
La zona d’appoggio
Un piccolo segreto è controllare la zona d’appoggio, cioè il punto i cui il cocomero appoggiava a terra durante la crescita. Quest’area dovrebbe essere giallognola: più è scura, più l’anguria è maturata al sole, più è chiara più invece il frutto è rimasto acerbo.
Il cocomero a fine cena da il senso dell’estate ma mangiare a morsi una fetta di cocomero bene ghiacciata è una vera libidine da brivido, altro che Nove settimane e mezzo!
… Ma che dire del cocomero a tocchetti in una macedonia gustata in riva al mare?
(foto sherazade)
28° mentre scrivo mezzanotte è passata da un bel pezzetto tuttavia a dispetto del caldo…