Noi, quasi tutti, abbiamo la memoria corta, anzi cortissima.
A ‘questa’, direte voi, oggi le gira storto. No e sì. Continuano a vedersi in giro sul web e nei blog e si continuano a fare commenti ora pietistici ora roboanti sulla fotografia del bimbo fotografato morto riverso sulla spiaggia.
Io sono assolutamente contraria all’utilizzo di qualsiasi immagine che in modo spudorato voglia richiamare l’attenzione su un dolore singolo o collettivo – quale che sia – profondo ed esteso. Un bambino, un animale, un vecchio e una donna, naturalmente, sortiscono allo scopo.
Ne discutevo su di un post con l’amico Lorrain http://rognacsmartcity.com/ che chiudeva con questa frase:
“Ce qui est condamnable c’est toute utilisation de toute personne contre sa volonté. C’est privatif de liberté. De son image, de son espace, de son évolution, de son état, de sa conscience…”
Ricordate, ad esempio, la “strage” della scuola di Beslan?
Il primo di settembre del 2004 cominciò un assedio a una scuola nell’Ossezia del Nord che terminò con la morte di 385 ostaggi
Alle 9 e 30 di mattina del primo settembre 2004, un gruppo di separatisti ceceni attaccò la Scuola Numero Uno della città di Beslan, nell’Ossezia del Nord, e per 52 ore tenne in ostaggio 1.200 persone, in gran parte bambini. Durante l’assedio durato tre giorni, quando le forze speciali russe fecero irruzione, fu l’inizio di un massacro che causò la morte di centinaia di persone, fra le quali
186 bambini
ed oltre 700 feriti.
Ecco. Volevo ragionare sul fatto che non serve lavarsi l’anima ora qui ora là, tuffandoci in uno sguardo implorante ma a occhi chiusi dovremmo sentire, rispettare e soprattutto non strumentalizzare il dolore altrui. Compassionevoli.
Tutti, oggi in questo mondo globalizzato, nelle nostre casucce serene siamo esposti agli stessi rischi. Mia nonna faceva l’esempio della tegola che ti cade in testa, insomma sempre di macerie si tratta.
Non ignoriamolo.
Ecco. Condivido. Ho lo stesso pensiero.
grazie marta.
Un abbraccio che sa di pizzichidizanzarahhhchenoia
Quando alla sera saluto i colleghi “ciao ci vediamo domani” la mia risposta è sempre “se sono ancora viva”. Mi prendono tutti per una rincoglionita over forty e nessuno mai che capisca che è il mio modo per esorcizzare la paura del futuro. Siamo tutti precariamente appesi ad un filo, siamo fragili come vetro e altrettanto facili a cadere in pezzi.
Odiolemaledettezanzare!
Melinaturalmente 😍
Condivido il tuo scritto… sono però dell’idea che esiste un Tribunale all’Aia… che in certi casi dovrebbe lavorare.
Ciao.
Quarc
Hai ragion ma va interpellato dunque averne conoscenza e mezzi.
Cosa assai difficile.
Sheraconunsaluto
Quando accadde il fatto a Beslan ricordo che la preside della mia scuola per un paio di giorni si mise in testa di voler cambiare il nome della scuola in “martiri di Beslan”. Ricordo che non ero assolutamente d’accordo perché non era buttando un velo di tristezza sui nostri giorni per sempre che avremmo ricordato quelle povere anime. Poi cambiò idea, forse era stata solo l’emozione del momento e alle volte è questa che trascina più di tutto. Certo che uno non se lo aspetta dai mezzi di informazione che decidono quando un’immagine è forte e quando non lo è, dovrebbero adottare un comportamento razionale, e non lo fanno.
Per il resto concordo con te 😉
felice di ritrovarmi in queste parole.
Grazie caro amico e ben ritrovato!
Sheraconbacioeconabbraccio
Completamente d’accordo con te!
Sono totalmente d’accordo con te, forse perché ancora non si è riusciti a trovare una soluzione si vuole colpire con immagini forti quanto private, perchè spesso lasciano il segno… ma quel bambino non è l’unico morto in maniera così atroce, e se rimaniamo tutti muti a guardare una fotografia non sarà l’ultimo…
Non è l unico ma queste atrocità io continuo a pensare che debbano essere fatte nostre con cognizione di causa nn sotto un ‘ onda emotiva.
Sheraconunsaluto
Vero, sono d’accordo…
Un saluto grande 🙂
Ciao penny 😴😴😴
No comments.
Sheraconunsaluto
Besos.
El ansia y la avidez de riquezas fuerza a los títeres del criminal sistema capitalista a situaciones como esta y aún peores que nos oculta la manipulación de sus medios de confusión masiva.
Super sono d accordo con te nel generale MA la fotografia del bambino e quella che rifiuto. Niente pietismi ma azioni concrete.
Sheraconunsaluto
Condivido il tuo pensiero, baci cara!
Lauretta bella, verrò nel pomeriggio sono parecchio incasinata.
Sherabacisbbraccianchedipiu
Grazie tesoro, ti abbraccio tantissimo, ❤
Le masse sono attratte dal sangue, dal gusto morboso di assistere alla morte. I mass media dunque ne fanno mercimonio, per aumentare l’audience e lo share, che si traducono nell’acquisizione di valore di mercato e in vendita di spazi pubblicitari a prezzi più elevati. Alla fine tutto si riduce al denaro. Sovrano regnante da sempre sull’umanità che non ha mai nemmeno provato a detronizzarlo. Che pena, che schifo.
Sono assolutamente d’accordo con te Shera! Ciao, Pier☼
Piero,
Ragionamento che nn fa una grinza. Money Money Money ma più ancora prevaricazione e sfruttamento e…memoria assai corta!
Sherabuonlunedidisole
CONDIVIDO TUTTISSIMO!!!
Non ho mai avuto biso di immagini per comprendere una tragedia, basta la notizia per scuotermi profondamente.
besos
Sally
Sally..Ina tu sei tu. Gustosa e leggera, gli occhi sul mondo!
Sherabbraccicari carianzicarissimi
PS. . Arriverò da te in ritardo, perdonami!
Ciao Shera
io penso che queste foto siano utilizzate come vere e proprie armi.
Non riesco a capire se nel bene o nel male, ma le reputo armi.
Prendendo proprio il caso del bambino di cui tanto si parla, proprio oggi ho visto una foto dello stesso bambino in mezzo agli scogli e non li dov’era nella famosa foto. Non so quale dei due fosse il fotomontaggio o meno.
Nella foto da tutti conosciuta si strumentalizza il bambino per far nascere nella gente compassione, pietà, smuovere l’animo, che sempre più spesso sembra mancare nella nostra società. E’ un’arma utilizzata, per la morale, in maniera benefica, per far smuovere i cuori, per lottare contro chi ucciderebbe tutti gli immigrati a priori.
Nell’altra foto c’è l’altra fazione che tenta di combattere questo buonismo dicendo che la foto tanto conosciuta sia un falso creato ad hoc per fare della propaganda polita pro immigrati.
Non so se sia giusto o sbagliato vedere e proporre certe immagini, ma penso che nella società attuale, sia una delle poche iniziative che ancora riescono a smuovere l’animo facendo parlare di se, per pochi giorni perlomeno, fin quando pian piano il problema suscitato torna nel dimenticatoio e la maggior parte della gente torna a fare la sua vita senza problemi
(scusa l’ortografia ma non ho avuto il tempo di rileggere, mi rifiondo sul lavoro)
Un sorriso,
Cix
Cix ben ritrovato soprattutto graxie del tuo lungo ragionamento.
Sherabientot
è disgustoso quanto sta avvenendo…
è bastata una foto straziante (su chissà quanti alrtri bambini morti anche peggio) per svegliare le coscienze degli ipocriti
Luigi ti mando un bacio grande come una casa! Crudo e diretto.
Ci siamo un po xsi, rimediero,.
Sheraciaooooo
condivido appieno le idee di “questa” a cui gira storto si e no 😉
Mi fa piacere e ti ringrazio.
Sheraconunsaluto caro
capisco il tuo punto di vista e lo rispetto, ma a questa società spesso insensibile a volte serve anche ricordare con immagini dure, ma significative, che non possiamo girarci dall’altra parte.
Condivido il fatto che spesso si abusi di un simile linguaggio, anche quando non servirebbe o quando questi venga usato per deviare e proporre messaggi deviati (come il collage che sta proponendo un utente qui, che non ha ne capo ne coda ne dal punto di vista socio-culturale ne dal punto di vista storico-politico).
Condivido il tuo ultimo punto ma è un mio ospite.
Per il resto continuo a credere che la conoscenza debba avvenire attraverso una corretta conoscenza di fondo dei problemi e nn spettacolarizzando immagini così intime ! Credi che solo questo bambino sia morto? E gli altri? Non deve essere la tragedia per quella che è a farci inorridire?
Sul onda emotiva tutto è destinato a passare superato da altre immagini.sheragraziedavvero
Sì purtroppo è vero: la prossima tragedia rimuovere quella precedente nei media e nelle coscienze collettive, ma spero sempre che un seme venga gettato e dia frutto nei cuori delle persone
Nei cuori e nella ragione.
E’ lo stesso pensiero che ho avuto io. La fotografia di quel bambino è drammatica e smuove le coscienze, ma è da un sacco di tempo che muoiono uomini, donne e bambini, mentre sembra che ci si accorga solo adesso della gravità di questo dramma. Tutti gli altri di cui non si è vista la fotografia, ma di cui conosciamo i numeri, contano meno di questo bimbo morto? Mio marito è stato a Lampedusa, due anni fa, proprio durante una delle più grandi tragedie del mare, e ha visto centinaia di corpi galleggiare nell’acqua. Ora ne vediamo uno e, improvvisamente, ci rendiamo conto di quanto tragica sia stata la sua fine. E tutti i bambini di Lampedusa? E tutti quelli che sono venuti prima e dopo? A volte si direbbe proprio che si stia scoprendo l’acqua calda…
Ps ho scoperto solo oggi che il padre del piccolo David è l unico superstite della sua famiglia avenfo perso nel naufragio anche un altro bimbo di 4 anni e la giovane moglie. ..
Grazie Caterina mi hai interpretato che più chiaro nn si poteva.
Buonanotte per noi che possiamo,
Sherabbraccicari
Io andrò controcorrente. Ma tutte queste meraviglie del mondo globalizzato, mica le vedo. Forse si noteranno tra qualche lustro, non ho la sfera di cristallo. Ma oggi così non è.
Un sorriso per la giornata.
^___^
Keypaxx tentare di risalirla la correnti ?
Sherasilenziodellasera
Finalmente una posizione equilibrata e serena… tra tanti strepiti. Non un proclama, ma uno spunto di riflessione. Complimenti, ti seguirò
Ti rigrazio. A me sembra semplicemente. ..semplice.X me che sono agnostica rimane cmq una questione di amore e riconoscimento dell “altro” da noi.
Sherabientot
Bonn journée Scherazade
Je suis encore en vacance et ce jusqu’à lundi
Bisous
il film “la morte in diretta” insegna di come certa gente si crogioli davanti a tante tragedie in maniera morbosa, perché la Storia è sempre stata testimone di una serie infinita di abomini, che, mi dispiace dirlo, non finiranno certo con queste immagini. E in un certo senso anche il libro di Ballard “Crash”, rilegge alla sua maniera questo maniacale atteggiamento di molte persone. Dovremmo imparare dagli animali come si fa ad amare… soltanto allora potremmo dire di essere uomini o donne degni/e della nostra vita. Finché la violentiamo in questa maniera non siamo degni di niente…
Caro barman
mi piace il riferimento a Crash (ah la cultura non è…acqua ma vino saporoso) io credo che visto che fai il richiamo agli animali, noi unanoisi dovremmo riscoprire senza sovrastrutture la nostra animalità positiva , ma questo è un bell’argomento che potrebbe essere un’idea su cui lavorare.
sherabuonanottecolgolfettino…zanzarefiacche