Buon Natale mai finito

Vorrei che ogni città avesse una bacheca dove potere scrivere di una inaspettata sorpresa scaturita da un malaugurato evento. Ci accorgeremmo che il nostro quotidiano è meno indifferente e meno truce di quel che troppo spesso ci appare.

23 dicembre. Mio figlio fa un veloce lunch con degli amici. Come mai gli era successo in tanti anni, riparte in moto senza levare la catena che si incastra in modo irreparabile al momento.

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Pazienza…si è fatto tardi, prende un taxi e di corsa in ufficio.
La sera pur di tornare a casa velocemente e velocemente risolvere la questione della moto decide di prendere un secondo taxi…ops niente portafoglio!
Unico possibile luogo il taxi del dopo pranzo.
A casa dunque arriva con due problemi ed io ero già pronta a strapparmi i capelli.
Chiamato il radio taxi: difficile individuarlo senza numero di matricola comunque…
Dopo mezz’ora arriva la telefonata con la bella notizia del nome dell’autista con il portafoglio consegnato da un cliente.
Luca chiama il taxista declina le sue generalità: tutto a posto allora il taxista gli dice che poiché lui era smontato ed abitava a Fiumicino – immaginando l’urgenza di riavere i documenti – aveva dato in consegna il portafoglio ad un collega che, secondo la patente di mio figlio abita a pochi isolati da noi.
Luca ringrazia e chiama il secondo taxista il quale si rende disponibile nell’arco della sera/mezzanotte di chiamarlo per vedersi. Non ce la fa e tutto viene rimandato alla mattina successiva quando alle 9 circa dopo due robuste suonate rispondo al citofono:
“Signora abita qui il ragazzo che ha perso il portafoglio?”
“Si sono la madre”.
“Signora mi scusi potrebbe scendere lei perché ho la macchina in doppia fila…”
Mi precipito al portone e mi trovo faccia a faccio con un bel cinquantino con in mano il portafoglio.
Nel frattempo io mi ero presentata con un Pandoro e dopo esserci reciprocamente fatti gli auguri con una vigorosa stretta di mano è avvenuto lo scambio.

E la moto? Ah ma io ho la fortuna di avere un factotum, sapete, un rumeno anomalo che non beve, non fa la tratta delle donne e neppure il corriere della droga, un rumeno con le mani d’oro che tra l’altro è l’artefice anche del mio nuovo bagno e prima ancora della mia cucina e che chissà in futuro… il quale senza troppa fatica la mattina del 24 dicembre alle 6.30 am nel buio brinoso e freddo di una Roma intirizzita con poca fatica ha liberato la catena. Florian è magico.

Sembra ‘magica’ anche quest’avventura che ho raccontato almeno venti volte e venti volte ha lasciato sbalorditi.
In un sol colpo non un angelo ma dal primo taxista a Florian noi abbiamo smentito tristi luoghi comuni di disonestà e menefreghismo.

Una storia di Natale? Non credo: il quotidiano di persone come tante che conosco il valore dell’onestà e della solidarietà.

sallyyyy

Ecco perché vorrei la bacheca per ricordarci che non ci sono solo i ‘mostri’ da sbattere in prima pagina e che anche se vivere correttamente dovrebbe essere la regola, ripassarla non può che farci bene.

Buon Natale mai finito.

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(foto sherazade diritti riservati)