Tutti i libri del mondo
non ti danno la felicità,
però in segreto
ti rinviano a te stesso.
Lì c’è tutto ciò di cui hai bisogno,
sole stelle luna.
Perché la luce che cercavi
vive dentro di te.
La saggezza che hai cercato
a lungo in biblioteca
ora brilla in ogni foglio,
perché adesso è tua.
Hermann Hesse
Avevo un po’ di tempo stamattina, finalmente nel mio ufficio senza il solito via vai di persone che entrano e escono e non sai mai se è per lavoro o ‘solo’ per fare due chiacchiere e decidere per la cena chè stare fuori sede fa sì che ad una certa ora, tutti i giorni, l’argomento principale sia la cena: dove e con ‘chi’ e chi lasciare fuori perché bla bla bla.
Dunque entrando mi accosto alla libreria e col dito accarezzo i titoli dei libri e mi fermo su uno in particolare che prendo in mano:
“Stai per compiere ottantadue anni. Sei rimpicciolita di sei centimetri, non pesi che quarantacinque chili e sei sempre bella, elegante e desiderabile. Sono cinquantotto anni che viviamo insieme e ti amo più che mai. Porto di nuovo in fondo al petto un vuoto divorante che solo il calore del tuo corpo contro il mio riempie”.
André Gorz, l’autore e sua moglie Dorine si suicidarono, morirono insieme come insieme erano vissuti.
“Noi saremo ciò che faremo insieme”, aveva scritto Andrè anche se in effetti il pensiero era riferito al matrimonio che lui non accettava.
Ripongo il libro: non posso che tremare, tacere e essere anche arrabbiata col mondo intero (io, donna di poca fede) per tutto l’ immenso amore traboccante che non ho avuto né avrò mai.
Un ultimo grande regalo ( e non c’entra la banalità del santo appena passato) questo che ci lasciano André Gorz e Dorine. Un lungo, eterno, sodalizio d’amore, una gemma da custodire in uno scrigno tra le cose più preziose. Una gemma che per assurdo – mediata da quelle pagine fruscianti – sarà anche nostra.
Tutti i libri del mondo
non ti danno la felicità,
però in segreto
ti rinviano a te stesso.
Lettera a D. Storia di un amore
Autore André Gorz
Editore Sellerio
La storia di André e Dorine mi ricorda tanto la storia di Giorgio Amendola e di sua moglie Germaine, morta poche ore dopo di lui, non per suicidio volontario, ma probabilmente perché voleva esistere soltanto se e finché esisteva lui…
Due grandi gesti d’amore, comunque…
P.S. Mai dire mai…
Sono convinta che scrivere e vivere le cose non sia così facile.
Ci dobbiamo accontentare di ciò che ogni giorno solo così possiamo vivere sereni.
♥♥♥ vany
La mia anima,
lacerata
sbriciolata
frantumata,
sale a Te
( senza peso )
( senza fiatare )
e affonda
nelle tue parole
Tu non avevi avuto bisogno di scienze cognitive per sapere che senza intuizioni né affetti non c’è intelligenza né significato.
Mi ricorda qualcuno…..
maxchesiarrabbiasemprequandopensaaglisprechi
500 CATENELLE D’ORO
500 catenelle d’oro
Hanno legato il tuo cuore al mio
E han fatto un noto così grande
Che non lo scioglierai né tu né io …
E han fatto un noto così forte
Che non lo scioglierà neanche la …
E non lo scioglierai tu, Signore
Questo nodo che ho fatto io
E non lo scioglierà il mondo intero
E non lo scioglierà neanche il buon …
E 500 catenelle d’oro
Hanno legato il tuo cuore al mio
E han fatto un nodo così grande
Che non lo scioglierai né tu né io …
E han fatto un noto così forte
Che non lo scioglierà neanche la …
Vai tu, che vado io, in questo mondo
Che è mio, di 500 catenelle che
Tu non sai, ma quando vuoi
Lo saprai, di 500 catenelle d’oro
Eccoti il mio tesoro, ma sei tu
Che non lo vuoi, sei tu che non lo fai …
E 500 catenelle d’oro
Hanno legato il tuo cuore al mio
E han fatto un noto così forte
Che non lo scioglierà neanche la …
(roberto vecchioni)
"Poi arrivò il mattino e col mattino un angelo
e quell’angelo eri tu, con due spalle da uccellino
in un vestito troppo piccolo e con gli occhi ancora blu.
E la chitarra veramente la suonavi molto male,
però quando cantavi sembrava Carnevale,
e una bottiglia ci bastava per un pomeriggio intero,
a raccontarlo oggi non sembra neanche vero.
E la vita Caterina, lo sai, non è comoda per nessuno,
quando vuoi gustare fino in fondo tutto il suo profumo.
Devi rischiare la notte, il vino e la malinconia,
la solitudine e le valigie di un amore che vola via.
E cinquecento catenelle che si spezzano in un secondo
e non ti bastano per piangere le lacrime di tutto il mondo.
Chissà se in quei momenti ti ricordi della mia faccia,
quando la notte scende e ti si gelano le braccia.
Ma se soltanto per un attimo potessi averti accanto
forse non ti direi niente ma ti guarderei soltanto.
Chissà se giochi ancora con i riccioli sull’orecchio
o se guardandomi negli occhi mi troveresti un pò più vecchio.
E quanti mascalzoni hai conosciuto e quante volte hai chiesto aiuto,
ma non ti è servito a niente.
Caterina questa tua canzone la vorrei veder volare
sopra i tetti di Firenze per poterti conquistare."
(Francesco De Gregori – Caterina)
Mauroconlostomachinoripienodifrappeecastagnole
cara shera, noi siamo i libri che leggiamo. Diventiamo foglio di carta su cui sono impresse emozioni travolgenti, sogni e speranze. P.S. Perché dici che non potrà mai succedere? Basta un solo minuto per cambiare una vita…
Rispondero’ a Vany e pure a ioloso:
"Sono cinquantotto anni che viviamo insieme e ti amo più che mai."
Obiettivamente, facendomi due calcoli mi mancano i 50 anni (arrotondando per difetto) e sono certa che l’amore ‘adulto’ non ha la capacità di essere cosi’ totalizzante.
sheracheicentoanniancheinnamoratanonlivuolepropriotoccare
mauro
Mi sono innamorato di te
perché
non avevo niente da fare
il giorno
volevo qualcuno da incontrare
la notte
volevo qualcuno da sognare
Mi sono innamorato di te
perché
non potevo più stare sola
il giorno
volevo parlare dei miei sogni
la notte
parlare d’amore
Ed ora
che avrei mille cose da fare
io sento i miei sogni svanire
ma non so più pensare
a nient’altro che a te
Mi sono innamorato di te
e adesso
non so neppure io cosa fare
il giorno
mi pento d’averti incontrato
la notte
ti vengo a cercare.
sheramoltospessoannoiatasiètrovataimpelagatadibrutto(odibello)
ps ovviamente luigi tenco
Caspita, un amore che dura per sempre…
ciao ranuccia sei tornata? cioè risalita?
che dura per sempre? io, per me, i ‘per sempre’ sono quelli vissuti fino in fondo, in buona fede, quelli che ti fanno tremare dentro anche quando durano l’espace d’un matin.
sherapoimagariarrivanoAndrèeDorinnetisentiunpo’unacacca
Non c’era mica bisogno della precisazione dell’autore! Chi non la conosce?
MaurocheTencoeDeAndré…beh…
Sei una bugiarda, e l’amore per Selly-ina? E quello per tuo figlio? E quello universale per la gente? E per i libri? La musica? la politica? E chissà quante cose ancora che non so e che dimentico, ergo sei piena d’amore e stai ancora a chiacchierà? Ok, ok, mi sputerai in faccia quando porterò Bondo da Selly hahahahahah!!!! Un abbraccio.
Enzoscherzamacomprendeciochevuoidire.
Enzino
una domanda se metto insieme tutti i miei ‘persempre’ faccio un amore grande? oppure restano come la salerno-reggio calabria?
sherachequandodiceammoreparladedonneomminituttoilrestoètutto
ti ho trovato sotto il letto. tra la polvere. cadendo.
andando e tornando. sentendo.
andare e tornare i fiori sotto i piedi. sentendo.
andare e tornare io sotto il cuore. le tue parole dentro me.
Io credo che i "per sempre" sono quelli che durano "per sempre" nel vero senso della parola. Gli altri sono amori intensi, profondi, speciali, fondamentali, straordinari, in cui si dà (o si prova a dare) tutto di se stessi, ma non sono "per sempre". Comunque, la storia di André e Dorine (questa volta il nome me lo ricorderò…:-)) mi ha fatto venire in mente un’altra grande storia d’amore, quella tra Majakovskij e Lili Brik. Hai mai letto "L’amore è il cuore di tutte le cose"?
"L’amore è la vita, è la cosa principale. Dall’amore si dispiegano i versi, e le azioni, e tutto il resto. L’amore è il cuore di tutte le cose. Se il cuore interrompe il suo lavoro, anche tutto il resto si atrofizza, diventa superfluo, inutile. Ma se funziona, non può non manifestarsi in ogni cosa. Senza di te (non senza di te ‘nella lontananza’, interiormente senza di te) io cesso di agire".
Un punto di vista particolare sul "poeta della rivoluzione".
Storia commovente e piena di forza ed unità quella dei Gorz. Amore fino alla fine sembra una minaccia ma la minaccia può essere il contrario: non averlo fino alla fine!
E tu che sei persona sensibile ma (certamente) indurita dalle esperienze, forse meriteresti di ammorbidirti per provare ancora una volta a gustare quella magia.
D’altronde, come dico sempre a proposito di altre cose (ma anche di queste), se non sei disposto a passare per stupido non ti succederà mai niente di bello nella vita! ;-))
Aloha
Rispondo ‘solo’ per ora a mr. Soul (chapeau)
sai io non sono indurita nè troppo scettica. E’, forse’ il pre-tendere molto dall’amore che mi ha sempre portato lontano dalle difficoltà, da certe ‘banalità’ quotidiane che per me lo degradavano a monotonia.
Forse non era, non monotonia, ma momenti di sospensione ma io non li ho capiti.
Non rimpiango ma mi stupisco e mi sciolgo davanti a una favola magica, difronte all’abnegazione e al coraggio di queste coppie che riescono a vivere in simbiosi dove il due è uno solo e ‘per sempre’.
"se non sei disposto a passare per stupido non ti succederà mai niente di bello nella vita!"
sherabbastanzastupidaloèsempreunpocostataeaccettailconsiglio
Mai dire mai, mia cara.
Non disperare se non hai ricevuto sinora la tua giusta dose di amore.
Sono sicuro che ben presto cambierà.
Come canta il grande Battiato, siciliano come me, Tutto l’universo obbedisce all’amore.
Un saluto,
Adrià
Adria’
arifacce pure te….
Io NON mi lagno dei sentimenti amorosi che ho vissuto molto intensamente (è stato bello ma breve) e mi hanno dato financo la gioia (allora condivisa) di un magnifico ‘pegno d’amore’ .
<Dico solo molto semplicemente e – lasciamo stare che nessuno qui è ottantenne e potrebbe confermare perchè la vita cambia in bene o in male in un soffio e la crisi di mezza età è una vera pandemia soprattutto maschile – che mi pongo degli interrogativi di fronte a amori così totalizzanti.
Insomma Adri tutto bene e andrebbe ancor meglio se un certo tal siculomilanese si facesse vedere più spesso
sherabbracciebacibagnati
Ranuccia
la vita di molti uomini e donne della sinistra è costellati di grandi amori durati tutta una vita.
Forse io sono solo di sx ma non ne ho assorbito anche questo insegnamento di forza e volontà di volere.
sheratantibacieleggero’illibromerciemachère
Leslunatique
grazie
sherygraziedavvero
Shera, credo che oltre alle tante coppie (quelle famose, beninteso) di sinistra la cui unione ha resistito decine e decine di anni, vadano messe sull’altro piatto della bilancia anche quelle che invece sono durate lo spazio di un mattino (o poco più), vedi i casi Togliatti/Montagnana, Longo/Noce ecc.
Senza mitizzare troppo, direi che la percentuale di riuscita delle unioni è più o meno simile…
senta lei, piadi
perchè viene a farmi le pulci cosi’ cinicamente?
A volte infatti succede che ‘essi’ commisero degli errori e prestamente (cetto la qualunque) rivolsero i loro sentimento altrove.
sheralsapordipizzettaalrismarino
Pace?
Maurocheoffreilcalumet
G. Apollinaire
Al sole
Ciao Shera,
Passavo di qua e mi sono fermato ad augurarti buonanotte e sogni d’oro!
ciao Giovanni,
fa piacere che ogni tanto passi. ora vengo a controllarti. che tempo lda te?
shershermabastaconquestapioggia
Tutto molto bello e commovente Shera…. tutto tranne una cosa:
quel "non avrò mai".
E chi te l’ha detto?
Penserai mica davvero di scampartela in eterno eh?
Arriverà… arriverà…. arriva sempre!
Azaleachenonvuolepensieriuggiosiperchécipensagiàiltempo……….
Mi chiedi di parlarti dei miei genitori…
Si sono sposati quando mia madre aveva 22 anni e mio padre 28. Lui era rimasto orfano di madre a otto anni, solo con un padre chiuso nel suo dolore, arido, che non si era mai interessato veramente al figlio. In quegli anni aveva imparato ad arrangiarsi, a fare la spesa, a cucinare, lavare, stirare, tenere in ordine la casa, ma anche ad assumersi le responsabilità e a comportarsi da vero uomo, onesto, generoso e coraggioso. Mia madre, ultima di quattro sorelle, sempre vissuta in famiglia, non sapeva nemmeno cucinare un uovo ed era stato proprio mio padre ad insegnarle tutto, condividendo ogni momento, perché lui sapeva quanto potesse essere faticoso per una donna mandare avanti una casa lavorando fuori nello stesso tempo. Mio padre non voleva figli, perché non voleva che dovessero soffrire come era successo a lui ma, dopo una decina d’anni, si era convinto ed ero nata io. Anche in questo caso erano una coppia moderna perché avevano programmato il figlio dopo molti anni e non l’avevano messo al mondo subito, come s’usava. Mio padre subito mi adorò. Giocava con me, mi raccontava favole per ore e mi insegnò anche a leggere e a scrivere un anno prima dell’inizio della scuola. Per fortuna non mi sono quasi mai ammalata perché, ogni volta che succedeva, si ammalava pure lui dalla grande preoccupazione. I miei genitori hanno trascorso 60 anni insieme sempre condividendo tutto, dai lavori domestici a quelli in giardino o nell’orto, compresa la tinteggiatura delle pareti e qualsiasi altra attività fosse necessaria. Non hanno mai espresso di fronte agli altri particolari effusioni come abbracci o baci, ma si è sempre visto chiaramente che si amavano e, soprattutto, si rispettavano. Mia madre lo vedeva come un cavaliere senza macchia e senza paura che sempre sapeva sorreggerla nei momenti difficili e prendere le decisioni più giuste per entrambi, mentre mio padre la vedeva come la donna più laboriosa e buona del mondo, e la aiutava come poteva affinchè non dovesse affaticarsi più del necessario. Insieme scherzavano e ridevano anche tanto e in tutti quegli anni non li ho mai sentiti, nemmeno una volta, dirsi una parola offensiva. Quando mia madre è andata fuori testa mio padre ha ripreso completamente le redini della casa, anche se non stava bene, e non la rimproverava mai, anche se combinava un sacco di guai. Se mi arrabbiavo mi diceva di non prendermela e di lasciarla tranquilla, perché tanto non capiva e non bisognava farla inquietare. Ancora in punto di morte mio padre si rifiutava di sdraiarsi sul divano e stava seduto con le gambe appoggiate ad una sedia perché altrimenti “mamma non avrebbe avuto un posto per sedersi” e quando lei si sedeva accanto a lui le teneva teneramente la mano. Sembravano due fidanzatini. E’ stato un amore grande, che ha permeato la nostra casa sempre e che sempre è stato avvertito dalle persone che entravano da noi.
Purtroppo, nonostante questo grande amore, l’alzheimer ha cancellato papà dalla mente di mia madre, completamente. Lui ne aveva preso atto, sapeva quale sarebbe stato il suo destino ed è morto con questo peso sul cuore, preoccupato per lei ma anche per me, per il fardello che mi lasciava sulle spalle e che non poteva più aiutarmi a portare. E questa è la cosa che mi fa più soffrire…perché io non ho potuto fare nulla per togliergli quel peso…
Kathy
ti aspettavo perchè volevo che tu raccontassi, con le parole che arrivano al cuore che tu sai usare così efficacemente, la vita e il lungo amore dei tuoi genitori a dispetto della brutta malattia di tua mamma che a volte ti sembra cancellare tutto.
"Ancora in punto di morte mio padre si rifiutava di sdraiarsi sul divano e stava seduto con le gambe appoggiate ad una sedia perché altrimenti “mamma non avrebbe avuto un posto per sedersi” e quando lei si sedeva accanto a lui le teneva teneramente la mano. Sembravano due fidanzatini. E’ stato un amore grande, che ha permeato "
sheratiabbraccioforteetivogliodavverobene
Azalea Giusy
capisci mi hai? Kathy ha squadernato uno spaccato che non sarà mai mio
per ragioni di tempo e anche perchè in amore, in questi amori totalizzanti si cresce insieme.
sherasususunonlelaprendiamoggièbruttomac’èoderdiprimavera
Io credo che il loro amore sia durato così a lungo proprio perchè, oltre ad amarsi, hanno sempre avuto un grande rispetto l’uno per l’altra, rispetto che includeva i rispettivi bisogni e la individuale personalità. Nessuno dei due ha mai cercato di cambiare l’altro e si sono sempre accettati per quello che erano. Inoltre si ammiravano molto. Mia madre mi diceva sempre: " Ogni volta che ho cercato di fare di testa mia ho sempre sbagliato. Chiedi sempre consiglio a tuo padre, vedrai che ti darà sempre il consiglio giusto". A sua volta mio padre era ammirato dalle capacità creative di mia madre e per lui non c’era al mondo nessuna donna migliore di lei. Quando alla fine lei è diventata incapace di fare qualsiasi cosa, lui ha continuato a dirmi che dovevamo ricordarci di tutto il lavoro svolto in tanti anni, di tutto l’amore e l’impegno profusi nel mandare avanti al meglio la famiglia, pertanto dovevamo continuare a rispettarla e ad amarla per quello che aveva fatto, anche se ora non avrebbe potuto darci più nulla.
Persino mio marito, dopo tanti anni, è rimasto in qualche modo toccato da questo amore e ha pianto molto di più mio padre che non il suo.
Ma non devi prendertela se non conoscerai mai un amore così lungo. Magari avrai la fortuna di averne uno più breve, ma che potrai ricordare per sempre. A mia madre, purtroppo, di tutti questi lunghi anni d’amore non è rimasto più niente. E’ come se niente sia mai accaduto. Riconosce i suoi genitori nelle fotografie, ma suo marito no.
Come vedi, in ogni cosa c’è sempre un rovescio della medaglia.
Kathy
non vedo nessun rovescio della medaglia e ti ripeto quello che ho scritto da te nel mio lungo ragionamento sulla malattia di tua mamma oggi e il tuo sconforto.
"Tua mamma non è una scatola vuota, lo è per il medico che l’ha in cura e che non va oltre. IO penso, per come tu la vivi , che sia come uno scrigno che racchiude grandi gioielli che sono i tuoi ricordi di lei, di tuo padre, di tutto un vissuto che lega la vostra famiglia."
sheraggiungeunagrandebellissimafamiglia
Citando da Kathy,
"oltre ad amarsi, hanno sempre avuto un grande rispetto l’uno per l’altra, rispetto che includeva i rispettivi bisogni e la individuale personalità."
Credo che sia questo il segreto di un grande amore, che non si limiti all’esteriorità né al puro stimolo sessuale.
Poi, la sua durata o meno non dipende sempre da noi, dalla nostra volontà o dal nostro impegno, purtroppo.
Credo, anzi ne sono certo, che amori profondi possono durare l’éspace d’un matin e "amorazzi" possano durare, ahimé, tutta la vita…
Maurochecredediaverliconosciutiambedue
Io mi fermo a cio’ che ha raccontato e al messaggio d’amore che Kathy ci ha lasciato: due percone ‘comuni’ con un vissuto straordinario, i suoi genitori (ed io che conosco lei so che è sulla buona strada).
sheraconmoltiéspaced’unmatinchepoisonostatimagariancheanni
Grazie. Un abbraccio, dal profondo del cuore.
Ti ringrazio per questa segnalazione (ha fatto tremare anche me)
Blue