Questa figura che incredibilmente ricordava Beatrice nelle illustrazioni del pittore inglese preraffaellista D. Gabriele Rosse
17 novembre: “lettere d’amore”
Alla vita (dal Diario di Anna Frank)
Quasi ogni mattina salgo sull’attico per cacciare fuori dai polmoni quel’aria stantia.
Dal mio punto di osservazione preferito guardo il cielo blu e il castagno sui cui rami ci sono piccole gocce che splendono come argento, e i gabbiani e altri uccelli che si muovono nel vento.
Fino a quando tutto questo esisterà… e fino a quando potrò vederlo, questo sole, questo cielo senza nuvole . fino a quando tutto questo durerà io non potrò essere infelice.
La prossima settimana sarà abbattuto per malattia il grande castagno che teneva compagnia a Anna Krank durante il periodo in cui lei e la sua famiglia per oltre due anni restarono nascosti come reclusi nel tentativo di salvarsi.
Anna Frank mori’ poco piu’ che bambina nel campo di Bergen-Belsen e questo grande albero muore di vecchiaia a 150anni e, se solo potesse, esprimerebbe lo straziante dolore di un genitore costretto a sopravvivere – contro natura – ai propri figli.
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16 novembre : “lettere d’amore”
come Beatrice..
24 settembre
Notte del 23 – c’è stato un sogno – ma anche un’elegio alla creatura solo sentita e immaginata – Aurora – che nel lento procedere era accompagnata da una figura di donna intenta a scostare nel folto degli alberi il fogliame rugiadoso e colorato dell’autunno per facilitare il cammino ora lento ora svelto –
tti – sul = Dantis amor = questa che fu anche ritrattta nelle composizioni e nelle pitture d’epoca. La sola donna dal volto umanamente soave e dalle mani irreali ( fare ricerche in biblioteca) – è stato un susseguirsi continuo di immagini e avvenimenti di portata poetica dove la realtà dei corpi si fondeva alla scena paesaggistica di portata poetica in una luce tranquilla e gioiosa – Beatrix e Aurora insieme come una scena Wacneriana –
(e ora che ho raccontato uno dei tanti sogni che faccio nella notte e di cui vado gelosissimo, chiedo alla dolce Augura di interpretare attraverso tutto questo il trasporto provocato dallo stato d’animo nell’attuale momento)
Un bacio in fronte a Luca e all’ Ignota una stretta affettuosa
Emilio
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15 novembre : “lettera d’amore”
per un’ Aurora che sorge.
Aurora se penso a noi mi viene da ricordare una visita che feci – anni fa –in una cava di bel marmo statuario per scegliere un blocco (con determinate misure e forma) e dopo molte ricerche mi accorsi che fra gli sconnessi massi stava nascosto quel che cercavo – e in esso nella massa informe era celata non la figura che volevo fare – ma un accenno ad altro e mi sono prudentemente astenuto dall’intaccare con lo scalpello la pietra – e con l’aiuto di forti braccia il blocco venne liberato dagli ingombri e subito intravidi che dentro a quella dura materia era già l’inaspettata vita di un’opera e la gioia che è seguita era tutta solo gelosamente mia.
Così questo ricordo mi riporta a pensare al nostro particolare momento e non volere il nostro incontro e attendere dal destino – come nel masso di pietra la sorpresa dell’opera già viva che attende – Aurora – tutto è già nello spazio che vuole una vita – l’ignoto e l’incognito sono fratelli come i Di oscuri e i loro cavalli – Noi non dobbiamo avere una volontà.
Con tenerezza Emilio
Succedeva tantissimi anni fa e del ‘vecchio’ artista restano le sue lettere (personali) e le sue opere per il mondo intero.
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14 novembre : “lettera d’amore”
Questo libro mi è molto caro. Direi che è tra quelli che spesso ruotano sul mio comodino (sono una inguaribile romantica). Lo lessi ragazzina e ne rimasi affascinata. E l o i s e !
Fra le donne del MedioEvo e le donne in genere del suo tempo, dotte e fini mecenate, Eloisa (che nelle sue lettere cita non solo esempi dell’antico testamento, ma riporta riferimenti di s. agostino, di Pitagora, dimostra di conoscere latino e greco ecc.) potrebbe apparire una donna debole che si assoggetta al volere dell’uomo( e nel suo caso subire passivamente anche la clausura) ma la sua scelta obbligata non dipende dall’accettare, – lei donna – un ruolo subalterno all’uomo riconducibile alla propria inferiorità – ma piuttosto inchinarsi, riconoscere,la superiorità dell’amore che esige qualsiasi sacrificio per potere sopravvivere almeno nel profondo, per essere preservato dalla negazione del tempo.
Ecco perché E l o i s e mi è sempre stata vicina.
13 novembre : “lettere d’amore”
Non solo Nassirya
La Morte arrivò prepotente e inattesa quella volta, fuori tempo e con grande anticipo.
Fu così che la Rondine dopo una settimana ricevette una lettera
d’amore ‘dal cielo’ ed i bambini un immenso casco di piccole banane africane dal sapore dolce e sciropposo che impasta la bocca e ritorna ogni volta che la Piccolina smarrita esplicita un semplice “Perché?”
. / .
12 novembre : “un cuore manca all’appello”
(e se qualcuno lo incontrasse come convincerlo a tornare?)
Troverebbe da solo la via del ritorno…
“Un cuore manca all’appello”
è il cuore di un ragazzo che ieri
è stato fermato da una pallottola vagante.
Altri cuori suppure ancora vivi hanno cessato di battere e non lo faranno piu’ con la stessa intensità:
i cuori dei suoi genitori, della sua famiglia, dei suoi amici.
Ogni giorno un Pezzetto anche del nostro cuore se ne va così tra
violenza quotidiane.
Come, cosa fare a ridare loro vigore?
Un semplice NO, no alla violenza:
sherachenoncihadormitostanotte
Cuori carichi di angosce?
Il quotidiano sempre più lontano dall’umanamente “tollerabile”.
Odio gratuito che si auto-alimenta…
cerchiamo tutti un briciolo di “sentimento” positivo, sicuri che ci sia!
BaciOttimisti x sonni/sogni migliori!
ROMA BRUCIA
Domenica 11 novembre 2007
shera
Grazie Rurururu
grazie per la comprensione.
In effetti spesso sEMBRO talMENTE
egocentrica che si potrebbe dedurre che …
bacidicorsa
E’ stato triste e tremendo stamattina leggere i commenti dei suoi amici sul suo blog myspace. Si rivolgevano a lui come se fosse ancora vivo…sono incazzata perchè la leggerezza di qualcuno non può privare della vita!
senza parole.
A.
Aglj cara
niente di piu’ incisivo di Edvard Munch.
Ti abbraccio
she’
Concretezza
io non ho avuto il coraggio.
Lui vivo forse sarebbe successo. oggi mi sentirei sgomenta a farlo.
Ma perche’?
a presto a rallegrarci di qualcosa di buono.
shera
“ultras” e sbirri… brr
a vedere questo e tant’altro uno puo’ convincersi che l’inferno è già qui. In effetti lo è. i nostri grandi maestri del pensiero hanno scritto chissà perchè, solo dell’inferno in terra con una sapienza divina che non ha paragoni. Questo odore mefitico quando si manifesta in tutta la sua forza dirompente è come una cappa ,avvolgente e opprimente. Ognuno evidentemente ha i suoi metodi per non soffrire dell’inferno che è già qui ,e le vie che si percorrono sono sempre e solo due. una,di accettarlo, diventarne parte fino al punto di non vederlo , l’altra, cercare di scrutare tra gli spazi che l’inferno lascia. Quelle sono le nostre osasi, il nostro paradiso, la nostra casa da coltivare a fatica dove i cuori anche se spenti non mancheranno mai di battere.
AAAncoraacuorebattente
Arpia,
ciao grazie del tuo arrivo.
Sugli ‘ultras’ mi trovi inconfutabilmente d’accordo.
sul termine ‘sbirri’ beh avremmo da discutere se ti andrà lo faremo.
A presto.
she’
AAA-more cuore
raramente mi sono sentita coì comprenetrata in qualcosa che hai
scritto. e non tanto nell’analisi del
nostro inferno in terra cosi’ bel accessoriato.
Ma ti sento vicino nell’approcio
che suggerisci sul come contrrastarlo, anzi cercare di capovolgerlo in felicit’.
Una felicità sussurrata con pudicizia nel timore di ferire chi non ne sa/puo’ scandire neppure il nome.
grazie
sheracheilcuorelebatteleggendoVI
e ancora
e domani?
she’
Quando voglio essere estremamente gentile dico che non ho nessuna simpatia per il calcio e tutto quello che ci ruota intorno. Ma non posso che dispiacermi della morte di un bravo ragazzo e di questa insensata violenza dilagante a me del tutto aliena. Aloha
Tutto ciò che esalta la vita ahimè ne accresce poi l’assurdità.
baci vany
Buonasera Giufo
ecco! io neppure amo il calcio.
Mi piacerebbe seguire la pallacanestro o il rugby o la scherma.. per non parlare dell’equitazione.
ma nessuno di questi sport ‘tira’ in termini economici come il calcio intorno a cui ruotano imperi.
Morti e atti vandalici. Quanti ancora?
Mio figlio è appasionato di calcio ed è (che vergonga per una juventina come me!) tifoso laziale.
Gioca regolarmente a calcetto e regolarmente ogni anno vincono
anhe cose di non poco conto.
Eppure da piu’ di 10anni lui e i suoi amici (tutti romanisti) non vanno piu’ alle partite. Vorra’ ben dire qualcosa no? Men che mai le trasferte.
Ma è normale che per un gioco si armino le forze pubbliche, si predino gli stadi, si perquisiscano le persone?
Ma questa “è” una guerra non uno sport.
Ma noi siamo un popolo che si indigna sull’onda delle grandi emozioni ma poi tutto si lava con le lacrime.
Le prefiche urlano. si rispetta il lutto e…evvvai tutto da capo.
scusate ma davvero chi ha pensato che intimisticamente io parlassi del mio cuore spero forse ha ragione perchè non me lo ritrovo tanto deve essere fuggito lontano.
Buonanotte.
sheracheparlatroppoconlapancia
Vany la Romantica
il tuo pensiero è quasi lapalissiano.
Ma sta a noi, al nostro autocontrollo
“dominare” gli eccessi.
un grosso indomito bacione :=)
l’unicop calcio che mi piace è quello dei bambini sul piazzale, quello delle piccole squadre come la voltrese vultur, la sestrese, la praese, il molare, il savona, la crevarese. oppure quello delle poesie di umberto saba.
iraz
una per i nostri amici:
“Squadra paesana
sputati
dalla terra natìa, da tutto un popolo
amati,
Trepido seguo il vostro gioco.
Ignari..
esprimete con quello antiche cose,
meravigliose
…
La gloria
vi dà un sorriso”
Iraz
ci aggiungo qualcosa e spero vi faccia piacere.
(non so come riuscirete a sentirlo con il sottofondo fusiale :=(
e’ poca cosa. De Gregori c’entra di forza..ma
notte
sotto fondo “fusiale” (musicale)
sorry sorryssima
BuOnGiORnO!:))
Roma, 12 nov. 2007 – Diciannove Menhir, come a rappresentare l’unicità di ognuno dei caduti nella strage di Nassiriya del 12 novembre 2003 e “ l’unicità del dramma che li accomuna.”
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Ma vi è anche un’ altra UNICITA’ed è quella della Rondine, della Piccolina e di tutta la famiglia.
L’eccidio di Kindu avvenne l’11 o il 12 novembre 1961 a Kindu, nell’ex Congo belga, dove furono trucidati tredici aviatori italiani della 46a Aerobrigata di stanza a Pisa, facenti parte del contingente di caschi blu dell’ONU inviato a ristabilire l’ordine nel paese sconvolto dalla guerra civile.
Ai caduti di Kindu – soltanto decenni dopo – fu destinato un monumento che oggi si trova all’ingresso dell’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci, a Fiumicino mentre un un altro è stato eretto a Pisa.
sherachepercepiscememoriecortissime
Dell’attentato di Nassiriya già se ne sono dimenticati in troppi.
Nonostante siano passati solo quattro anni, nonostante i (soliti) paroloni di quei giorni.
Ma è il consueto oblìo italiota, non me ne stupisco (quasi) più.
[E intanto vedo al tiggì regionale che Roma crolla a pezzi, qui e là…]
il grande calcio spettacolare è una malattia come l’aids e il cancro.
questo omaggio simbolico è comunque dovuto.
Io credo sempre che una vita valga sopra tutto.
Quel ragazzo è morto, la sua vita è stata spezzata prematura e ancora vivace.
Io non vedo premeditazione in questo e non mi sento di condannare quell’agente, credo piuttosto che un destino pur crudele abbia agito, essere nel posto sbagliato al momento sbagliato, una persona muore una ne porterà il peso sulla coscienza tutta la vita.
Quello che mi spiace vedere che di una tragedia si prende lo spunto per farne della demagogia politica, della demagogia calcistica e del vandalismo, atto non a ricordare non a difendere una vita, ma solo a condannare le istituzioni o a fare di uno sport un campo di guerra .
A nessuno di quei vandali frega della morte di Gabriele, la loro è pura ignoranza di vendetta non a una vita, ma una rabbia verso chi cerca di far si che uno stadio sia vivibile da adulti e bambini e che lo sport sia un benessere e un adivertimento no un patibolo e una tomba.
Grazie per il tuo spazio che ci fa sempre confrontare su temi belli e a volte terribilmente crudi ma coivolgenti.
Belle le tue parole delicate e leggere…come una farfalla…l’ultimo pensiero giusto da rivolgere a chi vola via.
Patri
dolcezza, non sapevo della coincidenza delle date. Nassiriya-Kindu…
vissuto quello di Nassiyria “sulla pelle” tra minuti infiniti in attesa di buone notizie che tardavano (e che poi arrivarono ma che non si riuscii a goderne perché fortemente immedesimati nelle sofferenze altrui) e quello di Kindu conosciuto solo tramite i tuoi personalissimi racconti fatti di caschi di banane.
(e non solo!)…
…e rimango allibita quando qui da noi ogni pretesto è buono per scatenare guerriglia!!
BaciDiVergognaPerCertaVariaUmanità
Solitaire
anche tu pero’ hai passato a piè pari il mio (personale) ricordo su un altro precedente, orribile fatto di sangue accaduto nel 1961 proprio in questi giorni di novembre e perpetrato ‘contro’ le forze di PACE inviate dalle nazioni unite a Kindu.
Sherasalutaognivoltaguardandolasteleafiumicino
iraz
lo spettacole della morte ‘rende’
e riferito al calcio non si fa prevenzione.
grazie
sheraz
nulla era cambiato eppure ricordo il tuo pianto a dirotto e la mia incapacità a fermarlo.
era un giorno uguale a tanti ma tu mi avevi appena raccontato di quel casco di banane piu’ alto di te che tua madre nascose nello sgabuzzinetto.
Cancella il mio commenti se credi.
ma non puoi cancellare lo struggimento del tuo viso.
abis
Un racconto bellissimo nella sua semplicità. Speriamo che la rondine non lasci mai sola né i bambini né noi. C’è del marcio in giro, e non mi piace…amarezza.
Un saluto,
Adriano
Aver saltato il tuo commento non vuol dire aver dimenticato o non rendere onore a certi avvenimenti. Ho citato Nassiriya perché dopo solo pochissimi anni già per molti è scomparso il ricordo, e sicuramente nel 1961 non ci sono stati quei paroloni a cui facevo riferimento, quella sorta di *Da oggi niente sarà più come prima*. Non ci si scorda di nulla, se ci si tiene davvero. Ma vedo che il due di agosto, il nove di ottobre o il dodici dicembre i più se ne infischiano delle mie commemorazioni…
Quando manca la considerazione verso il prossimo, quando domina l’egoismo, ecco che non c’è più rispetto per gli altri, per la vita degli altri. Assistiamo in questi tempi oscuri a fenomeni di violenza (anche involontaria) ai quali rispondono fenomeni ancora più gravi di aggressiva vendetta.Non voglio essere polemica, sono solo molto ADDOLORATA. Addolorata per questi genitori e per tutti coloro ai quali è mancato un cuore all’appello.
Shera, i tuoi post mi piacciono sempre di più. saluti nesia
Kindu, Nassyria.. e quanti nomi e quanto sangue e quante lacrime e quanta insensatezza e quante vite strappate la smemoratezza cancella e rende vane per chi commette gli stessi (voluti) errori.
A.
Aglj
xfortuna esiste una memoria storica che spesso (non sempre) riporta il passato.
Ma come dicemmo una volta in una nostra discussione lasciare piccoli passaggi di noi farà si che noi si diventi piccole eterne particelle di memoria nell’universo.
un bacio
shera
Nesia
quando viene a mancare soprattutto il rispetto per NOI stessi
viene a scardinarsi l’ordine interiore
che dovrebbe guidarci.
E sono felice che tu abbia immediatamente colto che il cuore di cui parlavo non fosse – molto stupidamente ed egocentricamente – il mio: qualcuno – piccinaMENTE – l’ha pensato e la cosa mi ha distubata e ferita.
Grazie della tua stima che davvero mi fa molto piacere perchè (senza falsi minuetti) quello che scrivi tu
è molto bello per me.
Buonanottebuongiorno
she’
Solitaire
niente di aggressivo, credimi.
Anzi scusami se non sapendo non posso/possiamo essere partecipi delle date che ti hanno segnato.
sherazade
Pattiboo
a domani e un bacio grande,
Rurururu
anche tu scusami sono stanchissima.
Adriano
hai ragione:amarezza. a presto
BuonanotteBuongiorno
sherachenonpensachesiatroppobruttorrendo
Le date che ho riportato sono della bomba alla stazione di Bologna, del disastro del Vajont, della strage di piazza Fontana. (Avrei potuto scriverne altre, tutte quelle che rammento e che mi amareggiano ancora…)
Dovrebbero aver segnato molti di noi, ma per tantissime persone è più facile dimenticare che fare i conti col passato.
[Solitaire]
Solitaire
mi vorrai scusare se in un ‘raptus’ di
egoismo ho ricodato la morte di mio padre a Kindu.
Che poi ognuno di noi porti il suo lutto per lutti piu’ generali sono d’accordo con te.
sheracheogginonvuolemoltoscrivere
Un cuore manca all’appello e voglio immaginarlo nella Luce.
-Ombra-
Aderisco senza dubbio alla giornata del 24 novembre, penso che la donna vada rispettata, amata,desiderata, contestata se serve,ma la violenza no, è fuori dal canone.
Grazie Ombra
un bene immenso per la tua ‘nuova’ vita in una casa nuova ricca di vita.
sherazade
Adriano
credo di potere ringraziarti “per la categoria” e vorrei aggiungere non ‘solo’ in quanto donne ma PERSONE.
sherancoragraziedelpensiero
Comunque tutte le morti di cui avete parlato sono come hai detto frutto della violenza, contro le persone, i popoli, la natura.
Non sono ancora convinto che la pace si possa portare o mantenere con le armi….ma diversamente quanto è difficile o semplicemente possibile applicare il pensiero di gandhi?
Mah
Ciao
Marcodubbioso
….. ti ho amato di un amore sconfinato… mi è sempre stato più dolce il nome di amica e quello di amante o prostituta, il mio cuore non era con me ma con te”.
F
È incominciato un altro post esteso, dilatato… come evidentemente ti senti tu in questo periodo. Aggiungere, questa sembra la tua intenzione. Accumulare sensazioni, comprimerle in un singolo scritto, farne collassare i sentimenti e magari provocare un nuovo big bang emotivo. Beh, forse ho esagerato ma intuisco che sei una che non butta ma mette via, conserva. E poi ogni tanto va a riguardare nel cuore come in questo libro di novecento anni fa. :-)) Aloha
Marco
vorrei esprimere un mio personale parere ma purtroppo spesso mi riconosco in quelli che mi hanno preceduta e li faccio miei elaborandoli.
Pietro Ingrao per quel che ricordo fu il primo a parlare del “Dubbio dei vincitori” intitolandone un libretto di poesie.
Perchè quando tutto è detto CHI
ha vinto cosa?
sherashenonvincemanonsisenteperdente
Soul
“farne collassare i sentimenti e magari provocare un nuovo big bang emotivo.”
questa tua sottolineatura mi emoziona.
Nella realtà a mo’ di maestrina voglio ‘controllare’…
“Figliolo…dimmi…quante volte (sei passato sul mio blog) ?.
E seriaMENTE credo che davvero – nel bene e nel male – io tenda a conservare più di quello che spesso
la mia anima puo’ sopportare..e crollo emotivamente come dici tu.
grazie :=)
AAA-more words
sarebbero troppe e inutili al senso.
sherachEloisevolevalefossesorella
belli i colori……ma troooopppo a sinistra!!!
(almeno con firefox)
Notte!
Marcochepensatustiafacendoesperimenti-verdePDerosso stintoarosa
eloisa , abelardo e i fiori di pesco mi fanno letteralmente impazzire
iraz :=(
i fiori di pesco c’erano già.
Ho ‘lavorato’ come una dannata per aiutare a migliorare la lieta visione ai fruitori della volpetta focosa.
Mi fa molto piacere che un uomo essenziale quale tu mi sembri si
conceda il piacere di impazzire per
la mia Eloise.
buonanottebuongiorno
sheraz
Eloisa e Abelardo sono cari anche a me.
Questa è stata una delle prime immagini postate sul blog, ed era una mia foto ad una pagina di *Eloisa to Abelard* di Alexander Pope.
E poi sono i "protagonisti" di uno dei miei dipinti preraffaelliti prediletti.
Solitaire
“Eloisa to Abelard
In these deep solitudes and awful cells,
Where heav’nly-pensive contemplation dwells,
And ever-musing melancholy reigns;
What means this tumult in a vestal’s veins?
Why rove my thoughts beyond this last retreat?
Why feels my heart its long-forgotten heat?
Yet, yet I love! — From Abelard it came,
And Eloisa yet must kiss the name.
come non sentire la struggente emozione?
Perchè non ci ‘posti’ il tuo post?
mi piace questa comunanza diffusa
sheracasaconlatosse
e il dipinto? non l’ho presente :=(
Il mio post consisteva praticamente in quella fotografia ed una pseudodedica attraverso una canzone dei R.E.M. (che aveva a che fare con l’orecchino ritratto sulla pagina di Pope).
Il dipinto è questo (Edmund Blair Leighton, *Abelard and his Pupil, Héloïse*).
Quante cose belle nei tuoi cassetti!!!
La pietra che nasconde già in sè l’opera. E l’occhio dell’artista che sa guardare oltre…
bacioQUASIaccecatoDAcotantoVERDE
Evviva! Visualizzo benissimo anche con la volpe di fuoco!!! Bravissima Shera!
14 novembre: lettera d’amore (Abelardo ed Eloisa)
Da jazzofila e cultrice del musical americano, aggiungo una noticina irriverente alla mitica storia di Abelardo ed Eloisa celebrata nel noto epistolario: il celeberrimo compositore Cole Porter, nel 1935, inserì nella canzone “Just one of those thing” questi versi: «As Abelard said to Eloise,/”Don’t forget to drop a line to me, please”» («Come Abelardo disse a Eloisa, /”Non dimenticare di mandarmi due righe, per favore”»). 😉
15 novembre: lettera d’amore (per un’Aurora che sorge).
Qui posso solo intuire (e forse sbagliare). Ma intravedo un amore non colto, forse tra un Maestro e una giovanissima Aurora. Non so.
Sospendo le mie parole, come volutamente sospese mi appaiono le tue 🙂
Ciao
A.
Solitaire
grazie ma ora…la canzone dei REM?
(ma quante ne voglio!)
she’
Agljfarfalla
sei infinitaMENTE organizzata. io sono spesso molto sommaria e queste tue sottolineature sono
davvero un regalo…che ritorno a tutti:
Quanto alla seconda lettera, si un Maestro del 900 morto da tanti anni.
shera
rurururu
e’ che sono rimasta come una
farfalla fissata nelle parole cosi’ centrate di Giufo .
” intuisco che sei una che non butta ma mette via, conserva. E poi ogni tanto va a riguardare nel cuore come in questo libro di novecento anni fa.”
Bacisemprepiu’tossosi
Lettere d’amore + non se ne spediscono, ma a me capita di riceverne tante, la lettera nn necessariamente dev’essere dentro 1 busta bianca (o gialla) ma anche 1 pensiero, 1 sguardo o un desiderio trasformato in materia.
Ciao, Adrià
Sei proprio curiosa, eh?
La canzone è The One I Love.
(Ci mette un po’ a caricare, mi spiace.)
Adriano,
solo in parte posso darti ragione.
Si chiamano ‘lettere d’amore’ perche quello sono.
DiversaMENTE sono ‘pensieri’ ‘emozioni’ sempre d’amore ma altra cosa.
Vedi? io sono tanto romanticamente obsoleta che le mie recenti, personali, lettere d’amore che arrivano inevitabilmente per e-mail, io le stampo e me le leggo raccolta, e le conservo :=)
Olè a tutto Tango
shera
Solitaire
oggi proprio e tutto un scambiarci
informazioni.
A d o r o i R.E.M. (“rapid eye movement”, la fase piu’ intensa dei sogni) il loro mixare dolcezza di immagini e suoni vagamente melodici e la voce di Michael Stipe..
bei ricordi degli anni ’80 e di tante cose.
“Losing My Religion”, sono banale ma è fantastica desolata, attuale.
grazie di tutti questi input(s)
shera
bello questo template.
forse un pco fosforescente?
lettere d’amore.
quelle che non ti ho scritto mai.
biglietti tanti e più ancora pensieri.
abis
Forse se solo potesse verrebbe da te a fare l’amore x una notte intera,resterebbe poi fino all’alba sfiorandoti il viso ti farebbe tornare indietro dicendoti che ti ama.
Buona serata!
Saper far emergere una figura dalla pietra è un gesto quasi magico. :-))) E tu sei pure riuscita a far emergere un template quasi nuovo che vedo bene anche se è sgargiant! ;-)) Aloha
NUmi santissimi GIUFOOOO
manco il sapere che ho fatto tutta questa ardua operazione solo “per te” non ti ha trattenuto dal morderti la lingua e farmi un largo sorriso alla
“cheese”?
Hai il cuore di pietra (senza nessun accenno di forma inside).
sherachemo’ricambiailtemplatetiè
Vany Roamantica
se solo ‘avesse’ tempo passato.
E poi il magico stava in queste lunghe lettere di un ‘vecchio’ frande Maestro di altro stampo, ove l’immaginario suppliva ampiamente
anzi completava il reale.
un bacio
she’
Shera…
devi sapere che gli uomini Salentini hanno il cuore DURO!…
…in apparenza, poi scalpellandogli intorno vien fuori tutto il tenero che è in loro!
che dire? hai provocato con questo post una voglia di sCULtura non da poco!
In realtà qui da noi nemmeno le pietre son dure… (vedi la “pietra leccese” che si presta ad infiniti ricami barocchi) e gli uomini son teneri e dolci come pasta di mandorla!
baciMARZAPANOSI!
come la pasta di mandorle????
ma allora fanno ingr(o)assare :=) ?
A me piace l’ommo ommo dal piglio maschio.. approposito devo rispolvrare il mio Benicioooo (del Toro – in nome omen- ).
sheryinapoverellinacofffcofffcaramellinaplease
mancava ‘na ‘n’ ma fa nniente!
mi sento scombussolata ora sto a pensà a Benicio.
A proposito di sogni e di Beatrice e dei due Dante, un’altra meraviglia è questo *Dante’s dream at the time of the death of Beatrice*.
Rossetti è gioia per gli occhi e per l’anima, anche con le sue poesie (tuttavia il dipinto preraffaellita che più amo è di Millais e dubito che avrai difficoltà a capire quale sia).
Benicio invece è un <I>gran ber fico</I>, come si dice a Bolzano…
Solitaire
il sito Sante’s dream.. non si apre.
Vedi a partire da quella lettera (di cui vi rendo partecipi non già per eccesso di egocentrismo, ma per la sua poeticità) io ho scoperto Rossetti, i suoi dipinti e ammirata ” La sola donna dal volto umanamente soave e dalle mani irreali” e più avanti i suoi scritti.
Ebbene dopo aver nutrito lo spirito..parliamo del ‘mio’ Benicio che, sempre in perfetto bolzanese
‘nessuno m’ha da toccà’.
sherafrettolosaMENTEversocasa
Qui dovrebbe vedersi.
Certo, il tuo blog meriterebbe di essere spulciato fin dall’inizio… ma questa cosa sappiamo tutti che nessuno la fa. Quindi no, non ho controllato i tuoi trascorsi per giungere a codeste conclusioni; e in privato ti ho spiegato che questa mia sensibilità naturale si è di molto acuita rimanendo esposta per lunghi anni al salmastro 😉 Il sogno di oggi è una cosa intima nella quale non mi metto a rovistare perché non saprei se farlo con la mano freudiana o con quella adleriana. I preraffaelliti invece sono una delle mie passioni, anche quando si tratta di giocare con la grafica… ;-)) Aloha
Soul sei capitato e apparso in questa splendida veste…
e davvero piu’ ti conosco e piu’
come il buon ‘vecchio’ vino assumi ‘corposità
(ed io stupidaMENTE intenta a cambiare template su template in un’orgia di onni(in)potenza)
sheracheorasenevaviadavveroclik
Sorpresa! template nuovo! Un cigno che scivola elegante sull’acqua sostituisce i fiori di pesco.. Un altro sogno da interpretare?
Su quello scritto dal Maestro, mi colpisce il cenno alle mani irreali. Irreali perché cariche di luce? Perchè stanno per ricevere il fiore della morte?
Ciao
A.
Agljfarfalla
il brutto tempo ha per ma la capacità di farmi raccogliere e nel mio raccoglimento rovistare in ogni senso.
Erano molti anni che non rileggevo queste lettere così struggenti di cui, davvero, sono stata oggetto/soggetto immeritato.
Ero davvero impreparata troppo tesa dalle forti sensazioni.
Io credo che in effetti ci sia tanta
evidente dissonanza tra il volto e quelle piccole mani piccole e rattrappite quasi appartenenti ad un altra.
Tu ne leggi un richiamo altro e alto.
E’ da te.
she’farfallassorta
psps
Questo template mi piaceva molto ma non avevo il coraggio di ‘osare’.
In verita’ mi ero molto (troppo) identificata al template originale del
gladiolo rosa di splinder ecc ecc
Ma il richiamo ai Dioscuri me l’ha quasi imposto. forse davvero un retropensiero :=)
Una splendida Leda di Boldini per Aurora, acerba Musa 🙂
Ciao
A.
Ops, vedo che l’immagine è troppo grande: cancellala senza pietà! 🙂
A.
grazie
sheralsapordicaldarrosteNovello :=)
Questo blu è decisamente più rilassante…
anche se ancora non è il TUO TEMPLATE! …
Parli di lettere e ti ricongiungi alla mia attuale lettura. Sono al punto in cui si trovano le lettere custodita dalla bambola… bellissimo POSSESSIONE!
corro a leggere!
baci nubifragiosi
“il tuo template”
gia’..ma quale dei miei?
non mi sento così definita sopratutto
nei miei stati umorali.
L’errore è stato non restare fedele
al mio primo, al primo primo in tutto.
filosofia spicciola senza resto :=)
bacipensosaMENTEplacati
bello anche questo blu chiaro…… la foto del cigno invece non mi piace….
Da ragazzo mi è capitato di vedere degli scultori del legno tirare fuori le forme dai tronchi e sembrava che di lì non potesse liberarsi che quella figura, quasi fosse cresciuta col legno ed in attesa di manifestarsi..
Ciao
Marcochepreferisceillegnoalmarmo….
Buongiorno Marcuzzo
Buongiorno à tout le monde.
MI spiace che non aprrezzi il cigno, spero non ti sia pero’ sgradevole.
Il legno – forse dico una bestialità – fa parte della cultura dei paesi del nord dove anche il ragazzino per passare il tempo ha un piccolo coltello/scalpelletto per intaccare il legno.
Il marmo è un’altro elemento.
Tuttavia tu dici la stessa cosa: “subito intravidi che dentro a quella dura materia era già l’inaspettata vita di un’opera ..”
Dove se ne va la famigliola con questo freddo?
sherachesenevadavantialcaminettoegiocaBestia
Credo che quel cuore torni ogni qual volta ci appelli al ricordo.
Non ho nulla contro i cigni…ma l’immagine sfocata non mi piace…
Ciao!
Marcochehamessoancheluideivolatilinell’immagine header
e allora? il tuo cigno è proprio perfettino molto da nordnord-est
shechestalcentrosud
Ciao Caffeina
benvenuta a parlare di un cuore qualsiasi esso sia da ricordare.
shera
Mi sono piaciute molto queste parole sul castagno testimone del tempo….
Ciao Buona Giornata!
Marcochepreferisceblusublu
STUPENDO CREDIMI STUPENDO!!1UN POSTO DIVINO..BUONA DOMENICA..E CHE BELLO SENTIRE QUESTO SOTTOFONDO!
Ecco la casa di Anna Frank e l’ippocastano che le sta dinanzi.
A.
P.S.: Shera, occhio che nel titolo e nel post hai digitato K invece di F
« “la gioventù in fondo è più solitaria della vecchiaia.” Questa massima che, ho letto in qualche libro mi è rimasta in mente e l’ho trovata vera; è vero che qui gli adulti trovano maggiori difficoltà che i giovani? No, non è affatto vero. Gli anziani hanno un’opinione su tutto, e nella vita nono esitano più prima di agire. A noi giovani costa doppia fatica mantenere le nostre opinioni in un tempo in cui ogni idealismo è annientato e distrutto, in cui gli uomini si mostrano dal loro lato peggiore, in cui si dubita della verità, della giustizia e di Dio. Chi ancora afferma che qui nell’alloggio segreto gli adulti hanno una vita più difficile, non si rende certamente conto della gravità e del numero di problemi che ci assillano, problemi per i quali forse noi siamo troppo giovani, ma ci incalzano di continuo sino a che, dopo lungo tempo, noi crediamo di aver trovato una soluzione; ma è una soluzione che non sembra capace di resistere ai fatti, che la annullano. Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili.»
15 luglio 1944
Anna Frank
AlmostYou
grazie del tuo apprezzamento.
Detto da te – un giovane – ha doppio peso.
sheracheinannitiraddoppia(forse)
Agljfarfalla
“….che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili.»
eppure, seppur tante cose sia cambiate positivamente (non dobbiamo negarlo) niente è come sperato in tante, troppe, parti del mondo.
L’ippocastano della speranza muore ed io ho proprio voluto mettere in evidenza un germoglio tenero e vitale.
sheradiunbuonpomeriggio
ps. corro a correggere (ma il MIO nuovo templattino ti piace?
Il cigno del nuovo header ha scatenato le reminiscenze, ripescando dei versi di Yeats.
*…but now they drift on the still water,
mysterious, beautiful;
among what rushes will they build,
by what lake’s edge or pool
delight men’s eyes, when I awake some day
to find they have flown away?*
Grazie.
Solataire
l’augurio è di potersi svegliare e
vederli ancora li.
Quanto sentire comune abbiamo. grazie a te.
shera
Aurora carissima, ti ringrazio per la “corposità” che mi attribuisci e come il buon vino sono contento di esserti gradito. :-)) Il template è bello, si legge bene ed è tutto intero. E adesso millebaci :-))))
Soul
as I told you: “L’ho fatto per tè” ma diciamo anche per tutti i fruitori della volpetta firefox.
Non sono molto convinta,
Stasera ho mangiato castagne ed un ottimo novello toscano.
Che dire? la corposità di un buon vino? ma anche la leggerezza vitale di un novellino non guasta.
e allora un brindisi per voi
sheranottebuongiorno
quanta vita dentro il tuo blog, amica shera. e dentro di te. non ho mai amto il diario di anna f.
troppo scolasticizzato, troppo odoroso di maestre, di banchi, di registri. anche se questo è un uomo mi garbava poco ma non cosìpoco come il diario.
ora guardo questo ippocastano, ci penso. gli alberi mi riconciliano con le persone, con i pensieri. bisogna parlare più spesso degli alberi quando si parla del dolore, della cenere.
grazie e un abbraccio.
Iraz, grazie
il tuo pensiero conclusivo sul valore e gli insegnamenti da apprendere dalla natura insieme alle tue parole mi danno un ‘buongiorno’ pieno di fiducia.
Il Diario e Se questo è un uomo. Hai ragione odorano di ‘dovere scolastico’ cos’ come altri libri (Ipromessi sposi non da ultimo) che ci hanno fatto ‘ingurgitare’ con forza e che riletti autonomaMENTE in età adulta abbiamo scoperto nella loro bellezza.
Ma ritornando al Diario, non so quanti di voi conoscano un altro libro sulll’argomento che risulta più ampio nei risvolti storici, gli avvenimenti e i rapporti interpersonali.
Parlo di:
“L’amico ritrovato”di Fred Uhlman
Olocausto, razzismo, guerra sono alla base del libro ambientato in Germania nel periodo di ascesa del partito nazionalsocialista nel ’33: ormai Hitler era ad un passo dal potere e l’intolleranza razziale e il culto della razza ariana si diffondevano nella maggior parte del paese. Il romanzo è incentrato sulla grande amicizia tra due ragazzi sedicenni: Hans Schwarz, figlio di un dottore ebreo, e Konradin, conte di Hohenfels.
E’ “il” libro che ho fatto leggere per primo a mio figlio ragazzino.
E’ “il” libro che in me ha sustitato emozioni assai piu’ dirompenti di
quello struggente senso di impotenza e scoramento per la piccola Anna e la sua famiglia.
Grazie e scusatemi se mi sono dilungata ma ..prendetevela con
Iraz ( e grazie per avermi inclusa nella amiche).
Buona settimana.
Qui dalla capitale gran bel freddo soleggiato.
sherachecomincialavorare(concomodo)
Buona settimana Principessa
che bella l’associazione di una vita a quella di un albero…che nella sua ha visto scorrere tante vite alcune importanti come quella di Anna…
Già chissa cosa prova un genitore nel vedere “rubata” la vita di un figlio…nel vedere continuare la sua…
Riflessione intensa, profonda e a volte di difficile risposta razionale..
Un bacio
Patri
PattiBoo
“Ole'” (ho provato una fitta d’invidia sincera :=) ).
“…l’associazione di una vita..” io aggiunbgerei, parafrasando un bel film fine ’90 con Sandrine Bonnaire
Emmanuelle Béart, RUBATA perchè certamente la vita di Anna non fu solo rubata con la morte ma molto tempo prima a partire dalla reclusione, uno spiraglio col mondo un albero, e le sue stagioni.
Un bacione grande e a presto
sher opsssss ..ur princess
Hanno fatto leggere qualche giorno fa il ‘Diario’ a mia figlia a scuola. Una lettura che l’ha molto coinvolta, quando è tornata a casa mi ha subissato di domande, e si chirdeva come sia stato possibile…
Adriano
L’amico ritrovato è un amico conquistato già in età adulta. Gran testo. Me lo fece conoscere una zia acquisita, prof. di tedesco: la stessa che mi lasciò, andandosene per sempre, la sua sterminata biblioteca. Mi aveva perdonato di non avere mai imparato la lingua di Goethe 🙂
Ciao
A.
Ciao Adriano
sai? un altro libro – apparentemente molto leggero- che si svolge in Italia
in una villa toscana è .
“Il cielo cade” di Lorenza Mazzetti.
Lorenza e la sua gemella Paola avevano sei anni quando i tedeschi trucidarono tutta la famiglia degli zii(da parte di madre) la cui
colpa era di essere ebrei e di chiamarsi Eistain. Loro furono lasciate vive “perchè non c’entrano niente con la famiglia”.
Lorenza tratta questo argomento con l’innocenza e l’incredulità delle domande che si pone una bambina.
” Due cose sono infinite : l’universo e la stupidità umana , della prima avrei qualche dubbio” sintetizzò il grande scienziato.
Lory e Paola sono vive, coetanee
di mia mamma ed io sono la loro
‘cara nipotina’
Un baciotto alla tu’ bimba.
sheracaranipotina :=)
Aglj
mi fa piacere che – seppur tardi – tu abbia letto L’amico ritrovato perchè è veramente ‘onnicomprensivo’ (che brutto termine) nei sentimenti e nella storia.
Anche a te suggerisco “Il cielo cade”
e mi saprai dire.
I fratelli Franzi ne hanno tratto un film qualche anno fa e Lory va in giro per tutta l’Italia a raccontarlo.
Perchè quale che sia il pensiero la
memoria non va accantonata mai.
sherafarfallainfreddolita
A raccontarlo nelle scuole :=)
Lo leggerò volentieri 🙂
A.
Questi fatti sarebbero da far conoscere ai ragazzi e ricordare tutti noi; purtroppo anche in tv i programmi che potrebbero farlo sono relegati sul satellite o ad ore assurde, in compenso politica (alla DeFilippi) e culi a profusione (a questo punto non c’è differenza)
Buonanotte!
Marco
L’associazione “natura-memoria” è bellissima. Un monumento naturale che ha testimoniato per decenni lo strazio di una bambina, della sua famiglia e di migliaia di uomini…
mi piacerebbe poter pensare che con la naturale morte del castagno potesse morire anche la “necessità” della memoria… ma purtroppo non posso!
bacio di buona felice e serena giornata
Rurururu
“.. migliaia di uomini…” E DONNE
per ricordarci che nella pratica del linguaggio (che è anche educazione) il pensiero al femminile – come vedi – è spasso escluso proprio dalle donne :=)
La necessità della memoria non deve
essere cancellata perhcè è da li che noi veniamo e ci siamo formati.
Ricordare per andare avanti.
bacionefreddissimomacorroborante
Marcuzzo
ti consiglio di leggere alla tua bimba
“Il cielo cade” perchè – come ho detto – è un modo ‘lieve’ di raccontare r di capire la storia a tanti livelli senza shoccare la sensibilità dei piccoli.
Non sono stata tra quelli che hanno ‘osannato’ “La vita è bella” di Benigni. Al contrario gli ho di gran lunga preferito “Train de vie – Un treno per vivere” è un film del 1998 di Radu Mihaileanu (non so come si scrive!) che tratta in maniera allegorica e quasi comica il tema dell’olocausto degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. ma con una tocco totalmente diverso da Benigni.
buonagiornata
sherachescendeperuncaffettino
mio ossimoro parlante(anche se è successo di rado questa settimana) è un piacere leggerti su certe note .
😉