Mio nonno Ugo Giannattasio era un giovane artista che viveva a Parigi dipingeva e fu tra i firmatari del Movimento futurista.
Gouache su cartoncino.
La mia nonna Renata, piccola minuta torinesina di rigida e nobile ascendenze, si innamorò e fuggi con il giovin pittore e fu così che dopo i canonici 9 mesi il 3 dicembre arrivò, e crebbe, La Rondine.
E ritorna e ritorna ogni anno la mia Rondine decembrina, piena di vita oltre le ferite del vivere, gioiosa e golosa a gustare il suo Montblanc. La vedo, gli occhi che brillano, lei, sempre presente nei momenti più difficili dei suoi tre figli, orgogliosa di noi, di me che ne ho combinate tante, che ho scalciato come un mulo fuggendo da me stessa, per ritrovare sempre il mio porto sicuro tra le sue braccia.
La Rondine nascosta in una nuvola bianca.
” Vola libera e felice,
al di là dei compleanni,
in un tempo senza fine,
nel persempre.
Di tanto in tanto noi c’incontreremo
– quando ci piacerà –
nel bel mezzo dell’unica festa
che non può mai finire. ”
(Richard Bach, Nessun luogo è lontano)
La Rondine a Sperlonga pochi mesi prima di (ri)prendere il volo. Lassù.
Buon compleanno alla mia Rondine,
Buon compleanno Mamma 🌹❤
Solo per questa volta lasciatemi strettastretta nel suo nido.