Alla ( mia ) luna

Tristezza della luna,
(Charles Baudelaire)

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Questa sera la luna sogna più? languidamente;
come una bella donna che su tanti cuscini
con mano distratta e leggera
prima d’addormirsi carezza il contorno dei seni,
e sul dorso lucido di molli valanghe morente,
si abbandona
a lunghi smarrimenti,
girando gli occhi sulle visioni
bianche che salgono nell’azzurro come fiori in boccio.
Quando,
nel suo languore ozioso,
ella lascia cadere su questa
terra una lagrima furtiva, un pio poeta,
odiatore del sonno,
accoglie nel cavo della mano questa pallida lagrima
dai riflessi iridati come un frammento d’opale,
e la nasconde
nel suo cuore agli sguardi del sole.

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Amiamoci – lapsus freudiano nella dettatura? –
Teniamoci strettistretti anzi di più🌲🌲🌲💚

( Foto sherazade – dicembre 2019 )

‘Trombare come ricci’ (licenza politica)

 

ll vice presidente del consiglio uno dei due ci ha raccontato che, primo nella storia, con questo sua manovra del reddito di cittadinanza ha sconfitto la povertà.

Un alt(r)o esponente del Governo, perdonatemi non ne ricordo il nome nè sento la necessità di andare a rintracciarlo su Wikipedia, anche lui ha trovato  al suddetto reddito un beneficio collaterale e sarebbe che oltre a stare spiaggiati sul divano con i €750 elargiti  ci scapperebbe anche una pizza e di conseguenza con l’animo più allegro subito a casa a ” tromba come ricci” risolvendo in tal modo pizza dopo pizza anche il problema del calo di natalità… Questo è,  però… fermi tutti!

Se è conclamato l’effetto afrodisiaco del binomio champagne/bollicine e ostriche o crostacei è anche vero che il budget salirebbe.

Ma la pizza, accompagnata da una birra sono fortemente sconsigliate dai dieto-sessuologi perché appesantiscono la digestione come molti altri menù a base di carne fritti o formaggi grassi.

L’alternativa proposta dunque sarebbe ancora più economica di quella suggerita dall’esimio onorevole: Luci soffuse, adagiati sul divano a sbocconcellare tra un bacio e una carezza – Melius est abundare  quam deficere, il disoccupato ha tempo)  una tavoletta di cioccolato perché il cioccolato è il principe degli afrodisiaci. “Ricco di flavanoli e di sostanze antiossidanti che favoriscono la circolazione sanguigna con conseguente beneficio della tonicità dall’organ(ism)o il cioccolato contiene, inoltre, caffeina, serotonina ed endorfine, che influenzano i nostri neurotrasmettitori agendo come stimolanti e che regalano energia, concentrazione, desiderio sessuale e senso del piacere”.

Dunque una cena frugale e l’indispensabile tavoletta di cioccolata… e se avete qualche perplessità vi offro due suggerimenti niente male!

Unione del Loto

Di effusione in effusione, oramai nudi, è la posizione adatta a chi ama i baci e le carezze. I partner si ritrovano faccia a faccia. L’Unione del loto è la preferita dagli amanti. Lui è seduto sul famoso divano, a letto o per terra con le gambe piegate e le piante dei piedi l’una contro l’altra. La compagna siede sopra di lui con le cosce che stringono la sua vita.

La vite intrecciata

Una posizione laterale –  forse abbandonando il divano per un letto può comodo  –  che permette alcune alternative: i partner sono vis-à-vis (ecco un valido motico per evitare cibi pesanti o saporiti) petto contro petto, con le gambe intrecciate. L’uomo piega le gambe ad angolo retto e la donna tiene una gamba distesa tra queste e l’altra piegata attorno alla sua vita. I due corpi sono intrecciati come i tralci della vite, dando un’impressione di intimità e di fusione. (sembra complicata ma..a me non dispiace!)…

“Si può dire che non ci sia nessun individuo sano che non aggiunga al normale scopo sessuale qualche elemento che si possa chiamare perverso; e la universalità di questo fatto basta per sé sola a farci comprendere quanto sia inappropriato l’uso della parola perversione come termine riprovativo.” (Sigmund Freud)

Tuona fortissimo, il meteo racconta di ‘ondate di gelo’ e allora come non mai

teniamoci strettistretti anzi strettissimi

 

 

Ministra, Escort, Pretty woman

 

 

Ha suscitato scalpore che a dare il bevuto ufficiale al Presidente del Brasile, Lula, fosse stata incaricata Mara Garfagna, ministra delle (im)pari opportunità (le sue) e non già il ministro degli esteri o? o che cosa? Chi meglio di una escort qualificatissima,  abituata a navigare in acque tumultuose tra salotti, set televisivi (che poi sono la stessa cosa) alta, bruna e avvenente?

 

Giusto una certa logorata sinistra ‘dura ma pura’, antagonista per antonomasia, perché- davvero- come non riconoscere la perfezione di un alto disegno che ci sta catapultando tutti in un ininterrotto grande, magnifico show dove il vantaggio, e non da poco, sta nel non venire innondati dalle mega poppe di un’altra Mara, la Venier?

 

E chissà, se la mia mamma mi avesse chiamata, per esempio, Marilyn anche io avrei avuto la mia  opportunità con un Presidente “Bello, giovane e..” tenebroso sciupafemmine come JFK?

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Chi sopravvivrà vedrà ed io… aspetto.

 

 

Il Paese dei Campanelli (d'allarme)

 

 

 

Il neo ministro Brunetta qualchecosa,  per essere all’altezza del suo ruolo (1.50 col ciuffo) ha subito trovato la soluzione “Qui ci vuole il ‘bastone’ e la ‘carota’ per rimettere in carreggiata i fannulloni.”.

Ora io –  in una domenica mattina piovosa da nullafacentista –  vorrei tentare di capire se il richiamo al bastone sia una nostalgica e pericolosa devianza fascista oppure se, nel maschio modo di vivere la comunicazione del suo collega qualchecosa, ministro al dicastero  per le semplificazioni, non sia un’espressione di bassa lega per indicare altro  nel qual caso  perché anche la carota  e cmq se ha da essere, non un verde cetriolo, o una zucchina, o il pisello accessoriato di granelli?

La carota no! Sappiamo essere ancora arancione.

Quindi che il Ministro Brunetta tuoni:”Qui ci vuole un (maschio) bastone!” Punto esclamativo.  

Chi vuoi che non corra con un bastone a  insidiarti le terga? Mmmm…vero..c’è però anche il problema dei ‘culattoni’ ‘quelli’ son malati e magari frenano apposta.

Con buona pace del ministero delle semplificazioni.

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