Non fatevi rubare la speranza’ esorta Francesco, mentre Che Guevara (*) ci ricorda di essere determinati senza dimenticare la tenerezza, linfa vitale di una comunità solidale.
Tenerezza e speranza
nel mio tulipano che incurante fiorisce
e la Camelia che lo insegue a poca distanza certa della sua bellezza
…mentre Sally nimmanco fosse un orso le la dorme col suo Pupetto
Buona settimana dal Nord al Sud e teniamoci stretti stretti anzi di più ❤🌷
(*) suggerisco di leggere ‘Senza perdere la tenerezza’ la biografia di Ernesto Che Guevara scritta da Paco Taibo II 🌷
19 marzo.
Desidero portare alla vostra attenzione questo breve articolo di Alessandro Gilioli pubblicato su l’Espresso.
“Nella neolingua social-politica «lo dico da papà» ormai chiosa il peggio, un po’ come «non sono razzista ma» lo precede. E con questa trappola semantica la figura del padre è diventata alibi, copertura e ipocrisia – che disastro, poveri noi papà.
Allo stesso tempo, l’ossessione securitarista deforma il padre in funzione di disvalori impauriti fatti di chiusura e arrocco: quando invece ogni psicopedagogia insegna che il ruolo paterno sta proprio nel contrario, nell’infondere il coraggio dell’uscita e della scoperta, è l’ancestrale “lascia la caverna e vieni con me a caccia”.
…..
Ed è anche tempo di revanscismo paqtriarcale, che è moneta comune di ogni sovranismo e trave portante della legge Pillon, cucita addosso ai maschi con prole a cui della prole però poco importa, basta che sia riaffermata la supremazia di genere. Intanto c’è Berlusconi che vuole ritagliarsi un ruolo da “padre nobile” – viene da chiedersi come dev’essere quello ignobile – mentre Prodi augura al partito che ha fondato di «trovare un padre».”
Dopo di che per entrare nella mia personale festa del papà oggi ho ricevuto gli auguri di mio figlo per il quale, dall’età di 2 anni in poi, al mio meglio possibile e con qualche scivolone, sono stata madre e padre e da padre gli ho consentito di sperimentare (col cuore di madre sempre in gola)anche il piacere della sua moto.
AUGURI ai Babbi di buona volontà!
… senza dimenticare di tenerci strettistretti anzi strettissimi
“È uno degli eventi astronomici meno rari (avviene due volte all’anno), ma è sempre uno spettacolo e un piacere. Oggi alle 11.29 del mattino il Sole ha determinato l’equinozio di primavera, ovvero, il Sole ha attraversato, passando dall’emisfero australe a quello boreale, l’equatore celeste e ha toccato il cosiddetto punto vernale: ovvero l’intersezione tra l’ eclittica e l’equatore celeste. Questo momento non è fisso sul calendario, ma cambia perché il calendario non può misurare con perfezione il moto della Terra attorno al Sole (per questo ci sono gli anni bisestili). Fino al 2102 l’equinozio di Primavera sarà sempre il 20 o qualche volta il 19. Il 21 marzo, invece, è la data convenzionale con cui inizia la nostra primavera.”
Quasi fine di Marzo. 20 per l’appunto.
Stiracchiarsi al primo tenero sole, sbadigliare, tendere i muscoli pronti alla rincorsa di quella nuvoletta che attraversa veloce lo spicchio della finestra già socchiusa… ma poi no, meglio aspettare.
e mentre Sally continua a poltrire sotto la copertina di pile
la rosa anticipa ogni cosa e fiorisce rubando la scena al Maggio
I raggi salgono alti nel cielo attraversano le prime rade foglie
Non si può resistere al richiamo
Andiamo et voila les deux jeunnes filles en fleurs..