“In Italia,
l’indignazione
dura meno dell’orgasmo.
E poi viene sonno.”
Un momento caro Paolini (*) io non generalizzerei troppo; dipende.
Dipende da ogni singolo orgasmo e soprattutto dalle coppie (maddai più si è, meglio sarebbe in questo cas(in)o!) che lo pongono in essere.
O no?
Intanto se io fossi un uomo mi incazzerei parecchio a vedere i miei sforzi tantrici liquidati sia nell’ exploit che nella soluzione finale del grande sonno ristoratore di chi dorme il riposo del guerriero.
Infine una nota personale.
Brutta vita per i miei compagni! A me ‘dopo’ viene sempre voglia di chiacchiarere – non di tubare e fare la mielosa (però può succedere e non so sei sia meglio) – e non essendo preda del sonno, ogni argomento è buono al punto tale che, in preda a grande scoramento, il suddetto tapino non trova altra soluzione che…riprender da dove s’ era lasciato.
E dunque, caro Paolini – ripeto – dipende.
Qualcuno ricorderò il mio post (marcoNE soprattutto, e se vorrà spiegherà meglio lui) sull’Orgasm Day, dunque, riappropriamoci dell’argomento e diamoci da fare. Orgasmoni? Orgasmini?
Sususu’ niente pigrizie! la Patria chiama:
INDIGNIAMOCI,
indignamoci il più possibile e non cediamo al sonno.
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(*) infatti la citazione è tratta da I-TIGI a
Ghibellina, dvd che ripropone il Racconto per Ustica di Marco Paolini.