il mar(l)e dentro

27 febbraio 2017 – Fabo è morto alle 11.40. Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo, la Svizzera.

ROMA – 26 febbraio 2017 – È arrivato in Svizzera dj Fabo, che ha chiesto di poter morire al pres. della Repubblica, Sergio Mattarella.  Fabo ora sta incontrando i medici e gli psicologi che stanno valutando se la richiesta di  eutanasia sia accettabile.

“DJ Fabo libero fine alla vita”

Un servizio delle Iene, e anche dopo aver letto che in Parlamento è stato ulteriormente spostata la data di discussione del progetto di legge sul ‘fine vita’ mi spingono a riproporvi un mio post del Novembre 1914.
https://youtu.be/oNIjhBtUX-s  Qui la lettera al Pres. della Repubblica

C’è la vita, che possediamo e orientiamo e c’è uno “ spazio bianco “ dove oggi non ci è lecito entrare: rinnegando o rimuovendo , uno stadio che fa parte imprescindibile della vita: la sua fine. Potere scegliere di decidere anche del termine della propria esistenza dovrebbe essere prerogativa di ogni singolo individuo, di una società civile che non si arroga il diritto, su basi scientifiche che rasentano l’onnipotenza, di protrarre senza soluzione una ‘non vita’ di grandi sofferenze sedate o di totale assenza quando chi soffre chiede, oppure ha anticipato, che vengano messe in atto la sua volontà di accomiatarsi.

Non è un modo allegro per augurarvi un sereno  fine settimana ma.. Teniamocistrettistrettissimi

sherazade2011

Un gesto ‘riprovevole’. Riprovevole.

“difendo la scelta di mia figlia. Brittany aveva il diritto di morire.”

Brittany, malata di tumore irreversibile decise per l’eutanasia.
Il fatto è di qualche settimana fa.

Con una lettera la madre replica alle molte accuse di cui la più pesante arriva proprio dal Vaticano nella persona di Mons. Ignacio Gaccasco de Paula, presidente della pontificia Accademia per la vita che ha parlato di “gesto riprovevole”.

In sostanza la madre sostiene che : ”Imporre le proprie convinzioni a una questione di diritti umani è sbagliato. Giudicare una scelta personale come ‘riprovevole’ perché non conforme ai valori di qualcun altro è immorale” e ancora “ la vita (di degrado fisico e mentale e di intenso dolore) di mia figlia non merita di essere etichettata da perfetti sconosciuti che neppure sanno i particolari della sua situazione. “

“ ‘Riprovevole’ è una parola molto dura. Significa ‘molto cattivo; che…

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71 thoughts on “il mar(l)e dentro

  1. Rebecca Antolini ha detto:

    Ciao Shera io da anni scrivo lettere al tribunale europeo per il diritto della eutanasia, strano per il un animale domestico c’è la possibilità di non farlo soffrire inutilmente, ma su di noi stessi non abbiamo il diritto a farlo..

    .. comunque per fortuna c’è la Svizzera non molto lontano li si po fare l’eutanasia, in caso di grave malattie ..

    STANO L’ESSERE UMANO… quando fa la guerra non importa quante persone muoiano di piena salute.. ma la gente malata grave non po decidere se vuole morire …

  2. Marco ha detto:

    Poi contemporaneamente dalla parte opposta della vita..c’è chi obietta non siano tutti obiettori.non sono mai facili questi temi…

    • sherazade ha detto:

      Marco sono . è, un tema difficile e doloroso ma non attacchiamoci alla inviolabilità della vita quando di vitale c’è solo il meccanico respiro di una macchina o il sondino gastrico o… e di fronte persone impotenti.
      Come dice Rebecca chi ha i soldi se ne in Svizzera o in Belgio.

      sheràbientot

  3. crimson74 ha detto:

    Tanto più che spesso nei fatti è già così… ma si preferisce l’ipocrisia del ‘si ma non si dice’ a una sana legge che regoli la materia. Buon fine settimana!!!

  4. Primula ha detto:

    Problemone cara Shera. Difficile sintetizzare efficacemente un’opinione in qualche riga di commento.
    Non sono favorevole all’eutanasia, nel senso proprio del termine. Spesso si confonde con la cessazione delle cure specifiche per la patologia al fine di evitare un inutile accanimento terapeutico, e non è così.
    Quando mio padre era ormai alla fine e il tumore al polmone rimasto sopito per qualche anno dopo l’intervento era esploso di nuovo, i medici avevano suggerito una seduta di chemioterapia d’urto, un tentativo. Quanto avrebbe vissuto di più? Un mese? E come? In famiglia abbiamo deciso di interrompere quello che per noi, ma anche per i medici e pure per il sacerdote nostro amico, era un accanimento terapeutico. Sono solo continuate le cure ordinarie: idratazione con flebo e morfina. Se ne è andato dolcemente.
    Questa però non è eutanasia, che prevede lo stop ance ll cure ordinaie, è una pratica assolutamente legittima che prevede il rifiuto dell’accanimento su malati terminali, prevista e codificata.
    Non sono molto informata sul disegno di legge “fine vita”, spero che alla base ci sia molta chiarezza sul confine tra accanimento ed eutanasia.
    Questione comunque molto seria e sulla quale ogni giudizio, come ho letto nel post, andrebbe ben ponderato da tutti, preti compresi o soprattutto.
    È vero che l’argomento non è dei più vivaci per l’imminente weekend, ma la morte fa parte della vita.
    Un abbraccio grandisssimo ❤

    • Primula ha detto:

      * anche alle cure ordinarie… tastierino traditore… 😀

    • sherazade ha detto:

      Cara Primula,
      un altro punto che ci accomuna : tuo padre e mia madre. Mia madre se nìè andata serenamente in casa quando nulla si poteva più fare. Mia cognata è medico anestesista.
      Il caso di Englaro ( ma La ragazza era totalmente assente ed aveva anticipato le sue volontà ‘in caso mi accada di …’ ovvero testamento biologico in vita) o, adesso di questo ragazzo che vive solo attaccato alle macchine, che parla solo attraverso una iperventilazione, diventato addirittura cieco nel corso di questi due anni , se chiede personalmente di staccare le macchine, questo non è accanimento terapeutica ma tortura, imposizione che cade dall’alto.
      Io penso che la percezione della qualità della vita di ognuno di noi sia diversissima. Non può essere codificata.
      Ricordi la giovane donna che non diede il ‘consenso informato’ a che le fosse amputata la gamba consapevole che sarebbe morta per la progressione del male?

      Ecco ‘consenso informato’ questo dovrebbe valere per i malati terminali capaci di intendere e di volere .

      Ti abbraccio mia cara tra pioggia e riscaldamenti accesi e la mimosa che sarà sfiorita in pochi giorni.

      shera&sallywithlove

  5. lamelasbacata ha detto:

    Diffido di tutto ciò che è imposto dall’alto, di tutto ciò che diventa dogma e annulla la libertà personale. Il diritto alle cure, buone e garantite per tutti, dovrebbe andare di pari passo al diritto a non accanirsi quando la cura non è più tale. Una morte serena che non leda la dignità credo sia il più grande traguardo per una società civile.
    Abbracci di buon fine di settimana Shera!

  6. Laura ha detto:

    La volonta’ di chi e’ malato o chi, come il mio caro papa’, vuole morire a casa sua senza accanimento terapeutico vanno rispettate, e’ cosi’ difficile osservare questo semplice desiderio? Baci tesoro bello, buon weekend, ❤

  7. wolfghost ha detto:

    Su questo argomento sfondi una porta aperta con me, e non dimentichiamoci che non c’è solo il dolore fisico, che oggi, entro certi limiti, può essere limitato, c’è anche l’angoscia, che non è una sofferenza da meno, anzi. Non capire questo, credere di poter essere in grado di eliminare la sofferenza al punto di poter rendere “gradevole” la morte per tutti, significa aver perso, per profonda arroganza, il senso della realtà.
    Mi sono sempre chiesto perché mettere fine alle inutili sofferenze di un animale è un atto di pietà mentre per gli uomini è un omicidio. Mah…
    http://www.wolfghost.com

  8. sherazade ha detto:

    Si’, esiste anche il logoramento, il male profondo di vivere come è successo a Lucio Magri (dico lui perchè ha fatto scalpore) ma lui ha potuto permettersi di andare in Svizzera. Non che sia stato semplice: è andato più volte ed ogni volta ha avuto colloqui su colloqui.

    Sherabuonanotteallatuatribu’MyaBrontoloinclusi


    Mya e Brontolo cercano casa rivolgetevi al wolfgost x info.

  9. Enri1968 ha detto:

    Ho letto con interesse il post e i commenti.
    Scrivo che la vita è una e una sola, l’individuo deve decidere da solo che farne.

  10. tramedipensieri ha detto:

    Teniamocistretti sempre
    Buon fine settimana Shera 😊🌺😊

  11. lauraluna ha detto:

    Che dire? Basterebbe che lorsignorionnipotenti leggessero questi commenti per comprendere quanto sentito sia questo argomento.
    Vi prego lorsignorionnipotenti, fate qualcosa FINALMENTE!!!!!!!!!!!.
    Un abbraccio strizzapoppe a te e a tutti quelli che sono sensibili come sei tu.

    • sherazade ha detto:

      ah lunalunetta
      eppure siamo in uno Stato che dovrebbe essere laico ma il Vaticano incombe.
      Ma le macchine che si sostituiscono a Dio non dovrebbe per loro essere un anatema? E poi nessuno impone niente a nessuno: si chiede solo la libertà di decidere per sestessi.
      sherabbraccicari
      Ps
      a strizzare le mie poppe servono mani grandi…ma apprezzo il gesto 😉

  12. gaberricci ha detto:

    Sono d’accordo. Ed aggiungo che il problema qui non è il senso di onnipotenza della scienza, ma il senso di onnipotenza della non scienza.

  13. rodixidor ha detto:

    Non riesco a formulare un giudizio su tale tema. Poi, nel nostro paese si chiede sempre di schierarsi: pro o contro, Guelfi o Ghibellini. Io non saprei davvero dire quale è la via migliore. L’accanimento terapeutico sicuramente genera un prolungamento di vita che è difficile definire vita ma chi decide quale è il limite oltre cui non andare. Mi atterrisce l’idea che debba farlo un magistrato in ottemperanza ad una legge. Quale è la vita che vale la pena di vivere? Intimamente sarà accaduto a tutti di porsi tale domanda riguardo la nostra vita, spero di non trovarmi mai a dover decidere per quella di un altro.

    Conosci Il mare dentro?

    • sherazade ha detto:

      Ro’
      noi, molti di noi, anche qui , pensiamo che la decisione spetti soltanto al singolo individuo e a quello che percepisce sia la qualità della sua vita.
      La legge serve soltanto a rendere ‘legale’ la decisione di chi volesse andarsene quanda la sua vita non è più tale.
      Così come la legge sul divorzio o – meglio – l’aborto – non impongono di abortire o divorziare ma semplicemente di poterlo fare alle persone che ritengano di non potere fare altro.

      sherabuonanottementreancorafuoripiove 😦

      • rodixidor ha detto:

        Un uomo lascia una lettera in cui dichiara la sua decisione di porre vita alla sua vita e si getta dal decimo piano di un palazzo. Viene raccolto sul selciato e miracolosamente trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale più vicino. Qui viene sottoposto ad un delicato intervento chirurgico che gli salva la vita e al termine l’uomo viene posto in rianimazione collegato ad un respiratore artificiale. Questo è accanimento terapeutico ? Tenute presenti le volontà del suicida lasciate scritte l’accanimento inizia con l’intervento chirurgico o con il respiratore artificiale?

  14. il barman del club ha detto:

    Non voglio fare il giudice della chiesa, ma purtroppo le religioni non fanno altro che confondere le coscienze, altro che arricchirle. Rispetto i credenti e la loro fede, ma bisogna essere obbiettivi: di fronte a certe situazioni è giusto che ognuno decida della propria vita in modo autonomo. Probabilmente bisogna provare certe sofferenze per capire certe situazioni…
    “Mare dentro”: gran bel film !

    • sherazade ha detto:

      Barman caro
      La Chiesa a mio avviso va nel pallone quando afferma che la vita è sacra quando questa vita non è quella che ha dato Dio ma la macchina che si è fatta Dio.
      Che ne sarebbe stata di questi malati terminali , di queste persone soltanto 50 anni fa e mi allungo anche di troppo quando la scienza tecnica non era così capillare?
      Sta ad ognuno di noi decidere la propria soglia massima di dolore e accettare o meno le cure e decidere sapendo che queste cure non allontaneranno la fine, ebbene dire loro stessi basta.

      Il mare dentro è un film bellissimo e Barden un grandissimo attore quando uscì con molto ritardo in Italia pochi comunque lo videro… argomento troppo scomodo per tenerlo nelle sale se non lo stretto indispensabile.

      Scirocco e pioggerella di fango questa è oggi Roma.

      Sherabientot Barman

  15. kowkla123 ha detto:

    alles Gute wünsche ich dir

  16. giselzitrone ha detto:

    Ein schönes Wochenende wünsche ich dir Gruß und Umarmung Gislinde

  17. Bisogna passarci nell’ atroce sofferenza, non si può altrimenti comprendere…. quando chi ami dalla nascita versa in quel buio e tu stai a guardare come spettatore impotente allora qcs dentro di te si frantuma per non ricomporsi MAI più 💓grazie dolceshera🌻

    • sherazade ha detto:

      Marilena… infatti io credo fermamente che ogni caso e ogni persona e ogni malato terminale sia una storia a parte e irripetibile dunque solo quella persona in vita ma costretto a letto, all’immobilità senza speranza, o con il testamento biologico preventivo ( che io ho già depositato presso il notaio ea mano in una lettera a mio figlio è miei fratelli) può decidere della sua vita non- vita.
      Sheraconunabbraccioforye 💖

  18. luciathinks ha detto:

    Shera, ho letto attentamente il tuo articolo e sono assolutamente d’accordo…ognuno deve essere libero di potere prendere una decisione così difficile quando la sua ” vita” non può più essere chiamata così…ho visto anch’io quel servizio e mi ha scosso profondamente…circa un anno fa ho dovuto prendere QUELLA decisione per un grande amore della mia vita, la mia splendida Husky, Kira. Mi ha fatto soffrire terribilmente ma so di avere fatto la scelta giusta.
    Se un domani fosse necessario vorrei che qualcuno facesse questa scelta per me.

    • sherazade ha detto:

      Cara Lucia mi hai fatto venire le lacrime agli occhi perché anche io e mio figlio abbiamo accompagnato nel suo ultimo viaggio la nostra Wendy una volpinetta tutta pepe e ne siamo rimasti scioccati perché a tutti gli effetti era la nostra famiglia.
      Dopo 3 anni è un grande vuoto è arrivata Sally.
      Nostra madre anche senza alcuna forma di legalità ha comunque lasciato a noi tre figli in tempi non sospetti una lettera nella quale si comunicava i suoi desiderata e così è stato.

      Non bisogna nascondersi dietro un dito perché una legge regolarizza situazioni già esistenti e come disse quel grande uomo coraggioso il papà di Eluana Englaro la sua era una battaglia per la società.

      Non vorrei aprire un discorso meramente politico ma oltre a imporre la vita da parte degli organi preposti alla assistenza come hai visto nell’articolo per una ragione o per l’altra malati e familiari sono abbandonati a loro stessi… ma questo vale per ogni categoria di handicapp.
      Sheraconunabbracciogrrrande😙

  19. Giusy Lorenzini ha detto:

    Un problemone, mia cara! Non posso scrivere in due righe il mio pensiero, certamente non sono per l’accanimento terapeutico, direi che quando non ci sono più vie percorribili all’umana scienza, quando non ci potrà mai essere un punto di ritorno e quando il dolore supera le ultime armi attuabili della medicina, allora l’ultima parola torna al soggetto tristemente interessato o a chi ne fa le veci. Questa puntualizzazione l’ho voluta fare, perché temo nell’ essere umano un agire frettoloso, magari preso da sconforto, solitudine, insomma, non vorrei mai che ci fosse un caso in cui una vita si poteva salvare, oppure omicidi- suicidi legalizzati, il mondo è brutto sai e mettere la vita nelle mani altrui…non si sa dove si va a parare. Argomento davvero ostico da affrontare. Ciao Shera unabbraccioimpaurito😨

    • sherazade ha detto:

      Carissima Giusy hai trovato le parole calzanti che rappresentano credo di poterlo dire il pensiero di tutti noi qui che abbiamo detto la nostra.
      Se vi è un oggettivo punto di non ritorno bisogna essere liberi di scegliere .

      Ora a chiunque sia in vita attaccato a una macchina cosciente o in stato vegetativo come è stata Eluana Englaro per 18 anni ebbene che nessuno dica che quella era vita vita …

      Grazie davvero hai detto tutto quello che serviva in poche righe.

      Sherabbracciecappuccinoxbuonasettimana

  20. lauraluna ha detto:

    “Proprio come sceglierò la mia nave quando mi accingerò ad un viaggio, o la mia casa quando intenderò prendere una residenza, così sceglierò la mia morte quando mi accingerò ad abbandonare la vita.” (Seneca) Buon riposo Fabiano, avrei tanto voluto che si esaudissero tutte le tue volontà e non quelle di un paese troppo spesso ipocrita e bigotto.

  21. semprecarla ha detto:

    Dopo averle letto l’articolo ed ogni commento, sento un vuoto assurdo, misto a rabbia. La libertà è il bene più grande che abbiamo …

  22. keypaxx ha detto:

    Io penso che se una persona è nel pieno delle sue facoltà mentali, non c’è stato che tenga: il diritto di vivere o morire, a prescindere dalle cause, spetta a noi e a nessun altro. Non di sicuro a una massa di incartapecoriti scalda poltrone e succhia sangue.
    Detto ciò, massimo rispetto e calore umano per la scelta dell’uomo.
    Un sorriso per la settimana.
    ^____^

  23. bernard25 ha detto:

    Bonjour BELLE JEUNE FILLE SHERAZADE DE COEUR GROS BISOUS

    Viens je t’emmène dans un monde de rêves

    Viens avec moi au pays de l’amitié

    Ou seul ce petit monde est loi

    Un monde de paix

    Il se cache au fond de ton cœur

    Dans un monde de merveilles

    Qui brille la nuit à l’orée du ciel

    Tu y trouveras des perles rares

    Celle ou nous avons été ami ou amie pour la première fois

    Quelle belle histoire entre nous

    C’est ainsi que le verbe aimer existe

    Je t’écris ces quelques mots avec tendresse

    Je te les offre du fond du cœur

    Je te souhaite soit une belle soirée soit une belle journée

    Bisous Bernard

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