Roma, Di atrocità inimmaginabile gli ultimi istanti di Sara Di Pietrantonio, 22 anni, bruciata viva dall’ex fidanzato, nonostante il tentativo di sfuggirgli chiedendo aiuto sul ciglio di via della Magliana a Roma. Passano almeno due macchine e lei cerca di fermarle .
“Ci sono persone che sono passate, che hanno visto la ragazza che chiedeva aiuto. Almeno due macchine, forse anche di più. Chi passava non ha capito quello che stava accadendo e temeva per la propria incolumità visto che non capiva esattamente cosa stava accadendo”, così è stato chiarito dagli inquirenti che aggiungono:
“Se qualcuno si fosse fermato, oggi Sara sarebbe viva”.
Due automobilisti identificati dalle telecamere e interrogati hanno dichiarato di non avere notato nulla di strano.
Una donna che nella notte chiede aiuto non è ‘nulla di strano’? E se la vedevano sul ciglio della strada riversa avrebbero pensato che dormiva? E loro, adesso che sanno, dormiranno il sonno dei giusti?
Io non voglio tornare a sciorinare i dati sul femminicidio, in Italia e nel mondo perchè fermarsi ‘solo’ a quelle che muoiono è fuorviante e alimenterebbe statistiche in continua evoluzione negativa. Non voglio puntare il dito su questi uomini violenti che uccidono come bambini che rompono un giocattolo presi dall’ira o dalla noia.
Io voglio puntare il dito contro l’indifferenza generale di tanti benpensanti, Gente ‘perbene’, che di fronte ad una situazione quanto meno anomala -non perde due secondi per fare il numero unico per le emergenze: il 112 che ha inglobato il 113 (Polizia di Stato), 115 (Vigili del Fuoco) e 118 (soccorso sanitario).