“Per quanto gli uomini, riuniti a centinaia di migliaia in un piccolo spazio, cercassero di deturpare la terra su cui si accalvano,
per quanto la soffocassero di pietre, perché nulla vi crescesse,
per quanto estirpassero qualsiasi filo d’erba che riusciva a spuntare,
per quanto esalassero fumi di carbon fossile e petrolio,
per quanto abbattessero gli alberi e scacciassero tutti gli animali e gli uccelli, –
la primavera
era primavera anche in città. . . .
Allegre erano le piante, e gli uccelli, e gli insetti, e i bambini.
Ma gli uomini – i grandi, gli adulti – non smettevano di ingannare e tormentare se stessi e gli altri.
Gli uomini ritenevano che sacro e importante non fosse quel mattino di primavera,
non quella bellezza del mondo di Dio, data per il bene di tutte le creature, la bellezza che dispone
alla pace,
alla concordia e
all’amore,
ma sacro e importante fosse
quello che loro stessi avevano inventato per dominarsi l’un l’altro.”
(Lev N.Tolstoj, Resurrezione -Foto Sherazade, Giardino e Sally
Banco del Mutuo Soccorso . Canto di Primavera https://youtu.be/azpJd-dzV4k