In Afghanistan una giovane donna accudisce il proprio marito, ormai in stato vegetale a causa di un proiettile che gli ha oltrepassato il collo, abbandonati entrambi al loro destino dai famigliari e dai compagni della Jihad.
Nelle lunghe ore di solitudine, tra incursioni di truppe nemiche e macerie che piovono sulla loro testa, lei inizia a parlargli, a raccontarsi dal giorno che quasi bambina fu data in sposa a lui, eroe di guerra, sempre assente. Gli ricorda la brutalità dei rari rapporti sessuali (“Che cos’ero io per te? Un pezzo di carne?”), gli confida le sue sofferenze, il timore di essere sterile e di essere gettata in strada come un animale malato in pasto ai maschi della famiglia e non, dà voce alle sue sofferenze e alle sue umiliazioni, spera che lui inerme, come morto, spossa essere la sua ‘pietra paziente’, che secondo la tradizione persiana, finita la confessione si frantuma in mille pezzi, cancellando infelicità e miserie e che, nel suo caso, possa restituirle un marito riconoscente che le dia amore.
Con una trama scarna e apparentemente statica ma denso di emozioni esterne, questo film afghano molto intimistico concentra la sua attenzione soprattutto e profondamente sulla condizione femminile nella società musulmana (e le sue guerre fratricide) trovando redenzione e riscatto attraverso le confessioni della protagonista (potente la metafora “dell’apertura degli occhi” tra la sura coranica ed il risveglio del marito dal coma).
Pregevole la regia senza sbavature che alterna punte di grande tensione a momenti di parziale leggerezza. Particolarmente suggestiva l’interpretazione di Golshifteh Farahani la giovane attrice, bellissima, dai lineamenti di una madonna. raffaellita.
Un film di cui non basta dire solo ‘bello’; un film che tiene il fiato sospeso; un film che fa nascere sentimenti contraddittori tra parziale sollievo per noi donne occidentali e nello stesso tempo mette tutti, donne e uomini, difronte alla necessità di non ‘abbassare la guardia’ e guardare con altruismo a questo nostro mondo dove, davvero, legalità e rispetto per i più deboli sono costantemente a rischio.
Buon fine settimana il più possibile sereno (metereologicamente parlando, of course 🙂 )
Ho visto il tuo link sul blog di Masticone. Figlia cara, ti sei accorta di avere due prosciutti al posto dei polpacci? Ti sembra il caso di metterli in vista?
Sei una capra. E ti assicuro che t’ho fatto un complimento.
😉 😉 😉
Ecco, parlare di un film sulla ‘condizione femminile’ , sui sentimenti, sulla necessità di mantenere alto il rispetto e – invece – ritrovarsi davanti a un intervento maschilista, gratuitamente violento (ma chi te conosce!), bene, non fa proprio onore a nessuno.
sheramaèverochelapochezzauomananonfiniràmai?
Per me è una “femminuccia”… di sesso maschile, o femminile, non è importante. Sempre “femminuccia” resta. E pure caprina.
Abbraccio, Shera.
EliNcazzataMaPoiPassa
eli
ma ho lasciato lo sproloquio perchè è come una puzzetta nell’aria a sua vergogna (vergogna?). Strano sia un lettore di Masticone perchè è un blog interessante niente affatto becero.
sherachisenefregac’hannolamentealmacero
Ho capito, Cuore.
Personalmente però preferisco lasciare le “puzzette” a casa di colui/colei che le ha prodotte, giusto una spruzzatina, a mo’ di “ambi impur”, non so se mi spiego. E comunque… chi la fa se la tenga 😉
Abbraccio, Shera!
Vado a far qualche danno in giro.
Eli4Ever
mmmm….il commentatore precedente non ha nemmeno lasciato il proprio link, oltre che aver commentato fuori tema…poco coraggioso davvero!
Come sempre mi metti sul gusto e m’incuriosisci per sapere il finale, mannaggia!
Buona domenica! Qui promette, tanto per cambiare, ancora pioggia.
Kathechevuoledisperatamentelaprimavera
a leggere la trama di sto fil mi è venuto freddo e ho la pelle d’oca….
Quella pelle d’oca che ha fatto venire a me, e forse a tutti, l’ANONIMO ‘Iinsultatore”.
sheragraziemolte
mmhh.. mi sa che ho avuto un flash della protagonista in qualche “Coming soon” in tv Sicuramente hai dato della trama del film una sunto interessante, il punto è che vorrei evitare di massacrarmi spiritualmente guardando la condizione delle donne in tanti paesi dell’Asia, dell’Africa, dell’America Latina.. persino dell’Europa.. cioè lo so che mi verrebbe voglia di gridare tutta la mia rabbia.. così evito (e evito anche di commentare il primo gentiluomo., pensa che su facebook seguo il gruppo delle Femen Tunisia, che te lo dico a fà, povera Amina.. ma lotta non si ferma! grazie comunque per la segnalazione)
Haivistochesoleoggi? 🙂
gIo’
hai ragione che possono essere ‘storie’ massacranti ma ne emergono figure di donne tanto belle e determinate in spaccati di vita che cmq per noi sono aberranti, che – a me almeno – si conferma la speranza che riusciremo a cambiare. In fondo cosa fa l’acqua con la pietra lentamente, inesorabilmente. E seppure totalmente, brutalmente sottomesse cosa sarebbero i ‘grandi guerrieri’ senza la pietas che solo noi donne sappiamo trovare?
Vedilo, mi piacerebbe commentare ancora 😉
sheramanieschinarottedal’duro’lavorodelgiardinaggioprimaverile 🙂
“Silver”
sii gentile, non è che a forza di insulti le mie caviglie si assottigliano. Fattene una ragione. C’è un bel sole, arriva la primavera, in Italia va tutto che è una meraviglia..dunque fatti una bella passeggiata.
s.
ciao Shera, grazie per avermi segnalato questo film! Non l’ho visto e non mancherò di farlo prestissimo, poi ti faccio sapere 😉
Ricorda anche il libro se nn trovi il film che cmq è perfettamente in sincrono con i sentimenti forti espressi dalla recitazione.
sherazadeunabbracciogelidogelido
Assolutamente prima libro e poi film! Grazie ancora, un caro saluto, Paola
ciao Paola, finalmente so il tuo nome. Sei di Roma (o no basta tu possa) erre http://ritroviamoci.wordpress.com/ sta organizzando un contro a Roma. ormai fissato per il 10 e 11 maggio.
fammi sapere e se credi allarga l’iniziativa.
shera
L’ha ripubblicato su sherazade2011e ha commentato:
Nell’aprile 2013 usciva in Italia questo film sulla vita e i pensieri di una donna, una madre afgana.
Donne vittime sacrificali non importa la religione la cultura, le donne sono sempre le prime a farne le spese. A volte tornano clamorosamente alla ribalta ma silenziosamente quotidianamente le donne muoiono un po’ ovunque.
Troverete il film sicuramente in rete vale la pena di vederlo tra ieri e oggi per tutti noi nulla è cambiato Anzi tornerà più cruento in Afghanistan.
Teniamoci strettistretti ❤
Come posso non averlo visto? Devo cercarlo
Ecco l’ho cercato è trovato io per te su YouTube gratuitamente tutto il film Certo non è il massimo ma se hai un tablet va bene
Mi farai sapere 💚
Oppure una smart TV😁
Grazie per il suggerimento, io questo film non l’ho mai nemmeno sentito nominare, e dire che l’argomento mi interessa. Grazie per averlo riproposto
.Mi fa puacere Paola. Come ho accennato in un’altro commento puoi trovare il film gratuitamente in italiano su YouTube. Se ti interessa c’è un altro docu film intitolato Viaggio a Kandahar che uscì addirittura nel 2001! Pensa da quanto tempo si conosceva la situazione in Afghanistan …
Ti abbraccio Paola e fammi sapere💔