“…Questa sarebbe una similitudine per te, Martino? “La parola è d’argento e il silenzio è d’oro?”
Sempre ci ammonisci:
“La donna taccia all’interno della comunità!”
Il nostro silenzio sarebbe dunque d’oro.
Per lo più io mi trascino dietro il mio silenzio come una grossa pepita d’oro e cerco di convertirlo nella moneta spicciola del fare quotidiano.
Tu dici che lo spirito dev’essere nutrito ogni giorno con la lettura e la preghiera, da che esso dimentica sempre tutto da capo. E come per il nutrimento materiale, uno si nutre ed espelle, qualcosa lo usa e il resto si trasforma in grasso.
La parola da sola è troppo poco e l’azione da sola è troppo poco, perciò l’uomo e la donna vivono insieme, per completarsi a vicenda. E se la mattina io non tirassi le tende e non dicessi:
“Martino si fa primavera!”
tu non te ne accorgeresti neppure.
Ma mi stai a sentire, Martino? Che Iddio benedica il tuo sonno.”
‘“Se tu avessi parlato Desdemona- Discorsi immaginari di donne arrabbiate” di Christine Bruckner