Buon compleanno

 

 

 


Oggi ci siamo riuniti per festeggiare il compleanno, il 96esimo compleanno, di Pietro Ingrao.
Tanti amici e quasi tutti completamente spazzati via dalla scena politica, da quella politica del fare oramai in disuso (soppiantata dalla politica dei proclami) che ha animato le speranze e l’impegno di questo grande integerrimo uomo con la passione per le belle lettere e per il cinema (sua la prima stesura di Ossessione di Luchino Visconti) tirato per i capelli a prendere coscienza della vita degli altri con la guerra di Spagna.
 
E’ stata anche l’occasione per presentare il libricino di  una sua recentissima intervista rilasciata a Maria Luisa Boccia, sua nipote e docente di filosofia politica, e Alberto Olivetti un compagno dei movimenti studenteschi del ’68 oggi ordinario di Estetica all’università di Siena.
Il titolo “Indignarsi non basta” perché dice Pietro  “Bisogna costruire una relazione condivisa, attiva”.
 
E ancora:
                                                                      
“Ho imparato in questo secolo l’indicibile dell’umano, di ognuno di n

oi e della relazione con l’altro che non possiamo mai afferrare fino in fondo. La mia paura è che mi venga tolto non tanto il pane e nemmeno la Costituzione, ma questa idea dell’umano. Vi prego, non permettete che la domanda sull’essere umano venga cancellata.”
 
E siccome non esce più molto volentieri di casa  per fortuna,  grazie  alle nuove tecnologia, abbiamo potuto sentire la sua voce e vederlo nel suo salotto dalla libreria bianca sovraccarica di libri alle spalle,  ringraziare tutti per l’affetto chiudendo questo breve  video messaggio in modo commovente, umile  e di grande spessore:
 
“Siate gentili con la mia vecchiaia”.
 
Una preghiera, che sentita dalla bocca di un grande saggio ho interpretato come  un’esortazione che va oltre. Siate gentili, in questo mondo prepotente e indifferente, tutto proteso all’esaltazione della eterna giovinezza, rispettate chi è arrivato oltre ed ha ancora tanto da (s)offrire.
 
Siate gentili.
 
Grazie Pietro e all’anno prossimo ancora insieme.

Pietro Ingrao