se "Dio è una donna"

 
La cantante Gianna Nannini,  54 anni, scrive una lettera alla figlia che nascerà tra qualche mese,  e la pubblica su  un settimanale che in copertina la ritrae, il pancione in bella mostra,   con una t-shirt dal messaggio deciso: “God is a womanovvero  “Dio è una donna”.
 Per quanto io possa essere molto spesso tacciata da femminista sinceramente trovo lei e questa affermazione stupida e fuori luogo vuoi perché non è certo merito nostro ma della natura se siamo noi donne a partorire (certo con tutto l’arricchimento personale che questo – poi  – significa in  rapporto al e  con il ‘maschio’) e soprattutto, per quel che mi riguarda,  sono agnostica e vale il discorso del perché sia inutile bestemmiare o fare riferimenti inesistenti per noi e offensivi per taluni.
  
Last but not least per darmi la zappa sui piedi aggiungo che a 54 anni  una madre  in vitro non dovrebbe diventare madre perché un figlio nei suoi primi anni di vita richiede una energia inesauribile e una salute di ferro  che sono prerogative di  una ‘giovane’ donna e l’andare avanti con gli anni, nella prima giovinezza del figlio/a  come si destreggerà una madre già entrata nell’età anziana per quanto evoluta e in buona salute possa essere?
Sarà, inevitabilmente,  il pargolo a preoccuparsi di non lasciare la mamma sola a casa  quando scoprirà,  per logico percorso di giovinezza,  le ore piccole della notte?
 
Poi ci sono i casi estremi, quelli in cui per essere madri si ingaggia una  guerra ancora più feroce  contro sé stesse,  contro il tempo che passa, sfidando interventi invasivi e ogni pregiudizio. Chapeau ma non capisco.
 
Molto pragmaticamente mi chiedo se non ci sia una ragione per la quale la donna in quanto femmina concluda il suo ciclo di fertilità con la menopausa mediamente verso i 45 anni (con eventuali fortunose gravidanze definite dagli stessi medicia rischio) mentre l’uomo, il maschio, al contrario  sia in grado di generare ab libitum.

 
Allora se “Dio è donna’ (a scadenza naturale) l’uomo come lo definiremmo?
 

L’altra sera  mi è capitato di vedere in una trasmissione che patrocinava, giustamente,  la fecondazione assistita,  proprio mentre un’anziana  signora che portava discretamente  male i suoi dichiarati 82 anni,  inneggiava alla gioia di essere diventata madre a 63 anni.
Oggi  che suo figlio ha 18 anni, diceva, è la sua vita e la sua gioia anche perché quando prese la decisione di generarlo (ovulo da donatrice e sperma del marito) andava a sostituire  – parole sue! –  in tutto e per tutto la dolorosa morte del precedente figlio unico deceduto in un incidente.
Dunque il figlio come cura alla depressione, surrogato di un altro figlio.

 

Sospendo ogni giudizio e vi chiedo due cose.

 
Si è resa conto, la suddetta anziana signora che questo  figlio, con tutta la sua buona volontà ma con tutti i limiti fisici,  non avrà mai avuto una giovinezza spensierata sempre teso ai bisogni di una madre (e padre, ovvio) di cui in brevissimo tempo non potrà che essere il badante?

 
Si ha il diritto di dare la vita per solitudine, per egoismo, per delirio di onnipotenza, forzandone il  corso naturale, e porla a guardiana della propria morte?
 
Se “Dio è una donna” solo attraverso l’esaltazione del potere di generare a dispetto del buon senso e della natura, io credo che non lo sia affatto perché una madre prima di tutto e tutti antepone il bene dei propri figli e spera di ‘chiudere gli occhi’ quando i propri figli, adulti, saranno in grado di camminare da soli.

 

Nonostante tutto il tempo,  nessun figlio per adulto che sia potrà mai cancellare il dolore dell’assenza.

 

29 thoughts on “se "Dio è una donna"

  1. KatherineM ha detto:

    In certi casi non si può che parlare di egoismo.
    Certo, perdere un figlio è un dramma enorme e posso capire il desiderio di avere un altro figlio, ma ciò non è giusto nei suoi confronti.
    Andare contro natura non è mai un bene.
    Non posso aggiungere altro perchè tu hai già descritto ampiamente le motivazioni del tuo dissenso, che è anche il mio.
    A volte l'uomo cerca di sostituirsi a Dio, ma deve mettersi in testa che non sarà mai DIO e che sicuramente ci sarà un prezzo da pagare, presto o tardi. Il brutto è che quel prezzo, probabilmente, dovrà pagarlo un innocente, che non ha chiesto di venire al mondo per soffrire.

  2. acquacotta ha detto:

    Tanto stupido che per trovare uno scopo alla sua vita,
    ha dovuto fare un figlio.
    Cesare Pavese, 1938

  3. eretico2004 ha detto:

    premetto che sono daccordo con te su tutto quello che dici, che anzi sono molto felice di sentirlo dire da una signora che dà prova non solo di essere una persona intelligente e che si è fatta strada, ma che soprattutto è rimasta una vera donna con la D maiuscola. Io non ho avuto alcun dubbio su questo altrimenti non sarei qui a commentare.

    Il femminismo è viziato alla base da un pregiudizio di superiorità che si riflette in quello parallelo ch epuò ritrovarsi nella presunta superiorità del genere maschile.
    Il punto è che nè la donna nè l'uomo sono migliori, perchè non è l'individuo singolo che fa la differenza.
    Quello che è migliore è ciò che uomo o donna (o donna e uomo se preferite il prodotto non cambia) possono fare insieme e che li trascende.

    L'essere è sì essere per la morte, ma è quindi essere come progetto.
    è il progetto che fa la differenza e cosa è un figlio se non una vita e quindi un progetto?
    Fino a quando si darà troppo peso all'individualità e quindi al narcisismo, alla volontà di potenza individuale, la scienza non potrà che coltivare e realizzare mostri e non miracoli, perchè l'essenza dell'essere umano, la sua umanità è il vivere insieme e nel donarsi.
    Purtroppo la nostra cultura è stretta tra le maglie dell'arroganza e della vanità individuale e da essa si sta facendo stritolare con effetti nefasti sui nostri cuccioli.
    Quando ciò avviene specie in una donna l'abominio diventa insopportabile e particolarmente doloroso perchè la donna ha in sè il mistero dell'universo e della vita.

    Sei preoccupata per il tuo cucciolo Aurora e questo mi commuove.
    Voi donne siete così nobili quando amate e non c'è amore più puro del vostro verso i vostri figli.
    In questo Dio si rispecchia nei vostri occhi e nelle vostre premure e nessun gesto potrebbe mai ringraziarvi abbastanza. Siete meravigliose

    Ciao

  4. crimson74 ha detto:

    la cosa che mi atterrisce è proprio il pensiero di una ventenne che si troverà a dover gestire una madre ultrasettantenne. Certo, con tutti i soldi che ha fatto, la Nannini avrà a disposizione uno staffa di primordine, ma resta il fatto che sarà una madre – nonna… Mah…

  5. sherazade2005 ha detto:

    Vorrei rispondere a Crimson

    perchè – forse – non vi siete soffermati al mio pensiero finale che è la sofferenza e il senso di svuotamento che prova un figlio – che ho provato e continuo a provare io, donna adulta – difronte al distacco terreno  dalla propria madre: quel sentirsi improvvisamente  i soli interlocutori della propria vita. Il non essere più figli.

    I soldi possono fare ma il freddo dell'anima non lo riscaldano.

    sheraconunpensieroallasuamammasempre

  6. Kaliparthena ha detto:

    Shera, proprio oggi parlavamo di questo argomento la mamma ed io (lei m'ha partorito in giovane età e questo mi dà la possibilità di avere ancora, a 42 anni, una mamma attiva ed in gamba)
    Ciò che scrivi rispecchia ciò che penso anch'io, in tutto e per tutto. Vorrei aggiungere…
    Prima considerazione: Se Dio c'è, non è nè maschio, nè femmina.
    Seconda considerazione: la procreazione prevede la presenza di uno spermatozoo ed un ovulo, perciò la vita scaturisce dalla fusione dell'elemento maschile con quello femminile.
    La sig.ra Nannini non ha un compagno al proprio fianco, ma è stata fecondata da uno spermatozoo (probabilmente, vista l'età, neppure l'ovulo è suo, ma di una donatrice). 
    Finchè la natura lo permette, non trovo niente di male nel fatto che una donna abbia un figlio anche dopo i 45 anni; ma ricorrere alla fecondazione dopo la menopausa mi sembra un atto puramente egoistico (come ben dimostra la storia della donna che ha partorito a 62 anni, dopo aver perso un figlio). Anche nella decisione della Nannini vedo molto egoismo.
    Perchè la donna attorno ai 50 anni va in menopausa, mentre l'uomo è virtualmente fecondo fino a tarda età? Io credo che la natura abbia previsto questo per due ragioni:
    1) la donna deve portare il figlio in grembo e partorirlo
    2) la madre è una figura più importante del padre
    Per queste due ragioni credo che la natura preveda che la mamma debba essere giovane (o relativamente giovane).

  7. KatherineM ha detto:

    Shera, capisco ciò che provi. Io dovrei essere grata a Dio perchè mio padre è vissuto fino a quasi novant'anni e quindi mi ha lasciata quando ero pienamente in grado di camminare con le mie gambe, ero sposa e madre di un figlio ventenne eppure…eppure non c'è giorno che io non pensi a lui, non c'è sera che mi addormenti senza pensare a lui e, ogni volta, sento "le farfalle nello stomaco"… Una sensazione di vuoto, una nostalgia, un dolore senza fine.
    Mio padre non avrebbe voluto figli. Mia madre l'aveva convinto, dopo otto anni di matrimonio,e diceva sempre che se io non fossi stata concepita subito non sarei mai nata, perchè dopo il primo tentativo si era già pentito.
    Lui non voleva figli perchè temeva dovessero soffrire e lui non sopportava l'idea che un bimbo potesse provare dolore a causa sua.
    Per questo, ogni volta che penso a lui e mi rattristo, poi cerco di sorridere di nuovo, perchè so che se lui potesse vedermi starebbe male.
    Mettere al mondo un figlio in tarda età significa lasciarlo presto solo, fargli patire la sofferenza della perdita della persona che più ama al mondo.
    Mi pare di aver sentito dire comunque che la Nannini abbia avuto diversi aborti prima di questa gravidanza e questo va a suo favore. In fondo non avrebbe voluto avere un figlio così tardi, ma il destino ha voluto diversamente. Chissà…non posso che augurarle di vivere almeno fino a 100 anni e di stare sempre bene. Quella bambina che ancora deve nascere se lo merita.

  8. sherazade2005 ha detto:

    Kath

    mi fai venire i lucciconi perchè ricordo quello che ti scrissi quando seppi di tuo papa'. Forse siamo state fortunate, i nostri genitori ci hanno dato talmente tanto che l'assenza anche solo della loro voce nonostante gli anni ci turba e non passerà.

    Mia mamma mi ha raccontato che io sono stata desiderata da subito e tra noi c'era un legame forte  di "sangue".
    Crescendo ci siamo scoperte molto diverse, lei coì piena di vita e fiducia ed io sempre pronta al pessimismo. Mia mamma, una donna non senza un vissuto che l'ha provata ha sempre guardato al futuro con fiducia, con un sorriso. 
    Di lei mi manca tutto dai litigi ai chiarimenti, la sua ironia difronte ai miei mugugni, i suoi suggerimenti, i suoi incoraggiamenti. Che dire?

    Kath la tua generosità nei confronti della Nanini è grande anche se io non intendevo giudicare nè lei ne le altre mamme-nonne. La mia preoccupazione è per i figli di cui non potranno seguire la maturità, privandoli della gioia di condividere una buona parte della loro vita.

    La vita si allunga è vero ma la vitalità che puo' avere una madre 75enne rispetto a un figlio/a ventenne è molto distante. 
    A 50 anni mio figlio ne aveva già venti con lui ho fatto viaggi spericolati dormendo in sacco a pelo. Mexico a/r in una settimana.
    Il deserto a dorso di cammello…cose quasi normali a ma a settanta??? settantacinque?

    Credo sia una grrande forma di egoismo.

    sherAlchyconungrandeabbraccio

  9. sherazade2005 ha detto:

    Rita

    avendo una mamma giovane sai cosa hai tu e cosa si perderanno questi bambini progettati a comando quando cresceranno.

    Personalmente non riesco a capire  questa smania di divenire madre, genitori, a tutti i costi come se ci si dovesse sentire completi solo procreando.
    Ci sono mille modi per spandere il proprio bisogno di dare e ricevere amore in questo mondo che basta scegliere dove indirizzarlo.

    La donna certamente porta il figlio in grembo e lo partorisce ma dottrina vuole che entrambi i genitori abbiamo in ruolo nella formazione e nella crescita dei figli. Poi i percorsi delle coppie si modificano e i figli si devo adattare ma in linea di principio forse è proprio la figura del padre che più condiziona. 

    Qui entriamo nella psicanalisi e dovremmo farne un vero post che ne dici?

    Quanto a Dio non so dovrei prima convincermi che esiste prima di dargli un sesso .

    sherazzzzz

     

  10. Kaliparthena ha detto:

    Entrambi i miei genitori sono giovani ed attivi (mio padre lavora ancora e mia mamma, nel triplice ruolo di casalinga mamma e nonna, pur non avendo una professione retribuita, lavora più di lui) . La mia mamma è più forte di me, tanto che è stata lei negli ultimi anni a dover assistere me più di una volta, mentre ero ricoverata in ospedale. Quindi hai detto bene: so cosa si perdono quei bimbi che vengono partoriti da donne ultracinquantenni.
    Pur essendo d'accordo con te nel considerare importanti per la crescita di un figlio entrambi i genitori, per me la mamma è sempre la mamma…

    Anch'io non capisco la smania di dover avere un figlio a tutti i costi. Essere genitori credo sia bellissimo, ma la vita di un individuo che non ha procreato può essere comunque significativa e ricca d'amore. A volte evitare di diventare madre può essere un atto di grande altruismo. Non siamo tutte sane, forti ed idonee a rendere felice una creatura.

    Da agnostica, penso che non potrò mai decidere se sia più probabile o improbabile l'esistenza di Dio. Ma se c'è, credo e spero che non abbia nulla a che vedere con noi mammiferi. Ritengo impossibile che Dio somigli ad un uomo (o ad una donna), Perciò ritengo anche impossibile che abbia un sesso. Noi esseri viventi del pianeta Terra siamo divisi in maschi e femmine per ragioni riproduttive, ma a Dio che servirebbe avere un genere sessuale?  

    RitaDalleBizzarreTeorieTeologiche

  11. sherazade2005 ha detto:

    una battuta per Kalip

    autoerotismo e partenogenesi? ovvero il (non)sesso degli angeli?

    sherasifermapernoninvadereilcampodell'altrui

  12. sherazade2005 ha detto:

    err

    la partenza del post  non è la storia del femminismo che nel suo iniziale estremismo di rottura (ma ne aveva bisogno come le colorate parate del Gay Pride).
    Infatti ben presto alcune compagne si distinsero con  il "pensiero della differenza" che non era proprio uguaglianza al maschio ecc. ecc..

    Sono molto d'accordo sulla strumentalizzazione della scienza che applicta all'egoismo non puo' che generare 'mostri' e mostri sono la nascita forzata come il suo prolungamento appesa a fili e macchine.

    Grazie per il  'meravigliose' che mi prendo tutto (magari poi si potrebbe anche accennare a qualche distinguo a vantaggio dell'inclusione di qualche uomo anche lui 'meraviglioso' )

    sherall'odordipolentinafattalfornoconlafontina

  13. sherazade2005 ha detto:

    acqua

    che penserebbe dell'oggi Cesare Pavese un poeta che amo molto e che, ora, mi viene da associare ad una poesia truggente di Hermann Hesse

    "Io ti chiesi perchè i tuoi occhi
    si soffermassero nei miei
    come una casta stella nel cielo 
    in un oscuro flutto.Mi hai guardato a lungo
    come si saggia un bambino con lo sguardo,
    mi hai detto poi con gentilezza:
    ti voglio bene perchè sei tanto triste."

    sheraunabbraccioegrazie

  14. eretico2004 ha detto:

    a me la polentina nun me piace.. 🙂

    la scienza non nega l'esistenza di Dio, anzi a essere scienziati non si può che concludere che conosciamo solo ciò che il metodo ci consente di misurare alterando la stessa realtà.

    Se poi ci chiediamo cosa sia reale le scienze umane sulla base della fenomenologia ci portano a dire che la realtà è ciò in cui "crediamo", perchè è la nostra fede che indirizza le scelte e le notre percezioni.

    La scienza letta in chiave ideologica e quinidl o scientismo, è essa stessa una fede o un'ideologia.
    Il fatto che noi siamo magari dei primati o dei mammiferi evoluti non cambiano i termini dato che l'evoluzione e la sceinza in generale si pongno il problema del come e non del perchè.
    Ma nel momento in cui abbracciamo l'evoluzionismo e ci definiamo animali cominicamo a ragionare e a essere animali perdendo di vista la metafisica e la trascendenza che è una dimensione connaturata all'umanità. è questa la dimensione che ci porta verso il bello, il poetico e il sublime.
    Dio vive dentro questa dimensione dell'umano e lo eleva e questa cosa è meravigliosa come l'amore verso la vita che una madre e la donna portano misteriosamente negli occhi e in ogni cosa che fanno.
    E io mi commuovo di fronte queste cose, e mi meraviglio, sono questi i momenti e le cose in cui mi ritrovo e che mi fanno sentire davvero vivo..

    buona notte

  15. Lindadicielo ha detto:

    Non so cosa pensare, di fronte a queste maternià indotte e forzate; da un lato comprendo il desiderio di completamento e la ricerca di un appagamento fisico-affettivo nella maternità, dall'altra penso che la Natura ha una sua ragion d'essere e che certe forzature sono deleterie per chi deve nascere. Poi, però, di fronte alla vita, anche se indotta e forzata in modo quasi delirante, tutto tace e tutto si giustifica: di fronte ad un nuovo bambino, la ragione rimane in silenzio ed il cuore esulta.
    Buona gornata cara, hai sempre dei post inteessantissimi e profondi, da farci leggere..

  16. Masso57 ha detto:

    Sono perfettamente d’accordo con te: aggiungo, nella mia esperienza, che quando puoi condividere con un figlio un interesse, un’attività, od anche solo una emozione pura, perchè la differenza di età consente questa condivisione, ne ricevi un guadagno interiore, ed altrettanto ne dai, che non ha paragoni. L’idea poi del Dio donna o uomo è solo una stupidaggine, nel mio pensiero agnostico, perchè si vuole ricondurre ad una concezione umana cio’ che umano non è. Sarebbe come mettersi sul laghetto a parlare coi paperi, perchè nei fumetti della Disney ti sta simpatico Paperino.

    maxchecomunqueèmeglioseNanninicantiebasta

  17. stefanover ha detto:

    concordo in toto con te, tranne su una cosa :

    la gianna ha detto che dio è donna per il motivo che è lesbica,
    mica per la storia della maternità…

    trovo inoltre una prerogativa da riccastri avere figli a quell'età, perchè una
    baby sitter a tempo pieno costa mica male…

  18. sherazade2005 ha detto:

    ste'

    il riferimento al suo avanzato stato di gravidanza  è esplicito lesbo o non lesbo.
    Leggevo qualche giorno fà che Gore Vidal, lo scrittore, sostenesse che non esistono persone omosessuali in assoluto ma comportamenti omosessuali  ma individui per lo più bisessuali che scelgono oerientamenti diversi dal loro stato naturale.

    Ma poi come dicevo io nel post, e sottolinea Masso, di che stiamo parlando? Agnostismo a parte.
    Di una cultura religiosa maschilista dove Dio è anche Padre e dunque a noi donne non dovrebbe interessare l'emulazione al Padre ma la riconferma della nostra – unica e grande – prerogativa di generale. 

    Il discorso dell'ingiustizia sociale è evidente.

    sheratidevodamannàlafotodellasally-inachedormesottolecoperte 

  19. sherazade2005 ha detto:

    Max

    vivere con i propri figli dei momenti ludici, essere fisicamente in grando di condividerne le prime passioni crea un ulteriore legame e per 'noi' genitori'
    è un'ulteriore occasione di insegnamento.
    Quanto a parlare ai paperi ti ricordo che il grande naturista (il Padre nel suo ramo di scienza) Konrad Lorenz  racconta come in fse di uno dei suoi molti esprimenti con gli animali si propose come madre sostitutiva di anatroccoli nati da incubatrice e che si comportavano con lui nello stesso modo in cui si comportavano i  paperi schiusi dalla loro madre naturale.
    DFunque perchè no? mi piacerebbe parlare con li paaaperi.

    sheramartimiconsolamidàllegria(gianna)

  20. sherazade2005 ha detto:

    Linduccia cara,

    assai spesso con la leggerezza che ti è propria nei tuoi post sollevi…macigni.
    Tutto alla vita si giustifica meno che le forzature .
    Il mondo è pieno di bambini diseredati, il mondo ha bisogno di amore di supporto di braccia, di accoglienza perchè 'inventarsi' qualcosa che ancora non c'è?

    Perdonatemi la durezza ma apprezzate se potete la sincerità.

    sherabuonadomenicaebuonfinesettimanacaramica

  21. sherazade2005 ha detto:

    err

    sono d'accordo è attraverso la nostra umanità che riusciamo a volare alto.
    Nel mom in cui dimentichiamo la scienza e andiamo all'anima dell'essere.

    sheràbientotpanzapienaepolentinadigeritasquisitamentebene

  22. Kaliparthena ha detto:

    Giovanni Paolo I, il cui pontificato durò solo 33 giorni, durante un Angelus disse che "Dio è padre, ma soprattutto madre", mentre Benedetto XVI, nel suo libro "Gesù di Nazaret" sostiene che "Dio è solo padre". Ciò dimostra come la chiesa cattolica si stia involvendo, anzichè evolversi.
    Personalmente continuo a credere che immaginare un Dio con caratteristiche umane sia assurdo.  Se c'è, Dio è al di sopra ed oltre… cosa che non si può dire degli esponenti della chiesa, miseramente inclini ad ogni umana debolezza, ma che non si fanno scrupolo di predicare… 

  23. sherazade2005 ha detto:

    …e come dice un vecchio proverbio, mia cara Kalip-pina

    "razzolare male".

    sheragrazieperognicitazionechemimandanosempreinsollucchero 

  24. sherazade2005 ha detto:

    ..e come dice un vecchio proverbio, mia cara Kalip-pina

    "bene e razzolare male".

    sheragrazieperognicitazionechemimandanosempreinsollucchero

  25. romanticaperla ha detto:

    Tutti discorsi giusti i tuoi, ma inutili.. ormai la Nannini Partorisce e la madre anziana  che soprascrivi il figlio l'ha già e lei mi sembra in forma.
    E' inutile giudicare..
    Anche una mia zia è diventata madre a 54 aa non volutamente,ma incidenticamente ,sta pur bene, ci sono mamme giovani che non accudiscono i figli li danno ai nonni…quindi lasciamo perdere ognuno si comporta come crede.

    Buon Weekend!! ♥ vany

  26. sherazade2005 ha detto:

     Vany,

    io non giudico ma porto avanti un mio pensiero  personale e ragionato.
    La differenza tra la tua zia e un'altra donna ultracinquantenne è che per tua zia, se ho capito bene, è stato un '(f)atto' naturale.

    Io ho un fratello che mia mamma ha avuto a 44anni,  circa 40 anni fà  e quando ando' dal medico era preoccupatissima perchè pensava di avere un tumore tanto le pareva strana la cosa.
    Poi è nato mio fratello che oggi è un omone di 1.90, pieno di talento nella musica che è il suo lavoro e la sua passione.
    Resta il  fatto oggettivo che una persona in età avanzata non ha le forze per competere con l'energia di un adolescente pur riconoscendo che la vita media si è molto allungata e molte donne hanno un figlio (di solito il secondo o il terzo) proprio intorno ai 43/44 anni.
    E dopo il 38 anni tutta una serie di accertamenti diventano indispensabili per monitorare la salute del nascituro.
    Ma suvvia mica siamo bioniche!

    sheragraziedellarosarosaeunbaciottoxilbuonfinesettimana

  27. luigi7 ha detto:

    hai citato 2 casi abbastanza estremi, la Nannini e la signora che ha partorito a 63 anni…diciamo che in genere, e per fortuna, esiste una sorta di logica procreativa, che fà si che tra genitori e figli ci sia la giusta generazione (20-30 circa) anni di differenza…ed è il mio caso personale…io ho una figlia di 23 e uno di 19, e son cresciuti mentre io sto invecchiando, ma molto lentamente e sono sempre stato al passo con loro (io batto ancora mio figlio a tennis..)..e lo stesso dicasi per i miei genitori, mio padre è morto a 79 anni, ha fatto tutto ciò che poteva voleva e doveva fare da genitore con me..è salito al cielo avendo compiuto la sua opera, io spero di fare altrettanto…Dio è uomo e donna, la Nannini si è fumata il cervello…io dico una cattiveria: prima ha pensato ai c… suoi, adesso, come svago, vuole un figlio…si vede che la vita la stava cominciando ad annoiare…io i figli di sta gente qual li compatisco, anche se vivranno in un finto lusso…ricordati il povero Nathan Falco procreato da un vecchio porco e da una…..
    buona domenica

  28. sherazade2005 ha detto:

    Luigi, grazie

    soprattutto perchè sei tra i pochi che si prende la briga di 'andare a ritroso' .
    E' logico parlare di anomalie perchè è su quelle che si innestano le discussioni.
    Come te, se avrai letto,  ho un figlio del quale negli anni dell'adolescenza sono stata anche compagna di scorribande in spyder rossa e sacco a pelo, di concerti con attesa di ore sotto il sole cocente, di 1 Maggio protratti fino a notte.  Ora sono una mamma non più 'pischella che pero' ancora riesce a salire in moto alzando tutta la gamba, arrivare al mare fare un …bagnetto e tornare a roma. Quando a volte usciamo insieme, mio figlio ed io, usiamo la moto per la facilità del parcheggio. La mamma-nonna di quasi 83 te la vedi in moto aggrappata al suo figliolo ventenne?

    Sulla Gianna, che mi piace molto come cantante,  soprassiedo. A suo favore pero' bisogna dire che pare abbia avuto negli anni 2 o 3 aborti spontanei e dunque magari un figlio lo desidera davvero: io continuo a farne una questione naturale di età, di capacità fisica e culturale di stare al passo con la crescita dei propri figli, e soprattutto – ma questo forse mi tocca di piu' – preservarli il più a lungo possibile dal doloroso distacco che è la perdita di un genitore.

    Mia mamma (noi siamo tre, io unica fammina) mi diceva sempre che il suo cruccio e la sua speranza era di morire vedendo Francis, il più piccolo avuto a 44 anni (!!!) "sistemato". Se n'è andata a 83 anni e Francis, nella logica della cose, non solo era sistemato ma gli aveva dato tra le braccia una nipotina.

    sheragrazieperavermifattoricordaretantecosedolci

  29. luigi7 ha detto:

    non posso che essere d'accordo con te….

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