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Il voto – come in questi giorni stiamo sottolineando nei nostri blog – è un diritto e allo stesso tempo un dovere dei cittadini, ma pure essendo tutti, senza distinzione di sesso, portatori dello stesso diritto, le donne si sono viste negare questa parità giuridica e la conquista del voto amministrativo e politico è stata lenta e si estende ancora oggi a un terzo dei paesi che fanno parte dell’Onu.
Infatti, solo a partire dai primi anni del Novecento, alcuni Stati hanno concesso alle donne il diritto di partecipare direttamente alla vita politica del proprio paese, attraverso il diritto/dovere del voto.
Una curiosità: il primo Stato a riconoscere questoo diritto è stato la Nuova Zelanda nel 1902, l’Italia solo nel 1946.
La popolazione italiana al luglio del 2009 toccava i 58.126.212 milioni di individui così suddivisi:
0-14 anni: 13,5% (4.056.156 maschi / femmine 3.814.070)
15-64 anni: 66,3% (19.530.696 maschi / femmine 18.981.084)
65 anni e oltre: 20,2% (4.903.762 maschi / femmine 6.840.444).
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E’ successo, ieri, che l’ineffabile presidente del consiglio, Berlusconi, nel suo comizio elettorale al Lingotto di Torino abbia indirizzato le sue attenzioni – insinuanti e di pessimo gusto – verso Mercedes Bresso, presidente della regione Piemonte e candidata del centrosinistra per le prossime regionali, naturalmente utilizzando quel suo ammiccante e polveroso linguaggio da cabarettista:
"Sapete perché – arringa sornione – Bresso è sempre di cattivo umore? Perché al mattino quando si alza e si guarda allo specchio per truccarsi, si vede. E così si è già rovinata la giornata".
Care donne, diciamolocelo tra noi, ma quante anche tra quelle che lo voteranno -perché è indubbio che vi siano anche donne che lo votano questo bellimbusto da strapazzo – a parte quella minoranza di ‘sventole’ che sgambettano nelle televisioni, ripeto. quante di noi, donne normali più o meno gradevoli, a volte belle, anche bellissime, guardandoci allo specchio appena sveglie (e non) ci facciamo prendere dal cattivo umore? e tuttavia cominciamo la nostra giornata più o meno ‘ingrugnate’?
Come Rosi Bindi, (altra miracolata dalla attenzioni del premier) anche Mercedes Besso è una donna impegnata in politica e dovrebbe essere ‘attaccata’ sul piano politico e non su quello estetico, che per entrambe è comunque dignitoso e normale senza essere una maschera di cerone, il corpo sorretto da invisibili puntelli.
Ah, dicevo, se solo le donne – tutte – si ribellassero a questi insulti che indirettamente imbrattano ognuna di noi, indipendentemente dal colore politico, e gli negassero il loro voto?
Donne (e uomini,naturalmente) disarcioniamo il Cavaliere! !!