una mimosa il mio segnalibro

 

Malalai Joya, una giovane donna,  una ragazza con una vita ‘blindata’..

A venticinque anni, da sola, osò sfidare i Signori della guerra.

Prese il microfono nel Consiglio afgano (era tra i delegati eletti della provincia di Farah) e prima che riuscissero a farla tacere con la forza,  sconfessò l’Assemblea composta per la maggioranza da quei capi mujahiddin  che in decenni di lotte per bande hanno ridotto alla disperazione l’Afghanistan  ma, soprattutto,  Malalai  in quell’occasione, denunciò apertamente la misoginia e lo stato di  schiavitù in cui vivevano oggi quasi più di ieri,  le donne del suo paese.

Si racconta che da quel giorno, inspiegabilmente, ogni volta che prendeva la parola,  il microfono fosse rotto o mancasse la corrente…

 

Vive sotto scorta, Malalai,  figlia di una famiglia numerosa e di un padre lungimirante che di nascosto ha fatto studiare anche le sue figlie; gira di continente in continente  per mantenere viva l’attenzione del mondo. Parla di donne, Malalai, dello stillicidio di tante ‘piccole’ guerre, di diritti, di nuclei famigliari smembrati  come il suo.   Eppure  attraverso il burqa che spesso è costretta a indossare per nascondersi, emerge il suo sguardo di ragazza ‘felice’, di donna che ha trovato spazio anche per l’amore. I figli no, perché quel che conta ora è l’impegno verso il suo paese e le sue sorelle.

 

Lasciamo integre le gialle,  allegre mimose. Risparmiamoci consumistiche  libere uscite.

,

L’8 marzo, per la Festa della donna 

.

facciamoci regalare dai nostri compagni, di qualsiasi grado, oppure regaliamoci  un libro, un libro che sia scritto da una donna, un libro da donna a donna.

 

Il mio libro per voi è, appunto, di  Malalai Joya:

 

“Finchè avrò voce – La mia lotta contro i Signori della guerra e l’oppressione delle donne”

 

Buonissimo 8 marzo,

,

care amiche  

e buona lettura anche ai nostri compagni di percorso che ci regaleranno un libro e una mimosa

,

 

“……Da una anno e mezzo non dormo più a casa, cambio posto ogni due tre giorni. Ma la mia gente, i miei amici, la mia famiglia sono con me e mi appoggiano. E in più ora ho anche il sostegno di mio marito, che studia agronomia a Kabul. Ha un anno più di me. Ci siamo sposati da poco, lo scorso 8 marzo, il giorno della festa delle donne. E’ stato un matrimonio d’amore, non deciso dalle famiglie. Per ora non avremo figli perché voglio dedicarmi al mio lavoro: difendere i diritti del mio popolo”.

29 thoughts on “una mimosa il mio segnalibro

  1. stefanover ha detto:

    mi sei piaciuta, e…
    mi ha fatto mooooolto piacere che tra un aereoporto e l'altro
    hai trovato il tempo di scrivermi.
    Apprezzo la tenacia, e l'intelligenza…
    mi aiutano a tirar fuori ta testa dalla sabbia…
    crerdi che a me faccia piacere non trovare almeno
    mezza persona che mi può rappresentare…
    ti scrivo un PVT.
    grazie ancora e buona domenica…
    (su napolitano stendiamo un velo pietoso vero…?)

  2. romanticaperla ha detto:
  3. Soulboarder ha detto:

    Casualmente proprio questa mattina l’ho vista su Rainew24. Era ospite in studio e mi è sembrata davvero una donna coraggiosa in un paese dove è pericolosissimo esserlo. :-)) Aloha

  4. Simonedejenet ha detto:

    Chi sono i veri signori della guerra? Io credo che abitino a migliaia di km di distanza. E' bruttissimo pensare alle sofferenze inflitte alle donne afgane. E un po' anche a noi, a chi ha letto Hosseini 😉

  5. stefanover ha detto:
  6. ranafatata ha detto:

    Ottimo suggerimento. E modo significativo di celebrare la festa delle donne: grazie! No alla mimosa, invece: come molte cose diffusesi indiscriminatamente, è diventata il simbolo di niente…

  7. azalearossa1958 ha detto:

    Un consiglio da cogliere al volo.
    Le mimose mettiamole sullo schermo del pc, che danno allegria e non appassiscono.
    Buona giornata della Donna anche a te, grande Shera!!!

  8. MauroPiadi ha detto:


    A le donne pe’ l’otto marzo.

    ’A donna nei millenni n’ha ppassati
    de guai, spesso puro abbruciata[1];
    ma nun zo’ corpa[2] sua l’attentati
    e ’e guere. Nun ze sa si[3] è strega o fata:

    lavora pe’ casa, se sfianca e core[4],
    ma pe’ certi è solo ’no scardino[5],
    quanno nun è ’n essere ’nferiore.
    Ma ddimo pane a ’r pane e vvino a ’r vino:

    lei vole sortanto ’a pace ’mperante
    e er rispetto, che pe’ tutti è ’mportante.
    Nun è che se tratta d’èsse libberata,

    è nata come te, omo, quarmente[6]:
    lassala vive senza èsse corcata[7],
    a ’r monno[8], senza lei, saressi gnente[9]!

    [1] Bruciata
    [2] Non sono colpa sua
    [3] Non si sa se
    [4] Corre
    [5] Uno scaldino, inteso come puro “oggetto sessuale”
    [6] Identica
    [7] Lasciala vivere senza essere picchiata
    [8] Al mondo
    [9] Saresti nulla

  9. sherazade2005 ha detto:

    Giorno Maure'

    doppia versione? ah ma allora anche tu'nciampi?

    sheragraziedituttoperierisera

  10. MauroPiadi ha detto:

    Essì, essì… mai sostenuto d'essere infallibile… 😉

    MaurocheperòlacolpaèdiSplinder…

  11. sherazade2005 ha detto:

    Mimose mimose mimose.

    Due anni fa la mia meravigliosa mimosa comprata al vivaio alta un 'sordo de cacio' e cresciuta oltre i tre metri fù completamente sradicata da una tromba d'aria. Romani ricordate?

    Io ero sempre molto preoccupata che i rami piu' alti non andassero a oscurare le finetra del la palazzina difronte. Quando fui costretta a tagliarla definitivamente non c'è stata una persona che non ne fosse dispiaciuta.

    sherylsuoramodiminosaconunabbraccioallanuoveamichesecomepasseranno

    shera All'amici OMMINIpensieridipacecondivisi

  12. giovanotta ha detto:

    anche a te buon 8 marzo .. e tutti gli altri 364 giorni!!..
    a presto!
    (p.s. sei stata 'nominata'..)

  13. sherazade2005 ha detto:

    accccccccccccidenti gio'

    sheracorrecomeunrazzoecercadinoninciampare

  14. sherazade2005 ha detto:

    siccome che a me 

    N E S S U N  O

    di voi ha regalato un libro ebbene mi autoelargisco:

    "Lettere appasionate" Frida Kahlo (dalla libreria di mia mamma)

    In una serie di lettere, Frida(1907-1954),  pittrice messicana io direi 'immaginifica' ma non so se è esatto, racconta la sua vita, l'atroce e incredibile l'incidente a soli 18 anni su un autobus il cui scorrimano le trafisse da parte a parte il bacino  e  la rese invalida e la costrinse a continue, dolorosissime operazioni). Attraverso le sue lettere racconta i i suoi sogni e i suoi amori: la sua passione per Alejandro, il conflittuale rapporto d'amore con un altro 'grande'  Diego Rivera, la sua adesione al marxismo, la sua amicizia particolare con Trosky.

    sherynsommaquantebellebellissimedonnecirappr4sentanotutte

  15. MauroPiadi ha detto:

    Ecco qua! Veramente te lo volevo mettere passata la mezzanotte… 😉

    Maurochepoiilfrettolososareiio… 

  16. sherazade2005 ha detto:

    sheraccidentacciopure"questa"chemifumadifronte

    ps maure' gran bella scelta, mercie

  17. sherazade2005 ha detto:

    Una domanda cosmica:

    ma commemmai agli uomini noi donne siamo quelle che:

    "Mi ritorni in mente  ecc ecc"

    solo dopo?

    sherachenonsicapacitadellapoconullatempisticamorosa

  18. anonimo ha detto:

    Ciao Shera, ero passato per augurarTi un Buon 8 marzo ed un buon inizio settimana. Ed ho letto il Tuo scritto e saputo, così, della giovane eroina afgana. Acquisterò e leggerò il Suo libro. Sono nolto sensibile a tutte le spinte di liberazione e cos'altro non è la Sua battaglia?

    Con l'occasione, se già non la conosci Ti faccio dono d'una poesia di
    Cecilia Meireles interessantissima poetessa brasiliana, morta nel 1964, una delle voci più grandi, a mio giudizio, di lingua lusitana. Eccola:

    Ritratto

    Non avevo questo volto di oggi;
    così calmo, così triste, così magro,
    né questi occhi così vuoti,
    né il labbro amaro.
    Non avevo queste mani deboli
    così ferme e fredde e morte;
    non avevo questo cuore
    che manco si mostra.
    Non mi sono accorta di questo cambiamento,
    così semplice, così certo, così facile.
    – In quale specchio si è smarrita
    la mia faccia ?

    ————–

    Un abbraccio

    banzai43

    http://banzai43.wordpress.com

  19. timeline ha detto:

    libere di essere

    sempre

    ciao
    blue

  20. cugpref ha detto:

    Ti occorre qualche i su cui mettere un pò di puntini? Te le posso portare personalmente.
    Di giudici non si è parlato perchè non era in programma una gara, solo una riunione gnam gnam.
    Niente giudici solo clienti (noi), cuoche/i (noi), intrattenitori (noi) ecc……
    Occorre elaborare meglio questa idea.
    Ciao – a presto – tantissimi auguri

  21. iolosoxchecero ha detto:

    Nell'augurarti una splendida giornata, ti lascio con la foto di Shirin Ebadi, premio nobel per la pace nel 2003. Ho letto il suo libro "Il mio Iran" in cui narra la lotta quotidiana per l'affermazione dei diritti delle donne in Iran, iniziata quando, a seguito della rivoluzione islamica, venne allontanata dal tribunale (perché non potevano tollerare una giudice donna). Inizò una battaglia -che continua ancora oggi – per affermare i suoi diritti e quelli dei più deboli (donne, bambini, dissidenti). DA LEGGERE!!! Ciao Shera!

  22. romanticaperla ha detto:

    Donna e'.. ridere e piangere allo stesso tempo, E' amare come solo e purtroppo.. una donna sa' fare.. Donna e' oggi, domani e sempre!

    ♥ vany

  23. sherazade2005 ha detto:

    ma? come cavoletti si fa a inserire un video youtube??????

    sheranonfacciointempochegiàtuttocambiaotemporaohhhhiohi 

  24. MauroPiadi ha detto:

    Servono ripetizioni? 😉

    Maurochenonèpernienteesoso… 😀

  25. kinglear ha detto:

    Ha dell'incredibile. Da quante migliaia di anni l'uomo è apparso sulla Terra? Diciamo 8.000. E in 8.000 anni è stato capace di uccidere sé stesso e di essere cacciatore di sé stesso: ben strana la natura dell'uomo, del maschio umano che invece di difendere le donne le attacca le umilia le ammazza. E peggio ancora. Non sono bastati 8.000 anni di presunta civiltà perché il maschio umano capisse. Non se mai capirà, ma mi auguro non gli occorrano altri 8.000 anni per fare un passettino e dare eguaglianza alle proprie compagne, perché di questo passo c'è davvero ben poco da sperare di buono per il futuro. Confido però che quegli uomini, che quelle donne di buona volontà insieme cooperino per un futuro che sia di eguaglianza e rispetto, affinché non si decida più razzisticamente chi dovrebbe essere più intelligente in base a una mera questione di "Io maschio tu femmina".

    Auguri a tutte le donne perché ogni giorno sia di festa senza più il bisogno di invocare l'8 marzo una volta all'anno e poi per i restanti 364 giorni più niente. Il rispetto sempre, 365 giorni su 365.

    beppe

  26. Rudiae ha detto:

    gran bel pensiero
    gran bel suggerimento
    in tema dono

    fuori tema

    …e non mimose, ma opere di bene, come questa! 😀

    baci GOLOSISSIMI

  27. sherazade2005 ha detto:

    rurururu'

    leggere Lolita, gia' fatto per il resto Proooozac? meglio amore e quanto alle tue 'opere di bene' ricordda che la nostra prova bikini presto o tardi ce chiede er conto.

    sheramannaggiamaperchètuttisalmifinisconoinsalmì?

  28. sherazade2005 ha detto:

    beppe

    io credo che in qualche mo(n)do ci siano donne 'privilegiate'.
    Vi sono soprattutto tra i giovani molti uomini e donne che si confrontano alla pari.
    MA è il concetto maschilista nel suo iter che rende spesso faticosa la strada di parità ove questa sarebbe già percorribile.

    Leggendo i suggerimenti di libri qui (e altrove, indubbiamente) che troviamo traccia di  tante 'belle' figure di donne e di come lottino per il riconoscimento delle loro sorelle mute e velate non tanto dai loro burqa quanto nei loro pensieri.

    Cederei volentieri alcuni dei miei 365 giorni per farne dono a chi non ne possiede neppure uno.

    sheradavverofelicediques'ascialucidaripostanell'armadio

  29. sherazade2005 ha detto:

    mauro

    mmmmm :=(( sie me ce servirebbero due lezioncine.

    sherasenzaesositàcesepo'accorda'

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