Da uno a dieci..Quello che gli uomini non sanno e che le donne non dovrebbero di-svelare per non cadere giù in picchiata dal settimo cielo lasciando il cuore, solo, fluttuare a mezz’aria.
Ascoltare la musica…liberare il pensiero leggiucchiando ‘on-line’.
Note estive che , subdolamente, mi riportano a una situazione che la dice lunga sul sentire, maschile e femminile, e sottolinea quanto la cassa di risonanza di uno stesso fatto sia diversa.
Intimità complice tra noi, placato il desiderio, parlando piano, qualche mese dopo. Era? Dove?
“Sai? Sai, cosa mi è rimasta vivida di tutta l’estate, di tutti i giorni passati insieme, Già, vergognosamente intrisa di melassa…l’emozione del momento che fatta insieme doccia io mi attorciliavo l’asciugamano sopra il seno, mi sedevo sul letto, tu in piedi davanti a me, mi asciugavi la testa reclinata – quasi chiusa tra le tue gambe – mettevi la mano dolcemente nei capelli, sotto la nuca, pettinandoli e scompigliandoli con le dita, fermandoti dove incontravi un groviglio, liscandoli e accarezzandoli finchè non era asciutti. Così intenso il tuo gesto che spesso sfociava in un brivido lungo che mi percorreva la schiena.”
“……….Si, è vero…..piaceva anche a me…da piccolo avrei voluto fare il parrucchiere.”
(What women want…)